martedì 14 luglio 2009

Monster parade 8

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TREMONTI

Non accontentandosi più della finanza creativa, oggi Papi gli chiede nientemeno che lo scudetto. Parliamo di calcio? No parliamo di tasse. Ecco dunque di nuovo in azione il governo dei condoni e dello scudo fiscale, con tanto di mega-agevolazioni per chi riporta in patria capitali occultati all’estero. Grazie a messaggi di questo tipo, nessuno poi si stupisca se un italiano su due dichiara al fisco meno di 15.000 euro l’anno. Forse ha davvero ragione Papi, che di queste cose è un vero esperto: non è affatto vero che c’e’ la crisi, è che i soldi se li tengono ben nascosti sotto il materasso. Insomma altro che scudetto, con simili economisti qui si retrocede in serie B. B come bananas, ovviamente…

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IL PAPELLO

Ma insomma, spunterà finalmente fuori questo famosissimo pizzino, attraverso il quale sembra che Totò Riina dettasse le sue condizioni allo stato per far cessare le stragi del ’92 e del ’93? Che sia realtà oppure fantasia, questa storia del Papello ci suggerisce una volta di più come da sempre apparati del nostro stato si siano trovati nella necessità, volenti o nolenti, di cercare una mediazione con la potentissima criminalità organizzata di casa nostra (altro che gli extracomunitari, caro Maroni!). Ad esempio, dalla lettura di Gomorra abbiamo appreso come in Campania lo smaltimento dei rifiuti sia un affare privato dei clan.La nostra memoria torna allora alle montagne di spazzatura accumulatesi negli ultimi giorni di vita del governo Prodi e misteriosamente scomparse nel giro di 24 ore dopo la vittoria di Papi. Che infatti ancora oggi se ne vanta in ogni occasione. Non sia mai dovessimo scoprire, un giorno ,che dopo il “Papello” in circolazione ci sia stato anche un “Papino”? Una cosa comunque appare certa: dopo i successi mediatici del consiglio dei ministri sulla spazzatura e del G-Tappo aquilano, la prossima riunione di gabinetto Papi la organizzerà direttamente alla stazione di Viareggio…

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LE BATTAGLIE DELLA LEGA

Da quando Roma Ladrona sono diventati essi stessi, questi poveri leghisti sono costretti a dedicarsi a battaglie sempre più di retroguardia. Così dopo aver organizzato le ronde, cioè un mega gioco di società per vecchietti arzilli ed avanzi di curva, e poi essersi accaniti sull’igiene dei napoletani, oggi si scagliano contro l’eccessiva romanità del mondo dello spettacolo. Ma non è colpa di nessuno se, così come la Fiat si trova a Torino e la Bocconi a Milano, Cinecittà sia stata costruita a Roma. La verità è che Milano e la Lombardia, Manzoni e Dario Fò, Cattaneo e Beccaria, La Statale e San Siro, l’alta moda, l’internazionalismo, la dinamicità e la cultura meneghina sono cose troppo preziose per essere lasciate in gestione esclusiva a dei tamarri in camicia verde. Non vorremmo mai doverci trovare, un domani, ad una prima alla Scala con un pubblico in canottiera che esprime la propria approvazione con dei rutti fragorosi..

2
IL BOTULINO

Finalmente un consistente gruppo di donne dello spettacolo inizia a ribellarsi al mito dell’eterna giovinezza ad ogni costo. Vogliono essere libere, sostengono, di andare davanti allo specchio per veder riflessa l’immagine di una cinquantenne che non ha proprio nulla da occultare.Perfetto! Anche per non correre il rischio concreto, vent’anni dopo, di vedere riflessa l’immagine di un clown. Ma i produttori non disperino, sembra che ci sia un misterioso miliardario Italiano che ha ordinato tutte le scorte di botulino rimaste invendute. Evidentemente c’è che dalla Sindrome di Dorian Gray proprio non riesce a guarire…

1
ABDUL RASHID DOSTUM

Fosse comuni con cadaveri di migliaia di talebani trucidati dopo atroci sevizie. Parliamo delle eroiche gesta di questo signore, uno dei tanti oscuri pazzoidi ex ufficiali sovietici divenuti, dopo il crollo dell’impero, capi tribù dediti a massacri etnici e violenze di ogni genere. Adesso scopriamo che era sul libro paga della Cia ai tempi di George Bush e del vecchio Dick. Forse Papi, invece di venire in parlamento a parlarci di mignotte come gli chiede il Piddì, dovrebbe precipitarsi a dichiarare se era a conoscenza di queste ed altre questioncine riguardanti il suo caro amico George. Continuando di questo passo finiremo col chiederci infatti se l’amministrazione Bush abbia più scheletri nell’armadio oppure nelle fosse comuni ….