sabato 31 ottobre 2009

Narciso e Chiappedoro

C’era una volta un paese, apparentemente normale, nel quale in realtà accadevano fatti molto, ma molto stravaganti. Un illustre personaggio pubblico, frequentatore abituale di degradate e clandestine alcove di viados periferici, venne infatti colto (letteralmente) in fallo da due carabinieri assai poco fedeli, comparsi sulla scena del misfatto in maniera alquanto sospetta. A quel punto i servitori dello stato inscenarono una rappresentazione fraudolenta, seguendo una tecnica ideata e collaudata a fondo nelle gloriose giornate del G8: una volta posizionato il tesserino di riconoscimento accanto ad un po’ di cocaina, realizzarono un video, ed infine svuotarono il portafoglio al povero governatore. Questo filmino hard, in realtà assai deprimente e di pessima qualità, costituiva evidentemente il corpo di un reato. Nonostante ciò iniziò a circolare tra le mani di tanti..signorini, per finire guarda caso negli gli artigli di un potente ed anziano uomo politico, a sua volta incallito puttaniere infedele e pluridivorziato, frequentatore di personaggi (baresi e non) quantomeno discutibili, già alle prese con interminabili processi penali, ma nonostante tutto amatissimo dal gregge eternamente prostrato ai suoi piedini col tacco. Tutti nella corte di quest’uomo guardano il filmino incriminato incerti se scagliarlo, come accaduto molte volte in precedenza contro direttori di giornali cattolici e non, alleati irrequieti, avversari politici, famiglie di noti imprenditori rivali ecc, oppure tenerlo ben chiuso nel cassetto in attesa dell’occasione più propizia. L’illustre politico, con un colpo di teatro, si convinse invece ad un nobile gesto: “Avverto il nemico che conosco il suo torbido segreto, faccio bella figura, ma in realtà lui saprà che noi tutti sappiamo.. E speriamo si ripresenti alle prossime elezioni, sai che spasso in campagna elettorale”
Padrone e servi non ebbero neanche il tempo di brindare al lieto evento, che i soliti giudici politicizzati e guastafeste entrano in scena e la vittima, incredibilmente, si dimise. Terrore nella corte del sovrano: se un illustre puttaniere eletto dal popolo si fa da parte, correttezza e dignità non imporrebbero anche gli altri di comportarsi allo stesso modo? Ma quando mai, come è noto la gnocca è gnocca, sia che venga pagata in euro, sia con una poltrona nel palazzo, o magari con folgoranti carriere televisive. Il gregge poi lo perdonerà di sicuro, in fondo mica è un santo: è solo il loro Dio! Terrore nei palazzi del potere anche perchè sembra che girino filmini analoghi riguardanti altri politici: Gasparetto infatti già minaccia querele a destra e a manca, lui sostiene che si ritrovò nel bel mezzo di una retata per semplice sfiga. Ma nell'ipotetico caso che qualcosa possa riguardarlo veramente, desideriamo esprimere da subito la nostra piena e convinta solidarietà: ai trans

Nel frattempo un ragazzo di trentun anni, anoressico, epilettico e fortemente debilitato, viene trovato in possesso di 20 grammi di stupefacenti, trattenuto alcuni giorni in galera e quindi restituito alla famiglia: morto ed orrendamente sfigurato.
State dunque tutti ben allerta: se vi fermano ad un posto di blocco, avvaletevi del diritto di fare testamento e cercate prima di farvi dare almeno l’estrema unzione, sempre che non vi abbiano sparato direttamente al collo dall’autogrill della corsia opposta. Ci sarebbe quasi da augurarsi di incappare nelle ronde padane, almeno quelle sono armate solo di freccette, mazzafionde, cerbottane e profumo Dur, si spera.
Ma le povere forze dell’ordine in realtà sono solo molto stressate: devono convivere infatti con l’unico governo di destra al mondo che li definisce pubblicamente dei panzoni fannulloni e passacarte, e gli taglia anche i soldi per la benzina. Per cui sappiate che se vi fermerà una pattuglia dei carabinieri non sarà per chiedervi i documenti, ma solo per farsi spingere la macchina. Nel frattempo aumenta il numero di automobilisti che, fermati dalla volanti con le cinture di sicurezza slacciate, vedono vertiginosamente aumentare i loro punti: di sutura.
Saranno presto inasprite le pene per la guida con il cellulare in mano: vi verrà immediatamente sequestrato, vi caleranno i pantaloni, vi butteranno del borotalco addosso ed il filmino andrà direttamente in mano a Fabrizio Corona, sempre che nel frattempo non sia in galera. Nel qual caso finirà direttamente in mano all’utilizzatore finale, che tanto poi è un po’ la stessa cosa A meno che ovviamente non eravate al telefono con Giampi: a quel punto fategli spedire subito una bella escort omaggio, e la storia finirà sicuramente bene.
Ma non dobbiamo compiere l’errore fatale ed ingeneroso di fare di tutt’erba un fascio, anche perché i fasci sono molti più di uno, e l’erba potrebbero ficcarvela tutta nelle tasche per incastrarvi.

In questo manicomio chiamato Italia, tra escort, transessuali, carabinieri estorsori, interrogatori col morto, politici nani e psicopatici che mandano ammorì ammazzati tutta l’opposizione, giudici politicizzati e giudici corrotti, servi e puttane d’ alto bordo, la domanda che angosci tutti quanti i cittadini è ormai una sola: ma chi cazzo sarà il misterioso chiappedoro?

venerdì 30 ottobre 2009

Caffè Gomorra

C’è un video in circolazione assai più drammatico e sconvolgente dei tanti, inflazionati, che vedono per protagonisti politici con codazzo di mignotte (scusate: escort), transessuali e contorno di cocaina. Ci mostra con quanta semplicità e naturalezza si possa essere ammazzati in quelle terre di Gomorra da killer che ti sparano in faccia con la stessa disinvoltura con cui si accendono una sigaretta o si bevono un caffè.

La scena in questione si svolge davanti all’entrata di un locale, verosimilmente un bar, dove un individuo appare intento a farsi tranquillamente i fatti suoi appoggiato ad una porta. Ipotizziamo a questo punto un possibile dialogo tra l’ignara vittima ed il suo carnefice:

-Ciao guaglio’,come stai?
-Non c’è male, grazie. Tengo nu’ poco di pressione, sai lo stress: omicidi, rapine, estorsioni…Il dottore mi disse di prendermi qualche giorno di riposo..
-Fai bene, bravo: la salute prima di tutto. A proposito, scusa ma ti devo sparare, gradisci prima una tazza di caffè?
-No grazie, tengo pure la gastrite, non posso…
-Bravo, vuoi mettere la soddisfazione di essere ammazzati belli riposati e con la panza a posto! Anzi, già che ci siamo poi telefono a tua madre e le dico di metterti la canottiera di lana: sennò all’obitorio tieni freddo..
-Va bbuono…
( Bang, bang)
( Passa una signora che scavalca schifata il cadavere)
-Di nuovo tutta questa spazzatura, che tempi! Potrebbero almeno strangolarli, non lo sanno che il sangue macchia le scarpette?
-Eh già signo’, sono proprio dei maleducati, mio padre si che era un galantuomo: li metteva direttamente dentro l’acido, un lavoretto pulito pulito…. Dobbiamo dircelo al sindaco: bisogna uscire con due palette, una per i bisogni del cane e l’altra per budella e materia organica, casomai ti venisse voglia di un'ammazzatina.
-Aiuto, Aiuto! Sono un turista ho visto tutto. L’hanno ucciso..
-Ma cosa dite signò? Si è solo appisolato. Sapete, aveva mangiato pesante…
-Ma è tutto grigio..
-E infatti ha messo la camicia bianca, non lo vedete come è elegante?
-Ma sta rantolando..
-Ma cosa dite: canticchia! E’ l’ultima canzone di Giggi D’Alessio, ne volete una copia? Ne tengo un centinaio giù in cantina, assieme alle borsette di Luì Uitton. Accomodatevi, prego
-Ma ha tutta schiumetta e bollicine alla bocca..
-Sta masticando una bigbabbol, vorrebbe fare i palloncini ma non è bbuono..
-Ma c’è del sangue! Io ho visto chi ha sparato, poteri riconoscerlo, l’ho visto….
-Guagliò, mo’ hai rotto ‘u cazz!
( bang, bang)
-Certo, passate le elezioni di nuovo tutta questa spazzatura. Bisogna dirlo al presidente: presidè vieni di nuovo a pulirci la città…Come fa sparire la spazzatura lui non ci riesce nessuno! Per questo l’abbiamo votato, sto’ bello guaglione….

La speranza però è sempre l'ultima a morire. Anche a Gomorra

giovedì 29 ottobre 2009

Indovina chi c'è al telefono

-Presidente che sorpresa! Benvenuto in trasmissione, vorremmo farle una domanda…
-Ma come osa! Scrive anche lei su Repubblica, per caso?. Le ricordo che siamo su di una rete Rai, cioè mia, pagata con i soldi di quel canone che tra poco non esisterà più: i miei giornali già forniscono dettagliate informazioni su come evaderlo, assieme a tutte le altre tasse ovviamente, tanto poi vi cucino l’ ennesimo bello scudo! Le domande me le faccio da solo, e rispondo solo se ne ho voglia, capito? Come si permette poi di interrompermi lei, che è più comunista che intelligente, e non è stato neanche eletto dal popolo, cioè da me stesso? Voi fate solo disinformazione stalinista, ma stia ben attento perché sappiamo tutto su di lei e sulla sua famiglia ed i dossier, anche se non esistono, si possono sempre fabbricare.
Io intervengo quando voglio e dove voglio perché la gente mi ha votato, e nella scheda elettorale avevamo inserito sul fondo, ed a caratteri minuscoli, la dicitura “Con la tua x ti poni a sua completa disposizione, lo autorizzi a fare ciò che cazzo vuole e lo sollevi al di sopra di ogni legge”. Vada a riguardarsele e se ne accorgerà, intesi? Questa sera ho ascoltato solo calunnie e falsità senza contraddittorio, perché anche se non ve ne siete accorti pure La Russa, Alfano e Polverini sono comunisti travestiti. E lei la smetta di fare processi pubblici, perché per quanto riguarda la mia nobile persona, grazie al consenso del 120% dei cittadini, sono immune anche da quelli! L’anomalia italiana non sono io che possiedo un partito, cinque televisioni, una vagonata di giornali, assicurazioni, case editrici e cinematografiche, aziende pubblicitarie, squadre di calcio e servitori a volontà, tutta roba conquistata lavorando duramente alla ricerca del protettore giusto, del politico, del complice, e spendendo pure un mucchio di quattrini in sentenze ed avvocati. L’anomalia italiana è che esista qualche giudice non in vendita, ed un pugno di giornali che si ostinano a negare la cazzata ufficiale che dai tempi eroici dell’amico Bettino gettiamo in pasto al popolo bue: cioè che esistano le toghe rosse! Infatti solo quando sono sceso in politica ed ho sottratto il potere ai comunisti…
-Scusi, ma veramente al potere c’erano Craxi, la Dc, il pentapartito. E sono crollati sotto il peso di un debito pubblico da terzo mondo, di una corruzione diffusa ed ormai al di fuori di ogni controllo, ma sopratutto a furor di popolo non certo comunista, con i suoi a odierni alleati leghisti e missini ben schierati in prima linea..
-Silenzio! Da quando sono sceso in politica ho subito centotre processi, sempre assolto..
-Veramente sarebbero sedici. Ed è stato assolto solo in tre…
-Allora mi chiedo: sono davvero l’imprenditore più criminale del mondo oppure questi sono i giudici più criminali del mondo? E poi lei non mi interrompa, lei è pagato con soldi pubblici e dunque miei, visto che sono il padrone di questo stramaledetto paese. Io non sono a sua disposizione, ma solo di Giampi, se mi telefona perché ha tra le mani qualcosa di interessante. La televisione non è sua, ed è anche tutta comunista, Minzolini, Mimun, Mazza, Vespa, Fede, Brachino & co. compresi! Avete detto solo falsità: sono stato in Russia a far baldoria con un vecchio amico del Kgb che condivide con me la stessa idea di democrazia, e allora? Cosa cazzo c’avete da ridire? Domani vado da Gheddafi sotto la sua tenda, saranno affari miei, no? Cosa c’entra lo “stato”, questa parola vecchia e comunista, come “costituzione” del resto. E poi la smettete di entrarmi in camera da letto? Gli unici che possono farlo, e non certo nella mia, sono Feltry Kruger e Beldidietro: nel materasso delle cinque più alte cariche dello stato non entrano giornalisti, ma solo escort ed eventualemente qualche ministro, punto. Sul caso dei trans mi sono comportato da signore: ho chiamato l’avversario e gli ho detto” Guarda che ti tengo per le palle, per cui fai il bravo e fila dritto”. Non è colpa mia se quell’immorale non può permettersi una schiera di avvocati in parlamento e soldi per querelare tutti giornali non allineati del mondo,cribbio.
Non ci sono problemi con Tremonti: lui fa esattamente quello che dico io, come tutti. Noi vogliamo coniugare la politica del rigore con quella della punizione a due, cosi da rendere più spettacolari le partite e vendere più tessere Mediaset Premium: come vedete nessun conflitto, solo interessi, per quel che mi riguarda.
Ma tanto non illudetevi maledetti comunisti, gli italiano non sono stupidi: sono miei! Tutte le persone perbene non vedono Ballarò, a quest’ora stanno a letto con amanti, escort e transessuali. O magari rievocano in allegria i bei tempi andati con craxiani, pidduisti, e condannati per concorso esterno in associazione mafiosa. Io stasera sto guardando la trasmissione perché ho morbillo, rosolia e scarlattina, problemi tipici della mia giovane età, evidentemente. Anzi se viene a casa mia sarò felice di attacargliele. Prima però avverta i maggiordomi e porti i preserv… volevo dire la vitamina c. Buonasera servi.

Dunque la storiella è sempre quella, da vent’anni a questa parte: I giudici comunisti!

Comunisti pm e giudici di primo grado Mondadori
Comunisti pm e giudici dell’appello Mondadori
Comunisti i giudici della cassazione Mondadori
Comunista Mesiano, per la causa civile Cir - Fininvest
Comunisti pm e giudici del primo grado Mills
Comunisti pm e giudici dell’appello Mills
Comunisti tutti i giudici della consulta, per la bocciatura politicizzata del lodo Alfano
Comunsiti i giudici del processo fondi neri Medusa
Comunisti i giudici che stanno riaprendo le indagini sulle stragi di mafia
Per caso comunista anche Borsellino? Il primo cioè a parlare apertamente di certi collegamenti tra famiglie mafiose ed alcuni imprenditori del nord? No di certo, infatti l’hanno ammazzato.


Ma c’è qualcuno che ancora si beve simili cazzate? Mavalà, direbbe Ghedini! Questa è la verità ufficiale del potere, ed i vari megafoni alla Feltry Kruger, ad esempio, sono quelli che nei primi anni novanta impazzivano per quegli stessi giudici che adesso crocifiggono. Evidentemente hanno cambiato idea, come da contratto. E come mezzo paese assieme a loro, purtroppo….
Poveri noi: non ne usciremo mai più!

mercoledì 28 ottobre 2009

Transfotters

Papi è a letto con la scarlattina, gliel’ ha pag…ehm, volevo dire gliel’ha attaccata Giampi. Certo, viste le famose e consolidate abitudini, sarebbe stata più appropriata la suina, ma di questi tempi bisogna sapersi accontentare. E intanto lui, che è uno di classe, per ricompensarla le ha già regalato la solita farfallina.
Nel frattempo Nonsferatu ha dettato al ministro Alnano un nuovo lodo, “ Il Lodo Pungiglione”: se vai a mignotte, e magari ci fai anche un’ orgetta, sei un gran paraculo, ma se si scopre che queste hanno il pacco devi subito dimetterti. E poi cosa diavolo vuole questa maledetta sinistra bacchettona? Lascino comandare in pace chi galleggia al di sopra di ogni regola perché ha tutti i voti tranne uno: quello di castità.
I devoti maggiordomi si sono subito accodati al nuovo corso e, messe da parte con la velocità della luce tutte le lacrime sul diritto alla privacy, sulla politica del buco della serratura e sul giornalismo da camera da letto, oggi si spartiscono con ingordigia i miseri resti del povero Marrazzo.
La storia ha in realtà davvero dell’incredibile. Il tribuno della plebe di “Mi manda Rai Tre”, trasformatosi in politico di alto rango grazie al centrosinistra, come ringraziamento frequentava abitualmente, e senza precauzione alcuna, note alcove di viados romani, magari raggiungendole anche l’auto blu. Comportamento, questo, tipico di una persona che non sta bene (parafrasando Veronica), ma soprattutto, caro gov, proprio di un gran pirla, con rispetto parlando: infatti ben presto hanno iniziato a cucinarselo a dovere spregiudicati e disonesti carabinieri, improvvisati ricattatori, paparazzi senza scrupoli e presidenti del consiglio.
Un video che lo ritraeva smutandato (chiedere conferma a Belpietro, lui l’ha visto: titolo testuale di Libero), girato forse dai carabinieri deviati, o forse dai trans stessi, ha cominciato a circolare nell’ ambiente dei viados e subito dopo in quello dei paparazzi, che di corsa sono andati ad offrirlo a manca ma soprattutto, ovviamente, a destra. Ecco così svelato uno degli innumerevoli ed elementari meccanismi con cui si alimentano gli enormi archivi di porcate tossiche che tante povere vittime hanno lasciato sul terreno in questi tempi oscuri.
Venuti a conoscenza della bollente storia, illustri oppositori di Marrazzo decidono di non gettarla subito in pasto all’opinione pubblica perché, come le vicende Boffo, Fini, Mauro, Agnelli, D’Alema ecc. hanno dimostrato, certe armi bisogna maneggiarle con cura e soprattutto saperle tirare fuori al momento opportuno, ad esempio (guarda caso) alla vigilia delle primarie del Piddì. Insomma pubblicata o meno che fosse la vicenda, il buon Piero doveva aver capito molto bene di essere tenuto per le palle proprio dall’ultima persona al mondo alla quale avrebbe mai voluto affidare la sua sorte: papi. Quello, tanto per dire, che fino a ieri garantiva indignato la sua completa estraneità riguardo alle scelte editoriali dei giornalisti in busta paga. Bohhh…
Insomma, ma che razza di politica abbiamo oggi nel nostro paese? Illustri puttanieri, protagonisti di filmini a base di sesso con trans e coca, sputtananti da altrettanto illustri puttanieri ( e molto, ma molto altro ancora..) che, invece di denunciare notizie su eventuali reati alla magistratura (giri di droga, ricatto, estorsione, rapina, adescamento e quant’altro) trescano con l’avversario politico fingendo di solidarizzare, in realtà portandolo minacciosamente a conoscenza del fatto di essere depositari delle sue future sorti.
Oggi due celebri protagonisti della scena politica italiana sono entrambi fuori causa: uno con lo stress e l'altro con la scarlattina. Nel frattempo Rutelli offre il proprio prezioso contributo alla rinascita del piddi: uscendone. Il popolo delle primarie sentitamente ringrazia. Dalla casa radicale alla casa democratica fino alla casa del Signore. Per quando è prevista l’ultima tappa: la casa del padrone?
Dunque oggi papino è tutto ricoperto da grossi puntini rossi e comunisti: il virus che l’ha colpito ed affondato appartiene al ceppo delle toghe rosse, e la patologia non si chiama scarlattina, bensì sentenza Mills.
E così noi poveri ingenui guardoni abbiamo passato un’intera estate a parlare di escort, la destra ed i terzisti dell’”Estintore della Sera” ci hanno accusato di rincorre il gossip. Papi intanto rivendicava il diritto alla sua vita privata, peccato però che nel lettone volesse selezionare anche la classe dirigente del paese, e per fortuna che Farefuturo e Veronica Lario hanno posto un argine al ciarpame (tempestivamente? chissà…. ). Adesso che nel sesso “ E’ caduta la sinistra” ( titolo del Giornale) loro sono felici come bambini con le mani in un vaso di Nutella. Però c’è un piccolo dettaglio: Marrazzo, travolto dallo scandalo ed esortato dalla base e dai dirigenti del suo partito, si è dimesso. Cosa che altri non hanno fatto….
E per concludere, forse sarebbe opportuno ricordare tre piccoli particolari che dovrebbero consigliare a qualcuno diversi passi indietro, molto più delle trombate clandestine o presunte tali:
-C’è un avvocato inglese condannato in secondo grado per essere stato corrotto allo scopo di fornire false testimonianze, grazie alle quali quel qualcuno nel passato l’ha fatta franca in almeno un paio di processi
-C’è una sentenza definitiva della cassazione che stabilisce la corruzione di un giudice, da parte di avvocati dello stesso soggetto in questione, con il fine di potersi pappare illegalmente una nota casa editrice
-C’e infine un suo carissimo amico e collaboratore condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa
Cosa deve accadere di più di così perché una persona senta il dovere di fare un passo indietro? Altro che trans ed auto blu! Ah gia, dimenticavo: si tratta solo delle malefatte delle solite toghe rosse, cioè di magistrati non in vendita. Ma i suoi servi cosa ne pensano? Probabilmente, temo, il pensiero non è compreso nel contratto….
Insomma per toglierci papino dalle balle non ci resta che una flebile speranza: cioè che inizi anche lui a frequentar viados. Conoscendo le sue abitudini, difficile….

lunedì 26 ottobre 2009

Le relazioni pericolose

-Nel mezzo del cammin di nostra Cassia, si ritrovò all’incrocio con via Gradoli, e tutta la sinistra mandò a rotoli. Oh che gioia, oh che sollazzo: nello sterco oggi c’è Marrazzo! Tutti quanti di quel trans dovrem tosto divenire fans. Sei felice, mio padrone? Non sei l’unico porcone: anche loro, sul più bello, sono lesti con l’uccello. Ed adesso, finchè campi, potrai richiamare Giampi, che con tuo grande entusiasmo ti procurerà un orgasmo. Il tuo gusto non si tocca, a te piace sol la gnocca: la sinistra è in confusione, quindi cerca il pungiglione..
-Grazie Sandrino, oggi in effetti è davvero una di quelle giornate solenni: la sinistra travolta da un torbida storia di sesso mercenario, inaudito! Dimissioni ed elezioni subito, cribbio!
-Sei il migliore mio padrone, e non solo sul lettone!
-A proposito di cose belle: oggi, dalle labbra dei comunisti, ho ascoltato per la prima volta nella mia ancor giovane vita una parola strana: era composta di poche lettere misteriose, melodiose, attraenti, direi quasi esotiche. Il loro suono non mi dispiace affatto, anche se non ne conosco il significato. Dunque si tratta di….ah si ecco: dimissioni. La parola sconosciuta è: dimissioni. Ma che vuol dire, miei servitori? E’una cosa gradevole? C’entra per caso la gnocca? Perché nel caso chiamo subito Giampi, sapete che sono un cultore della materia, no? Perché dovremmo lasciare questo affascinante enigma in mano alla sinistra? Non potremo chiamarci noi per primi “ Il Popolo delle Dimissioni”? Suona bene, cribbio, mi piace, si mi piace! Servitori, portatemi subito qui un altro predellino e chiamate immediatamente la solita claque: sta per nascere il nuovo grande partito del popolare di massa! Ah, ah, prima gli ho fottuto la parola moralità, e adesso gli frego anche questa….
-Ehm padrone, veramente….
-Si, si, da oggi sarò io il leader del “Popolo delle Dimissioni”! Le primarie le ho appena fatte qui: ho vinto io.
-Ehm sire, veramente quella parola vorrebbe dire che, con rispetto e devozione parlando, anzi mi inchino prima ai tuoi maestosi e profumatissimi piedi…..
-Ma cosa cazzo fai….
-Scusa padrone adorato, non volevo baciarti il nobile tacco rialzato, ma l’alluce. Dicevo: quella parolina vorrebbe dire..
-Dite, dite pure: sono magnanimo lo sapete…
-Vorrebbe dire che te ne devi andare a casa….
-Cosa???? Ma è inaudito!!!Come ti permetti ??? La Rissa, Marroni, Gasparetto: pensateci voi, anzi chiamatemi immediatamente Feltry Kruger e Nonsferatu! Che l’insolente, infedele comunista sia torturato senza pietà. Ficcatelo nella vergine di Norimberga…
-Maestà, veramente ti sei fatto anche quella. Con rispetto parlando: eri in astinenza, e sai che non ti trattieni quando vedi una vergine. Ricordi poi le medicazioni, i punti di sutura sull’ucc…
-Basta, insolente: Non interrompermi mentre infliggo alla servitù una punizione perfino troppo garantista! Mozzategli dunque la lingua, e poi strappategli le unghie ed i denti. Scorticatelo vivo e incaprettatelo: e se non ne siete capaci vi presto il manuale del giovane stalliere, cribbio! Infine gettatelo nell’acido e poi occultatene il cadavere nel cemento dei piloni del ponte sullo stretto, almeno servirà a qualcosa. Ma fatelo prima del prossimo temporale, mi raccomando, che poi magari crolla.
-Maestà, nei piloni non ci sono più posti: li hanno prenotati tutti i nostri amici siciliani . Sono più affollati della riviera romagnola a ferragosto..
-Caspita che efficienza, neanche il tempo di fargli un favore, e guarda come se ne approfittano. Va bene, tanto faremo altre grandi opere. Anzi sapete che vi dico? Sbattetelo a Guantanamo!
-Sire, veramente Obama vorrebbe disfarsene..
-E allora compratemelo, cosa diavolo aspettate? C’è da corrompere un giudice? Va bene, basta che non sia comunista. Sapete come la penso: quelli per i giudici sono sempre soldi spesi bene, ve lo dice un giovane e responsabile padre di famiglia.
-Quale delle tante, maestà?
-Ma che ne so, chi si ricorda! I matrimoni mi sono serviti solo per poter andare al family day. E se non vi bastano i soldi prendete quelli dello scudo. Oppure quelli di Kakà, fate come vi pare basta che vi sbrigate: voglio quel carcere subito, cribbio!
-O signore mio magnanimo noi ti comprerem Guantanamo. Poi faremo un repulisti di tutti quanti i comunisti. E dopo avertela comprata ci faremo un’ammucchiata…
-Grazie Sandrino. Sono il migliore lo so: ho vinto anche le primarie! Però peccato, suonava bene…”Popolo delle dimissioni”, vabbè, beati loro che possono permetterselo….è proprio vero che con i soldi non si può comprare tutto…le dimissioni no, ad esempio….. peccato….ciao

domenica 25 ottobre 2009

Viados col vento

Ma che schifo quest’Italia che corre dietro al gossip, che sbircia dal buco della serratura, che si intrufola sotto le lenzuola degli onesti e laboriosi presidenti del consiglio, che entra nella sua vita privata e lo fotografa nell’intimità domestica delle simpatiche cenette con schiere di fanciulle in abitino nero, poco trucco e farfallina d’ordinanza. Che se ne sbatte della privacy e moraleggia invano perchè tanto chi ha i voti è legittimato a governare, qualunque cosa combini o abbia combinato. Che schifo l’Italia del partito di Repubblica e delle sue dieci domande faziose e bigotte, poste nel nome di un primato etico tutto da dimostrare (o più opportunamente da demolire, magari a colpi di dossier). Che pena per questo paese che perde tempo dietro ai vaneggiamenti di una moglie velina e rancorosa, alle rivelazione di una prostituta ricattatrice inviata su commissione dal povero presidente, che pensava di averla conquistata, con il solo fine di dare scandalo ed arrecargli danno!
Tutto questo fino a ieri.Oggi invece si attaccano al trans, ed alla vigilia delle primarie del Pd deflagra opportunamente questa ennesima bomba a luci rosse, come dire: un viados ad orologeria. Vicenda nella quale, è bene chiarirlo subito, Marrazzo appare sicuramente ingenuo ed imprudente, ma a quanto sembra anche vittima di una vera e propria imboscata con finalità di ricatto e dossieraggio da parte di “onesti servitori dello stato” (!) sicuramente imbeccati sulla presenza del governatore nell’alcova di via Gradoli (da chi? Per caso dallo stesso fornitore di quella cocaina ritrovata, ed opportunamente ripresa accanto al tesserino di Marrazzo?).
Oggi dunque, appurato che le umane debolezze come è noto sono bipartisan, lo scandalo a luci rosse travolge un governatore di sinistra e la musica della destra cambia completamente.
“Libero” a nove colonne: “Ho visto il filmato di Marrazzo”. E bravo Belpietro,ma non ti vergogni, alla tua età, a sollazzarti ancora con queste zozzerie? Non lo sai che poi diventi cieco?
Ma è come al solito al “Giornale” che finisce il premio Oscar per la malafede e la falsità: “La sinistra cade sul sesso, i progressisti che hanno linciato Berlusconi questa volta non pongono domande ne questioni morali ma difendono la privacy del compagno”.. A Feltri, ma che cazzo dici? Fin da subito tutto il mondo democratico, candidati leader e giornalisti in testa (per finire al popolo degli elettori) ha manifestato solidarietà dal punto di vista umano, ma allo stesso tempo preteso all’unanimità un passo indietro dall’ingenuo governatore: altro che difesa della privacy! Tutte cose per voi del gregge incomprensibili ed irrealizzabili: il pornopremier infatti vi farebbe un mazzo tanto!

Prima lezione di tutta questa storia. Se le tue umanissime debolezze sono più radicate del senso di responsabilità richiesto da incarichi altamente rappresentativi, se i tuoi comportamenti privati ti espongono all'azione di spregiudicati ricattatori, e di conseguenza ti privano della necessaria serenità per essere all’altezza della cosa pubblica, se per paura o vergogna menti al tuo paese e sopratutto occulti alla magistratura notizie di reati, se i tuoi comportamenti si discostano così marcatamente dall’immagine di te e dei tuoi valori con la quale ti sei presentato agli elettori, allora è davvero il caso di passare la mano. Capito come la pensiamo noi, signori del “Giornale” ?

E non c’entrano proprio nulla il golpe, i ribaltoni ed il capovolgimento della volontà popolare: questa è solo benzina da gettare nel fuoco degli umori più bassi e viscerali del paese. Più semplicemente subentrerà una persona in grado di governare con serenità ed ovviamente proveniente dallo schieramento politico vincitore alle elezioni, oppure, in assenza di soluzioni condivise dalla maggioranza e conformi ai dettami costituzionali, si ritornerà al voto: semplicissimo ed assolutamente legale. D’accordo infatti sul posto fisso, ma non esistono un presidente del consiglio o governatore di regione a tempo indeterminato, o no?
C’è oggi chi ha scelto questa strada, e gliene va dato atto. Tornerà a fare il suo mestiere precedente, risolverà (si spera) i suoi problemi familiari, e se lo riterrà opportuno, tenterà di venire a capo di quelle debolezze che gli hanno reso impossibile la permanenza in un ruolo di così elevata rappresentatività. E magari un giorno, se i suoi alleati saranno d’accordo e l’anagrafe lo consentirà, si potrà anche riproporre al giudizio degli elettori…
C’è al contrario chi da mesi, pur essendo invischiato in scandali di gran lunga peggiori ,con l’aggravante di avere tanti altri conti aperti con la giustizia (passati, ma soprattutto presenti), in possesso di un ruolo istituzionale più elevato e con responsabilità internazionali enormemente superiori a quelle di governatore, che questa scelta non ha avuto il coraggio e la dignità di volerla (o poterla) compiere. Cosa c’entra dunque la volontà popolare? Anche Marrazzo aveva i voti, però non è più in condizione di poter essere all’altezza del suo ruolo. Punto.

L’insegnamento conclusivo di tutta questa vicenda è in realtà la conferma di ciò che da anni sappiamo tutti benissimo: c’è un’Italia che sarà anche ( di pochissimo) minoritaria , ma non è asservita, può scegliersi con delle primarie i suoi rappresentanti, e poi può perfino pretendere da loro comportamenti adeguati. E poi ce n’è una maggioritaria ( sempre di pochissimo) che proprio non può permetterselo, perché da anni vive sotto il pugno di un padrone assoluto, e solo apparentemente sorridente.
Alla fine di tutte queste storie di sesso, tradimenti, orge, transessuali, estorsioni, ricatti, infedeli e disonesti servitori dello stato, e dossieraggi su commissione la questione di fondo è una soltanto, ed ha molto a che fare con la libertà. Semplice, no?

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sabato 24 ottobre 2009

Monster parade 20

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SARO’ CLEMENTE
Chi l’avrebbe mai detto? Stavolta sto con Mastella. Non che lui si sia comportato bene, certo, anzi speriamo che si accertino fino in fondo tutte le eventuali illegalità commesse. Ma siamo adulti e vaccinati, e dunque ben consapevoli di vivere in un paese nel quale la pratica della raccomandazione è più popolare di spaghetti, chitarre, calcio e mandolini. Vogliamo essere così ipocriti da indignarci solo per il celebre file mastellato? Atteggiamento questo non solo sbagliato, ma anche sottilmente razzista, come se certe cose capitassero solo in Campania o al sud in generale. In fondo il ras di Ceppaloni non fa altro che galleggiare nella melma nazionale con la stessa spregiudicata scaltrezza di innumerevoli altri politici, ma anche di tanti “onesti” padri di famiglia. Certo, potrebbe evitare di dichiarare che lui aiuta la povera gente, anche perché dovrebbe innanzitutto convincere quei pochi coglioni che ancora si illudono che per vincere un concorso occorra studiare ed essere qualificati. Ma tanto anche tra i trombati non mancano mai i soliti raccomandati, solo che hanno avuto la sfiga di esserlo un po’ troppo poco.
Insomma Clemente: niente di nuovo sotto il sole del belpaese, altro che scoop. E’ come se ci dicessero che il Piddì è in stato confusionale e che Papi frequenta escort: sai che notizia!


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IL MINISTRO DEL TERRORE
Il ministro Maroni si scaglia contro “Ammazzate Berlusconi”, ed intende denunciarne tutti gli iscritti. Benissimo, in effetti si tratta di un’iniziativa a dir poco un po’ troppo esplicita. Però analogo trattamento andrebbe riservato a quelli di “Ammazziamo chi vuole ammazzare Berlusconi”, assieme a coloro che propongono la stessa sorte ai vari Travaglio, Franceschini, Luxuria, Bassolino e via dicendo. Inoltre andrebbe immediatamente denunciato quel ministro che nel corso di un comizio ha mandato “ammorì ammazzata” tutta l’opposizione, nel tripudio estasiato di centinaia di fans in delirio mistico. Anche da un pulpito così elevato si può distribuire odio a piene mani, caro ministro del terrore: sarebbe così cortese da spiegarci che differenza ci sarebbe, secondo lei, tra l’ideatore del gruppo su Facebook ed il ministro socialista ? E tra coloro che aderiscono con un clik e gli scalmanati in pelliccia e doppiopetto che si spellano entusiasti le mani dal vivo?
Altro che due pesi e due misure: due pesi e una misura e mezza, vista la taglia del soggetto esternatore in questione….

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IL GRUPPO INCRIMINATO
…Ai promotori dell’ ”Ammazzate Berlusconi” vorrei semplicemente far presente l’enormità del favore che gli fanno: sull’anticomunismo fuori tempo massimo e sul vittimismo, giudiziario e non, papi ha costruito tutto il suo consenso, e con queste iniziative non si fa altro che fornirgli altri ottimi argomenti. Avete visto infatti come ci si è gettato Feltry Kruger, uno che di killeraggi se ne intende come pochi? “ Vogliono uccidere Berlusconi!” tuonava a nove colonne il Giornale del padrone. Chissà perché, ogni volta che si trovano in difficoltà, spunta fuori dal cilindro qualche cimice, lettera minatoria, messaggio anonimo, piano eversivo, complotto antipopolare e balle varie: armi di distrazione di massa, ottime occasioni per una tonificante telesceneggiata, magari in prima serata a “Lecca a Lecca”.Questi ministri, sia detto per dover di cronaca, sono poi gli stessi che di fronte agli allarmi di uno che era minacciato sul serio ( il povero Marco Biagi: infatti poco dopo l’hanno ammazzato) facevano le spallucce definendolo testualmente un rompicoglioni.
Il tutto ovviamente se non capita la ciliegina sulla torta di una provvidenziale alluvione o magari un terremoto, da cavalcare mediaticamente con la ben nota maestria, ed in grado da soli di tirar su di almeno dieci punti l’asfittico indice di gradimento

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TOMBA A TOMBA
Tra una cazzata sul posto fisso ed un’altra sull’abolizione dell’irap, poco si è parlato in questi giorni del rinnovo contrattuale di Bruno Vespa. E chissenefrega, direte voi: in effetti. Quella che stupisce in realtà non è l’entità della cifra in ballo (unilioneseicentosettantamilaeuro: minchia!), ma il fatto che a pagarle dovrebbe essere la Rai ( cioè noi) al conduttore, e non viceversa. Feltriiii, Belpietrooo: come cazzo si fa a non pagar più il canone?
Per giustificare l’astronomico aumento richiesto (e che non dubitiamo, una volta spenti i riflettori, gli verrà concesso), il Bruno di Arcore tira assai poco elegantemente in ballo i compensi di diversi suoi colleghi, tra i quali nientemeno che il defunto Enzo Biagi. Nella Rai di papi neanche i morti sfuggono al dossieraggio di turno. Come dire: da “Porta a Porta” direttamente a “Tomba a Tomba”

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ALNANO
Il governo appare in questi giorni freneticamente alle prese con i problemi della giustizia: quelli degli italiani? No quelli di papi. Defunto il Lodo Al nano, sotto a chi tocca dunque con le ennesime sforbiciate alla prescrizione, così che il processo Mills e quello sui diritti Mediaset finiscano dritti dritti a puttane, tanto per cambiare. E chissenefrega se analoga sorte l’avranno centinaia e centinaia di altri processi: un vero e proprio megaindulto mascherato per tirar papi fuori dai guai, sul quale siamo sicuri leghisti e camerati non troveranno proprio niente da ridire. Ma non sarebbe preferibile, a questo punto a farlo davvero, questo benedetto articoletto: “La legge è uguale per tutti tranne che per papi, per il quale non esiste” ? Costituzionale non lo sarebbe di sicuro, ma almeno la pianterebbero di far danni alla collettività e di fracassarci le palle con i loro insopportabili vittimismi.
Il bello è che, il giorno dopo l’ennesima prescrizione da “ legge ad papinum”, correrebbero tutti felici a Porta a Porta a proclamare che il capo ancora una volta è uscito indenne ed immacolato dall’ennesima aggressione giudiziaria. E nessuno si sognerà di far presente al povero telespettatore ignaro che su sedici processi subiti, papi è stato assolto solamente in tre.
Faccia come il culo? Molto ma molto di più!!!

venerdì 23 ottobre 2009

Non toccateci papino !

Volete fare fuori papino? Ma per carità, siete pazzi? Non riuscite a provare neanche un briciolo di pietà per tutte quelle future, povere orfanelle? Tanto per cominciare, a noi la violenza fa ugualmente tutta schifo, sia che si tratti di pestare vigliaccamente omosessuali, affogare poveri profughi, oppure accoppare nani miliardari. Poi non vorremmo mai privare il paese del suo miglior caratterista degli ultimi cent’anni, una mirabile sintesi di Gianfranco D’Angelo, Pippo Franco, Alvaro Vitali e Jerri Calà, dotato di una classe paragonabile a quella “der monnezza”, il tutto in un' irresistibile atmosfera un po’ retrò alla Giovannona Coscialunga. Inoltre vorremmo farvi presente che il suo cranio e la bandana sono ormai considerati patrimoni dell’Unesco, al pari del pistolino di “Topolonek” e delle tombe fenice del 300 a.c. di Villa Certosa. Infine siamo tra quelli che pensano che un governo andrebbe fatto cadere in parlamento, oppure essere sostituito nelle cabine elettorali. Nel primo caso il compito spetterebbe senz’altro al centro sinistra, che però deve prime imparare ad aggiustare il tiro: gli unici governi che finora sia riuscito ad abbattere sono infatti stati i suoi. Per quanto riguarda le cabine elettorali, invece, il mito dell’invincibilità di papi è assolutamente di cartapesta: il tanto odiato Prodi infatti l’ha bastonato due volte su due. Peccato poi che gli abbiano segato i rami sotto le chiappe sempre i suoi: nel primo caso sembra nientemeno che un anomalo tridente Bertinotti- D’Alema- Cossiga, nel secondo l’eterno Mastella, che non appena fiutata aria di magistrati alle calcagna ha precipitosamente spedito a casa il governo per correre a rifugiarsi nella casa delle impunità, il tutto in un tripudio parlamentare di mortadelle, alcolici, sputi in faccia e rutto libero, al cui confronto “er monnezza” e Pierino la peste erano veramente star di Oxford. Adesso Clemente siede all’ europarlamento, nella stessa sede nella quale papino voleva spedire anche il famoso Strano e la D’Addario con al seguito escort e veline varie: poi ci chiediamo perché in Europa questo governo conti meno di un cazzo.
Ed alla luce di tutte queste vicende capiamo anche il perchè la sinistra sia praticamente sparita da ogni genere di rappresentanza: ci sono più partiti comunisti in giro di quanti non siano i comunisti in carne ed ossa, che del resto erano stati quasi tutti precedentemente assunti da papino. Così i poveri militanti rossi devono sobbarcarsi una improba fatica di Ercole: dalla cintola in su sostengono Ferrero, dalla cintola in giù Niki Vendola, i giorni pari simpatizzano per Mussi e Salvi, i giorni dispari per Marco Ferrando. Capita allora che, confusi ed impegnati a tener di conto, quando è ora di andare a votare magari, poverini, se ne dimentichino pure.
Dunque l’unica speranza è che papi lo facciano cadere da destra. Ne guadagnerebbero enormemente in autostima, dignità, credibilità internazionale e probabilmente anche in consenso elettorale, visto che alle Europee il tanto magnificato Gdl ha beccato un misero il 35%: scorporando ipoteticamente i voti di An ( nella peggiore delle ipotesi il 10%), l’invincibile papino con la sua Forza Italia avrebbe preso meno voti di Franceschini: roba da fuga immediata, altro che primarie.
Ma se papi sparisse dalla scena politica, non intravedete anche voi i drammatici riflessi sulla già grave crisi dell’occupazione? Decine e decine di escort tornerebbero in mezzo ad una strada e dovrebbero ricominciare a fare le mignotte. Ed i ministri? Quale altro premier al mondo di destra, estrema destra, centro, o centrosinistra, potrebbe mai riportare al governo gente come Bondi, Carfagna, Alfano, Brambilla ( Brambilla!), Gelmini. Ed i leghisti? Sparito papino, chi mai imbarcherebbe di nuovo in coalizione Bossi ed i suoi impresentabili colonnelli del partitino delle ronde e del rimbalza il clandestino? Ecco perché si sono attaccati come cozze sugli scogli di Villa Certosa, nonostante tutto quello che dicevano in passato sull’allora Berluskaz. Per non parlare dei craxiani pidduisti, vecchi residuati bellici accecati da un odio d’altri tempi, che inevitabilmente sarebbero costretti a dedicarsi ai loro nipotini. Non provate pietà per loro? Per i nipotini, intendo. Avete idea di quante merendine e caramelle inizierebbero a scomparire dai loro zainetti, povere creature?
Ma questa ipotesi appare quanto mai remota: papi è il ricco azionista di maggioranza e dunque intoccabile. Il partito del predellino è come Mediolanum, Mediaset, Mondadori, Medusa, Milan, Il Giornale, ecc, ecc: cosa sua. Anzi viste le abituali frequentazioni ( ex stallieri d’onore e condannati in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa) verrebbe quasi da dire:cosa nostra.

giovedì 22 ottobre 2009

Fisso sarà lei !

Finalmente ha detto qualcosa di sinistra! Chi, D’Alema? Ma No, Tremonti. Poi papi coerentemente si è accodato: nessuno come lui appare infatti così tanto affezionato ad un posto fisso: il suo. Nello stesso tempo però la flessibilità la applica eccome, soprattutto ai suoi processi: più che flessibili, lui in realtà li preferisce elastici, ma così tanto da allungarli praticamente all’infinito.
Dunque contrordine compagni. Fino a ieri vi abbiamo fracassato le palle con le magnifiche sorti e progressive del precariato, del lavoratore Kleenex modello usa e getta, delle meraviglie dei ragazzi co-co-co e soprattutto delle ragazze coccodè, flessibili fino all’inverosimile nel lettone, precarie nelle posizioni più ardite, ma poi a tempo indeterminato al governo o nelle liste elettorali di papino.
Tutte cazzate: il segreto della felicità potrete trovarlo nel posto fisso! E per dimostrarlo in maniera più concreta alle masse disorientate da questa vertiginosa giravolta, adesso sbatteranno per la strada un bel po’ di altri precari, così questi dannati fannulloni avranno modo di capire cosa si sono persi. Come dire: licenziane cento per educarne mille.
Ai voltafaccia di papino d’altra parte siamo abituati, la sua politica si può tranquillamente riassumere in un italianissimo motto: chiagni, spernacchia, pizzicotta chiappe, ma soprattutto fotti. Lui è quello che va dagli israeliani a sputtanare i musulmani, e poi dai palestinesi a raccontare barzellette sugli ebrei ( e magari anche sui kapò o sui recchioni malati di aids intenti a fare sabbiature). Ieri era al fianco dell’amico George, oggi osserva con ammirazione le tette di Michelle ed accusa Obama di avergli tolto parole e Nobel di bocca. Insomma papi sa essere allo stesso tempo zuppa e panbagnato, cane e gatto, culo e camicia, diavolo e acqua santa, Titti e Silvestro, sinceramente democratico ma minacciosamente autoritario, buono e cattivissimo ( “Vedrete di che pasta sono fatto!”: Pasta Fissan si direbbe, ottima da spalmare sul culetto), istituzionale e rivoluzionario, liberista e statalista, clericale e laicista. Dopo un family day, sarebbe perfettamente a proprio agio in un gay pride con la tutina leopardata sotto il doppiopetto, sperando solo di non dimenticare di sfilarla via prima di tendere la prossima imboscata propagandistica al povero pontefice intento a farsi “una tantum e beatamente” i cazzi propri .
Insomma, papi sa essere veramente tutto ed il contrario di tutto: la dimostrazione plastica e vivente che alle loro estremità gli opposti tendono a convergere, fino ad unirsi esattamente in un punto corrispondente alle sue celebri scarpette col tacco. Peccato che nel bel mezzo, da quindici anni almeno, resta bloccato un intero paese, inchiodato da papino in un posto che in questo caso è si davvero fisso, ma così fisso che di più non si potrebbe.

mercoledì 21 ottobre 2009

C'eravamo tanto amati

Maledizione, adesso ci mancava solo un presidente abbronzato! Vuoi vedere che la prossima volta se ne eleggono anche uno frocio? Noi teniamoci ben stretto il nostro amatissimo presidente truccato: il migliore della storia, mica un negro qualunque da riaffondare nelle acque del Mediterraneo, assieme al suo Nobel da checca pacifista, nel misero barcone stracarico di pezzenti, cribbio!
Certo, che nostalgia per i bei tempi andati delle cenette a base di hamburger e rutto libero nel ranch dell’amico George: con lui si che ci si capiva al volo, quasi come con Putin e Gheddafi, che Dio li benedica. Allora non servivano neanche tante parole: bastavano e avanzavano le bombe!
Erano gli anni della nostra bella gioventù: non avevamo ancora compiuto settant’anni, davvero un’altra epoca. Quella dei teo con e dei neocrociati obesi (atei e rigorosamente ex comunisti), con tanto di moglie esaltata al seguito, agghindata come un’ impeccabile ragazza con con. Quella delle guerre preventive e della democrazia da imporre a suon di bombe, quella dell’antiamericanismo sbattuto in faccia agli odiati pacifisti ( disprezzati quasi quanto magistrati non in commercio e giornalisti senza braghe alle caviglie ), della lotta al terrorismo combattuta bombardando baffuti dittatori foraggiati fino al giorno prima ( quando risultavano utili alla causa mazzolando gli iraniani, e nel frattempo dilettandosi a gasare curdi), e che perdipiù con Al Quaeda non c’entravano proprio un cazzo. Invece altri soggettini niente male, tipo l’ex ufficiale sovietico Abdul Rashid Dostun, oggi riconosciuto signore della guerra e della droga antitalebano, a quanto pare comparivano felicemente nei libri paga dalla Cia dell’amico George. In effetti questi comunisti sembrano piacere davvero molto alla nostra estrema destra radicale, visto che papi ne ha arruolati alle sue dipendenze una vagonata, e non appena ha due ore libere, e nessuna escort a disposizione, si rifugia nella dacia del suo carissimo amico ex Kgb: un vecchio attrezzo sopravvissuto al crollo del precedente regime, esattamente come lui.
Quelli di George erano anche i tempi di Guantanamo, del waterboarding, di Abu Graib. Tempi nei quali l’amico Dick si guardava bene dall’informare il congresso americano dei piani segreti del Pentagono (comportamento questo davvero antiamericano, caro Giulianone!), infatti ora nella sua democrazia, che a differenza della nostra è roba seria che non si autocelebra in ridicoli teleshow tra le macerie (Feltriii, lo spieghi anche a noi come si fa a disdire il canone?), si trova a galleggiare in un mare di me…da.
Ed oggi scopriamo che sono incazzati neri anche gli iraniani: certo, non è che loro siano degli angioletti, anzi saperli proprietari di una bomba atomica a completa disposizione dell’Ayatollah di turno ci lascia tutt’altro che tranquilli. Però adesso li scopriamo indignati ma convinti nel sostenere che dietro gli attentatori sunniti (proprio come Saddam!) Jundullah, portatori di utilissimo disordine nell’odiata teocrazia, ci siano nuovamente vecchie trame della Cia di stampo Georgiano. Sarà vero? Chissà….
Lungi da noi ogni idea di antiamericanismo, non si può certo negare che la storia a stelle e strisce nasconda diverse ombre tra le tante luci folgoranti. E se risulta senza dubbio vero che hanno contribuito a spazzar via dalla storia tanti regimi sanguinari, a partire da quello nazifascista ( per questo gliene saremo eternamente grati), con altri ben noti ma utili dittatori sono spesso scesi a patti, quando non a veri e propri generosi finanziamenti o aiuti militari. E senza neanche sentire il bisogno di farsi scrivere un papello(D’accordo Cicchitto: lo facevano anche i comunisti russi, lo sappiamo! Perchè allora oggi li frequentate proprio voi con così tanto entusiasmo?).
Ogni luce insomma proietta le sue ombre. Tranne Papi ovviamente, che brilla come una stella polare sempre pronto a guidare le sue pecore nel tepore delle notti mediterranee.

Alcuni giorni fà papino si presentò alle masse incazzatissimo perché toccato nel suo bene più caro: il portafoglio (giustamente: sentenza della cassazione ci aveva illustrato come la Fininvest si fosse comprata un magistrato!):“ Su Mesiano ne sentiremo delle belle!”, e così ha avuto inizio la strategia del calzino. Pochi giorni prima si era sparsa la voce che, essendo a corto di dossier spazzatura da far pubblicare sul suo giornale contundente, il boss avesse chiesto aiuto ai servizi segreti di una potenza straniera sua intima amica: indovinate un po’ quale?
Ed infatti , notizia di ieri, Feltry Kruger ci spara in prima pagina il faccione del mite Corrado Augias ( il cui unico torto è quello di scrivere su Repubblica, evidentemente non controbilanciato a sufficienza dal merito di pubblicare con Mondadori), additato nientemeno che di spionaggio filosovietico. Insomma: l’amico del Kgb offrirebbe il suo prezioso aiuto a papino in difficoltà, inviando al direttore tossico un po’ di vecchia spazzatura ricavata dagli archivi di quell’ex impero comunista che conosce cos’ bene. Benedette falci e martello: se non ci fossero loro papi dovrebbe proprio inventarsele! Grazie all’anticomunismo ha costruito il suo consenso tra le pecore ancora ignare del crollo del muro ( Minzo, in un’editoriale, ci ha spiegato che presenta solo qualche crepa, ma se dovesse cadere niente paura: papi lo ricostruirà in venti minuti più alto e maestoso, proprio come le case dell’Abruzzo), oppure vittime di un odio ancestrale destinato a sfidare l’eternità, ma con i comunisti della peggiore specie tiene saldamente stretto per le palle il suo sfortunatissimo paese: complimenti vivissimi, tovarich papi!
Così oggi crediamo di capire anche cosa accadde in realtà in una ingloriosa pagina di storia americana: quella della Baia dei Porci: truppe americane ed esuli politici sbarcarono sperando di rovesciare Castro, ma appena arrivati trovarono Papi e Giampi ( allora ancora in body e pannolino, ma già molto, ma molto attivo) nel bel mezzo di un’ orgetta a base di sigari, rhum ed escot cubane. A quel punto non restava che un’ingloriosa ritirata: perché portare il mondo sull’orlo della terza guerra mondiale solo per negare una semplice trombatina ad un caro, vecchi amico italiano, il cavalier banana?

lunedì 19 ottobre 2009

il poeta

-Nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo in una consulta oscura, che la retta impunità era smarrita: quei giudici comunisti e farabutti osaron dichiarar la legge ugual per tutti! Ma non sanno che tu sei tra noi giunto, dal Signore tutto quanto bello unto?
-Cribbio Sandrino, stai migliorando con le tue poesiole. Ma ora lasciami tranquillo che devo mettere a punto le cazzate da sparare stasera al Pravda Uno di Mastro Minzo. Dunque: gli articoli ed i dossier di Feltry Kruger su Boffo e Fini? Non ne sapevo niente, lo giuro sui miei matrimoni. Il servizi di Brachino su quel bastardo di un giudice rosso? Boh! Nel mio lettone entravano delle escort? Ma se le avevo pag…ehm, conquistate tutte io! E’ finito il Viagra? E che ne so….Cosaaaa? Cazzo, ma davvero è finito il Viagra? Sandrino, Gasparetto, ma non vi avevo ordinato di ricomprarlo? Vi pago apposta, cribbio, ma voi siete sempre più inutili!! E tu, Brachello, o Brachetto: ti avevo ordinato di metterlo in mutande, quel bastardo, non in calzini, cazzo!
-Oh sire, adirato per tanta distetta: non puoi farti neanche più un’ orgetta. Dicci pure: chi ti ha fatto il tort di non mandarti manco più un’escort? In questi giorni non sei più tu, ecco perché: hai finito la pillolina blu! Così tosto hai avvertito, in men che si dica, una struggente nostalgia della tua amata fic….
-Sandrino, che palle! Ti ho già detto che se voglio una poesia mi leggo il Ghepardi. Quello del passero solitario, insomma..
-Certo papi, proprio come la nostra! In questi giorni non ci guardi neanche più in faccia, e noi tue ministre siamo così tristi..
-Beh, sapete i pensieri, le sentenze, i comunisti, il golpe, i complotti, i giornalisti, Santoro, Di Pietro, TRAVAGLIO!!!! IO LI ODIO!!! Solo noi siamo l’Italia che AMA, avete capito bene, brutti stronzi????…
-O mio signore da noi tutti amato, però dai comunisti ingenerosamente odiato. Osano dire che esci con mignotte: trattasi invece di fanciulle di te cotte. Ma oggi che sei giù, guarda che disdetta, ti si è financo rotta la pompetta. Ma vivi pur sereno, e fattene una ragione: ci siamo sempre noi, a tua disposizione! E se vorrai una sveltina di certo troverai una velina, che con sommo godimento condurrai in parlamento, ed in barba alla sinistra la farai anche ministra: ogni volta che ti arrapi, loro ci sono sempre per il papi!
-Sandrino, smettila! Adesso cercatemi La Rissa e Gasparetto, La Rissaaa!
-Maestà sono usciti, hanno detto che andavano con Calderoli a pestar froci. Così, tanto per non perdere l’allenamento e dare il buon esempio ai nostri giovani..
-A proposito di leghisti. Ma Bossi? Nooo, non mi dite che ha preso di nuovo quella stramaledetta bandiera..
-Si sire, purtroppo con la carta igienica non riesce a pulirselo bene. Dice che gli si irrita il culetto, e poi a noi ci tocca pure spalmarglici sopra un bidone di Fissan, che schifo!
- A proposito, avete finito di distruggerlo, quel coglione di un giudice dal calzino comunista? Una vera pagliacciata rispetto al mio stile, riconosciuto in tutto l’universo come il più elegante e sobrio dai tempi del Re Sole…
-Tu sei grande, mio padrone, così pieno di cerone. E per la tua festa mondana ecco pronta la bandana, tu sei sempre birichino anche con il parrucchino, tieni tutti tu nel sacco, con la vecchia scarpa col tacco, e se devi andar dal medico, cerchi solo quello estetico! Tu se immenso mio padrone, per te rifaremo la costituzione. E così , tanto per gioco, ai comunisti darem fuoco: troppi anni son campati ora andassero ammorì ammazzati !
-Cari servitori, in questi tempi duri è bello per un padrone sapere di poter contare sempre così completamente sul suo gregge. Con tutto quello che mi costa mantenervi poi, quasi quanto ho dovuto spendere per i giudici, cribbio!
-O Silvio, rimembri ancora il tempo della tua vita lontana in cui la sera indossavi la bandana e Giampi ti portava una put….
-Va bene, grazie. Ora potete andare , la seduta è tolta. Anche perché dicono sia in arrivo un barcone con sopra delle stranierine niente male..
- A proposito sire: Calderoli, Salvini ed il figlio di Bossi hanno di nuovo bucato uno di quei gommoni.
-Benissimo, quanti straccioni hanno fatti fuori stavolta?
-Nessuno sire, si sono confusi con le labbra della Santachè: sai, erano così ben gonfie!
-Cazzo ora mi tocca fare ministro anche lei! Letta, tu che sei meglio di un pc, che ministero abbiamo ancora libero? Mamma mia, che faticaccia governare! E ancora non vogliono capirlo che io lavoro tutto il giorno per il mio paese, e solo per riuscire a farmi amare!
-O padrone in penitenza, ti tocca anche l’astinenza. Accidenti che disdetta, vuoi ti faccia una pugnetta?
-Ottima idea, davvero ottima idea….Vi pago anche per questo, in fondo….già!..Cosa aspetti? Dai…Cribbio…

domenica 18 ottobre 2009

Brachino calato e calzino bizzarro

Diciamo la verità, quando ascoltammo Papino uscirsene con la sua ennesima, inquietante maledizione (“ Su quel giudice ne sentiremo delle belle!”) tutto ci saremmo aspettati fuorchè di imbatterci in un calzino un po’ bizzarro.
Che Feltry Kruger scendesse in discarica per cercare qualche storiella tossica, di quelle che piacciono tanto al padrone, era logico prevederlo. Purtroppo per il gregge, in trepidante attesa della dose quotidiana di veleno, l’unica sciocchezza venuta fuori dalla spazzatura è stata una presunta dichiarazione di simpatia da parte di Mesiano nei confronti di Prodi, risalente ad alcuni anni fa e riferita da chissà chi. Adesso, sorvolando sul fatto che non riusciamo a vedere cosa ci sia di losco nel preferire il mortadella a papi (opinione all’epoca peraltro molto diffusa: infatti l’ha stracciato due volte su due alle elezioni), non si capisce perché un magistrato dovrebbe simpatizzare per un tipetto che in questi anni ha combattuto una guerra spietata alla sua categoria, arrivando a definirli mentalmente disturbati ed antropologicamente non umani, e minacciandoli pure di trombargli le mogli ( fatto questo da prendere molto sul serio, viste le ben note attitudini del soggetto): insomma, l’unico giudice buono per Papino non è quello morto, ma quello comprato.
Veramente di integerrimi magistrati di destra in giro una volta se ne trovavano a volontà. Sopratutto perchè, anche se pochi lo ricordano, esisteva ancora una destra italiana, e non questo minestrone di ex socialisti, ex comunisti, ex democristiani, ex repubblicani, ex pidduisti, leghisti ed ex radicali radunati stretti stretti e zitti zitti ( non parlano, urlano solo a comando) assieme ai poveri camerati sotto il predellino. Ad esempio quell’indimenticabile galantuomo di Paolo Borsellino, colui che si oppose alla ennesima trattativa tra stato e mafia e per questo fu tempestivamente fatto saltare in aria assieme alla sua scorta (non dimentichiamoli mai, questi eroici comuni mortali di cui non parla mai nessuno). Il tutto, guarda un po’ che coincidenze, poco tempo dopo aver iniziato a raccontarci di come funzionavano allora le cose tra i boss e certi imprenditori rampanti del nord, con tanto di nomi e cognomi di celebrità ancora oggi sulla cresta dell'onda, e di discutibili personaggi ( stallieri, per la precisione) elevati al ruolo di eroi nazionali da Papino in persona.
In effetti di tutte le porcate estratte dal cilindro magico dei media del padrone, questa del pedinamento segreto, con tanto di sputtanamento (causa colore del pedalino) del giudice estensore di una sentenza civile di primo grado che non fa una piega, è veramente la più squallida. Roba da chiedersi come facciano queste persone, una volta dinnanzi allo specchio, a non farsi schifo da sole ed a non sputarsi dritte dritte in un’occhio.
Il poveretto è stato infatti ripreso ed irriso dalle reti del padrone mentre si faceva beatamente i cazzi suoi come un normalissimo comune mortale, senza neanche la fortuna di avere un caro amico pronto a pagargli un’ escort da infilare nel lettone, ma tranquillamente seduto su una panchina intento a fumare sigarette, oppure all’interno di una bottega di un barbiere, infine ridicolizzato nientemeno che per il colore dei suoi calzini. Questo ovviamente è l’antipasto, se verrà fuori qualcos’altro non mancheranno sicuramente di farcelo sapere ( lo scopriremo molestatore gay anche lui? ), altrimenti se lo inventeranno, come al solito. Il tutto come minacciosa clava di agitare sulla testa della povera vittima, ma sopratutto in faccia a chi di questa vicenda dovrà occuparsene in futuro: a buon intenditor poche parole, ma tante, tante belle immagini! E questo secondo voi non è un comportamento degno di un vero e proprio neo-fascismo, con lo mazza televisiva utilizzata a scopo intimidatorio contro il presunto nemico con funzioni di moderno olio di ricino?
Vorremmo solo sapere a questo punto dove sia finito quel diritto alla privacy di cui hanno tanto blaterato di questi tempi i maggiordomi del padrone: evidentemente vale solo per le orgette degli illustri puttanieri e degli utilizzatori finali, stop.
Strepitosa poi l’odierna vicenda della presunta minaccia di morte. Ricapitoliamo: alcuni giorni fa un giovane blogger democratico ha invocato (immaginiamo goliardicamente) un killer per papi. Apriti cielo: coloro che hanno ripetutamente mandato nel tripudio dei fans “ammorì ammazzata” tutta l’opposizione starnazzano indignati come oche non del Campidoglio ma di Palazzo Grazioli, Feltry Kruger spara un titolone a nove colonne: “ Vogliono uccidere Berlusconi”, Sacconi a Ballarò esibisce tutto un’ allucinante repertorio di assurdità su un’ipotetica saldatura tra Partito Democratico, sindacati ( leggi: odiata Cgil) e neo terrorismo rosso: un vero delirio.
E oggi esce fuori questa storia della minaccia di morte. Se risultasse una cosa seria, tutta la nostra incondizionata solidarietà alle vittime ( noi siamo tra quelli che vorrebbero vedere Papi, e soprattutto la sua corte di odiosissimi servi, spazzati via da una salutare pernacchia collettiva originatasi democraticamente all’interno delle cabine elettorali), ma ripensando anche al cimicione al plasma cinquantadue pollici che papino si piazzò notoriamente da solo nel suo studio, per poter poi piagnucolare un po’ come al solito a reti unificate, qualche dubbio scusateci ma ci viene.
Come dire: minaccia sbagliata al momento giusto! Non sarà anche questa spazzatura tirata fuori dal fetido archivio del “personal director”?
Ai posteri l’ardua sentenza: basta che non siano magistrati. E se per caso lo fossero, e perdipiù risultassero indisponibili ad essere acquistati dai soliti pluricondannati e ben noti avvocaticchi, che stiano almeno ben attenti al colore dei calzini!

sabato 17 ottobre 2009

Il Papello Alfano

Papi nuovamente in versione bulgara ( una delle sue preferite) manifesta al suo ingrato paese un enorme rammarico, e si chiede il perché dell’ostinata e diffusa tendenza a non amarlo nonostante la proverbiale bontà delle sue gesta pacificatrici. Subito dopo però ricomincia ad insultare come un pazzo, minaccia ed intimidisce giudici, opposizione, presidente della repubblica, alleati non appecoronati e giornalisti non asserviti, invita a boicottare il canone Rai (in linea con la migliore tradizione pro-evasione delle sue politiche, in questo caso aggravata anche dal favoreggiamento spudorato a Mediaset), querela un altro paio di testate, sfotte nuovamente Rosi Bindi, grida al golpe, minaccia di cambiare la costituzione a furor di popolo, commissiona dossier e programmi spazzatura contro nemici reali ed immaginari.
La risposta alla sua domanda iniziale forse potrebbe provare a trovarsela da solo, in fondo non dovrebbe essere molto difficile neanche per lui.
Rientrato in patria, non si lascia sfuggire l’occasione per il solito opportunistico show aquilano, evento ripetitivo che inizia ad acquisire connotati ormai ai limiti del farsesco. Non è certo la prima volta che il nostro paese si trova a dover fronteggiare le conseguenze di una catastrofe naturale, e le ricostruzioni in passato sono state spesso eseguite e governate con adeguata sobrietà, a volte ( non sempre, certo) anche più velocemente di oggi, senza che nessun primo ministro si sia mai sognato, anche solo lontanamente, di allestirci sopra grotteschi e pirotecnici spettacolini mediatici. Lui invece si presenta ( non invitato e tantomeno gradito da coloro che avrebbero cose molto più serie di cui occuparsi) ogni volta che gli occorre tirare un po’ su quegli asfittici indici di gradimento a cui tiene così tanto. D’altra parte è cosa nota: quando i suoi sondaggi vanno in coma, non gli fanno la respirazione bocca a bocca ma quella Porta a Porta, sembra anche con discreti risultati.
Quindi eccolo pronto ad allestire in loco una sua personalissima succursale del Bagaglino: canta, balla e spara battutacce alla Pippo Franco ( “Chi mi sta toccando il culo?”), citando inevitabilmente Noemi e le minorenni nel tentativo disperato di esibire un atteggiamento di superiorità, ma ottenendo in realtà esattamente l’effetto opposto. Poi annuncia alle pecore in festa che intende sopravvivere fino ad almeno 120 anni, non per assecondare la sua ossessione di eterna giovinezza, ma piuttosto nella speranza di sfuggire all’unico grado di giudizio per il quale non sono previsti attenuanti generiche e prescrizioni: cioè quello divino. Insomma, passa per essere il genio della comunicazione, ma questi show sono delle vere e proprie cafonate, che ottengono risultati solo grazie alla complicità dei suoi indecenti maggiordomi, e si nutrono della sostanziale ignoranza dei fatti ( nel senso letterale del termine, vista la carenza di fonti di informazione non asservite, reti Rai per prime), oppure della faziosità acritica di larghe fette del suo elettorato di riferimento, cioè quello maggiormente teledipendente.
Ma oggi ciò che l'ha colpito maggiormente deve essere stato il “Papello” di Toto Riina, personaggio con il quale condivide analoga concezione del potere, dell’autorità sui suoi sudditi nonchè simile considerazione dell’universo femminile. Così ha pensato bene di proporre al presidente Napolitano il “ Papello Alfano” , sull’approvazione del quale ha preteso dal colle ampie rassicurazioni, pena la pubblicazione di dossier a luci rosse ripescati chissà dove, nonché appostamenti delle sue telecamere davanti alla bottega del barbiere, con successiva imbarazzante rivelazione pubblica a reti unificate del colore dei calzini e delle mutande presidenziali .
Nel testo, sicuramente rispondente a criteri di piena costituzionalità ( giudizio super partes di Ghedini e Pecorella), si pretende tra l’altro la reintroduzione dello “ius primae noctis” per la seconda carica dello stato, l’unica ancora in grado di goderne appieno ( cioè lui), il trasferimento in Siberia del giudice Mesiano, la proibizione per tutti i magistrati di usare calzini di colore stravagante, radersi, fumare sigarette e sopratutto emettere sentenze non gradite ( pena l’immediato tele sputtanamento), un risarcimento da parte della Cir di tutti i soldi spesi per corrompere giudici (“con tutti i soldi che mi sono costati in questi anni!” ) ed infine l’abolizione del canone Rai e l’introduzione dell’obbligatorietà della tessera Mediaset Premium. Tutta roba costituzionale, come è evidente. Infine l’articolo più importante di tutti, la vera essenza del Papello di Papino: abolizione dell’articolo più odiato ( "la legge è uguale per tutti"), e sua sostituzione con la dizione“ La legge è uguale per tutti tranne che per coloro per i quali è abolita. Cioè io”
Se il presidente della repubblica o la consulta si metteranno di traverso, papi griderà al golpe e si rivolgerà direttamente al suo gregge:" Il “ Papello Alfano” diventerà legge dello stato, in parlamento oppure a furor di pecore: ficcatevelo bene nella testa, maledetti coglioni comunisti eversori che vi ostinate a non amarmi. E poi andate pure ammorì ammazzati!”
La giornata di papi si è concluderà però come al solito malinconicamente,sempre con la solita domanda a tormentare la sua povera testa catramata: “Perché non mi volete tutti quanti bene, a me che sono tanto buono, alto, sincero, raffinato, onesto e democratico?”

venerdì 16 ottobre 2009

Il fasciosocialista

Imbattersi ancora oggi un socialista (craxiano), impegnato a vomitare addosso al malcapitato di turno tutto il suo repertorio di odio antico e di acido rancore anticomunista, rappresenta un’esperienza assimilabile ad uno sgradevolissimo viaggio nel tempo. Più precisamente ci riporta a circa vent’anni fà, stesso livore, stesso schizofrenico e delirante vittimismo, stessi occhi strabuzzati fuori dalle orbite, stessa sgradevole bava alla bocca, medesimo manicheismo estremizzato fino all’ennesima siderale potenza: insomma, uno spettacolo per stomaci forti davvero inquietante. E’ come se questi compagni fossero stati pietrificati dalla catastrofe tangentopoli con l’espressione stravolta ben stampata su faccioni trasfigurati in maschere dolorose.
In questo senso ascoltare gli sproloqui del povero Sacconi a Ballarò (ma Brunetta, con i suoi comunisti da mandare ammorì ammazzati, piuttosto che Bondi, o magari Cicchitto sarebbero stati la stessa cosa) è stato davvero istruttivo.
Tanto per cominciare, l’orgogliosa rivendicazione dell’identità socialista, sbattuta in faccia al povero Lucio Villari accusato del più supremo dei mali (l’essere stato nientedimeno che militante comunista), ha rappresentato un classico e fantozziano scivolone su una buccia di banana, essendo il Villari in questione quello sbagliato. Ma si sa, uno scambio di persona a chi è accecato dall’odio più radicale può benissimo capitare, e questi qui, quando anche semplicemente immaginano di vedere rosso, si mettono a caricare come tori impazziti .
Se solo fosse stato possibile, ci sarebbe piaciuto chiedere al Maurizio furioso cosa ci sia da essere orgogliosi nell’essere passati dall’internazionale socialista al governo più di destra del vecchio continente, con l’aggravante di un’innaturale alleanza con giustizialisti duri e puri come gli ex camerati e gli xenofobi leghisti.
Il buon Sacconi dovrebbe ricordare infatti chi si esaltava maggiormente nel clima furiosamente antipolitico di quei tempi, chi erano coloro che tiravano monetine a Bettino al Raphael oppure sventolavano cappi in parlamento, chi impazziva ogni giorno dietro alle gesta di Antonio di Pietro e dei magistrati del pool di Milano ( Feltriii, dove sei, caro? Stiamo parlando anche di te, sai?). Ma ai compagni evidentemente oggi non conviene, stanno troppo bene col loro padrone per potersi permettere anche un briciolo di elementare buona memoria ed un semplice sussulto di dignità. Anche a Papi non conviene ricordare di quando lui per primo esibiva un cuore gonfio d’amore e di gratitudine per il Tonino nazionale, al quale tentò di rifilare via via le poltrone di ministro dell’interno, di numero due di Forza Italia e di capo della polizia: si trattava proprio altri tempi ! Sacconi probabilmente non se li ricorda molto bene: per loro definirsi di sinistra era un vezzo, un hobby, o magari una ciliegina sulla torta, diciamo. Oggi però vivono ancora nella falsa ma rassicurante e deresponsabilizzante visione manichea dell’universo, secondo la quale tutti ciò che è riconducibile al Pci appartiene alla storia della sinistra del male, tutto ciò che li riguarda rappresenta invece la sinistra del bene ( poi misteriosamente trasformatasi chissà come e perché in estrema destra). E così l’ultrà craxiano si è spinto in incauti accostamenti tra partito comunista, brigate rosse, sindacalismo deviato, terrorismo, vittimismo cosmico, denuncia delle minacce ricevute ( dimenticando, assai poco opportunament,e il pesantissimo tributo di sangue che la “sinistra del male” ha pagato al terrorismo rosso e nero, fino ad arrivare al povero D’Antona,opportunamente ricordato anche da Massimo D’Alema )
L’odio che queste persone riescono a riversare contro gli allora compagni comunisti non conosce confini né limiti, sicuramente li accompagnerà nella tomba e si estinguerà non prima di almeno dieci generazioni. Loro continueranno in eterno a delirare su complotti di giudici eversori, immaginati come braccio armato di un potentissimo partito comunista ancora oggi considerato perfettamente in vita e minaccioso. Dei reati ( cioè dei fatti) ovviamente non gli interessa, o meglio non gli conviene interessarsene, a partire dai tanti già accertati oltre ogni ragionevole dubbio. E Papi, con i suoi innumerevoli maggiordomi in servizio permanente effettivo nonché ben retribuito, a sua volta ci ripropone inesorabilmente le stesse cazzate da almeno quindici anni!
Ma la cosa interessante è osservare le reazioni del paese, queste si meritevoli di uno studio sociologico approfondito. Siamo passati infatti dal furore giustizialista e giacobino dei primi anni novanta, esasperato e diffuso soprattutto a destra e nelle aree più antistataliste del leghismo allora nascente, al menefreghismo ed all’affrancamento supino ed acritico con le tesi pseudogarantiste di oggi. Valide ovviamente solo per politici di destra e potenti, si intende: morti di fame e comunisti marciscano pure in galera o vengano ammazzati a colpi di dossier tossici dalla stampa del regime. I nemici di ieri sono oggi tutti schierati compattamente al fianco di Sacconi, insomma. E anche di Papi, che beneficiò come nessun altro di tangentopoli perchè, se da una parte vide cadere i suoi antichi protettori, dall’altra ebbe a sua disposizione praterie di consenso in libera uscita ( quello democristiano e socialista) sulle quali costruire la propria fortuna elettorale.
Ecco perchè ci fanno sorridere le pecore quando sostengono che il padrone è così bravo a raccogliere tanti voti: questi c’erano già tutti anche prima, anzi forse erano perfino di più. Lui ha solo avuto la capacità di andarseli a prendere lasciando così la sinistra laddove era sempre stata nel dopoguerra: cioè all’opposizione.
Cosi oggi questi compagni tanto permalosi si permettono ancora il lusso di odiare ed insultare un pezzo di Italia pulita, non asservita e dignitosa pur essendo allegramente trasmigrati a destra rinnegando così tutta la loro storia ed i loro ideali per un pezzo di pane e qualche poltrona, o magari semplicemente per vendetta ( alla faccia dell’orgoglio socialista!). Il tutto sempre a braccetto con coloro che li odiavano davvero ( avevo molti amici missini, non sapete cosa dicevano allora di Craxi e dei socialisti. Ora votano per loro: si sono opportunamente dimenticati di ogni cosa). Ai quali a loro volta andrebbe chiesto dove sia finito il loro rancore, visto che oggi impazziscono per il braccio destro di Bettino. Insomma un delirio schizofrenico, per rendersi conto del quale basterebbe aver voglia e tempo di andarsi a rileggere o riascoltare gli scritti di Feltri o le parole di Bossi.
Caro Sacconi, avete svenduto il vostro essere di sinistra, altro che rivendicazioni socialiste, e morirete camerati a fianco del grande populista e del direttore col busto del duce ben esposto sulla scrivania: mi spiegate cosa cazzo c’avete da essere orgogliosi?

mercoledì 14 ottobre 2009

Bastardi senza lodo

Nel suo ultimo film, il regista Quentin Tarantino si diverte ad immaginare un regime nazista tradito da quella smania autocelebrativa tipica di ogni autoritarismo che si rispetti, con il fuhrer stesso, ed suoi principali collaboratori, inceneriti nel corso di gigantesco incendio doloso all’interno di un cinema parigino. Ci sono molti metodi per tastare il polso alla reale compattezza di un regime, uno dei più efficaci è quello di osservare le modalità attraverso le quali si rappresenta: da questo punto di vista è fuor di dubbio che il potere di papi goda ( purtroppo) di ottima salute.
Tutti noi ricordiamo benissimo le melliflue e commuoventi vicende del maritino italiano modello, illustrateci con tanta ossequiosa ricchezza di particolari in quella indimenticabile “ Storia Italiana” che si intrufolò nelle nostre case non richiesta, tantomeno desiderata. Costui era a tal punto innamorato della famiglia da mandare a pezzi la sua soltanto per avere l’opportunità di farsene un’altra, il tutto zompettando disinvoltamente da un family day all’altro, con sottofondo di cori celestiali e per la gioia del compianto don Gianni e di un manipolo di zie suore. Eccolo dunque pronto a rimorchiarsi ed a sposare una giovane velina ( parola di Feltry: “Veronica velina ingrata”, vedere titolo di Illibero per credere) . Le case di tutti noi vennero dunque invase da questo libercolo trash sulla vita e le gesta della famigliola da Mulino Bianco che più bianco non s i può, neanche ad affidarlo alle amorevoli slinguazzate di Mastro Minzo e del grande leccaculo. Peccato però che erano tutte cazzate, come del resto nella tradizione della migliore commedia all’italiana: la moglie, chiedendo il divorzio, dichiara infatti che il maritino non sta proprio tanto bene ( ma lui in realtà se la spassa alla grande), si presenta a feste di minorenni conosciute chissà come, organizza cenette simpatiche con fanciulle arruolate in batteria, vestite e truccate secondo cerimoniale imposto dall’utilizzatore finale in persona: produce e poi sguazza dentro il suo “ciarpame”, insomma. Molte di queste donne che frequenta sono prostitute, altre ufficialmente no, ma vanno spudoratamente a caccia di carriere politiche e televisive ( dove sarebbe dunque la differenza?). Insomma, il boss si trova in imbarazzo e deve confutare l’evidenza, i suoi innumerevoli media ed i tanti servitori appecoronati lo assecondano pienamente (li paga per questo, perciò si dichiarano non interessati al gossip, che tale misteriosamente resta anche se poi le veline appaiono destinate alle liste elettorali), i giornali che pongono domande scomode, oppure osano dissentire, si ritrovano querelati dal lodato dal signore ( ma per fortuna non dalla costituzione, che infatti verrà presto smantellata e sepolta assieme a tutti i magistrati che si ostinano ad applicarla). In definitiva: una storia italiana davvero, non c’è che dire.
Chi scrive ricorda di aver percorso in lungo ed in largo la Romania ai tempi di Ceasusescu e del comunismo reale, cioè quello vero non quello di Franceschini: ebbene, in tutti le iconografie esposte nelle città e nelle campagne ti ritrovavi l’occhiuto faccione del tiranno sorridente da ogni angolatura. Esattamente come papi qui da noi, con qualche tonnellata di cerone, catrame cranico, tacchi sotto le scarpe e lifting in meno ovviamente: questi dittatori comunisti erano sicuramente spietati, ma almeno conservavano un briciolo di dignità nel presentarsi alle loro masse. Ma soprattutto il Conducator faceva scrivere nei poster molte meno cazzate di papino! “ Meno tasse per tutti”, si magari per gli evasori incalliti ed i criminali che riportano i capitali occultati all’estero pagando il 5% di tasse e con la garanzia dell’impunità e dell’anonimato, per tutti gli altri poveri cristi invece la pressione fiscale non è mai stata così alta come adesso. Ma chi volete che ve le venga a raccontare queste storie, Mastro Minzo? Vespa ? Fede? Mimun? Mazza? Feltri? Rossella ? Belpeitro ? Il terrorizzato De Bortoli con i suoi illuminati ( fulminati) liberali terzisti appecoronati? Il direttore del mitico “Chi“?
E adesso arriviamo alle comiche finali: Il filmettino di regime leghista da tardo impero decadente, quel Barbarossa che tanti smottamenti inguinali provoca nel mutandone pannolonato del senatur e di tutta la sua nomenclatura in camicia verde, radunata per l’occasione in una sbracatissima serata cafonal-trash di fine estate, questa si davvero italiana. A quanto pare costoro sono gli unici ad aver avuto il coraggio di guardarsi il ciofecone storico, per produrre il quale ci si e messa di mezzo nientemeno che la Rai, dando così almeno per una volta ragione a Feltry: cosa cazzo lo paghiamo a fare questo maledettissimo canone?
Adesso ci manca solo che producano un filmetto che esalti le gesta di un eroico manipolo di patrioti in camicia nera, intenti a bruciare barboni e pestare omosessuali, e siamo a posto. Certamente assisteremo ad un’altra prima in grandissimo stile, e stavolta parteciperebbero proprio tutti, compresi illustri prelati accompagnati da Buttiglione e da una smagliante Binetti in serata di grazia, entusiasta per aver contribuito a gettare ancora più benzina sul fuoco dell’omofobia dilagante , nonché sul suo povero Piddì. Altra storia Italiana, ovviamente: roba da venetennio, ma non quello fascista, che da questo punto di vista era molto più evoluto: da ventennio berlusconiano, un vero miracolo ( leggi: incubo) italiano!
Caro Tarantino, perche non vieni a girare Bastardi senza gloria parte seconda qui da noi? Li mettiamo tutti quanti in un bel cinema e gli facciamo dar fuoco ( metaforicamente, si intende) da un extracomunitario omosessuale non in regola con i documenti e con il burqua ben calato sulla testa: dal rimbalza il clandestino all’incendia il razzistello. E’ solo un film, non preoccupatevi: arte, simbolismo, finzione ( proprio come il Barbarossa, caro ministro Brunetta nemico del culturame politicizzato, ma solo se di colore rosso ) Puro spettacolo e basta, insomma: ma in fondo proprio a questo serve il cinema, per cui lasciateci almeno sognare in santa pace: non si interrompe un’ emozione!

martedì 13 ottobre 2009

Le voci del padrone 6

La settimana di passione della destra si conclude con alcuni inquietanti interrogativi: ci saranno più forme intelligenti di vita su Marte, capelli sulla testa di Papi, oppure spettatori alle proiezioni del Barbarossa? E poi: mostrano più intrepido coraggio i pecoroni fascistelli che aggrediscono in branco le coppie di poveri omosessuali oppure colui che dirige, non si sa bene come e perché ( ma si intuisce benissimo dopo soli cinque minuti ) il più importante telegiornale nazionale neanche fosse una Pravda modello Arcore? Ed infine, lo scellerato kamikaze di Milano avrà compiuto un gesto più utile alla sua religione, oppure a Bossi ed a Maroni, che sull’attività dei ministeri del terrore e della secessione stanno costruendo le loro ( provvisorie ed effimere) piccole fortune personali?
Ma se vogliamo tastare il polso alla destra di Papi basta dare un’occhiata ai titolacci dei giornali squadristi di casa sua.
“ Cosa c’è dietro l’esproprio a Berlusconi. Questo è un golpe, difendiamoci. L’asse sinistra giudici poteri forti dopo aver fallito l’assalto con le veline sferra l’attacco ai beni del premier per costringerlo a mollare il governo. Ecco il ribaltone, il centrodestra pronto a scendere in piazza ed a chiedere elezioni anticipate” ( Il Giornale, 05-10-2009): In queste righe tutta la psicopatologia della furibonda, delirante, forsennata destra nostrana. Innanzitutto ci chiediamo se non sia il caso che chi scrive queste cazzate provi a cambiare spacciatore, perché anche alle allucinazioni occorre ad un certo punto saper porre un limite. Poi, inutile ricordare che l’esproprio ed il golpe sarebbero niente meno che la famosa sentenza civile, inevitabile e logica conseguenza della condanna inflitta agli avvocati di Berlusconi ( il corruttore semplice) per aver comprato con soldi Fininvest quella Mondadori poi terminata ( guarda caso) nelle mani dell’utilizzatore finale. Poi non ci risulta sia stato l’asse sinistra giudici poteri forti a riempirgli il lettone di escort, casomai l’amico Giampi. Infine, di quale ribaltone parlino lo sanno solo loro, incapaci da sempre di governare qualsiasi cosa si discosti dalle disavventure giudiziare di un uomo solo, ormai identificato totalmente con i destini di una nazione. Inutile specificare che sia le elezioni anticipate, sia le piazze piene di pecore, sono state precipitosamente rimesse nel cassetto
“Anche la consulta è di sinistra e boccia il lodo. Meno male che Silvio non molla. Dopo l’assalto mediatico e quello giudiziario ecco quello costituzionale che riconsegna il premier in mano ai giudici ed apre scenari inquietanti. Coincidenze? No c’è un disegno, che va contrastato ad ogni costo. E Bossi avverte: pronti alla guerra” ( Il Giornale, 08-10-2009). E qui continuiamo nel delirio: anche la consulta è comunista, come tutto ciò che non sia appecoronato in questo sfigatissimo paese. Scenari inquietanti? Indubbiamente: abbiamo nientemeno che un ministro pronto a dichiarare guerra al suo paese. Per fortuna che però lo conosciamo bene: ma è il Barbarossa alcolico, dai! Se Feltry dovrebbe cambiare spacciatore, questo qui sarebbe meglio si cercasse al più presto un’altra osteria!
“ Ad Annozero spruzzata di mafia su Silvio. Dal Lodo all’odio. Il corruttore guru della sinistra lascia che Di Pietro dia più volte del corruttore a Berlusconi, poi passa la parola a Travaglio che lo dipinge come un boss. E la Rai continua a pagarli con i nostri soldi” ( Il Giornale, 09-10-2009). Ma cosa cazzo avranno visto e sentito? Di Pietro era ampiamente controbilanciato da scucchione Beldidietro, come al solito con lingua ben srotolata e roteante, e Travaglio ha citato fatti riguardanti la trattativa stato- mafia ( tra l’altro riportando un’intervista a Martelli) che avranno fatto fischiare le orecchie in maniera molto ma molto bipartisan. Se poi papino frequentava Mangano ( noto pluricondannato nonchè uomo d’onore) e Dell’Utri ( nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa) mica sarà colpa di Santoro, o no?
Ed adesso arriviamo agli ultimi deliri, cioè quelli che vorrebbero Napolitano comunista falso e traditore ( ma di che patti parlano questi qui?) “ Niente funerali per evitare Silvio. A tarda sera filtra la scusa di una caviglia slogata. La verità è che Napolitano non vuole stringere la mano a Berlusconi” E ti credo, chi non vorrebbe sottrarsi ? Certo che strano questo Feltry: quando a slogarsi è il presidente della repubblica si tratta di una scusa, ma quando Papi se ne esce con la cazzata del torcicollo per poter correre in una beauty farm piena di gnocca a sua disposizione lui si commuove per il povero padrone. Mah…” Il Nobel ad Obama? Un premio al nulla” Ah già, loro preferivano “il molto” di Bush, è vero: in particolare rimpiangono i tempi in cui si ingozzavano di hamburger nel ranch e poi si divertivano a tirar giù bombette in allegria. Bei tempi vero?
“ Storia di un patto calpestato. Lo zampino del Quirinale sul lodo. In cambio della collaborazione il governo ritirò l’emendamento ( blocca processi) al decreto sicurezza” ( Il Giornale, 11-10-2009). Come, come? Feltry Kruger, ma sei impazzito? Allora lo capisci perfino tu che il governo prepara solo leggine antiprocessi per parare il posteriore a papi! Meglio tardi che mai! Chissà che un giorno ti troveremo di nuovo sulle barricate giustizialiste e pro magistrati di una volta, caro Feltry: dobbiamo dire che in questo senso sentiamo molto la tua mancanza!
Figlio di un Dio minore Beldidietro si arrangia come può: lui sta solo soletto nelle retrovie poverino. “ Doppio gioco contro Silvio”, “Silvio reagisci: portaci al voto” ( e poi chi è che va contro la volontà del popolo? Ma pensate a governare se ne siete capaci!), “Contro Silvio pure la Svizzera” ( e perché no anche San Marino?), “ Parrucconi da cinquanta milioni”( evidentemente a loro piacciono di più i parrucchini del padrone), “ La vendetta di Berlusconi” ( “intercettazioni, riforma del processo penale e del csm: la reazione del premier inizia subito al senato. E poi la carta shock: i giudici della consulta eletti dalle regioni”. Ecco dunque il programma del gregge: chi se ne sbatte dei problemi della gente, si corra al senato e poi alla camera per fare il culo ai giudici e per bloccare i processi del padrone!): insomma niente di nuovo da Illibero, sempre la solita minestrina servilista e vittimista.
Chi sarebbe in definitiva che sputtana il paese: chi alle escort da voce, o chi se le porta a letto nei palazzi del potere? Qualcuno sostiene che bisogna toccare il fondo per poter iniziare a risalire: qui l’unico fondo che si intravede è il fondotinta sulla faccia del clown e ciò che si rialza sono solo i suoi tacchi ( veramente talvolta anche qualcos’altro). Povera Italia!

lunedì 12 ottobre 2009

Consigli per gli acquisti 6

Volete capire finalmente anche voi di che pasta sia fatto? Assaggiate la pasta Brambilla: la pasta sempre dura, soprattutto se a cucinarla con le sue sapienti manine è il ministro in persona. Prova le famose farfalle, l’unica pasta che più che mangiarla si regala, soprattutto se prima te le sei guadagnata sul campo di battaglia (leggi: sul lettone). Regalati anche tu una leggera ed (in)digeribile Pastina in Lodo, talmente salutare da salvarti perfino dalla galera: l’importante è non offrirla a quei bastardi comunisti della consulta. Assaggia i nostri celebri rigatoni, gli unici che non scuociono mai: arrivano infatti prima in prescrizione. Deliziati con il cannellone del nonno, così straordinariamente consistente in quanto unto non dal cuoco, ma dal signore ( e dal viagra). Inoltre ecco a voi i nuovi strozzapreti alla Feltry, meravigliosi se abbinati allo spezzatino in salsa Boffo. Concediti infine il piacere incomparabile dell’ altra nuovissima prelibatezza della linea Feltry: la zuppa della discarica, direttamente dall’archivio segreto del direttore alla tua tavola. Ratti inclusi…
Pasta Brambilla, solo per voi il vero miracolo italiano: da quindici anni nei nostri piatti sempre il solito vecchio, stomachevole minestrone.

Hai un’ anziano in casa, o magari in villa, oppure in un Palazzo del potere? Temi per la sua incolumità fisica, ma soprattutto psichica? Ritieni che possa irrimediabilmente sputtanare se stesso ed il suo paese? (Già fatto, brutto stronzo: potevi pensarci prima di votarlo!). Compragli anche tu il “Salvalavita Ghedelli”. Arriva la buoncostume e gli suona al portone mentre è nel bel mezzo di un’orgetta con un manipolo di escort offertegli di Giampy? Un paparazzo lo immortala con cinque veline sulle ginocchia, intento a spiegargli i segreti dell’ europarlamento? Un avvocato esce dalla sua Villa con la valigia piena di miliardi destinati al giudice di qualcuno dei suoi innumerevoli processi? Il suo amichetto nonché socio andava a cena con i boss? Dì allora al tuo nonnetto di suonare il Salvalavita Ghedelli, ed ogni problema sarà molto più che risolto: praticamente resterà impunito. Salvalavita Ghedelli, l’unico dispositivo “ ad personam” che ti consente di non lasciare mai solo il tuo vecchio, in particolare se è un tipo più onesto che casto. Salvalavita Ghedelli, l’unico con Lodo e prescrizione a prova di consulta incorporati. Ghedelli: allunga la vita ( e sopratutto il governo) al tuo vecchietto!!!