venerdì 2 ottobre 2009

L'amore ai tempi del banana

“Le puttanate di Santoro”, titola stamattina un indignato Maurizio Belpietro su “Illibero”: infatti ha invitato di nuovo in trasmissione anche lui. Però prima le allegre comari di Arcore le hanno tentate davvero tutte per far saltare la temutissima puntata. Fallito l’ennesimo blitz bulgaro, hanno quindi deciso di boicottarla mettendo in palinsesto su Canale 5 una delle serie tv più amate dagli italiani. Così abbiamo avuto la possibilità di assistere ad una sfida auditel degna di una finale di Champions: il dottor House contro il cavalier Penthouse, il genio delle pratiche internistiche contro lo specialista ad honorem in quelle ginecologiche, l’ambiente adrenalinico dei codici rossi versus quello melenso delle luci rosse . Nonostante tutto ciò la serata a papi è veramente andata a puttane, come ai bei tempi, d’altra parte.
Ma Santoro non ne ha alcuna responsabilità: lui è infatti semplicemente l’utilizzatore finale di una vicenda che trae le sue origini nel lettone di Putin, e papi non dovrebbe offendersi poi così tanto e mostrarsi un po' più comprensivo: in fondo da questo punto di vista lui e Michele sono pure colleghi. E comunque gli zelanti servitori del gregge dovrebbero ficcarselo in testa una volta per tutte: non ci sarebbe stata la trasmissione di ieri, non esisterebbero le dieci domande ed il cosiddetto gossip, non ci riderebbe dietro mezzo mondo, non si sarebbero scandalizzati i cattolici non irreggimentati e le poche teste pensanti di destra se papi non si fosse comportato da vecchio ed incallito puttaniere, perdipiù bugiardo. Tutto qui.
Singolari davvero le varie tesi difensive esposte ieri sera. Belpietro prova disperatamente a mescolare le carte in tavola per gettare un po’ di fumo negli occhi ai telespettatori: le scappatelle del premier secondo lui non avrebbero rilevanza penale mentre il vero scandalo sarebbe quello della sanità pugliese, dunque della giunta di sinistra. Tutto vero, ma se vuole un elenco delle vicende di rilevanza penale che riguardano papi ne abbiamo uno più lungo della Divina Commedia, dalla storiella Mills a quella dei diritti cinematografici, per non parlare di tutte le prescrizioni e le impunità pregresse. Argomento scivoloso questo, caro Beldidietro, anzi un vero e proprio autogol, quindi falla finita che è molto meglio per te! L’altro cavallo di battaglia di scucchione è stato il ricorso ad un classico della scuola berlusconiana ( sul genere di “Veronica velina ingrata” o di “Boffo omosessuale”, per intenderci): cioè la denigrazione volgare e spietata del nemico. La D’Addario non sarebbe dunque persona attendibile: è una ricattatrice, una puttana ( ma và!), è povera, viene da una famiglia di merda, è bugiarda, ha cercato perfino di investire qualcuno, il suo agriturismo è abusivo e via sputtanando . Ammesso e non concesso che siano cose vere, cosa ci faceva allora un elemento del genere nel lettone di Silvio Berlusconi? E nelle liste elettorali delle europee prima ed in quelle comunale poi? E la storia del registratore non conferma una delle teorie più forti a cui si fa riferimento nelle dici domande, e cioè che il presidente del consiglio italiano è ricattabile da chissà quante persone transitate attraverso la sua alcova ed i suoi festini? E questo sarebbe solo gossip? Come la mettiamo, scucchinone carissimo?
La giovane invasata che sembrava posseduta dal demone di Brunetta ( ma lo stile del gregge è sempre quello, c’è poco da fare…) si e scagliata con inaudita violenza contro le donne che si vendono per fare carriera. Perfetto cara, peccato che lo facciano perchè trovano dei vecchi miliardari porci e potenti che se le trombano senza alcuno scrupolo( con buona pace di moglie e figli e magari dopo aver distribuito “ Una storia italiana” al family day) per poi recapitargli una bustarella con cinquemila euro o magari una candidatura oppure una particina in una fiction. Un vero e proprio universo a parte, dunque: l’universo dell’eterno scambio tra sesso e potere, l’universo di papi insomma.
Porri la butta sul sentimentale: c’era una volta un povero vecchio solo e abbandonato da tutti che invece di andare in una panchina o ad iscriversi alla bocciofila, per avere compagnia organizzava simpatiche cenette con prostitute. Un vero sfigato, insomma .Non sappiamo se questa linea difensiva sia gradita dal grande Casanova, dal migliore di sempre: un po’ come la teoria feltriana dell’impotenza da prostatectomia, insomma.
Comunque una cosa è evidente: papi nella me….da ci si è infilato da solo, e nessuno dei suoi zelanti servitori non solo è riuscito a farlo rinsavire per tempo, ma adesso combinano ancora più guai, come sempre spinti dall’eccesso di zelo leccaculo. Cambierà qualcosa? Ma no, siamo in Italia, cribbio, avete mai visto qualche potente cadere per vicende di sesso o magari di corna? Le pecore sono sempre più accanto la loro pastore, la serata di ieri gli sarà anche andate a puttane, ma non era di certo la prima. E tutto lascia intendere che non sarà neanche l’ultima….