domenica 11 ottobre 2009

I premi Ignobel

Dunque per papi la settimana più nera si conclude nel peggiore dei modi: un giuria, evidentemente politicizzata, ha consegnato con sentenza politica il Nobel per la pace non a lui, cioè a colui che sta riportando il nostro paese sull’orlo della guerra civile con il sorriso ben stampato sul faccione ( non si può più togliere: è un tatuaggio permanente, così come il colore che ha sul cranio), ma nientemeno che a quel comunista Barak Obama: un Nobel abbronzato, insomma. Certo, il neo presidente non è che abbia avuto ancora il tempo di fare poi così tanto, diciamo che gli accademici di Oslo hanno voluto assegnargli un premio di incoraggiamento, convinti soprattutto dai messaggi di pacificazione, multilateralismo, rispetto tra popoli e religioni, dal rifiuto della strategia della guerra preventiva e della democrazia da esportare a suon di bombe. Insomma, un radicale cambiamento rispetto a quella frenesia guerrafondaia dei suoi predecessori, George & Dick, che tanto era gradita dall’amico Silvio e dai suoi Teo-con, Giulianone ed Anselma Calamity in testa.
Per il nostro governo comunque sono pronti diversi premi di consolazione. A Papino verrà assegnato Il “Nobel per la pace dei sensi”, visto che nelle ultime settimane non riesce a farsi più neanche una trombatina. Al suo direttore personale, Feltry Kruger, il “Nobel per la pace eterna” in omaggio alle vittime della sua spazzatura tossica. Alla Gelmini ed a Brunetta il “Nobel per la pace sociale” conquistato pari merito per le loro battaglie a favore del tempo libero, in particolare quello di tutti i precari della scuola e dei dipendenti pubblici, prossimi disoccupati grazie alla loro meritoria azione di governo.
Consegnato poi il “ Nobel per la letteratura” ad Umberto Bossi per la sua ormai celebre” Ode alla nazione” (Burrrppp,…Secessione, secessione…hic.. hic…terroni di merda, datemi il tricolore che vado a pulirmici il culo…. Proootttttttt !)
Il “Nobel della medicina” finsce invece a Gasparetto, il quale ha avuto l’enorme merito di intuire l’esistenza degli effetti collaterali dei farmaci. Ma non quelli dell’aspirina o della penicillina, che ovviamente a lui non interessano. E tantomeno quelli del viagra, che pure stronca ogni anno tanti eroici vecchietti sul campo di battaglia ( ma mai quello giusto, purtroppo): non vorrete mica entri in conflitto di interessi con l’utilizzatore finale, cioè il suo padrone? Dunque via libera al boicottaggio della Ru 486, secondo i dettami dei Papi che devono far pace, come se questa terapia farmacologica fosse più pericolosa di un intervento chirurgico in anestesia generale. “Mavalà”, direbbe Nonsferatu: se proprio devono abortire, queste maledette comuniste più belle che intelligenti, almeno lo facciano con il massimo del rischio e del disagio possibile, cosi si imparano a trombare: l’unico che può permetterselo qui è l’unto del Signore, cosa credono!
Il quale unto in realtà appare in questi giorni assai nervoso. Ieri il migliore di sempre si è autoproclamato il più perseguitato della storia, periodo dell’ inquisizione compresa. Includendo nel sondaggio anche il povero Gesù, che pure è stato condannato a morte senza che tra i suoi apostoli ci fosse un Ghedini o un Alfano qualsiasi che gli facessero un bel lodo salva crocifissione.
Adesso se ne esce fuori perfino con il rischio di aggressione fisica: i servizi segreti, messa per un attimo da parte la loro essenziale funzione di produttori di dossier ad uso e consumo di Feltry, l’avrebbero avvertito della presenza attorno al suo palazzo di qualche squilibrato pazzoide attentatore in cerca di notorietà mondiale. Ma lui si è sentito in dovere di tranquillizzarci: era solo Bossi, precipitatosi da lui per testimoniargli il suo eterno amor. “Silvio era spaventato, siamo andati da lui per rassicurarlo e dirgli che saremo sempre al suo fianco. Quando esce dal lettone, si intende. “ Poi gli ha dato il bacino della buonanotte e rimboccato le coperte. Chissà il povero Sandrino: sarà schiattato di invidia!