sabato 24 ottobre 2009

Monster parade 20

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SARO’ CLEMENTE
Chi l’avrebbe mai detto? Stavolta sto con Mastella. Non che lui si sia comportato bene, certo, anzi speriamo che si accertino fino in fondo tutte le eventuali illegalità commesse. Ma siamo adulti e vaccinati, e dunque ben consapevoli di vivere in un paese nel quale la pratica della raccomandazione è più popolare di spaghetti, chitarre, calcio e mandolini. Vogliamo essere così ipocriti da indignarci solo per il celebre file mastellato? Atteggiamento questo non solo sbagliato, ma anche sottilmente razzista, come se certe cose capitassero solo in Campania o al sud in generale. In fondo il ras di Ceppaloni non fa altro che galleggiare nella melma nazionale con la stessa spregiudicata scaltrezza di innumerevoli altri politici, ma anche di tanti “onesti” padri di famiglia. Certo, potrebbe evitare di dichiarare che lui aiuta la povera gente, anche perché dovrebbe innanzitutto convincere quei pochi coglioni che ancora si illudono che per vincere un concorso occorra studiare ed essere qualificati. Ma tanto anche tra i trombati non mancano mai i soliti raccomandati, solo che hanno avuto la sfiga di esserlo un po’ troppo poco.
Insomma Clemente: niente di nuovo sotto il sole del belpaese, altro che scoop. E’ come se ci dicessero che il Piddì è in stato confusionale e che Papi frequenta escort: sai che notizia!


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IL MINISTRO DEL TERRORE
Il ministro Maroni si scaglia contro “Ammazzate Berlusconi”, ed intende denunciarne tutti gli iscritti. Benissimo, in effetti si tratta di un’iniziativa a dir poco un po’ troppo esplicita. Però analogo trattamento andrebbe riservato a quelli di “Ammazziamo chi vuole ammazzare Berlusconi”, assieme a coloro che propongono la stessa sorte ai vari Travaglio, Franceschini, Luxuria, Bassolino e via dicendo. Inoltre andrebbe immediatamente denunciato quel ministro che nel corso di un comizio ha mandato “ammorì ammazzata” tutta l’opposizione, nel tripudio estasiato di centinaia di fans in delirio mistico. Anche da un pulpito così elevato si può distribuire odio a piene mani, caro ministro del terrore: sarebbe così cortese da spiegarci che differenza ci sarebbe, secondo lei, tra l’ideatore del gruppo su Facebook ed il ministro socialista ? E tra coloro che aderiscono con un clik e gli scalmanati in pelliccia e doppiopetto che si spellano entusiasti le mani dal vivo?
Altro che due pesi e due misure: due pesi e una misura e mezza, vista la taglia del soggetto esternatore in questione….

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IL GRUPPO INCRIMINATO
…Ai promotori dell’ ”Ammazzate Berlusconi” vorrei semplicemente far presente l’enormità del favore che gli fanno: sull’anticomunismo fuori tempo massimo e sul vittimismo, giudiziario e non, papi ha costruito tutto il suo consenso, e con queste iniziative non si fa altro che fornirgli altri ottimi argomenti. Avete visto infatti come ci si è gettato Feltry Kruger, uno che di killeraggi se ne intende come pochi? “ Vogliono uccidere Berlusconi!” tuonava a nove colonne il Giornale del padrone. Chissà perché, ogni volta che si trovano in difficoltà, spunta fuori dal cilindro qualche cimice, lettera minatoria, messaggio anonimo, piano eversivo, complotto antipopolare e balle varie: armi di distrazione di massa, ottime occasioni per una tonificante telesceneggiata, magari in prima serata a “Lecca a Lecca”.Questi ministri, sia detto per dover di cronaca, sono poi gli stessi che di fronte agli allarmi di uno che era minacciato sul serio ( il povero Marco Biagi: infatti poco dopo l’hanno ammazzato) facevano le spallucce definendolo testualmente un rompicoglioni.
Il tutto ovviamente se non capita la ciliegina sulla torta di una provvidenziale alluvione o magari un terremoto, da cavalcare mediaticamente con la ben nota maestria, ed in grado da soli di tirar su di almeno dieci punti l’asfittico indice di gradimento

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TOMBA A TOMBA
Tra una cazzata sul posto fisso ed un’altra sull’abolizione dell’irap, poco si è parlato in questi giorni del rinnovo contrattuale di Bruno Vespa. E chissenefrega, direte voi: in effetti. Quella che stupisce in realtà non è l’entità della cifra in ballo (unilioneseicentosettantamilaeuro: minchia!), ma il fatto che a pagarle dovrebbe essere la Rai ( cioè noi) al conduttore, e non viceversa. Feltriiii, Belpietrooo: come cazzo si fa a non pagar più il canone?
Per giustificare l’astronomico aumento richiesto (e che non dubitiamo, una volta spenti i riflettori, gli verrà concesso), il Bruno di Arcore tira assai poco elegantemente in ballo i compensi di diversi suoi colleghi, tra i quali nientemeno che il defunto Enzo Biagi. Nella Rai di papi neanche i morti sfuggono al dossieraggio di turno. Come dire: da “Porta a Porta” direttamente a “Tomba a Tomba”

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ALNANO
Il governo appare in questi giorni freneticamente alle prese con i problemi della giustizia: quelli degli italiani? No quelli di papi. Defunto il Lodo Al nano, sotto a chi tocca dunque con le ennesime sforbiciate alla prescrizione, così che il processo Mills e quello sui diritti Mediaset finiscano dritti dritti a puttane, tanto per cambiare. E chissenefrega se analoga sorte l’avranno centinaia e centinaia di altri processi: un vero e proprio megaindulto mascherato per tirar papi fuori dai guai, sul quale siamo sicuri leghisti e camerati non troveranno proprio niente da ridire. Ma non sarebbe preferibile, a questo punto a farlo davvero, questo benedetto articoletto: “La legge è uguale per tutti tranne che per papi, per il quale non esiste” ? Costituzionale non lo sarebbe di sicuro, ma almeno la pianterebbero di far danni alla collettività e di fracassarci le palle con i loro insopportabili vittimismi.
Il bello è che, il giorno dopo l’ennesima prescrizione da “ legge ad papinum”, correrebbero tutti felici a Porta a Porta a proclamare che il capo ancora una volta è uscito indenne ed immacolato dall’ennesima aggressione giudiziaria. E nessuno si sognerà di far presente al povero telespettatore ignaro che su sedici processi subiti, papi è stato assolto solamente in tre.
Faccia come il culo? Molto ma molto di più!!!