mercoledì 21 ottobre 2009

C'eravamo tanto amati

Maledizione, adesso ci mancava solo un presidente abbronzato! Vuoi vedere che la prossima volta se ne eleggono anche uno frocio? Noi teniamoci ben stretto il nostro amatissimo presidente truccato: il migliore della storia, mica un negro qualunque da riaffondare nelle acque del Mediterraneo, assieme al suo Nobel da checca pacifista, nel misero barcone stracarico di pezzenti, cribbio!
Certo, che nostalgia per i bei tempi andati delle cenette a base di hamburger e rutto libero nel ranch dell’amico George: con lui si che ci si capiva al volo, quasi come con Putin e Gheddafi, che Dio li benedica. Allora non servivano neanche tante parole: bastavano e avanzavano le bombe!
Erano gli anni della nostra bella gioventù: non avevamo ancora compiuto settant’anni, davvero un’altra epoca. Quella dei teo con e dei neocrociati obesi (atei e rigorosamente ex comunisti), con tanto di moglie esaltata al seguito, agghindata come un’ impeccabile ragazza con con. Quella delle guerre preventive e della democrazia da imporre a suon di bombe, quella dell’antiamericanismo sbattuto in faccia agli odiati pacifisti ( disprezzati quasi quanto magistrati non in commercio e giornalisti senza braghe alle caviglie ), della lotta al terrorismo combattuta bombardando baffuti dittatori foraggiati fino al giorno prima ( quando risultavano utili alla causa mazzolando gli iraniani, e nel frattempo dilettandosi a gasare curdi), e che perdipiù con Al Quaeda non c’entravano proprio un cazzo. Invece altri soggettini niente male, tipo l’ex ufficiale sovietico Abdul Rashid Dostun, oggi riconosciuto signore della guerra e della droga antitalebano, a quanto pare comparivano felicemente nei libri paga dalla Cia dell’amico George. In effetti questi comunisti sembrano piacere davvero molto alla nostra estrema destra radicale, visto che papi ne ha arruolati alle sue dipendenze una vagonata, e non appena ha due ore libere, e nessuna escort a disposizione, si rifugia nella dacia del suo carissimo amico ex Kgb: un vecchio attrezzo sopravvissuto al crollo del precedente regime, esattamente come lui.
Quelli di George erano anche i tempi di Guantanamo, del waterboarding, di Abu Graib. Tempi nei quali l’amico Dick si guardava bene dall’informare il congresso americano dei piani segreti del Pentagono (comportamento questo davvero antiamericano, caro Giulianone!), infatti ora nella sua democrazia, che a differenza della nostra è roba seria che non si autocelebra in ridicoli teleshow tra le macerie (Feltriii, lo spieghi anche a noi come si fa a disdire il canone?), si trova a galleggiare in un mare di me…da.
Ed oggi scopriamo che sono incazzati neri anche gli iraniani: certo, non è che loro siano degli angioletti, anzi saperli proprietari di una bomba atomica a completa disposizione dell’Ayatollah di turno ci lascia tutt’altro che tranquilli. Però adesso li scopriamo indignati ma convinti nel sostenere che dietro gli attentatori sunniti (proprio come Saddam!) Jundullah, portatori di utilissimo disordine nell’odiata teocrazia, ci siano nuovamente vecchie trame della Cia di stampo Georgiano. Sarà vero? Chissà….
Lungi da noi ogni idea di antiamericanismo, non si può certo negare che la storia a stelle e strisce nasconda diverse ombre tra le tante luci folgoranti. E se risulta senza dubbio vero che hanno contribuito a spazzar via dalla storia tanti regimi sanguinari, a partire da quello nazifascista ( per questo gliene saremo eternamente grati), con altri ben noti ma utili dittatori sono spesso scesi a patti, quando non a veri e propri generosi finanziamenti o aiuti militari. E senza neanche sentire il bisogno di farsi scrivere un papello(D’accordo Cicchitto: lo facevano anche i comunisti russi, lo sappiamo! Perchè allora oggi li frequentate proprio voi con così tanto entusiasmo?).
Ogni luce insomma proietta le sue ombre. Tranne Papi ovviamente, che brilla come una stella polare sempre pronto a guidare le sue pecore nel tepore delle notti mediterranee.

Alcuni giorni fà papino si presentò alle masse incazzatissimo perché toccato nel suo bene più caro: il portafoglio (giustamente: sentenza della cassazione ci aveva illustrato come la Fininvest si fosse comprata un magistrato!):“ Su Mesiano ne sentiremo delle belle!”, e così ha avuto inizio la strategia del calzino. Pochi giorni prima si era sparsa la voce che, essendo a corto di dossier spazzatura da far pubblicare sul suo giornale contundente, il boss avesse chiesto aiuto ai servizi segreti di una potenza straniera sua intima amica: indovinate un po’ quale?
Ed infatti , notizia di ieri, Feltry Kruger ci spara in prima pagina il faccione del mite Corrado Augias ( il cui unico torto è quello di scrivere su Repubblica, evidentemente non controbilanciato a sufficienza dal merito di pubblicare con Mondadori), additato nientemeno che di spionaggio filosovietico. Insomma: l’amico del Kgb offrirebbe il suo prezioso aiuto a papino in difficoltà, inviando al direttore tossico un po’ di vecchia spazzatura ricavata dagli archivi di quell’ex impero comunista che conosce cos’ bene. Benedette falci e martello: se non ci fossero loro papi dovrebbe proprio inventarsele! Grazie all’anticomunismo ha costruito il suo consenso tra le pecore ancora ignare del crollo del muro ( Minzo, in un’editoriale, ci ha spiegato che presenta solo qualche crepa, ma se dovesse cadere niente paura: papi lo ricostruirà in venti minuti più alto e maestoso, proprio come le case dell’Abruzzo), oppure vittime di un odio ancestrale destinato a sfidare l’eternità, ma con i comunisti della peggiore specie tiene saldamente stretto per le palle il suo sfortunatissimo paese: complimenti vivissimi, tovarich papi!
Così oggi crediamo di capire anche cosa accadde in realtà in una ingloriosa pagina di storia americana: quella della Baia dei Porci: truppe americane ed esuli politici sbarcarono sperando di rovesciare Castro, ma appena arrivati trovarono Papi e Giampi ( allora ancora in body e pannolino, ma già molto, ma molto attivo) nel bel mezzo di un’ orgetta a base di sigari, rhum ed escot cubane. A quel punto non restava che un’ingloriosa ritirata: perché portare il mondo sull’orlo della terza guerra mondiale solo per negare una semplice trombatina ad un caro, vecchi amico italiano, il cavalier banana?