venerdì 23 ottobre 2009

Non toccateci papino !

Volete fare fuori papino? Ma per carità, siete pazzi? Non riuscite a provare neanche un briciolo di pietà per tutte quelle future, povere orfanelle? Tanto per cominciare, a noi la violenza fa ugualmente tutta schifo, sia che si tratti di pestare vigliaccamente omosessuali, affogare poveri profughi, oppure accoppare nani miliardari. Poi non vorremmo mai privare il paese del suo miglior caratterista degli ultimi cent’anni, una mirabile sintesi di Gianfranco D’Angelo, Pippo Franco, Alvaro Vitali e Jerri Calà, dotato di una classe paragonabile a quella “der monnezza”, il tutto in un' irresistibile atmosfera un po’ retrò alla Giovannona Coscialunga. Inoltre vorremmo farvi presente che il suo cranio e la bandana sono ormai considerati patrimoni dell’Unesco, al pari del pistolino di “Topolonek” e delle tombe fenice del 300 a.c. di Villa Certosa. Infine siamo tra quelli che pensano che un governo andrebbe fatto cadere in parlamento, oppure essere sostituito nelle cabine elettorali. Nel primo caso il compito spetterebbe senz’altro al centro sinistra, che però deve prime imparare ad aggiustare il tiro: gli unici governi che finora sia riuscito ad abbattere sono infatti stati i suoi. Per quanto riguarda le cabine elettorali, invece, il mito dell’invincibilità di papi è assolutamente di cartapesta: il tanto odiato Prodi infatti l’ha bastonato due volte su due. Peccato poi che gli abbiano segato i rami sotto le chiappe sempre i suoi: nel primo caso sembra nientemeno che un anomalo tridente Bertinotti- D’Alema- Cossiga, nel secondo l’eterno Mastella, che non appena fiutata aria di magistrati alle calcagna ha precipitosamente spedito a casa il governo per correre a rifugiarsi nella casa delle impunità, il tutto in un tripudio parlamentare di mortadelle, alcolici, sputi in faccia e rutto libero, al cui confronto “er monnezza” e Pierino la peste erano veramente star di Oxford. Adesso Clemente siede all’ europarlamento, nella stessa sede nella quale papino voleva spedire anche il famoso Strano e la D’Addario con al seguito escort e veline varie: poi ci chiediamo perché in Europa questo governo conti meno di un cazzo.
Ed alla luce di tutte queste vicende capiamo anche il perchè la sinistra sia praticamente sparita da ogni genere di rappresentanza: ci sono più partiti comunisti in giro di quanti non siano i comunisti in carne ed ossa, che del resto erano stati quasi tutti precedentemente assunti da papino. Così i poveri militanti rossi devono sobbarcarsi una improba fatica di Ercole: dalla cintola in su sostengono Ferrero, dalla cintola in giù Niki Vendola, i giorni pari simpatizzano per Mussi e Salvi, i giorni dispari per Marco Ferrando. Capita allora che, confusi ed impegnati a tener di conto, quando è ora di andare a votare magari, poverini, se ne dimentichino pure.
Dunque l’unica speranza è che papi lo facciano cadere da destra. Ne guadagnerebbero enormemente in autostima, dignità, credibilità internazionale e probabilmente anche in consenso elettorale, visto che alle Europee il tanto magnificato Gdl ha beccato un misero il 35%: scorporando ipoteticamente i voti di An ( nella peggiore delle ipotesi il 10%), l’invincibile papino con la sua Forza Italia avrebbe preso meno voti di Franceschini: roba da fuga immediata, altro che primarie.
Ma se papi sparisse dalla scena politica, non intravedete anche voi i drammatici riflessi sulla già grave crisi dell’occupazione? Decine e decine di escort tornerebbero in mezzo ad una strada e dovrebbero ricominciare a fare le mignotte. Ed i ministri? Quale altro premier al mondo di destra, estrema destra, centro, o centrosinistra, potrebbe mai riportare al governo gente come Bondi, Carfagna, Alfano, Brambilla ( Brambilla!), Gelmini. Ed i leghisti? Sparito papino, chi mai imbarcherebbe di nuovo in coalizione Bossi ed i suoi impresentabili colonnelli del partitino delle ronde e del rimbalza il clandestino? Ecco perché si sono attaccati come cozze sugli scogli di Villa Certosa, nonostante tutto quello che dicevano in passato sull’allora Berluskaz. Per non parlare dei craxiani pidduisti, vecchi residuati bellici accecati da un odio d’altri tempi, che inevitabilmente sarebbero costretti a dedicarsi ai loro nipotini. Non provate pietà per loro? Per i nipotini, intendo. Avete idea di quante merendine e caramelle inizierebbero a scomparire dai loro zainetti, povere creature?
Ma questa ipotesi appare quanto mai remota: papi è il ricco azionista di maggioranza e dunque intoccabile. Il partito del predellino è come Mediolanum, Mediaset, Mondadori, Medusa, Milan, Il Giornale, ecc, ecc: cosa sua. Anzi viste le abituali frequentazioni ( ex stallieri d’onore e condannati in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa) verrebbe quasi da dire:cosa nostra.