martedì 29 settembre 2009

Monster parade 18

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LA KAMIKAZE ANTI - BURQUA

Alla disperata ricerca di particelle infinitesimali di spazio mediatico, la gommata di Arcore si è procurata una fascistissima rissa con donne musulmane velate, guadagnandosi sul campo qualche credito per il martirio grazie ad una piccola tumefazione costale verosimilmente autoprodotta ( dallo smottamento di una protesi?). Certo, neanche a noi piace vedere donne dal volto coperto, ma così va il mondo, e non ci sembra questo il modo migliore di confrontarsi con culture distanti anni luce dalle nostre. Comunque la gommata di certo il burqua non potrebbe indossarlo: gli si appiccicherebbe al silicone. Considerando poi il fatto che la scalmanata in camicia nera esibisce un canotto al posto delle labbra, per lei sarebbe sicuramente più appropriato un salvagente!

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IL SUPERCONCENTRATO DI CATTIVERIA

Ogni volta che osserviamo la strampalata morfologia del ministro che ha inventato i fannulloni (un vecchio residuato craxiano che solo a questi poveracci deve il suo incomprensibile successo) ci chiediamo come possa una simile quantità di malevola cattiveria essere contenuta in un volume tanto ridotto. La risposta in realtà è molto semplice: quelli del gregge se ne sbattono da sempre di tutte le leggi, comprese ovviamente quelle della fisica!

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L’ARCHIVIO

Scoop clamoroso: risolto il mistero dei bidoni sepolti sotto le acque del Mediterraneo. In effetti contengono rifiuti tossici di oscura provenienza , ma non sono stati occultati da pericolosi pazzoidi incuranti delle possibili catastrofi ambientali: costituiscono infatti l’archivio segreto dei dossier – spazzatura di Feltry Kruger. Come l’abbiamo capito? Semplice, sopra uno di questi erano poggiati un busto del duce e gli occhiali di Boffo…

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GLI INCONTRI TRA PAPI

Alla fine dunque ce l’ha fatta: prima si è infilato cappellone, barba e baffi finti, poi si è avvolto in un enorme impermeabile ed ha inforcato un paio di occhiali scuri. Infine l’ha pedinato per ore, si è nascosto dietro una siepe, ha fischiettato ostentando falsa indifferenza accanto ad un distributore di popcorn, ha rimorchiato un paio di turiste ( non si sa mai che si rimedia una bella trombatina per la serata), si è infilato parrucca bionda, minigonna e puppe finte, all’ultimo momento gli è sbucato davanti ed il gioco è fatto: finalmente papi ha incontrato il papa. Foto di rito, gregge in delirio e vissero tutti felici e contenti, Boffo adesso può anche marcire nella sua bara mediatica confezionatagli dal devoto giornaletto di famiglia. Certo adesso ci sarà da pagare un bel prezzo, ma a quello ci penseranno Gasparetto, Quagliarello, Schifosi e tutti i devoti del senato, ben spalleggiati si intende da Dorina Bianchi e dai teodem democratici. Non ci resta che pregare…


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LA GUERRA DEL CANONE

E adesso non pagate più il canone” : ecco l’ultima buffonata di corte, ben in linea del resto con la consolidata familiarità del gregge con tutto ciò che attiene ai reati fiscali. E poi chi sarebbero gli anti italiani?
Certo, bisognerebbe innanzitutto provvedere a tranquillizzare i vari Vespa, Mazza, Minzo & co: in fondo per pagare i loro lauti stipendi bastano ed avanzano i soldi versati dagli elettori del centrosinistra, noi farabutti per intenderci. E saremo in grado di mantenere anche quei tipetti alla Paragone, il Berlusconiano in camicia verde che dalle colonne di Libero ci spiega le modalità per fottere la Rai, e poi a fine mese si reca a Viale Mazzini per ricevere la sua sostanziosa busta paga.
Insomma, di motivi per scendere in piazza sabato prossimo ne troviamo ogni giorno di nuovi. Ma più che per la libertà di stampa, dovremmo iniziare a manifestare per la riapertura dei manicomi: Papi con i suoi deliri sul -6 ( ma era solo un comizio, come al solito scherzava. Possibile che non riescono mai a capirlo questo genio della comunicazione?), Brunetta invasato, Feltri col busto del duce, Scajola con i suoi folli editti: questi qui sono tutti impazziti! Per quanto riguarda le case chiuse, invece, hanno già provveduto a riaprirle da un pezzo. Ed ogni sera ci organizzano certi festini…

lunedì 28 settembre 2009

Il sipario strappato

La spiegazione di una simile ondata di scomposta isteria non può che essere una: si sono visti allo specchio e si sono fatti schifo da soli. A questo punto che fare, cambiare registro? Ma quando mai, molto più semplice spaccare lo specchio ovviamente!
Annozero ai loro occhi ha l’imperdonabile colpa di averci mostrato senza veli, senza censure e senza la devota intermediazione di zelanti leccaculo di che pasta sono fatti. Per prima cosa, infatti, abbiamo assistito all’imbarazzante show di papi, impegnato a magnificare in pubblico le sue virtù di attempato Casanova, ad illustrarci le sue preistoriche teorie sessiste ed a dichiararsi il miglior presidente di tutti i tempi. A seguire è comparso sullo schermo un indemoniato Brunetta, che davanti ad una platea in delirio si è divertito a vomitare odio allo stato puro contro “un paese di merda che meriterebbe di andare a morire ammazzato”, composto da “parassiti fannulloni” ai quali lui si propone di “fare un mazzo così” , anzi vorrebbe “ucciderli” direttamente con le sue mani, se solo ne avesse la possibilità. A quel punto l’unico torto di Santoro, al limite, è stato quello di non aver convocato immediatamente un buon esorcista. Subito dopo Littorio Feltri ci ha spiegato come ha potuto killerare il povero Boffo, esibendo nel corso di tutta l’intervista un bel busto di Benito Mussolini ben posizionato sulla scrivania. Quindi il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, si è arrampicato sugli specchi sostenendo che la cena di D’Alema con Tarantini sarebbe molto più grave delle decine di telefonate quotidiane che questo riceveva dall’arrapatissimo mandrillo. Infine la D’Addario, nel corso di un’intervista in realtà abbottonatissima, ha fatto cenno alle circostanze che l’hanno introdotta nella vita, e soprattutto nel lettone del presidente del consiglio ( cioè quell'impeccabile protagonista della storia italiana che in teoria dovrebbe rappresentarci degnamente in giro per il mondo), per poi ottenere una candidatura elettorale con una lista pugliese collegata al gregge. Ma soprattutto ha enunciato una teoria devastante nella sua semplicità, questa si davvero eversiva per i tempi che corrono: che differenza ci sarebbe secondo voi tra un’ escort che fa sesso per mille euro a notte ed una velina che lo pratica per un posto al parlamento, al ministero o magari n televisione? Apriti cielo, Chissà quante nobili e graziosissime orecchie a quel punto hanno cominciato a fischiare!
Di passaggio poi un giornalista di Libero ( non di Repubblica dunque), Filippo Facci, ci ha illustrato i metodi di lavoro di quel Feltri che lui conosce molto bene, infine la De Gregorio ha ricordato come l’intoccabile per lodo si diletti a querelare tutti quei giornali che non gli garbano.
Dove sarebbero dunque la spazzatura, i pruriti, il gossip? Santoro ha svolto in realtà un ottimo servizio di giornalismo verità : li ha messi nudi dinnanzi al teleschermo in modo che tutti possano giudicarli per quello che sono. Per questo ora vivono nel panico: credono di temere il nostro disprezzo, in realtà per la prima volta sono costretti a confrontarsi con quello che provano per loro stessi.

domenica 27 settembre 2009

Le voci del padrone 5: il terrore corre sul gregge

Panico nel gregge: nonostante il forsennato olio di gomito di Mastro Minzo e del grande leccaculo, dal servizio pubblico italiano abbiamo appreso con colpevole ritardo che il nostro più illustre rappresentante va a mignotte (anche se lui crede siano conquiste), e che il suo carissimo amico Tarantini (oppure era Tarantino? papi non ricorda…) usava cocaina ed escort in maniera molto bipartisan per intrattenere le sue “relazioni sociali”. Ne siamo tutti orgogliosi come italiani, ovviamente…
I giornaletti pulp del padrone oggi invece grondano sangue, bava e sdegno da ogni orifizio(legittimando ancora di più la prossima discesa in piazza di noi tutti farabutti); inoltre, pensandoci bene, la puntata incriminata di Annozero (che ha surclassato ampiamente lo share dello “Sfiga a Sfiga” dell'uomo-neo) si è dimostrata in realtà estremamente equilibrata.
Proviamo infatti ad analizzarla brevemente: la trasmissione si è aperta con il lunghissimo monologo di Papi, quello in cui si autoproclamava il migliore di sempre per poi illustrarci come riesca a conquistare, grazie al suo charme ed alla sua chioma, tutte le enormi quantità di fanciulle che finiscono nel suo lettone. Successivamente abbiamo ascoltato in viva voce le farneticazioni pubbliche un altro esaltato, intento a mandare a “morire ammazzata tutta quell’Italia di merda” che si ostina a non irreggimentarsi. Ospiti della puntata incriminata nientemeno che Feltry Krueger e scucchia Beldidietro, mai invitati assieme in precedenza per evidenti motivi di ordine pubblico. Infine c’erano Franceschini e Bocchino, la querelata Concita De Gregorio e l’incubo di Papi privo di contratto: Marco Travaglio. Il giornalista, come da sua prassi consolidata, giustamente non si è fatto scrupolo di randellare a destra ma anche, e forse soprattutto, a manca. Dunque, dove sarebbe lo scandalo? Magari nel fatto che, ultimi al mondo anche dopo i pinguini della Patagonia e la tribù degli uomini rossi, gli ignari telespettatori italiani hanno potuto ascoltare le parole della D’Addario? Insomma, il marito modello, il protagonista della “Storia italiana”, il grande frequentatore di family day, il padrone di casa del Mulino bianco se la trombava,e tutti noi poverelli non abbiamo neanche il diritto di ascoltarla?

Invece, ecco oggi il diluvio universale. Sentite un po’ che roba: ” E’ ora di finirla: l’ennesima campagna basata sui pruriti, sulla spazzatura, sulle porcherie. La tv non può sostituirsi ad un’aula del tribunale”. A parlare così nientemeno che il ministro Scajola, quello che dava del rompicazzo al povero Biagi, il quale chiedeva soltanto protezione poco prima di essere ammazzato. Tranquillo ministro, la spazzatura l’ha già raccolta tutta il vostro Feltry, ed i ben noti pruriti senili papi se li sfoga benissimo in camera da letto: in tribunale sicuramente non ci metterà mai piede, anche se dovrebbe, eccome se dovrebbe!
Ma leggiamo di Feltry Kruger: ”Libertà di fango!(ma guarda tu da che pulpito!), Annozero è un manicomio (infatti ci avete partecipato tu e lo psiconano). Santoro e Travaglio vomitano la rabbia contro Berlusconi ed il Giornale colpevoli di aver smascherato l’ipocrisia loro e della sinistra. Una montagna di menzogne pagate dalla Rai”. Siamo d’accordo: un programma che da' spazio ad un tappetto psicopatico e megalomane che si proclam il migliore di sempre e spaccia per conquiste sessuali le sue abituali scappatelle con prostitute, e ad un noto killer utilizzatore di porcherie trovate chissà dove, forse dovrebbe proprio essere oscurato. Il povero Vespa si sarà rosicchiato anche le unghie dei piedi: neppure a lui era mai riuscito a radunare un cast del genere! Menzogne pagate dalla Rai dar voce alle escort offerte da Giampi per allietare le nottate del nostro più illustre concittadino? Punti di vista, a me sembra solo giornalismo.
Libero arranca come può, d’altra parte abbiamo ben capito che uno dei principali obbiettivi di Feltry Kruger è quello di fottergli più lettori possibile. “Un’escort salva Santoro”: caro Beldidietro, se permetti a noi sembra molto più nobile farsi salvare da un’escort piuttosto che farsela e basta, non trovi?
Incredibile la spettacolo del direttore scucchione affannato a crocifiggere D’Alema per l’inopportuna cena con Tarantini, mentre il suo padrone lo chiamava almeno dieci volte al giorno chiedendogli di mandargli vagonate di ragazze sempre nuove e soprattutto molto disponibili: in fondo lui era o non era l’utilizzatore finale?
Il debutto del tribuno rosso è a luci rosse: ricicla la D’Addario e la incorona paladina anti Berlusconi per nascondere Tarantini e lo scandalo del Pd in Puglia”. Ma cosa ti inventi, scucchione di un Beldidietro? Delle grane pugliesi del Piddì ne hanno parlato eccome, candidature inopportune e cene poco raccomandabili comprese. E poi paladina anti-Berlusconi a chi, a quella che ci andava a letto profumatamente retribuita e con la promessa di favori privati e di eurocandidature sfumate solo per l’uscita di Veronica? Ma cosa diavolo scrivi? Meno male che ha risolto tutto il ministro Fitto: “La Puglia prima di tutto!” (oppure era “La Puppa prima di tutto?, boh!)
Beldidietro si lancia poi in una incauta dichiarazione: “Querele di sinistra: 312 milioni”, il che conferma soltanto una cosa a noi tutti nota da tempo: la stampa di papi è davvero molto ma molto più bastarda di tutte le altre. Vogliamo ad esempio andarci a riguardare, così per sfizio, le superbufale di Telekom Serbia e Mitrokhin?
“Il Pd vuole chiudere libero”. Ma figuriamoci, Beldidietro. E poi con che cosa ridiamo noi, con quei seriosi di Repubblica?
“Repubblica fa un partito, i soldi ci sono, gli iscritti pure e il leader non manca. È un direttore aggressivo: Ezio Mauro. Da giovane lo chiamavano Topolino, ma ora attenzione. Non scherza più” .Dunque conoscono anche i nomignoli infantili di Ezio Mauro: avranno trovato un dossier spazzatura nel vecchio cestino del bidello, oppure ne hanno avuto uno pataccato dal compagno di banco secchione ed invidioso? Ma la cosa che ci rattrista di più è vedere accanto a simili pagliacciate l’ormai consueto articolo di Pansa: il sangue dei venduti.
Nei giorni precedenti Libero per ben tre volte aveva titolato a nove colonne contro i 'furbetti', opportunamente ora si astengono: quasi tutti quelli da loro citati infatti si accingono ad essere graziati dallo scudo fiscale di Tremorti: ma vergognatevi! Impossibile, in fondo il loro padrone è il più furbone di tutti!
“D’Alema a cena con Tarantini”, “D’Alema in barca con Tarantini”: in effetti baffino di ferro ha provato a farsi amico Giampi ma non riusciva mai neanche a parlarci: era sempre al telefono con Berlusconi.
E torniamo al giornale dei delitti “Ecco i trucchi degli anti italiani” , il più comune di tutti: votare il pornopremier.
“Santoro carica i fucili contro Berlusconi (ma poi spara in faccia a noi tutti la sua oscena performance), "Il conduttore despota urla e strepita e si prepara ad invadere le nostre serate con i suoi teoremi killer" ( ad esempio trasmettendo gli sproloqui di papi davanti ad un atterrito Zapatero) "Il tutto alla faccia della maggioranza degli italiani. Vien quasi la voglia di non pagare il canone”. (Cinque milioni e passa di spettatori non la pensano così, e l’uomo neo si sta ancora martellando le palle.)
“Ultima follia del parlamento europeo: Berlusconi sarà processato” ...Infatti è proprio una follia. Ingenui davvero questi stranieri, ma quando mai capiterà di assistere ad un evento del genere?

Insomma, il terrore corre nel gregge: ora faranno pure un’interrogazione parlamentare. Papi, vedrete, li ricompenserà ancora una volta. Chissà che prima o poi non lasci fare una bella trombata anche a loro? Ne avrebbero davvero bisogno, soprattutto per la povera autostima finita sotto i tacchi (di papi): vivere in eterno leccando un unico culo deve essere davvero poco gratificante...

venerdì 25 settembre 2009

I tormenti del ministro delle papi opportunità

Di fronte a simili tragedie non possiamo che rinchiuderci in un dignitoso silenzio: apprendiamo infatti che il ministro delle pari opportunità starebbe perdendo peso, soffrirebbe di insonnia ed accuserebbe forti emicranie! Poverina, sarà per caso incappata in un turno faticoso in fabbrica? Chi può essere tanto malvagio da riuscire ad arrecarle un simile tormento? Forse i puttanieri inferociti per il temuto inasprimento delle pene ? Non l’hanno ancora capito che lassù il più illustre di loro li protegge?
Ma cosa andate a pensare: sono sempre quei farabutti di Repubblica, ovviamente!
Il danno arrecato dalle diffamanti pubblicazioni del quotidiano eversivo le avrebbe provocato, oltre che la malaugurata perdita di qualche chiletto di troppo, la comparsa di un inopinato brufolo sul naso, un drammatico incremento della cellulite, ed un ritardo mestruale di ben tre giorni, con conseguenti spese extra per l’acquisto di ingenti scorte di test di gravidanza. Inoltre il ministro avrebbe perduto anche i “connotati politici di stima e di carisma, oltrechè la capacità di proselitismo” (avvocato, ma che stai a di’?). Il tutto aggravato da una notevole flessione negativa, almeno nei sondaggi: si, perché per il resto risulta difficile immaginare che qualcosa possa flettersi tra le mani del ministro. Nel caso succedesse, si potrebbe sempre ricorrere a quelle famose iniezioni miracolose delle quali si fa sempre cenno nell’infame quotidiano. Ma cos’è che avrebbe deperito il ministro a tal punto che, invece di richiamarla per calendario di Max, adesso le proporranno quello di Amnesty International? Certo, si potevano ad esempio evitare concetti del tipo: ”succhiato l’uccello”. In fondo sarebbe stato opportuno esprimersi in maniera più garbata, magari scrivendo: “degustato il pennuto” o ancor meglio “assaggiato il volatile”. I sovversivi, inoltre, omettono con dolo di specificare il contesto: la frase sarebbe stata infatti pronunciata nel corso di una delle cenette di papi, durante la quale il famoso cuoco di Arcore aveva cucinato una fantastica polenta con gli osei. Il concetto di “amante quasi ufficiale” ci risulta poi del tutto incomprensibile: insomma, con uno o ci trombi o non ci trombi. Cosa farebbe esattamente un’amante quasi ufficiale? Quasi ci tromba? Ed il confine quale sarebbe, il filo spinato del perizoma oppure la linea Maginot dell’autoreggente? Riuscirebbe, ad esempio, una quasi amante a soddisfare pienamente il primo ministro, come riferito in un’altra sezione del contestatissimo reportage? Oppure il poveretto, per completare la libidinosa opera in assenza di Giampi, sarebbe costretto a ricorrere ai servigi del solito Sandrino? Insomma, viene a data per certa una concessione da parte del ministro, quasi come se davvero fosse una persona da pari opportunità: di opportunità infatti ne ha avuta una enorme e l’ha colta come meglio non poteva, visto il ruolo che ricopre. In definitiva, adesso vengono richiesti nientemeno che 900 mila euro. Ma insomma, ragazzi: vista la perdita di peso, la stanchezza e la solita scusetta del mal di testa, non sarà per caso un pochino cara?

Un nano all'Onu

“Cribbio, ma ha detto esattamente ciò che volevo dire io”. Ovviamente tutti hanno pensato si riferisse a Gheddafi, che aveva appena finito di insultare mezza mondo: l’Onu, gli Stati Uniti, l’influenza suina che ovviamente è stata creata in un laboratorio di qualche multinazionale, il Vaticano ed Israele, riservando riconoscimenti solo a due persone: Silvio e Saddam. Invece avevano tutti frainteso: lui si riferiva ad Obama! Così, dopo aver scodinzolato per anni attorno al ranch dell’amico George tra una pisciatina ed una bombetta (poco) intelligente, adesso il cainano fa le fusa e si struscia addosso ai calzoni di Barak.

Il presidente abbronzato in effetti era stato come sempre molto convincente: ogni volta che lo ascoltiamo siamo sempre più costretti a confrontarci con l’inadeguatezza imbarazzante di chi pretenderebbe di rappresentarci. Ma quali sarebbero esattamente i contenuti espressi da Obama che il porno premier avrebbe volentieri fatto suoi? “Guardate, la nuova America è quella che chiude Guantanamo e rifiuta la tortura. Le nostre azioni sono coerenti con i diritti umani” . Da noi invece comanda la Lega e dunque si introduce reato di immigrazione clandestina e si sprofondano profughi nel Mediterraneo, oppure si spediscono nei lager dell’amico Gheddy. “Come afro-americano non dimenticherò mai che non sarei qui se non ci fosse stata nel mio paese una costante ricerca di un’unione migliore”. Da noi detta legge un partitino razzista che è contrario a prescindere ad ogni forma di integrazione: caro Obama, se personaggi come Bossi, Salvini o Maroni fossero stati americani, tu negli Usa non saresti neanche riuscito ad entrare. D’altra parte Calderoli di recente l’ha detto chiaramente: “Guai a dare il voto agli immigrati, non vorremmo trovarci anche noi con un presidente abbronzato”. Beccati questa, tiè! ”Noi siamo per il disarmo nucleare, vogliamo il risanamento ambientale del pianeta”. In Italia invece riapriamo le centrali nucleari e dell’ambiente, a partire da quello in cui viviamo, ce ne strafottiamo a tal punto da inabissarci navi colme di rifiuti nei nostri stessi mari. “La vera leadership non si misura nella capacità di soffocare il dissenso”, da noi invece si pianifica la strategia del terrore, si killera attraverso il giornale di famiglia qualunque avversario utilizzando dossier-spazzatura, ci si propone di mettere i bastoni tra le ruote in ogni modo alle poche trasmissioni scomode rimaste. “La democrazia non può essere imposta ad uno stato estero con la forza, ogni società deve cercare la propria strada. Gli Usa non rinunceranno ad essere al fianco di chi lotta per la libertà, ma da soli non possiamo farcela”. Perfetto: esattamente il contrario dei capisaldi delle teorie di George Bush e dei suoi Neocon che tanto facevano impazzire la nostra destra allora filoamericana. Dunque, ma quale cazzo avresti voluto dire delle cose pronunciate da Obama, se corrispondono esattamente al contrario di tutto ciò che fate in Italia?
In effetti la tragedia della nostra politica estera è questa: abbiamo un bulletto che spadroneggia in patria grazie al suo smisurato potere mediatico-economico ed ai servizi delle schiere di maggiordomi plaudenti, ma quando esce dai confini è capace solo di pizzicare le chiappe alle signore e cercare ansiosamente uno straccio di riconoscimento dando ragione a tutti, altro che migliore di sempre: di gran lunga il peggiore! Se domani arrivasse un nuovo presidente Usa a dire che dobbiamo girare con uno scolapasta in testa, lui sarebbe il primo ad indossarlo (assieme a Sandro Bondi, ovviamente). In realtà gli unici che davvero lo capiscono sono Putin e Gheddy: li accomuna infatti una simile idea della democrazia e della gestione del dissenso.
Insomma, bisogna riconoscerlo: il destino a volte sa essere davvero crudele: al mondo c’è infatti chi può permettersi Barak e chi invece deve accontentarsi di Obanana: noi.

giovedì 24 settembre 2009

Per chi suona la banana

“Detesto le tue idee ma darei la vita perché tu possa esprimerle”. Purtroppo da noi non funziona esattamente così: “ Detesto le tue idee e darei la vita per poterle sopprimere”. La vita tua, ovviamente. Feltry Kruger dunque, con tutti i suoi ben noti killeraggi a base di dossier patacconi, non è la malattia ma solo uno dei suoi innumerevoli sintomi: lo stile ed i toni dell’estrema destra berlusconiana sono infatti quelli da sempre.
Volete un esempio pratico? Facciamoci una bella scorta di Maalox ed andiamo a rileggere ciò che vari esponenti del gregge furono capaci di vomitare addosso al povero Enzo Biagi dopo il celebre editto bulgaro:

“Il Fatto di Enzo Biagi è stato un vergognoso comizio, ormai i servitori dell’Ulivo non sanno più che inventarsi…Il Fatto si può eliminare, non serve a niente… Biagi non faccia il martire, lei ha fatto campagna elettorale con i soldi del centrodestra. Quando si sparge l’incenso conformista lei è sempre il primo…Biagi è il sintomo di democrazia insana…Biagi cerca il martirio mediatico: diamoglielo!…La vigliaccheria è stata quella di utilizzare il servizio pubblico per insultare Bossi, la Lega, il Polo. Per fortuna il contratto di Biagi sta scadendo e sarà sufficiente non rinnovarglielo (piccolo diktat non bulgaro ma padano firmato Calderoni)…Ipocrita e arrogante, un mostro sacro degli affari suoi. Punta al carisma del martire e dà fiato alla tromba, anzi al trombone .Questo mostro sacro degli affari suoi dovrebbe imparare ad essere più parco di contumelie ed isterismi politici.. Al Corriere gli hanno preferito Paolo Mieli perché è uno che rompe meno le palle. Anche l’orario della sua rubrichino è tutt’altro che suo, è nostro perché lo paghiamo noi. Biagi si caccia da solo per cupidigia di eroismo, dopo quarantun anni in cui di cupidigie se ne è levate tante. E’ lui che si caccia da solo per biechi interessi di bottega (per la cronaca, questo gentiluomo che si esprimeva così era Giulianone Ferrara)….Enzo Biagi da quarant’anni occupa ogni spazio tv: è come il confetto Falqui (mylord Gasparetto) …Per capire il provincialismo di certa stampa basta leggere le parole di Biagi sul Corriere: un’odiosa incapacità di capire tutto ciò che di grande, di nobile, di lungimirante, di politicamente importante e di umano, si di umano, c’è nelle azioni di Silvio Berlusconi (questa è facile: potrebbe parlare così solo il suo cagnolino, se avesse la parola, oppure Sandrino. “Sire noi ti adoriamo, ti benediciamo, siamo interamente devoti a te”!) ….Biagi ha ottantaquattro anni. Largo ai giovani (Giovanardi, eterno enfant prodige democristiano in andropausa) ….Truculento e volgare, il tutto condito da una battuta gravemente maschilista nei confronti di una coordinatrice di Forza Italia, definita biondona. Se ci fosse il festival del cattivo gusto Biagi lo vincerebbe (Cecchetto, Cecchetto, festival del cattivo gusto? Evidentemente con un vecchio craxiano riciclato il padrone non parlava mai di donne, sennò si che ne sentiresti delle belle!)…Poco elegante, antichi livore, non capisce l’ironia del premier….Incredibile carica di odio e di livore personali, odio atavico….Sconcerta ed amareggia il livore irriverente, determinato dall’odio ideologico.”

Ma vediamo come si esprimeva il Pornopremier: ” Quello di Biagi, Santoro e Luttazzi è stato un attentato alla democrazia, mi hanno fatto perdere 17 punti in campagna elettorale….Hanno fatto un uso criminoso della televisione pubblica. Non dovrà più accadere….Credo che ci sia un elemento di gelosia in Biagi e Montanelli, erano più anziani di me e non accettavano di essere meno importanti…E’ una vergogna che un giornale come il Corriere ospiti i commenti di un vecchio rancoroso che ce l’ha con me”

Infine l’ultimo atto: Enzo Biagi ci lascia ed ecco in azione il vecchio coccodrillo, ipocrita e piagnone: “Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso, rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima”Ma vaffanculo, và!

martedì 22 settembre 2009

Mai dire Rai

Dell’oscena edizione speciale del celebre “Lecca a Lecca” si è detto e scritto ormai quasi tutto: in pochi (per fortuna) hanno assistito ad una manifestazione di ottusa arroganza da parte del padrone, impossessatosi, senza averne alcun diritto, di uno spazio televisivo in prima serata che non gli apparteneva con il solo scopo di imporre alle masse plaudenti un polpettone propagandistico fatto d'insulti ed aggressioni, come sempre assiso sulla genuflessa schiena del grande leccaculo. Ma ciò che forse non si è sottolineato abbastanza è la falsità dei contenuti: in pratica meno dello 0,5 del totale dei cittadini aquilani ha ricevuto alloggi, costruiti perdipiù in quella provincia di Trento, amministrata nientemeno che dal centrosinistra.
Di cosa cazzo ti glorifichi, dunque, caro pornopremier? Pensi che siamo tutti così idioti da immaginarci schiere di terremotati sorridenti e felici in crociera, o magari in villeggiatura nelle tue ville piene di escort e veline? Ma di che mondo vi ostinate a parlarci, voi che pensate di essere padroni del paese solo perché alle ultime europee avete preso il 35%? Sapete cosa vuol dire questa cosa? Esattamente, conti alla mano, che c'è più della metà del paese che non ne può più delle vostre cazzate e che giustamente preferisce rifarsi gli occhi con quel pezzo d'uomo di Gabriel Garko o godersi una bella partita di Champions piuttosto che ascoltare le favole di un nano fanatico al cospetto di un servo. Viste le menzogne sparate a raffica, forse sarebbe a questo punto il caso di ideare una puntata riparatoria del vergognoso “Occulta a Occulta”, che siamo certi verrebbe trasmessa alle 3 di notte, magari su qualche oscuro canale opportunamente fatto sparire da ogni piattaforma satellitare o digitale terrestre.
A questo punto il problema dei cittadini italiani non è più quello della libertà di informazione, ma quello del diritto a non essere disinformati: utopia pura.
Quando in una afosa notte d'estate il cainano cominciò a pianificare la strategia del terrore autunnale, lo scopo ultimo in fondo era proprio questo: intimidire, aggredire, confondere, depistare, occultare. Il tutto in un paese dove il concetto stesso di fatto appare di per se eversivo alle èlite padronali, queste sì davvero di merda, caro ministro Brunetta!
Prendiamo ad esempio la stampa di famiglia: il solo nominare il terribile Feltry Kruger evoca ormai terrore allo stato puro. Ma anche Libero tenta faticosamente di svolgere al meglio quelle funzioni corporali per le quali l’illustre fondatore lo ideò diversi anni orsono. Mirabolanti in questo senso le recenti battaglie contro gli Agnelli(noti bolscevichi pronti a portare a compimento in Italia la rivoluzione socialista travestiti da padroni) ed il capo dello stato, impallinato con le bare dei poveri militari ancora ben esposte.
Fantastica poi la campagna contro i cosiddetti "furbetti", da parte di un quotidiano che ha per riferimento un tipetto che possiede più società off-shore che capelli in testa, ed i cui bilanci sono più truccati del volto perennemente esposto alle alle telecamere. La strategia? Sempre la solita: guai a toccare il padrone, perché chi è senza peccato, in questo paese così simile a lui, scagli la prima pietra.
Ma di storiella su un furbetto ne abbiamo una fresca fresca anche noi.
Un celebre imprenditore italiano utilizza un intermediario americano suo socio per acquistare diritti cinematografici: in pratica il film viene comprato negli Usa dal socio pagandolo uno e rivenduto (per finta) all’imprenditore amico in Italia a dieci. I nove eccedenti vengono quindi occultati dal socio stesso in conticini sparsi per il mondo e riferibili indoviante a chi? Ma al padrone, naturalmente. Ecco un sistema semplice semplice ma moooolto furbo per creare un bel fondo nero.
Geniale, no?
Ora, il nome del socio è Frank Agrama (sembra quello di un tipo appena uscito fuori dalle pagine di Mario Puzo), indovinate un po’ come si chiama il padrone? Beh, non ve lo diremo per non rovinare la sorpresa, ma per aiutarvi ve lo descriviamo: basso, pelato e notoriamente molto arrapato.
La domanda cruciale riguardo al tema dal quale eravamo partiti, cioè quello dell’informazione e della disinformazione, adesso è questa: pensate che avrete mai modo di leggere qualcosa sulle mirabolanti vicende di questi due furboni nelle sanguinolente pagine di Beldidietro o di Krueger? Ma quando mai! Piuttosto loro titoleranno sdegnati:”Le toghe rosse di Milano pronte a perseguitare di nuovo il povero Silvio per portare a compimento il progetto eversivo volto a capovolgere la volontà del popolo sovrano!”
Cioè del 35% del gregge. Punto.
Ma il cainano ha adesso per la testa ben altri pensieri: ieri è stato notato nell’atto di battersi il petto durante la celebrazione delle vittime... Si pensava fosse un atto di costrizione, in realtà stava solo accertandosi di avere con se la scatoletta del Viagra.
Altro che forza Italia: Povera Italia! Come ti sei ridotta, se dobbiamo sperare nientemeno che in un cardinale per ascoltare una voce che ci ricordi la costituzione e l’obbligo da parte di è incaricato di funzioni pubbliche di svolgerle con disciplina ed onore, altro che gossip!
Qualcuno dice che con questa gente qui il nostro paese è finito a puttane. Magari, qui a puttane ci vanno solo loro. Mica sono fessi, cosa vi credete...

lunedì 21 settembre 2009

Ansia da prestazione

L’ansia da prestazione, è cosa nota, genera brutti scherzi: pressione alta, tachicardia, insonnia, sudorazioni profuse ma soprattutto, ed è la conseguenza più temuta, impotenza.
In particolare, di questi tempi molto diffusa a destra nella sua variante giornalistica, l’Impotentia titolandi. Stiamo parlando di una fastidiosissima patologia che colpisce numerosi redattori, ma soprattutto i direttori dei giornaletti assassini di papi, bramosi come non mai di appagare la bulimia narcisista e paranoide del padrone. In questa foga da eccesso di zelo leccaculo fino ad ora i danni per la causa sono stati sicuramente superiori ai benefici, basti pensare che nel tritacarne di Freddy Krueger sono finiti nientemeno che il Vaticano e Gianfranco Fini, due entità che con il comunismo c’entrano quanto papi con la democrazia: un cazzo. E ci fa perfino tenerezza il povero Beldidietro, costretto ad arrancare dietro all’illustre e cattivissimo predecessore ed esposto per questo ad incidenti di percorso degni di un principiante, tipo la polemichetta fuori luogo e fuori misura con il presidente della Repubblica: “Napolitano fa aspettare anche i morti”: ma non diciamo cazzate, Beldidietro!
D’altra parte il linguaggio e lo stile della destra pecoreccia che la sorte beffarda ci ha riservato sono questi, c’è poco da fare: perché sforzarsi infatti di rivolgersi ai cervelli, correndo il rischio perdipiù di non essere capiti, quando è invece così semplice interloquire con le panze? E allora sotto a chi tocca: “Elite di merda”, “Andate a morire ammazzati”, ”Ridicolo, vergognoso, tornatene nei ranghi”, “Ti faccio secco con un dossier a luci rosse”, “Veronica velina ingrata”, “Golpisti, eversivi, malfattori, farabutti, coglioni…”, e così via, con toni e contenuti al confronto dei quali Alvaro Vitali sembra il Manzoni.
Il tutto poi, come ad esempio nel caso del Puffo socialista cacciatore di fannulloni, aggravato dall’atavico complesso di inadeguatezza dei tappi, che li porta ad essere rancorosi e perennemente ossessionati dall’ansia di dimostrare che almeno loro ce l’hanno mooolto più lungo. Lo show dell’altro giorno, di fronte ad una folla in pieno orgasmo da delirio paranoide e populista, è stato un piccolo manuale di psicopatologia di una massa. Il livore e l’astio che sprigionano da quel bonsai fascistoide può essere spiegato infatti solo applicando i principi della psicoanalisi... Oppure, più semplicemente, con l’anatomia: non sarà infatti che, come cantava il grande De Andrè, queste persone sono carogne perchè hanno il cuore troppo vicino al buco del culo?

domenica 20 settembre 2009

Le relazioni pericolose

- Di nuovo qui, figliolo? Cosa ha combinato stavolta? Hai commissionato un altro omicidio? Hai ceduto di nuovo al demonio? Hai peccato ancora…
- No, padre, nella mia vita c’è un vuoto, un vuoto enorme!
- Certo figliolo, ti capisco. Vivere come te nel peccato e nella lussuria più sfrenata, circondato da cortigiani immondi e sicari spietati…
- D’accordo, padre, però la smetta di parlare come Di Pietro. Mi consenta. Il fatto è che c’è un grande vuoto…
- Lo so, il tuo stile di vita peccaminoso non potrà che condurti alla dannazione delle fiamme eterne!
- ...No padre, non è quello che mi spaventa, un lodo lo approviamo in cinque minuti. E’ questo vuoto che mi angoscia...
- Figliolo, potevi prevederlo che un giorno la tua anima...
- La mia anima? Ma cosa dice, cribbio? Parlavo del lettone: c’è un vuoto enorme, padre! Tutte quelle grandissime e giovani gnocche: sparite, scomparse! Che vuoto padre, che vuoto! Giampy, Giampy dove sei?!


- Sire, devi ascoltarci stavolta. Non puoi continuare così: orge, festini, ammucchiate>. Alla tua età, poi, e con tutti gli impegni che hai. Non possiamo continuare a stravolgere l’agenda del tuo illuminato governo in base alle compresse di Viagra che assumi ed alle telefonate di quel disgraziato che ti riempie la casa di putta... Ehm, di ragazze.
- Va bene, ho capito, d’accordo.
- Maestà, bisogna che riprendi saldamente in mano le redini del tuo enorme potere. Noi ti adoriamo e faremmo ogni cosa per te, ma nemici oscuri tramano nell’ombra: Il Vaticano, Fini, le toghe rosse…
- Ho capito, ho capito, ora smettila!
- Maestro, io ti parlo così perché ti sono umilmente devoto da sempre...
- Lo so, lo so, grazie.
- Sovrano, noi siamo tuoi, lo sai, nel corpo e nell’anima... E per questo governo siamo pronti a morire! Basta con le escort sire, ti prego!
- Va bene, ma ora ti stai cinque minuti fermo?! Lo sai che quando lo facciamo in questa posizione sono scomodo e poi mi viene il torcicollo, cribbio!


- Posso entrare, presidente?
- Aspetta un attimo lì fuori, ti apro subito. Parla intanto, parla pure...
- Presidente, scusami, ma per me è diventato davvero duro. Tu continui a chiedermi di mandarti ragazze ogni giorno e ad ogni ora, ma io sto attraversando davvero un brutto momento...
- Lo so, lo so è duro davvero..
- E’ duro, è duro. L’altro giorno volevi una bionda, ieri due more, per domani ne vuoi una mulatta. Ma io dove vado a trovarle? Per non dire di quanto mi costano…
- Certo, capisco. E’ duro…
- E’ durissimo. Con i giudici che mi stanno sul collo, poi... Dobbiamo rallentare, presidente. Dovrai arrangiarti un po’ di più da solo. In fondo sei il migliore e ti piace conquistare, no? Certo però che le tue “conquiste” mi hanno svuotato il conto in banca... Ma ora è diventato duro, troppo duro.
- E già, è davvero duro. Quindi smettila di rompermi il cazzo perché poi finisce l’effetto della pillola e tu mi distrai: adesso fila a trovarmi la giapponese, marsch! Arrivo piccoline, arrivo, ecco a voi il vostro papino...


- Gheddy, Gheddy, come amo queste notti di sesso e poesia vissute con con te sotto la tenda...
- Che stress, ma vuoi tacere? Ho sonno! Uffa, questi italiani: solamente sesso, pizza e mandolino…
- Gheddy, come sei rude! Non trovi romantico stare qui ad ascoltare il rombo del tuono?
- ...Tuono? Ma se non piove da 26 mesi! Guardie, idioti: vi avevo detto di non dare da mangiare fagioli a quel cazzo di cammello!
- Oh Gheddy, e poi che bello quando mi solletichi le gambe e mi dai quei pizzicotti proprio in quel posto...!
- Accidenti, lo sapevo: questa zona è piena di scorpioni.
- Che romantico tutto ciò, Gheddy: io e te vicini vicini ad ascoltare i misteriosi canti lontani delle tue genti...
- Veramente sono i lamenti dei profughi che mi hai rimandato. Qui dietro c’è uno dei miei lager: ora stiamo facendo un po’ di spazio, erano in troppi lì dentro…
- Gheddy, Gheddy, stasera ho provato l’ebbrezza di fare la pipì nel deserto, ero anche controvento!
- ...Azz, ecco chi mi ha pisciato sulla tenda nuova! Accidenti, ma vuoi stare attento?
- Ma soprattutto è stupendo vivere con uno che la pensa come me su tutto: la democrazia, il popolo bue, le donne, gli eroi nazionali (il mio si chiama Mangano), le amicizie, il potere... Gheddy, ti prego, ora che mi sono liberato di quella stronza di mia moglie sposiamoci!

venerdì 18 settembre 2009

Monster parade 17

5
PORNOSTAR

Avete presente il supermacho re dell’hard all’italiana? Il più grande trombatore degli ultimi centocinquant’anni? L’inpareggiabile conquistatore che non paga mai le sue donne ( infatti gliele offrono gli altri) ? Ma cosa avete capito, non stiamo mica parlando del pornopremier, bensì del suo giovane collega: Rocco Siffredi. Bene, stando alle ultime notizie, pare che costui se ne sia fatte almeno 200 mila! Di donne? No, di euro: sottratti al fisco, evaporati, spariti, pufffff! A pensarci bene, un’altra singolare similitudine con le consolidate abitudini di Supernan. Il povero Rocco stavolta però non potrà neanche proteggersi con il sesso sicuro: inapplicabile al suo caso risulta infatti lo scudo fiscale. Rocco, Rocco, la tua lungimiranza si è dimostrata assai più corta del tuo uccello: in fondo potevi almeno provarci a spedire qualcuna delle tue donnine in parlamento o magari anche più in alto: a quel punto si che avresti goduto….di una bella immunità anche tu!
Ma se parliamo di fisco l’abominio più grosso viene dal governo….

4
GOVERNO OSCENO

…questo scudo è davvero una gran puttanata ( tanto per rimanere in argomento): la più colossale istigazione all’evasione fiscale mai proposta da un governo ai suoi concittadini. Le prove ricavate nel corso della sua applicazione non saranno utilizzabili nei processi in corso ( chissà perché…), l’esclusione della punibilità viene poi estesa ad un’infinità di reati tributari: falso in bilancio, frode fiscale, bancarotta fraudolenta. Insomma, ma chi sono quei coglioni che ancora si ostinano a versare la metà di quanto guadagnano allo stato? Ma c’è anche di peggio: esclusione dell’obbligo di segnalazione delle operazioni sulle quali grava il sospetto di riciclaggio. Secondo voi, chi è che generalmente ricicla denaro sporco? Sembra quasi di riascoltare le antiche parole di Paolo Borsellino, quando poco prima di essere ammazzato ci informava su come le famiglie siciliane cercavano sbocchi nel nord per “ripulire” le immense quantità di denaro proveniente dai traffici illeciti. E cominciò anche a fare nomi di certi personaggi ancora oggi molto, ma mooolto potenti. Insomma, ad ispirare le malefatte del governo non ci sono solo l’esigenza di far cassa e le magagne personali del padrone, ma evidentemente anche alcuni conticini da saldare, magari con tipetti da prendere molto con le molle. Probabilmente gli stessi che in passato hanno fornito la loro preziosa collaborazione in certe strane faccende, tipo quella della spazzatura, che sarà anche sparita dalle strade ma puzza ancora da morire…

3
DITTATURA ETICA

…Ma di conti da saldare e debiti da ripagare papi ne ha molti altri. Ad esempio con le gerarchie, soprattutto dopo gli scandali a luci rosse e le ben note malefatte di Feltry Kruger . Quale argomento migliore da mettere sul tavolo allora del testamento biologico? Purtroppo ne vedremo delle belle, su questo e su tanti altri temi eticamente sensibili. Al momento, il Tar giustamente sancisce che la volontà di una persona sulla somministrazione di eventuali terapie è sovrana, che ci si trovi o meno in stato di incoscienza: è la costituzione signori, fino a prova contraria abbiamo tutti gli stessi diritti ( tranne papi, ovviamente, il cui stato non può essere definito quello di vita vissuta ma di una vita lodata, essendo costantemente al di fuori ed al di sopra di ogni legge). Insomma saremo anche liberi di lasciare disposizioni su come gradiremmo si comportino i medici con la nostra pellaccia, no? Invece manco per niente! “ Non possumus”, tuona il vecchio socialista craxiano Sacconi, che dell’antica laicità evidentemente fa lo stesso uso di Bossi con il tricolore. Pateticamente Quagliarello evoca nientemeno che il totalitarismo, ritenendo invece molto democratico il fatto di ficcare sondini, aghi cannule e cateteri in ogni orifizio di persone che avevano chiaramente espresso la loro contrarietà.” Cultura della morte” tuona invece Mantovano, opponendo così la cultura della vita del gregge: quella cioè della persistenza ad oltranza nella non esistenza dello stato vegetativo . Questa si che è una dittatura: una dittatura etica ed intollerabile tanto più se imposta strumentalmente dal governo che metà e passa dei cittadini giudicano il più immorale della storia. Almeno in questo in effetti papi si è dimostrato il migliore di sempre, ed ha superato perfino De Gasperi: neanche la Dc infatti era solita leccare cosi viscidamente le nobili chiappe porporate.

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SPORCO NEGRO

In gergo giornalistico si dice che la notizia non sia il cane che morde l’uomo ma l’uomo che morde il cane. Ebbene, una giovane ladruncola italiana si è ribellata alla guardia di colore che l’ha sorpresa gridandogli “ Negro di merda, siete tutti spacciatori” Ora è finita in commissariato ma sicuramente è da oggi la nuova icona dei leghisti, la Giovanna D’Arco di Briciolo. Loro infatti il problema della sicurezza l’hanno risolto così: reato di immigrazione clandestina, inapplicabile confuso e moralmente discutibile, e un po’ di poveri profughi lasciati affogare in mare o a marcire nei lager dell’amico Gheddy. Il bello è che ci sono pure milioni di coglioni che ci credono. Ma nessuno è cosi cieco da non rendersi conto che la strada che conduce all’integrazione è davvero faticosa..


1
PADRE PADRONE

“ Ho dovuto farlo per onore”. Nella tristissima vicenda della ragazza marocchina uccisa dal padre carnefice emergono drammaticamente i lati oscuri di un fenomeno inevitabile con il quale, ci piaccia o meno, saremo chiamati sempre più a confrontarci. Ciò che stupisce di questa tragedia è il non riuscire a capire se sia più mostruoso il gesto del padre oppure il clima nel quale è maturato: una torbida miscela di derisione, isolamento, intolleranza ed umiliazione imposto dai carnefici concittadini.Forse sarebbe davvero il caso che chi si ritiene a tal punto incompatibile con la nostra cultura e la civiltà che proviamo a rappresentare restasse a casa propria: non c’e povertà o miseria al mondo che possa giustificare una scelta di vita che conduca un padre ad ammazzare una figlia colpevole del solo fatto amare. Insomma, se sei islamico e vuoi vivere da noi, per conoscerci meglio ed imparare a rispettarci dobbiamo impegnarci in due, questo mi sembra il minimo.

PS. Per favore, soprattutto nel rispetto delle povere vittime dell’attentato di Kabul e dei loro familiari: smettiamola con le ipocrite cazzate e non chiamiamola missione di pace. Si chiamano guerre, e noi piangiamo le nostre e le altrui vittime perché, egida dell’Onu o meno, scegliamo liberamente di combatterle. E finchè decideremo di continuare a fare le guerre, di sangue che scorre purtroppo ne vedremo ancora molto…

giovedì 17 settembre 2009

Gli avvocati del diavolo

“Senza lodo io non godo”. Atterrito da questa prospettiva, per lui molto più devastante dello stesso presentarsi finalmente davanti ad un magistrato, il premier ha scatenato in sua difesa anche l’avvocatura dello stato, evidentemente non soddisfatto del battaglione di avvocati-deputati schierato in parlamento. “Senza lo scudo del lodo il premier potrebbe essere costretto a dimettersi”: vorrebbe essere una minaccia, per gran parte del popolo italiano rappresenta invece la più luminosa delle speranze .
Il giorno dopo la tele-disfatta, sbolliti i furori iniziali che stavano seriamente minacciando la sua chioma pop, la priorità di Papi risulta adesso quella di mettere in ogni modo i bastoni tra le ruote a Ballarò: non sia mai che gli odiati comunisti ottengano uno share superiore al miserevole 13% del grande leccaculo! Scartata per mancanza di tempo l’ipotesi di affidare il malcapitato Floris alle “amorevoli cure” (a suon di pataccone) di Feltry Kruger, si è infine deciso di puntare anche stavolta sullo stravolgimento dei palinsesti televisivi nazionali: verranno dunque anticipate a questa sera nientemeno che: la finale di Champions League ( Rai uno), il Festival di Sanremo ( Rai due), l’inaugurazione del mondiale sudafricano ( Canale 5), la notte degli Oscar ( Rete 4), Giovannona Coscialunga ( Italia 1), la consegna dei Nobel ( La Sette) ed infine la telecronaca in diretta dello sbarco del primo uomo su Plutone ( ovviamente in pay per view, solo su Mediaset Premium).
Se nonostante un simile palinsesto Ballarò dovesse battere ugualmente “Lecca a Lecca”, il premier infuriato si recherà personalmente a smontare una per una le casette consegnate al popolo bastardo ed irriconoscente, altro che nidi d’amore!
Le stesse verranno poi rimontate in territori più appropriati, e messe a disposizione di tutte le veline e le letterine di passaggio. Tra poco ci saranno le elezioni, bisognerà pur cominciare a compilare le liste, no?

E con loro sei siamo a ventuno italiani caduti....

...senza contare tutti gli altri, uccisi da questa sanguinosissima, interminabile guerra. Quello che mi chiedo, e lo faccio privo di spirito polemico (non mi sembra il momento adatto) ed incapace di trovare da solo una risposta, è se ne stia valendo davvero la pena.

mercoledì 16 settembre 2009

Flop story

Dopo un attimo di comprensibile smarrimento, Papi ed il ciambellano di corte ci hanno finalmente fornito la loro spiegazione sul miserevole ascolto ottenuto dal loro show di regime, con i terremotati ancora una volta relegati nel ruolo di semplici comparse: quegli idioti dei telespettatori sicuramente si sono sintonizzati in massa su “ L’onore e il Rispetto” pensando che quello fosse in realtà il titolo dello speciale “ Lecca a Lecca”. Poveretti, c’è da capirli: come potevano immaginare che una saga di genere mafioso-melodrammatico trasmessa da Canale 5 non fosse dedicata alla vita ed alle opere del Cainano?
Su tutti gli sprovveduti che si sono sintonizzati su Rai Uno si è invece abbattuta una catastrofe domiciliare senza precedenti: una gigantesca, oscena ed umida lingua si è srotolata addosso al loro divano ricoprendolo di bava, di orridi nei verrucosi e di un oleoso bitume proveniente dal cranio posticcio di Papino. Precipitatisi al cesso per vomitare, l’hanno poi trovato occupato dal pacificatore Bossi intento a pulirsi il culo con la bandiera tricolore, inneggiando alla secessione con in mano una copia della Padania di ieri, quella in cui si dava del ladrone nientemeno che al povero Mameli: i dossier di Feltry Kruger arrivano dunque fino al 1840? Come parziale risarcimento per i danni morali e materiali subiti, le vittime dovrebbero come minimo disdire in massa il canone Rai, ma tutto ciò non è possibile perché pare si tratti di una tassa obbligatoria con la quale dobbiamo tutti quanti pagare l’iperbolico stipendio del grande leccaculo, e magari anche di personaggi come Briciolo, Gasparetto e Ca(pe)zzone. Caro Terminator dei fannulloni: i tornelli a certe persone dovresti metterli nel cervello!
Insomma, non ci resta che recarci in massa il 19 a Piazza del Popolo: chissà che finalmente una bella, liberatoria e gigantesca pernacchia alla fine non li seppelirà?

martedì 15 settembre 2009

Monster parade 16

5

CHAMPIONS EVERSIVA!

“E che cazzo! Uno si fa un mazzo così per creare il superspot mediatico dell’anno: ricerchi i tuoi vecchi amici bombaroli che non sai dove diavolo erano finiti, organizzi un terremoto, porti tra le macerie tutti i big della terra, ti autoimponi due- tre giorni di forzata astinenza nelle austere stanze di una caserma, rivoluzioni a tuo uso e consumo tutto il palinsesto dell’emittenza radio televisiva nazionale e locale, schieri una parata di servitori che neanche ai tempi del Re Sole, srotoli la lingua del ciambellano di corte che è più lunga di quella di un’iguana e quei gran cornuti comunisti cosa ti vanno a combinare? Ma ti piazzano la prima giornata di Champions proprio quella sera cribbio!!! Passi per il Milan, che è cosa mia ( per ora, tra poco lo venderò a Gheddy: gliel’ ho promesso sotto la tenda) e stasera me lo porterò a giocare nei giardinetti condominiali di Onna, ma la Juve? Come diavolo facciamo con la Juve? Feltry, Feltryyyy, dove cazzo stai? Ma cosa diavolo ti ho riassunto a fare? Tirami fuori qualunque cosa contro di loro, non è che per caso Del Piero era ricchione? Se non lo era, inventatelo cribbio! Ma possibile che ti devo sempre suggerire tutto io?”

4

BRICIOLO, L’OTTAVO DEI SETTE NANI

Quando meno te lo aspetti, mentre la tua mente è occupata da pensieri seri, ecco che sbuca fuori a tradimento l’ottavo dei sette nani: Briciolo, quello in camicia verde: “ La lega lavora per portare la pace nella maggioranza. La sinistra si metta l’animo in pace perché dureremo tutta la legislatura”. Ah, ah , ah, Briciolo, ma dove cazzo vivi? Ma ci pensate che questa gente la paghiamo profumatamente per sentirgli dichiarare simili scemenze ? Ma da chi vai a lezione, da Ca(pe)zzone & Gasparetto? Ma Brunetta non ha niente da obbiettare? Evidentemente il nano pacificatore non ha sentito il suo principale dare del pazzo suicida a Gianfranco Fini. E magari non è a conoscenza dei colpi di machete che Feltry Kruger ha stampato sulla faccia del direttore di Avvenire e dello stesso povero Fini. Ma insomma Bricolo, non hai un briciolo di gratitudine: con tutto il bordello che c’è nel gregge (vera specialità della casa) ti metti ad insultare la sinistra che da mesi se ne sta buona buona e zitta zitta nel suo angoletto a giocare alle primarie? Ma ti capiamo: sicuramente eri distratto, magari ti stavi facendo un’entusiasmante partitina al “Rimalza il clandestino”

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L’UOMO SPAZZATURA

“Ultima chiamata per Fini: o cambia rotta o è fuori dal Pdl…Ricordi che delegare i magistrati a far giustizia politica è un rischio
( non la pensava esattamente così durante tangentopoli)…Perché oggi tocca al premier, domani potrebbe toccare al presidente della camera. E’ sufficiente ripescare un fascicolo del 2000 su faccende a luci rosse riguardanti alcuni personaggi di A.N per montare lo scandalo. Meglio non svegliare il can che dorme”. Parole tratte dalle memorie di Al Capone? O magari dalle pagine del Padrino? O forse da brandelli di un pizzino di Totò Riina? Macchè, accettate di Feltry Kruger in faccia all’alleato Fini, ovviamente! Adesso Papi potrà anche cercare di dissociarsi, ma sarebbe meglio che non lo faccia, se vuole evitare di sputtanarsi più di quanto già non lo sia….

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IL SIGNORE DEI MANGANELLI

…possiamo anche credere infatti che non detti direttamente i fondi al suo sicario, ma è evidente che rimettendolo su quella poltrona si prefiggeva esattamente questo scopo: avvalersi dei servizi di un killer professionista felicemente avvezzo a schizzare cacca contro chiunque, alleati o avversari, minacci il potere del datore di lavoro. Purtroppo però nel grigio panorama dell’informazione nazionale oggi è accaduto un fatto assai peggiore….

1

IL SALTO DEI VINTI

….Forse poteva anche essere prevedibile, ma ritrovare un mostro sacro del giornalismo progressista come Giampaolo Pansa sul carro degli ultrà del cainano ci riempie davvero il cuore di amarezza. Questa mattina infatti siamo stati colti da un mezzo infarto nel vedere il suo nome stampato nientemeno che sulla prima pagina di Libero, pronto ad illustrarci un paragone assai improbabile nientemeno che tra D’Alema e Pol Pot! Ma Giampaolo, proprio da lei che è appena passato col Put! Insomma, qui andiamo da “Dalemoni” a “Pansoni”: ed io che non mi sono perso un bestiario sull’Espresso per almeno due lustri, mi viene quasi da piangere! Evidentemente l’illustre ex progressista deve essersi davvero molto offeso per lo scarso entusiasmo con il quale certi ambienti della sinistra hanno accolto le sue teorie revisioniste. Per quel che mi riguarda ho letto attentamente il “Sangue dei Vinti” e l’ho trovato scontato. In cuor mio ero infatti convinto che anche i lattanti fossero a conoscenza del fatto che i partigiani a volte si abbandonarono ad episodi di cieca furia vendicativa, che la transizione verso la democrazia fu lunga e sanguinosa, che molti comunisti di allora sognavano in buona fede di portare a compimento la rivoluzione proletaria . Erano anche altri tempi, forse bisognerebbe tenerne conto, no? Che delusione, e poi su Libero: caro Pansa, proprio lei! Ma ne valeva la pena alla sua età e la sua storia ? Evidentemente di Montanelli non ne nascono molti, gente davvero con i coglioni che, una volta defenestrata dal fuoco amico, preferisce un dignitoso isolamento alla precipitosa imbarcata sul carro del nemico, che in questo caso sarebbe poi quello del padrone. Certo però che, viste le abituali frequentazioni di papi, un giretto sopra quel carro ogni tanto vorremmo farcelo anche noi…

lunedì 14 settembre 2009

Una leccata ci seppellirà

Siete tutti tempestivamente allertati: una gigantesca, mostruosa, umidiccia, spregevole e servizievole lingua ipertrofica sta per abbattersi implacabile sulle chiappe padronali di papi, ed i sismologi ipotizzano a catena una scossa di assestamento di gran lunga superiore a quella prevista per il dopo il Big One: speriamo che almeno stavolta chi di dovere li ascolti. Per i poveri terremotati, di nuovo trattati come umili comparse in un meschino spettacolo di sciacallaggio mediatico, non ci sarà scampo: stanno per essere travolti dalla tempesta iperlogorroica di Supernan, da uno tsunami di cazzate autoelogiative fluttuanti nel gigantesco tourbillon di servizievoli lingue in quello che già si preannuncia come il “ Lecca a Lecca” più opportunista della storia. Questo terremoto è stato davvero una manna dal cielo per lo sputtanatissimo Hardcav: viene quasi da ipotizzare che se lo sia organizzato in famiglia, magari assieme a Dell’Utri ed a qualche vecchio bombarolo stragista in disarmo. La tecnica è ben nota a tutti: hanno interrato sotto le pendici del Gran Sasso un centinaio di fondi di Feltry Kruger: l’effetto purtroppo ha superato di gran lunga ogni più catastrofica previsione, più distruttivo perfino di una decina di casse di tritolo.
Dunque, prima la tanto magnificata mobilitazione dopo 4 minuti, poi il colpo di genio del G- tappo, ora lo spettacolo a reti universali unificate delle prime casette consegnate dopo cinque mesi ( le loro ville abusive se le tirano su in tre settimane). Benedetto terremoto! Un po’ come è accaduto per la spazzatura, quella accumulatasi misteriosamente per mesi sotto il governo Prodi nella terra dove non si muove un kleenex smoccolato che la camorra non voglia. E poi misteriosamete scomparsa in 24 ore dopo l’insediamento del porno premier: c’entreranno per caso in qualche modo le cosche? Non è che Sandokan & co, analogamente ai padrini dei primi anni 90, giudicano con favore un governo che combatte i magistrati, depenalizza i reati fiscali, condona tutto il condonabile, si propone di cementificare anche il cranio di papi ( che infatti è già pieno di bitume)? Ma no, che maliziosi! In realtà hanno pensato a tutto Feltry Potter & Beldidietro: la spazzatura l’anno portata al Giornale ed a Libero ove ne pubblicano un sacchetto al giorno, peccato che uno degli ultimi era così tossico che ci ha rimesso le penne il povero Boffo. Sembra inoltre che, aprendo l’edizione odierna del manganello di papi, a Fini siano rotolate addosso due lattine di Birra ammaccate, un Pampres pisciato ed un vecchio dossier pataccaro a luci rosse che lo riguarderebbe. Spazzatura contundente, dunque: vera specialità della casa, metodo messo a punto ai tempi della P2, evidentemente.
Comunque preparatevi tutti al diluvio del “Lecca a Lecca “ prossimo venturo. Come sopravvivere ad una tale catastrofe annunciata? Indossate un buon salvagente, aggrappatevi forte al divano, mettete al sicuro i bambini ad almeno dieci chilometri da ogni apparecchio televisivo e soprattutto pregate. Chissà che almeno per una volta lassù qualcuno non si decida ad ascoltarci: “ Tu che puoi, liberaci dal nano infame e dai suoi cortigiani leccaculo, amen”

domenica 13 settembre 2009

Guerra e braghe

“In queste storie di escort sicuramente è coinvolta la mafia”. Ma bravo Braveheart, bella scoperta: chi frequentavano infatti le signorine se non papi in persona ? Ridicole, poi, tali elucubrazioni da parte di colui secondo il quale l’ attuale compagno di merende in canottiera una tempo era nientemeno che Berluskaz, “il mafioso di Arcore” ! Insomma, anni addietro i leghisti sventolavano cappi in parlamento per impiccarci i politici corrotti (amici e sodali di papi in testa), oggi li riciclano contro i magistrati non omologati. Evidentemente durante la lunga riabilitazione al celebre paziente devono essersi invertiti i circuiti neuronali: i buoni di una volta oggi sono cattivi, i cattivi sono santi. Questa malattia si dimostra poi molto più contagiosa dell’influenza suina, visto che ha colpito milioni di ovini a partire dagli ex camerati per finire ai direttori di giornaletti contundenti.
Oppure, più verosimilmente, i circuiti neuronali gli funzionano benissimo e Braveheart ha intuito da tempo che il declino politico del padrone trascinerebbe nell’abisso dell’ irrilevanza anche lui. Motivo in più per augurarselo, dunque…

Oggi poi è andato in scena il solito noiosissimo rito che si ripete stancamente da anni, reso stavolta più piccante dalla prostata del leader, che lo ha costretto in un momento di distrazione collettiva a pisciare nell’ampolla. Una volta alleggeritosi la vescica, infastidito dalle grandi manovre centriste che vede come il fumo negli occhi, Braveheart si è di nuovo calato nei bragoni del vecchio rivoluzionario ( non più di qualche giorno dopo essere andato a leccare le chiappe Vaticane in nome nientemeno che delle radici cristiane del suo partito razzista ): “ Noi vogliamo la libertà e ce la prenderemo con le buone o con le cattive!”. Siamo evidentemente di fronte ad un caso di sdoppiamento patologico della personalità: Braveheart si appresterebbe infatti a combattere contro se stesso, visto che il paese è saldamente in mano sua e del porno premier? Comunque, cari rivoluzionari in pantofole verdi, quando finalmente la pianterete di sollazzarvi con il “rimbalza il pannolone” e vi deciderete a combattere fateci prima un fischio: al fianco dei trecentomila valligiani intenti a defenestrare il piccolo tiranno mandrillo marceremmo infatti volentieri anche noi. Voi però prima alzate il culo dalle comode poltrone romane ed iniziate pure a correre!

sabato 12 settembre 2009

Il mostro della laguna

Distratti dai deliri di onnipotenza del tappo dominante, rischiavamo quasi di perderci l’esilerante show del più buffo tra i puffi gregari: Terminator dei fannulloni.
Il nanetto ha infatti picchiato duro come un pazzo contro tutto e contro tutti: la borghesia radical -chic (eterna bestia nera di ogni fascismo che si rispetti), i banchieri che votano a sinistra, ovviamente i comunisti, la Cgil, le enigmatiche corporazioni, i soliti fannulloni, gli odiatissimi magistrati, i poveri statali, i parassiti cineasti e quelli dei teatri lirici. “ Noi siamo gli smontatori di questo paese, stiamo con i buoni ed il popolo è dalla nostra parte: è dal ’94 che vinciamo le elezioni, anche se ogni tanto ce le scippano!” . Il tutti in un crescendo di furia nichilista sconosciuta anche alla più fondamentalista ed intollerante delle religioni. Per quanto ci riguarda, concordiamo solo sul fatto che stanno distruggendo il paese: materialmente ma soprattutto nel suo tessuto sociale e nello spirito civico. Siamo infatti immersi fino al collo in un delirio collettivo di visceri e budella, in una strabordante pajata degna del più sanguinolento spettacolaccio di genere pulp. Ma ciò che colpisce è soprattutto il tanfo di muffa e di vecchiume che emana da tutto ciò. Il ministro si sente un rivoluzionario, ma combatte battaglie buone solo per i libri di storia: un misto di maccartismo e craxismo fuori tempo massimo, che riportano la memoria ad un’Italietta arcaica fatta di brutti ceffi dai modi bruschi e un po’maneschi, di un partito comunista minaccioso con al fianco il suo sindacato a far da cinghia di trasmissione e l’Unione Sovietica dietro le spalle, di ristrette oligarchie radical chic altezzose ed antipopolari.
Ma a quale era geologica è fermo, ministro? Non si è accorto che il muro è caduto, che la prima repubblica è marcita, che il posto del padrone corrotto è stato preso dal padrone corruttore ( e puttaniere) ? E dove sarebbe questa misteriosa, minacciosissima sinistra? Potrebbe spiegarcelo per favore, visto che la stiamo cercando invano da anni anche noi? Non li legge ministro i giornali di famiglia? Non lo vede anche lei dalla sua altezza che i nemici da annientare oggi si chiamano Boffo, Avvenire, Vaticano, Famiglia Cristiana, Agnelli, Fini, D’Addario, Veronica Lario, De Benedetti…Tutti comunisti o sindacalisti, per caso?
E poi che toni! “ Borghesi di merda”, “Culturame parassitario”, ” Un’Italia schifosa e sporca”, ”Noi che ci facciamo un mazzo così”, “Li stiamo facendo morire”, ”Parliamo come chi si fa il culo dalla mattina alla sera”, “ Parassiti, fannulloni, andate a la-vo-ra-re”, e giù applausi e risate dalla folla di pecore osannanti in un bagno di sangue e follia populista. Evidentemente dalle parti del Gdl gente come il ministro, o come Feltry Kruger, pensano che non esprimendo concetti grossolani e cafoni con il coltello tra i denti e la schiuma alla bocca i loro non riuscirebbero a comprenderli: bella considerazione!
Una cosa del genere, ovviamente, non potrebbe mai accadere in nessun altro luogo del mondo. Ve lo immaginate uno come Obama esordire in conferenza stampa con un rutto fragoroso? O magari Angela Merkel occupata a scaccolarsi durante un faccia a faccia con l’avversario? O finanche Sarkozy magnificare in pubblico le sue acrobazie sessuali con Carla Bruni (oppure sfacciatamente con un manipolo di escort)?
Se veramente il popolo ama tutto ciò, allora dobbiamo rassegnarci: siamo degli inguaribili snob e dei radical chic senza speranza. E voi del Piddì smettetela di scervellarvi tra Bersani, Marino e Franceschini: nel nostro paese infatti per vincere le elezioni basta candidare l’uomo cloaca!

venerdì 11 settembre 2009

Ricomincio da trenta

- Inutili subalterni, vi ho qui convocati perché la situazione è grave: è in corso infatti un complotto intergalattico, concepito da menti perverse, volto a far cadere il miglior presidente che la storia dell’uomo abbia mai conosciuto dai tempi dei fenici, con i quali peraltro sono in grande confidenza avendoli ospitati a lungo in casa mia. Forze oscure tramano nell’ombra per ribaltare la volontà del gregge, mentre il mio gradimento sfiora ormai il 101%, surclassando di gran lunga quelli di Obama, Sarkozy, Putin, Napoleone, Giulio Cesare, Alessandro Magno e Giove messi assieme…
- Psssshhh, ehi ma cos’ha il padrone, è fuori? Non è che veramente non sta bene? Sarà per caso in overdose da Viagra? O magari si è intossicato col cerone… o forse con quel misterioso bitume che si spalma sul cran….
-Shhhhhh pazzo!!! Non ti far sentire, vuoi morire? Non lo sai che Feltry e Betulla ci hanno piazzato microspie anche dentro le mutande? E poi guarda che sta benissimo, è solo un po’ nervoso: gli succede sempre così quando non lo fanno trombare…
-..Tutti contro di me che in realtà sono Superman, che mi sono fatto da solo. Io amo il calcio, le belle donne, i divertimenti, le cenette simpatiche, e tutte le pecore vorrebbero essere al mio posto. E poi che colpa ne ho se ogni fanciulla che invito a casa mia insiste per darmela? Mica le pago! Scusate, ma cosa c’entrano infatti le carriere, la televisione, le candidature, il governo: loro mi mostrano il …curriculum e nessuno meglio di me è in grado di valorizzarlo adeguatamente! Certo che lo so: sono un privilegiato. Non è da tutti, infatti, essere un incrocio tra Brad Pitt e George Clooney, ma molto, mooolto più alto e più giovane di entrambi. E poi io non mi tiro indietro solo per galanteria, sono un ragazzo all’antica e di sani principi, sapete.
-Pssshh, ma allora è vero: per scrivere i suoi testi ha assunto i fratelli Vanzina!
-… Ho fatto 22 incontri multilaterali, 10 bilaterali, trasformo ogni cosa in oro, ho scongiurato la guerra fredda, risolto la politica economica mondiale, salvato le banche americane, preparato il G-Tappo con 32 incontri fisici, mi sono mobilitato in 4 minuti dopo il terremoto, sono stato sveglio 44 ore di seguito, ho affrontato a mani nude King Kong e gli ho anche trombato la bionda, ho rimesso in piedi in quindici secondi le torri gemelle, dribblo meglio di Messi, corro più di Cristiano Ronaldo, ce l’ho più lungo e più duro di Rocco Siffredi….
-Sire, scusa, la tua magnificenza è ben nota a tutti ma non dovevi introdurci novità nell’esecutivo?
-Certo, certo, ministro Frattaglie. D’ora in poi avremo un nuovo gabinetto..
-Veramente non mi chiamo Frattaglie. Va bene maestà, ma chi avrà questo onore: un economista, un diplomatico, un politologo…
-No: Tarantini. Vi comunico che da oggi sarà il nuovo ministro per gli orgasmi istituzionali
-Sire, perdonami, ma non è giusto. Cos’ha fatto lui per noi?
-Come osi discutere le mie decisioni, Cacconi ..
-Veramente, maestà, mi chiamerei…
-Basta! Ti ricordo che lui mi ha già rimediato almeno trenta ragazze mentre voi mezze seghe neanche una! Roba che per sollazzarmi un po’ durante queste pallosissime riunioni di gabinetto mi sono dovuto nominare due, tre ministrine giuste, giuste…
-Sire, ma lui non è neanche dei nostri. Ha fatto una cena con D’Alema!
-Ti faccio presente ministro Moretta..
-Non Moretta, maestà. Mi chiamo…
-Chissenefrega come ti chiami, tappetto che non sei altro! Volevo dire che a quella cena con baffino l’abbiamo mandato io e Ghedini: doveva riempirgli il bicchiere di Guttalax. Ah Ah, quel comunista sfigato, altro che regate: si è fatto certe cagate! A proposito dimenticavo, grazie alle mie battute raffinate io sono anche il premier più colto e più di buon gusto dell’universo!
- Maestà ti ricordo che domani saremo in visita in Polonia..
-Tarantini, cos’abbiamo laggiù?
-Ci sarebbe una biondina da sballo. Ma pare che da ieri abbia il ciclo.
- Frattaglie, chiamali tu: digli che si rinvia tutto alla prossima settimana. Ma per domani allora cosa rimediamo?
-Avrei due morette meravigliose e disponibilissime, lavorano in coppia a Parigi.
-Chiamatemi subito Sarkozy, proponetegli una colazione di lavoro per discutere dei problemi della globalizzazione o di cosa minchia vi pare a voi. Basta che per le sei sono libero: devo fare la doccia e prendere le compresse, cribbio!
-Maestà, ti ricordo l’appuntamento per il week end in Vaticano con Bertone
-Tarantini, abbiamo qualcosa laggiù? Fosse anche solo una monachella…
-Maestà, laggiù non si può. E poi non è aria di questi tempi. Però guarda, avrei due brasiliane a Rio…
-Tetta, al Vaticano vacci tu, che di lì sei pratico e non trombi da almeno mezzo secolo.
-Sire, non Tetta. Mi chiamo…
- Basta, silenzio! Chi di voi ha il numero di Lula? Dai che ci facciamo una vacanzetta a Rio. Tanto è tutto a spese dello stato: i soldi infatti mica li sperperiamo noi, ma quei giudici politicizzati che ancora rompono le balle con la mafia! Proprio a me poi, che i boss li ho sconfitti tutti: infatti oggi sono io il Padrino unico e assoluto. Anzi, quasi, quasi mi porto a Rio pure Apicella. A proposito, e la svedesina di quel book che mi ha dato Fido? Si può organizzare qualcosa di ufficiale a Stoccolma nei prossimi giorni?
-Maestà, è ancora minorenne: farà dicott’anni a dicembre
-Bene, rimandiamo il tutto a dopo le festività. Mi raccomando però, non deve sfuggirmi per niente al mondo! Intanto chiamiamola ed iniziamo a prescriverle la pillola…
-Sire, ti ricordo che a fine mese è in programma l’incontro con Obama
-Ma come, saranno in Italia le due gemelline olandesi! Ho speso una barca di soldi per convincerle a venire nel tuo palazzo!
- Beh, direte a quel negro abbronzato che ho il torcicollo, anzi mi faccio mettere in mutua. Non è che tu hai qualcosa da ridire, vero ministro Moretta?
- No no maestà, scherzi? I fannulloni sono solo i comunisti e i sindacalisti, figuriamoci. Solo che non mi chiamerei Moretta…
- lo vuoi capire che non me ne frega niente di come ti chiami? Qui conto solo io, voi ci siete solo perché sono obbligato a tenervi, per ora. L’unico che mi serve veramente è il ministro per gli orgasmi istituzionali e le mie velin… ehm ministrine personali. Io sono l’unico e il migliore, l’avete capito? E se qualcuno osa disturbare vi porto tutti alle elezioni ed assieme al mio gregge metterò a ferro e fuoco questo fottutissimo paese. E fotterò anche tutti voi una volta per tutte….
-Wowww papi, finalmente! Era da troppo tempo che aspettavamo questo momento!

giovedì 10 settembre 2009

Cosa sua

C’è davvero poco da scherzare: un presidente del consiglio della Repubblica Italiana che esibisce una faccia come il culo tale da permettersi di scagliarsi contro quei magistrati che cercano di far luce sui misteri della stragi, e sui rapporti oscuri tra mafia e politica, dovrebbe generare un’ondata di ribellione ed un’indignazione collettiva pari ad uno tsunami in grado di travolgerlo una volta per tutte. Invece non succede proprio niente: ai leghisti ed agli ex fascisti, ad esempio, papi oltre alle palle ha mozzato anche la lingua? Il povero Borsellino in fondo era un gentiluomo di destra, possibile che nessuno ricordi parole e contenuti della sua celebre ultima intervista? Eppure, nonostante l’implacabile censura televisiva, basta andare su Youtube per ascoltarla integralmente e farsi un’idea ben precisa su come allora andavano le cose. Invece qui si continua a delirare su fantomatici complotti eversivi, ci si divide tra ultrà delle toghe anti cainano e ultrà delle toghe anti Tonino, ci si sollazza a parlare di mignotte ( argomento assai più intrigante, bisogna riconoscerlo), si sbandierano sondaggi di gradimento che, se confermati, sarebbero spia fedele di un paese sull’orlo di una crisi di nervi (d’altra parte alle spie fedeli di papi, purtroppo, siamo tutti quanti abituati).
Forse basterebbe riportare alla memoria alcuni piccoli particolari, in realtà ben conosciuti da chiunque possa, o voglia, permettersi di pensare con la propria testa. Negli anni della caduta della cosiddetta Prima Repubblica Cosa Nostra, vedendo crollare i suoi storici referenti politici ed istituzionali, decise di alzare il tiro nei confronti dello stato. Ebbe così inizio un’epoca di attentati e stragi che costarono la vita, tra gli altri, a uomini del valore di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, colleghi di coloro che oggi si ritrovano messi alle corde dal cainano. In quegli anni papi, assillato da problemi finanziari e consapevole delle imminenti tempeste giudiziarie ormai alle porte ( che risultano dunque ANTECEDENTI alla celebre discesa in campo), decise di fondare il suo nuovo partito, Forza Italia, potendo contare sull’aiuto del vecchio amico Marcello Dell’Utri. Quella stessa persona, cioè, successivamente condannata in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e che anni addietro l’aveva agganciato a Vittorio Mangano, riconosciuto uomo d’onore e testa di ponte di cosa Nostra nell’Italia settentrionale. Numerosi pentiti hanno più volte riferito che le famiglie guardarono con favore, quando non appoggiarono apertamente, il nuovo partito i cui obiettivi, in particolare in materia giudiziaria, erano ritenuti assai più affini ai loro interessi di quelli della sinistra. Le stragi cessarono e Forza Italia conobbe in Sicilia successi elettorali senza precedenti, superiori a qualsiasi aspettativa.
Senza pretendere di voler scolpire chissà quali verità, ci chiediamo come un simile personaggio, dall'alto delle sue responsabilità istituzionali, possa permettersi di definire pubblicamente il mafioso Mangano un eroe in vitrù della sua omertà, per poi etichettare i successori di Falcone e Borsellino come eversori e sperperatori di denaro pubblico!

Sopravvivono in questo paese sfortunato brandelli di una coscienza civica degna di una destra moderata e liberale, oppure Berlusconi se li è comprati tutti assieme a camerati, ex socialisti e secessionisti di ogni genere?

“…Io debbo prendere congedo dai miei lettori perché il congedo l’ho preso negli ultimi tempi dalla stessa Italia…Credemmo che l’Italia si fosse liberata, sia pure a carissimo prezzo, di un regime che le aveva impedito di essere se stessa. Ed invece non era affatto cambiata. Erano cambiate le forme, ma non la sostanza. Era cambiata la retorica, ma era rimasta retorica, erano cambiate le menzogne, ma erano rimaste menzogne. Erano soprattutto cambiate le mafie del potere e della cultura, ma erano rimaste mafie…L’Italia è ben presto finita nelle mani di un oligopolio che di interesse ne aveva uno solo: che il potere restasse “ Cosa nostra”. In questo sistema abbiamo cominciato a veder corrompersi tutto, a cominciare dallo stato..Di questo processo di corruzione responsabile non è stata solo la classe politica, perché se è vero che questa si è dimostrata corrotta e corruttrice, è altrettanto vero che al potere è rimasta sempre con il nostro voto . ..La degenerazione mafiosa della democrazia si verificò sotto gli occhi indifferenti o ipocritamente indignati di un’opinione pubblica assuefatta alle mafie da secoli. La cultura italiana è nata nel palazzo ed alla mensa del principe, laico o ecclesiastico che fosse…il quale ovviamente se ne faceva ripagare non solo con la piaggeria, ma anche con la difesa del sistema su cui si fondavano i suoi privilegi. Così si formò quella cultura parassitaria e servile…che cerca sempre un principe cui mettersi a servizio.
…Ho smesso di credere all’Italia: sangue non ce ne sarà, siamo allergici al dramma e per la patria nessuno è più disposto ad uccidere, tantomeno a morire. Dolcemente, come anestetizzati, torneremo ad essere quella terra di morti abitata da pulviscolo umano che Montaigne aveva descritto tre secoli orsono. O forse no: rimarremo un conglomerato impegnato a discutere con grandi parole, a copertura di piccoli giochi di potere. L’Italia è finita. O forse non è mai nata. O forse è esistita solo nella fantasia di pochi sognatori ai quali abbiamo avuto la disgrazia di appartenere. Per me non è più la patria, è solo il rimpianto di una Patria”

( Indro Montanelli, 22-04-1909/ 22-07-2001)

Così parlò un grande giornalista conservatore, ma con la schiena ben dritta, poco prima di morire. Fondatore del Giornale nel 1974, defenestrato nel 1994 da Silvio Berlusconi in quanto non disponibile a farne la sua gazzetta personale

Chissà se a qualcuno fischiano le orecchie..

mercoledì 9 settembre 2009

Non aprite quella pagina

“L’autunno caldo delle toghe, così vogliono far cadere Silvio”, “ Ci riprovano un’altra volta” (Libero, 09-09-2009). Siamo alle solite: anche se nessuno ne sentiva la mancanza, riecco in scena gli eterni piagnoni! Peccato però che quegli stessi giudici bastardi che, secondo Libero, sognerebbero ancora una volta di far fuori il pornopremier diventino eroi per il Giornale se cercano di fottere Tonino: “Di Pietro indagato per finanziamento illecito ai partiti”( Il Giornale, 09-09-2009). Un vero scandalo! Non la notizia , probabilmente la solita pataccona, ma il fatto che a denunciarla sia il gazzettino personale di colui che Craxi ed il Psi li ha coperti d’oro per anni ( ben ripagato, ovviamente). Quello stesso Bettino che, sia detto per onor di memoria, veniva massacrato tutti i giorni indovinate proprio da chi? Ma da Feltry Kruger, ovviamente: allora Mani Pulite se la sognava di notte e con Di Pietro si arrapava da morire. Evidentemente le cose cambiano…
Il problema è che la premiata ditta Pena & Panico ( alias Libero & il Giornale) questa volta è stata brutalmente spiazzata dalle esternazioni del padrone, il quale dapprima ha recitato la solita favoletta vittimista del golpe giudiziario che ci propina da un ventennio (” I pm di Milano e Palermo complottano contro di me!”), poi però si è messo ad esaltare la tangentopoli pugliese (“ A Bari ci sono inchieste interessanti” che sputtanerebbero la sinistra, ovviamente). Insomma, questi benedetti giudici sono cornuti oppure no? Dipende da chi disturbano e da cosa vadano a cercare, ovviamente. Nel dubbio, comunque, Pena & Panico si sono furbescamente divisi i compiti: uno randella e l’altro lecca, così almeno sono sicuri di non sbagliare e sopratutto il padrone non s’incazza.
Feltry Potter poi carica come sempre a testa bassa contro il quotidiano che popola gli incubi del Cainano: “False firme di Repubblica: ne sbandierano 280 mila, ma tra i firmatari ci sono anche Topo Gigio, Maradona, Pinco Pallo, Emilio Fede e perfino il premier” ( Il Giornale, 08-09-2009). Ma senti un po’ chi parla: uno che spara fetentissimi dossieracci- pataccona procurati da Gambadilegno accanendosi sul nemico con uno stile degno di Willy il Coyote! Per quanto riguarda Maradona, ad esempio, la cosa non sorprende: Kruger forse non lo sa, ma oggi esiste la rete ed altri famosi personaggi stranieri hanno opportunamente sottoscritto. Se il Pibe poi ha davvero cliccato, vorrebbe dire che la “mano de Dios” ha compiuto il suo gesto più prezioso, dopo il famoso gol all’Inghilterra, si intende. Su Topo Gigio poi cosa c’è di strano? In fondo hanno firmato anche i sette nani, incazzati come bisce perché uno tappo più di loro gli ha trombato Biancaneve. E Pinco Pallo? Se un tizio che si chiama in questo modo è diventato direttore del Giornale, ci stupiamo che un omonimo sia riuscito a cliccare su un tasto di un pc? Insomma, Feltry Potter continua a scivolare sulle bucce di banana, anzi: sulle bucce del banana. Il tutto ad uso e consumo del bandana, come sempre. Altro dunque che “ Ridicola sinistra in ridicolo festival” ( Il Giornale, 08-09-09): ridicolo Giornale in ridicola destra!

Monster parade 15

5
I CRONISTI TERRONI

L’ultima pittoresca iniziativa leghista consiste nella guerra scatenata contro il cronista romano e quella siciliana, incaricati di commentare la storica regata veneta. “ E’ scandaloso che non sia affidata a cronisti veneti o veneziani!”, tuonano assai poco sereni i serenissimi. Se passasse questo principio, d’ora in avanti i programmi sulla preistoria dovranno essere commentati dai Flinstones, quelli sullo spazio da Et e quelli sull’influenza suina dai tre porcellini. Inoltre, applicando il metodo alla politica, in futuro le leggi che riguardano ad esempio la prostituzione dovranno essere messe nero su bianco da donne di facili costumi…Sapete, con il governo di Papi spesso la realtà riesce perfino a superare l’immaginazione !

4
LA PROSSIMA VITTIMA

Dopo aver killerato il direttore di Avvenire, Carlos Feltry alza il tiro ed invia un proiettile, sotto forma di titolaccio a nove colonne, alla prossima vittima designata: nientemeno che il presidente della camera! “ Sei un comunista…torna nei ranghi….ma chi ti credi di essere…”. Papi dichiara di non saperne nulla, allora è proprio vero che le bugie hanno le gambe corte! Se così fosse, comunque, sarebbe la seconda volta che il suo killer preferito riesce nell’impresa di stupirlo: per lui, dopo il salto di qualità da un quotidiano sfigato a quello di proprietà del padrone, si prevede imminente un’altra bella promozione.

3
QUEL NANO INFAME

“ Che in Italia ci sia un regime è una barzelletta dei catto-comunisti e dei loro giornali, che sono il novanta percento del totale”. Dopo aver letto parole del genere veniamo subito assaliti da un dubbio : ma con una faccia così il cainano dove si sbarba, sul bidet? Proviamo infatti a fare due conti facili facili: “Il Giornale”, “ Libero”, “ Panorama”, “Il foglio”, “ Chi”, e tutti gli svariati rotocalchi della Mondadori sono di sua proprietà, o comunque suoi ultrà fedelissimi. Vicine al gregge si posizionano poi innumerevoli testate locali più o meno importanti, per non parlare di quotidiani d’area, tipo “ Il Secolo”. Poi ci sarebbero i grandi giornali indipendenti, “ Il Corriere della Sera” e “ La Stampa”, terzisti per vocazione, ma comunque iperprudenti e mai antigovernativi (leggere Panebianco, Ostellino e Galli Della Loggia per credere). In televisione non ne parliamo neppure: Tg1, Tg2, Tg4,Tg5 e Studio Aperto sono saldamente nelle sue mani. Insomma: praticamente un pensiero unico. E se qualcuno si oppone? Se è fortunato arriva Ghedini e lo querela, come è capitato a Repubblica, Unità e Famiglia Cristiana (da Maroni), se invece è sfigato ci pensa Feltry Kruger a farlo fuori. Insomma, in un tale scenario Orwelliano, se i media a lui devoti sono solo il dieci per cento vuol dire che le edicole dovrebbero essere grandi almeno come aereoporti. Ma non è così: ad essere talmente smisurata è infatti solo la sua iperbolica faccia come il culo! Chiosa finale: “ Mi sono rivolto alla magistratura perché libertà di stampa non significa libertà di insultare, mistificare e diffamare”. Perfetto papi, chissà cosa ne pensa Feltry Potter..

2
L’OCCULTATORE ROMANO

Forse, tra una raffica di kalashnikov ed un colpo di machete, Jason Feltry qualche cosa che non sia una cazzata ogni tanto la scrive. Vista la rapidità con la quale il quotidiano della Santa Sede si riavvicina al governo infatti, con il cadavere di Boffo ancora caldo e gran parte del mondo cattolico giustamente indignato e depresso, qualche oscuro confilitto sicuramente si annida nei meandri del Vaticano. Adesso dunque la Conferenza Episcopale è servita, ed il conto a papino è già stato recapitato. Ma la mossa si mostra, ad occhi un minimo accorti, in tutta la sua miopia: ha scristianizzato infatti la nostra società più il pornosovrano con la sua corte decadente ed i suoi falsi valori in questi ultimi quindici anni di chiunque altro nei precedenti duemila: vale la pena vendersi ad un tipetto del genere per un piatto di lenticchie e qualche leggina ipocritamente moraleggiante? E poi qualcuno si stupisce se le chiese sono sempre più vuote!


1
RIVOGLIAMO I COLONNELLI !

Sembra passato un secolo da quando Gianfranco Fini era un generalissimo temuto e rispettato a capo di un manipolo di arditi colonnelli in camicia nera. E sembra quasi un reperto archeologico quella romantica foto in bianco e nero della squadra di calcio del “Secolo”. Oggi il padrone è cambiato, i duri e puri sono diventati teneri come sofficini, ed il vecchio capitano è finito in panchina. Anzi in tribuna. “Comunista”, “ Traditore”, “ Vergognoso”, “ Ridicolo”, “ Ma rientra nei ranghi!”: queste le gentili carezze con cui Carlos inizia già da oggi a killerarlo, con il suo inconfondibile stile pulp, sul suo giornaletto assassino. Per non parlare del sintetico, ma efficace: “ Questo è matto” riservatogli dall’alleato Umberto Bossi . Insomma, se qualcuna aveva dei dubbi su quale fosse la vera natura dell’operazione politica del predellino, adesso è servito: altro che fusione, si è trattato solo di una pura e semplice annessione, senza per fortuna spargimento di sangue ma solo di poltrone e, verosimilmente, di quattrini. Praticamente, anticipando il piano casa, il cainano si è costruito una bella verandina su Forza Italia .E l’amministratore di condominio? La lega, ovviamente. Insomma, il Gdl ha fatto irruzione sulla scena politica italiana con la forza di un vero evento rivoluzionario: la Rivoluzione (La) Russa

martedì 8 settembre 2009

Giudizio universale 4: la caduta degli Dei

-Ma insomma cos’è questa storia? Come sarebbe a dire che San Pietro si è dimesso? Come osate venire quassù a disturbarci, piccoli comuni esseri mortali?
-Comuni mortali a chi? Anzi comincia a scendere da quel trono che voglio iniziare a prenderci le misure! E tagliati la barba, cribbio!
-Padre, ma chi è questo tappetto che osa parlarti così?
-E tu da dove salti fuori con quei capelloni e quel pizzetto? Cosa sei, un hippy? Uno sporco comunista da centro sociale? Feltriiii, cosa abbiamo su questo qui?
-Ma come osi, io sono il figlio della vergine Maria !
-Vergine si, come Noemi! Ghedini, hai inoltrato la richiesta per quel dna di cui ti parlavo?
-Ma padre, questo qui è pazzo. Io sono colui che ha compiuto miracoli !
-A chi lo dici! Io ho sconfitto il comunismo, risolto la crisi energetica, salvato il pianeta, arrestato terremoti e carestie, scongiurato un’invasione degli alieni, portato la vita media a centovent’anni, debellato l’inquinamento atmosferico, distrutto batteri e virus, sconfitto l’impotenza, trombato ragazzine…
-Ma tu non sai con chi stai parlando: io a Gerusalemme ho fondato la chiesa cattolica! Abbiamo milioni di fedeli in tutto il mondo!
-Ed io sul predellino ho fondato un partito, ed ho milioni di servitori tutti a casa mia!
-Io sono pastore del mio gregge!
-Peggio per te, io del mio sono solo il padrone.
-Io ho salvato meretrici dalla lapidazione!
-Ed io le ho portate al governo!
-Io ho guarito i lebbrosi !
-E io ho rianimato i socialisti !
-Ma io ho moltiplicato pani e pesci!
-Ed io ho moltiplicato le antenne. Ora sono tutte mie e ci faccio quello che mi pare…
-Ah si? Io sono quello che ha tramutato l’acqua in vino!
-Ed io i fascisti in pecore!
-Una volta ho camminato sulle acque del mare !
-E io cammino da sempre in un mare di merda!
-Ho resuscitato Lazzaro!
-Ho ammazzato Boffo!
-Ho restituito la vista ai cechi!
-Mi sono riempito la testa di capelli !
-Io racconto parabole!
-Io invece le installo!
-Hai presente la pecorella smarrita?
-Chi, Fini?
-Io sono stato nel deserto, ed ho resistito al demonio!
-Anche io sono stato nel deserto, ed ho ceduto a Gheddafi. In una tenda…
-Io ho guarito la figlia di Giairo. Le ho detto: ”Fanciulla ti dico alzati”, e lei si è alzata!
-Io invece ordino a tutte:” Fanciulle vi dico sdraiatevi”, e loro se ne vanno buone buone sul lettone!
-Io sono morto per voi, mi hanno crocifisso i romani con accanto due ladroni!
-Io invece ho vissuto solo per me. Mi volevano crocifiggere i giornalisti , ma li ho eliminati tutti. Ed i ladroni non li ammazzo: li assumo. In fondo sono pur sempre colleghi.
-Il mio corpo è stato dentro un grande velo
-Il mio invece dentro un sacco di veline
-Ma io sono risorto !
-E io sono prescritto!
-Ho partecipato all’ultima cena
-Ed io all’ultima orgia. Per ora…
-Io sono colui che da tutti è lodato
-Ah, Ah! E tu vieni a parlare di lodi proprio con me?
-Io ho mandato i miei apostoli in giro per il mondo
-Ed io i miei avvocati tutti in parlamento
-Io ho predicato la morale del regno del padre!
-Un altro moralista del cazzo! Feltriiii
-Ti aspetto per il giorno del giudizio!
-Ah, Ah, Ah, Ti piacerebbe! Sono immune…
-Ma madre, tu non dici nulla di fronte a questo scempio?
-Con lui non ci parlo, mi ha appena pizzicato il sedere…
-Ma come hai osato! Sant’Ambrogio e tu? Ma cosa ci fai con quello strano alone verde che ti circonda?
-Tel chi? Sarà un guasto. Veramente ora sarei di ronda…
-E tu, San Gennaro, cosa fai con quelle tavole?
-Guaglio’, sto cominciando a preparare la cassa. Sai, quella del mezzogiorno…
-O cielo! E tu, Maria Goretti, niente da aggiungere?
-Fratello, io…
-Dimmi, sorella, dimmi
-No, volevo dire, Grande Fratello. Ci sarebbe ancora un posticino..
-Basta! I tuoi valori sono incompatibili con il paradiso!
-Niente affatto! Infatti li ho già piazzati da tempo tutti nei paradisi. Fiscali
-Padre, questo qui dopo aver corrotto il suo mondo sta facendo lo stesso anche con il nostro! Ma tu non hai nulla da dire?
-Si figliolo, una cosa ce l’avrei: Pietro ci ha trovato un bel monolocale con angolo cottura. Preparate le valige tu e mamma, quassù non è più posto per noi…