martedì 22 settembre 2009

Mai dire Rai

Dell’oscena edizione speciale del celebre “Lecca a Lecca” si è detto e scritto ormai quasi tutto: in pochi (per fortuna) hanno assistito ad una manifestazione di ottusa arroganza da parte del padrone, impossessatosi, senza averne alcun diritto, di uno spazio televisivo in prima serata che non gli apparteneva con il solo scopo di imporre alle masse plaudenti un polpettone propagandistico fatto d'insulti ed aggressioni, come sempre assiso sulla genuflessa schiena del grande leccaculo. Ma ciò che forse non si è sottolineato abbastanza è la falsità dei contenuti: in pratica meno dello 0,5 del totale dei cittadini aquilani ha ricevuto alloggi, costruiti perdipiù in quella provincia di Trento, amministrata nientemeno che dal centrosinistra.
Di cosa cazzo ti glorifichi, dunque, caro pornopremier? Pensi che siamo tutti così idioti da immaginarci schiere di terremotati sorridenti e felici in crociera, o magari in villeggiatura nelle tue ville piene di escort e veline? Ma di che mondo vi ostinate a parlarci, voi che pensate di essere padroni del paese solo perché alle ultime europee avete preso il 35%? Sapete cosa vuol dire questa cosa? Esattamente, conti alla mano, che c'è più della metà del paese che non ne può più delle vostre cazzate e che giustamente preferisce rifarsi gli occhi con quel pezzo d'uomo di Gabriel Garko o godersi una bella partita di Champions piuttosto che ascoltare le favole di un nano fanatico al cospetto di un servo. Viste le menzogne sparate a raffica, forse sarebbe a questo punto il caso di ideare una puntata riparatoria del vergognoso “Occulta a Occulta”, che siamo certi verrebbe trasmessa alle 3 di notte, magari su qualche oscuro canale opportunamente fatto sparire da ogni piattaforma satellitare o digitale terrestre.
A questo punto il problema dei cittadini italiani non è più quello della libertà di informazione, ma quello del diritto a non essere disinformati: utopia pura.
Quando in una afosa notte d'estate il cainano cominciò a pianificare la strategia del terrore autunnale, lo scopo ultimo in fondo era proprio questo: intimidire, aggredire, confondere, depistare, occultare. Il tutto in un paese dove il concetto stesso di fatto appare di per se eversivo alle èlite padronali, queste sì davvero di merda, caro ministro Brunetta!
Prendiamo ad esempio la stampa di famiglia: il solo nominare il terribile Feltry Kruger evoca ormai terrore allo stato puro. Ma anche Libero tenta faticosamente di svolgere al meglio quelle funzioni corporali per le quali l’illustre fondatore lo ideò diversi anni orsono. Mirabolanti in questo senso le recenti battaglie contro gli Agnelli(noti bolscevichi pronti a portare a compimento in Italia la rivoluzione socialista travestiti da padroni) ed il capo dello stato, impallinato con le bare dei poveri militari ancora ben esposte.
Fantastica poi la campagna contro i cosiddetti "furbetti", da parte di un quotidiano che ha per riferimento un tipetto che possiede più società off-shore che capelli in testa, ed i cui bilanci sono più truccati del volto perennemente esposto alle alle telecamere. La strategia? Sempre la solita: guai a toccare il padrone, perché chi è senza peccato, in questo paese così simile a lui, scagli la prima pietra.
Ma di storiella su un furbetto ne abbiamo una fresca fresca anche noi.
Un celebre imprenditore italiano utilizza un intermediario americano suo socio per acquistare diritti cinematografici: in pratica il film viene comprato negli Usa dal socio pagandolo uno e rivenduto (per finta) all’imprenditore amico in Italia a dieci. I nove eccedenti vengono quindi occultati dal socio stesso in conticini sparsi per il mondo e riferibili indoviante a chi? Ma al padrone, naturalmente. Ecco un sistema semplice semplice ma moooolto furbo per creare un bel fondo nero.
Geniale, no?
Ora, il nome del socio è Frank Agrama (sembra quello di un tipo appena uscito fuori dalle pagine di Mario Puzo), indovinate un po’ come si chiama il padrone? Beh, non ve lo diremo per non rovinare la sorpresa, ma per aiutarvi ve lo descriviamo: basso, pelato e notoriamente molto arrapato.
La domanda cruciale riguardo al tema dal quale eravamo partiti, cioè quello dell’informazione e della disinformazione, adesso è questa: pensate che avrete mai modo di leggere qualcosa sulle mirabolanti vicende di questi due furboni nelle sanguinolente pagine di Beldidietro o di Krueger? Ma quando mai! Piuttosto loro titoleranno sdegnati:”Le toghe rosse di Milano pronte a perseguitare di nuovo il povero Silvio per portare a compimento il progetto eversivo volto a capovolgere la volontà del popolo sovrano!”
Cioè del 35% del gregge. Punto.
Ma il cainano ha adesso per la testa ben altri pensieri: ieri è stato notato nell’atto di battersi il petto durante la celebrazione delle vittime... Si pensava fosse un atto di costrizione, in realtà stava solo accertandosi di avere con se la scatoletta del Viagra.
Altro che forza Italia: Povera Italia! Come ti sei ridotta, se dobbiamo sperare nientemeno che in un cardinale per ascoltare una voce che ci ricordi la costituzione e l’obbligo da parte di è incaricato di funzioni pubbliche di svolgerle con disciplina ed onore, altro che gossip!
Qualcuno dice che con questa gente qui il nostro paese è finito a puttane. Magari, qui a puttane ci vanno solo loro. Mica sono fessi, cosa vi credete...