domenica 20 settembre 2009

Le relazioni pericolose

- Di nuovo qui, figliolo? Cosa ha combinato stavolta? Hai commissionato un altro omicidio? Hai ceduto di nuovo al demonio? Hai peccato ancora…
- No, padre, nella mia vita c’è un vuoto, un vuoto enorme!
- Certo figliolo, ti capisco. Vivere come te nel peccato e nella lussuria più sfrenata, circondato da cortigiani immondi e sicari spietati…
- D’accordo, padre, però la smetta di parlare come Di Pietro. Mi consenta. Il fatto è che c’è un grande vuoto…
- Lo so, il tuo stile di vita peccaminoso non potrà che condurti alla dannazione delle fiamme eterne!
- ...No padre, non è quello che mi spaventa, un lodo lo approviamo in cinque minuti. E’ questo vuoto che mi angoscia...
- Figliolo, potevi prevederlo che un giorno la tua anima...
- La mia anima? Ma cosa dice, cribbio? Parlavo del lettone: c’è un vuoto enorme, padre! Tutte quelle grandissime e giovani gnocche: sparite, scomparse! Che vuoto padre, che vuoto! Giampy, Giampy dove sei?!


- Sire, devi ascoltarci stavolta. Non puoi continuare così: orge, festini, ammucchiate>. Alla tua età, poi, e con tutti gli impegni che hai. Non possiamo continuare a stravolgere l’agenda del tuo illuminato governo in base alle compresse di Viagra che assumi ed alle telefonate di quel disgraziato che ti riempie la casa di putta... Ehm, di ragazze.
- Va bene, ho capito, d’accordo.
- Maestà, bisogna che riprendi saldamente in mano le redini del tuo enorme potere. Noi ti adoriamo e faremmo ogni cosa per te, ma nemici oscuri tramano nell’ombra: Il Vaticano, Fini, le toghe rosse…
- Ho capito, ho capito, ora smettila!
- Maestro, io ti parlo così perché ti sono umilmente devoto da sempre...
- Lo so, lo so, grazie.
- Sovrano, noi siamo tuoi, lo sai, nel corpo e nell’anima... E per questo governo siamo pronti a morire! Basta con le escort sire, ti prego!
- Va bene, ma ora ti stai cinque minuti fermo?! Lo sai che quando lo facciamo in questa posizione sono scomodo e poi mi viene il torcicollo, cribbio!


- Posso entrare, presidente?
- Aspetta un attimo lì fuori, ti apro subito. Parla intanto, parla pure...
- Presidente, scusami, ma per me è diventato davvero duro. Tu continui a chiedermi di mandarti ragazze ogni giorno e ad ogni ora, ma io sto attraversando davvero un brutto momento...
- Lo so, lo so è duro davvero..
- E’ duro, è duro. L’altro giorno volevi una bionda, ieri due more, per domani ne vuoi una mulatta. Ma io dove vado a trovarle? Per non dire di quanto mi costano…
- Certo, capisco. E’ duro…
- E’ durissimo. Con i giudici che mi stanno sul collo, poi... Dobbiamo rallentare, presidente. Dovrai arrangiarti un po’ di più da solo. In fondo sei il migliore e ti piace conquistare, no? Certo però che le tue “conquiste” mi hanno svuotato il conto in banca... Ma ora è diventato duro, troppo duro.
- E già, è davvero duro. Quindi smettila di rompermi il cazzo perché poi finisce l’effetto della pillola e tu mi distrai: adesso fila a trovarmi la giapponese, marsch! Arrivo piccoline, arrivo, ecco a voi il vostro papino...


- Gheddy, Gheddy, come amo queste notti di sesso e poesia vissute con con te sotto la tenda...
- Che stress, ma vuoi tacere? Ho sonno! Uffa, questi italiani: solamente sesso, pizza e mandolino…
- Gheddy, come sei rude! Non trovi romantico stare qui ad ascoltare il rombo del tuono?
- ...Tuono? Ma se non piove da 26 mesi! Guardie, idioti: vi avevo detto di non dare da mangiare fagioli a quel cazzo di cammello!
- Oh Gheddy, e poi che bello quando mi solletichi le gambe e mi dai quei pizzicotti proprio in quel posto...!
- Accidenti, lo sapevo: questa zona è piena di scorpioni.
- Che romantico tutto ciò, Gheddy: io e te vicini vicini ad ascoltare i misteriosi canti lontani delle tue genti...
- Veramente sono i lamenti dei profughi che mi hai rimandato. Qui dietro c’è uno dei miei lager: ora stiamo facendo un po’ di spazio, erano in troppi lì dentro…
- Gheddy, Gheddy, stasera ho provato l’ebbrezza di fare la pipì nel deserto, ero anche controvento!
- ...Azz, ecco chi mi ha pisciato sulla tenda nuova! Accidenti, ma vuoi stare attento?
- Ma soprattutto è stupendo vivere con uno che la pensa come me su tutto: la democrazia, il popolo bue, le donne, gli eroi nazionali (il mio si chiama Mangano), le amicizie, il potere... Gheddy, ti prego, ora che mi sono liberato di quella stronza di mia moglie sposiamoci!