domenica 6 settembre 2009

Monster parade 14

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CALDEROLI

“Voto agli stranieri? Ma quando mai! Non vorremmo ritrovarci un giorno con un presidente abbronzato”. Certo, loro infatti stravedono per un presidente truccato. Per un partito da circo risulta in effetti molto più appropriato un pagliaccio che un quarantasettenne di colore riuscito nella storica impresa di farsi eleggere alla Casa Bianca. Caro Calderoli, visto il successo estivo del “rimbalza il clandestino” non potremo inaugurare anche noi il nostro simpatico giochino, il ” Rimbalza il cretino”?

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TREMONTI

La caratteristica comune di tutte le esternazioni del superministro è quella di attribuire le colpe di qualsiasi cosa a chiunque gli capiti a tiro, siano esse l’Europa, La Cina, il Giappone, Obama, il sindacato, la globalizzazione, Marte, la Spectre, il virus dell’influenza ovina ( gravissima minaccia per il bacino elettorale del gregge). Oggi si scaglia di nuovo contro le banche, quelle stesse che prima voleva colpire con la pittoresca Robin Hood tax, poi ha profumatamente foraggiato. Caro Tremorti, nessuno più di te ha frequentato i conti pubblici italiani in questi ultimi quindici anni, non sarà mica che, come pensiamo in tanti, in realtà passavi di li per caso?

3
CA(PE)ZZONE

Ogni giornata ha le sue croci, la nostra si chiama Ca(pe)zzone, cioè colui che contende la palma di “papipappagallo preferito” all’ ineffabile Gasparetto. Non c’è infatti telegiornale pubblico o privato, regionale o nazionale, programma di intrattenimento, spazio informativo, cartone animato che non lo veda spuntar fuori con il suo bel faccino da secchione pronto ad illuminarci su quanto sia figo il padrone e quanto siano stronzi i comunisti, cioè i suoi alleati fino a ieri. Radicale fin dalla culla, diventa il più giovane segretario di sempre alla verdissima età di ventotto anni. Nel 2004 pubblica il suo secondo libro: ”Un fantasma gira per l’Europa: l’Europa”, nella nuova edizione aggiornato in “ Un fantasma gira per l’Europa: il mio”. Eppure sembrava fosse sopravvissuto ai numerosi scioperi della fame e della sete intrapresi assieme ai suoi antichi mentori, Marco Pannella ed Emma Bonino. Memorabili quelli contro il sovraffollamento nelle carceri ed a favore dell’indulto: oggi che sta con la lega la quadra l’hanno trovata assieme: li ammazziamo tutti prima, magari nel mare, così neanche dobbiamo spender soldi per seppellirli. In passato si è distinto anche per l’impegno profuso nei referendum abrogativi la legge talebana del gregge sulla procreazione assistita. Oggi che per contratto deve leccare il sedere al Vaticano, chissà cosa ne pensa di quella e di tutte le sue antiche battaglie nel nome della laicità. Inoltre ricordiamo l’impegno nella costruzione della Rosa nel Pugno, adesso nel pugno di papi c’è finito proprio lui ,altro che la rosa! Insomma un po’ alla volta un piacione del genere non poteva che finire nell’orbita del Caimano. Adesso ne è diventato nientemeno che il portavoce, e ci faremo tutti quattro risate quando sarà costretto a fornirci spiegazioni sul testamento biologico, sulla pillola abortiva, sulle scuole cattoliche ed altre cosucce del genere. Forza laico Ca(pe)zzone, facci vedere un po’ se sotto quegli occhialetti da secchioncello si nascondono due palle così, oppure se sei diventato anche tu un' inguaribile pecorella senza speranza come tutte le altre!

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PAPI

Inchiodato su di una rabbiosa castità in patria, sfogata evidentemente senza appagamento alcuno sui suoi zerbini di fiducia e su qualche pecora gonfiabile, è costretto adesso a rifugiarsi in evolute democrazie straniere (la Libia, la Tunisia) per tirar fuori i suoi istinti più profondi. E riesce perfino ad essere sincero, quando dichiara illudendosi di passare inosservato che “ ..oggi niente può influenzare le masse come la Tv, la stampa è ben lontana dal farlo”. Ma veramente, papi? Sarà, ma noi inguaribili comunisti l’avevamo sempre sospettato. Poi, è più forte di lui, comincia ad esaltare il ruolo puramente decorativo della donna sullo schermo, materia nella quale si professa superesperto, e conclude da perfetto mandrillo chiedendo il numero di telefono all’intervistatrice. Scherzava? Ma figuriamoci: Il pornopuffo in questo periodo ha perso il pilu, mica il vizio!

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FELTRY KRUGER

Al sicario di papi abbiamo dedicato anche troppo spazio in questi giorni convulsi, adesso ci ha veramente rotto le palle. Una sua esternazione merita però di essere ricordata: “ La vicenda Boffo è una faccenda interna alla chiesa. Se è andato via ci sarà un motivo”. E ti credo: sbatti il direttore di Avvenire in prima pagina con l’accusa di essere frocio e molestatore e poi fai finta di stupirti se è costretto a farsi da parte? Per quanto riguarda la prima delle due accuse, il solo divulgala dimostra la meschinità dell’intera operazione. Sulla seconda invece, a parte il mistero del documento patacca, cosa si vorrebbe dimostrare, che non essendo il Boffo un‘anima candida non può permettersi di criticare il cainano? A dire il vero la povera vittima si era solo limitata, con estrema prudenza, a dar notizia del disagio causato al mondo cattolico dai comportamenti del premier: tutto ciò gli è costato la vita. Insomma il Pornonano sta al duce come Kruger sta all’olio di ricino: il suo giornale infatti fa veramente cagare!