giovedì 24 settembre 2009

Per chi suona la banana

“Detesto le tue idee ma darei la vita perché tu possa esprimerle”. Purtroppo da noi non funziona esattamente così: “ Detesto le tue idee e darei la vita per poterle sopprimere”. La vita tua, ovviamente. Feltry Kruger dunque, con tutti i suoi ben noti killeraggi a base di dossier patacconi, non è la malattia ma solo uno dei suoi innumerevoli sintomi: lo stile ed i toni dell’estrema destra berlusconiana sono infatti quelli da sempre.
Volete un esempio pratico? Facciamoci una bella scorta di Maalox ed andiamo a rileggere ciò che vari esponenti del gregge furono capaci di vomitare addosso al povero Enzo Biagi dopo il celebre editto bulgaro:

“Il Fatto di Enzo Biagi è stato un vergognoso comizio, ormai i servitori dell’Ulivo non sanno più che inventarsi…Il Fatto si può eliminare, non serve a niente… Biagi non faccia il martire, lei ha fatto campagna elettorale con i soldi del centrodestra. Quando si sparge l’incenso conformista lei è sempre il primo…Biagi è il sintomo di democrazia insana…Biagi cerca il martirio mediatico: diamoglielo!…La vigliaccheria è stata quella di utilizzare il servizio pubblico per insultare Bossi, la Lega, il Polo. Per fortuna il contratto di Biagi sta scadendo e sarà sufficiente non rinnovarglielo (piccolo diktat non bulgaro ma padano firmato Calderoni)…Ipocrita e arrogante, un mostro sacro degli affari suoi. Punta al carisma del martire e dà fiato alla tromba, anzi al trombone .Questo mostro sacro degli affari suoi dovrebbe imparare ad essere più parco di contumelie ed isterismi politici.. Al Corriere gli hanno preferito Paolo Mieli perché è uno che rompe meno le palle. Anche l’orario della sua rubrichino è tutt’altro che suo, è nostro perché lo paghiamo noi. Biagi si caccia da solo per cupidigia di eroismo, dopo quarantun anni in cui di cupidigie se ne è levate tante. E’ lui che si caccia da solo per biechi interessi di bottega (per la cronaca, questo gentiluomo che si esprimeva così era Giulianone Ferrara)….Enzo Biagi da quarant’anni occupa ogni spazio tv: è come il confetto Falqui (mylord Gasparetto) …Per capire il provincialismo di certa stampa basta leggere le parole di Biagi sul Corriere: un’odiosa incapacità di capire tutto ciò che di grande, di nobile, di lungimirante, di politicamente importante e di umano, si di umano, c’è nelle azioni di Silvio Berlusconi (questa è facile: potrebbe parlare così solo il suo cagnolino, se avesse la parola, oppure Sandrino. “Sire noi ti adoriamo, ti benediciamo, siamo interamente devoti a te”!) ….Biagi ha ottantaquattro anni. Largo ai giovani (Giovanardi, eterno enfant prodige democristiano in andropausa) ….Truculento e volgare, il tutto condito da una battuta gravemente maschilista nei confronti di una coordinatrice di Forza Italia, definita biondona. Se ci fosse il festival del cattivo gusto Biagi lo vincerebbe (Cecchetto, Cecchetto, festival del cattivo gusto? Evidentemente con un vecchio craxiano riciclato il padrone non parlava mai di donne, sennò si che ne sentiresti delle belle!)…Poco elegante, antichi livore, non capisce l’ironia del premier….Incredibile carica di odio e di livore personali, odio atavico….Sconcerta ed amareggia il livore irriverente, determinato dall’odio ideologico.”

Ma vediamo come si esprimeva il Pornopremier: ” Quello di Biagi, Santoro e Luttazzi è stato un attentato alla democrazia, mi hanno fatto perdere 17 punti in campagna elettorale….Hanno fatto un uso criminoso della televisione pubblica. Non dovrà più accadere….Credo che ci sia un elemento di gelosia in Biagi e Montanelli, erano più anziani di me e non accettavano di essere meno importanti…E’ una vergogna che un giornale come il Corriere ospiti i commenti di un vecchio rancoroso che ce l’ha con me”

Infine l’ultimo atto: Enzo Biagi ci lascia ed ecco in azione il vecchio coccodrillo, ipocrita e piagnone: “Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso, rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima”Ma vaffanculo, và!