giovedì 17 settembre 2009

Gli avvocati del diavolo

“Senza lodo io non godo”. Atterrito da questa prospettiva, per lui molto più devastante dello stesso presentarsi finalmente davanti ad un magistrato, il premier ha scatenato in sua difesa anche l’avvocatura dello stato, evidentemente non soddisfatto del battaglione di avvocati-deputati schierato in parlamento. “Senza lo scudo del lodo il premier potrebbe essere costretto a dimettersi”: vorrebbe essere una minaccia, per gran parte del popolo italiano rappresenta invece la più luminosa delle speranze .
Il giorno dopo la tele-disfatta, sbolliti i furori iniziali che stavano seriamente minacciando la sua chioma pop, la priorità di Papi risulta adesso quella di mettere in ogni modo i bastoni tra le ruote a Ballarò: non sia mai che gli odiati comunisti ottengano uno share superiore al miserevole 13% del grande leccaculo! Scartata per mancanza di tempo l’ipotesi di affidare il malcapitato Floris alle “amorevoli cure” (a suon di pataccone) di Feltry Kruger, si è infine deciso di puntare anche stavolta sullo stravolgimento dei palinsesti televisivi nazionali: verranno dunque anticipate a questa sera nientemeno che: la finale di Champions League ( Rai uno), il Festival di Sanremo ( Rai due), l’inaugurazione del mondiale sudafricano ( Canale 5), la notte degli Oscar ( Rete 4), Giovannona Coscialunga ( Italia 1), la consegna dei Nobel ( La Sette) ed infine la telecronaca in diretta dello sbarco del primo uomo su Plutone ( ovviamente in pay per view, solo su Mediaset Premium).
Se nonostante un simile palinsesto Ballarò dovesse battere ugualmente “Lecca a Lecca”, il premier infuriato si recherà personalmente a smontare una per una le casette consegnate al popolo bastardo ed irriconoscente, altro che nidi d’amore!
Le stesse verranno poi rimontate in territori più appropriati, e messe a disposizione di tutte le veline e le letterine di passaggio. Tra poco ci saranno le elezioni, bisognerà pur cominciare a compilare le liste, no?