lunedì 31 agosto 2009

L'armata Brancaporcone

- Ragazzi davvero un ottimo inizio, sono molto soddisfatto di voi. Adesso però ho bisogno di Pompa…
- Wowwww, papi che bello! Oggi tocca a me, evviva!!
-Ministra stia calma, ma cosa ha capito? Intendevo Pio Pompa, lo spione. Quello che ci rimedia sempre quei bei dossierucci taroccati che tanto ci hanno fatto comodo anche in passato…
-Sire, veramente Betulla Farina l’ha sguinzagliato sulle tracce di Franceschini: sembra non si cambi le mutande da una settimana!
-Bene, benissimo. Mi piace quando sento l’odore del sangue del nemico. Ma piace quando la battaglia si sposta su argomenti così elevati. Mi piace tirar fuori le palle ed andare a vedere cosa c’è sotto…
-Woww papi, per te c’è sempre il solito perizoma leopardato!
-Ministra, ma insomma si contenga. E poi lo vede anche lei che sto schizzando..
-Ma papi, non potevi aspettarmi ?
-Ministra!!! Volevo dire che sto schizzando negli indici di gradimento! Sono ormai al 73%, e salgo di un punto per ogni cadavere di straccione che viene ripescato nel Mediterraneo. L’ho detto anche a Ghed, dopo averlo fatto di nuovo con lui sotto la sua tenda: ammazzatene più che potete qui in Africa, cosi posso dire che gli sbarchi diminuiscono, quelle pecore farlocche dei miei elettori se la bevono, ed io schizzo sempre di più!
-Papiii, mi ecciti quando sei così maiale…
-Per favore,ministra. Ne riparliamo stasera nel mio palazzo, grazie. A proposito, ma dov’è Feltri, Feltriiii cosa t’ho rimesso a fare su quella cazzo di inutile potrona se non ti trovo mai? Feltriii..
-Sire, veramente è sceso nelle fogne, sta cercando materiale per il suo prossimo scoop. Dicono ci sia nell’aria qualcosa di grosso: pare che De Benedetti da piccolo abbia violentato una pecora !
-Cribbio, un atto di violenza sessuale contro un nostro elettore! Benissimo, andiamo avanti…
-Certo padrone. Io ne ho una su Bersani: comprava i giornaletti porno all’edicola della Berta e poi si chiudeva nel bagno e si liberalizzava certe pugnette…..…
-Veramente, sire, lo faccio tutti i giorni anche io con il calendario del ministro delle pari opportunità. Sennò non riesco a prendere sonno…
-Ed io, maestà, ti confesso che lo faccio con “Una storia italiana”.
-Va bene, va bene, ora basta. Ma cosa siamo diventati, l’anonima pipparoli? Per favore, in fondo saremo anche un gregge, ma abbiamo pur sempre la maggioranza cribbio! Andiamo oltre…
- Eccoti servito, padrone: Rosy Bindi pratica body massage al Deborah Center, Livia Turco ha le caldane, la Serracchiani la spirale scaduta, Giovanna Melandri i cicli irregolari e la sindrome premestruale come tutte le comuniste, la Finocchiaro ieri sera ha dimenticato la pillola, Franceschini soffre di emorroidi, D’Alema piscia controvento durante le regate, Veltroni ha un alito fetido con cui uccide i bambini africani e da piccolo si è fregato la figurina di Pizzaballa, Di Pietro fa giochetti sadomaso con le manette, Casini ha la prostata ingrossata. De Benedetti si gratta le palle se vede un gatto nero e Agnelli non ha mai pagato un biglietto della Juve in vita sua!
-Eccellente: spazzatura allo stato puro con in più storie di materasso! Le mie preferite, quelle più amate dal nostro popolo. Bravi, non siete tutti poi così deficienti, in fondo! Ma Ghedini? Dove diavolo sta quel vampiraccio sfigato adesso!
-Non si sente tanto bene, padrone.
-Ma come, in questo momento è buio, l’abbiamo già trasfuso tre volte, e che cazzo! E ora cosa diavolo ha?
-Colpa di Gasparri, sire. Ha esagerato con l’aglio nella bruschetta, gli è scappato un rutto, e Nonsferatu che era li di fronte adesso è in coma!
-Va bene, se muore ditemelo che richiamo Pecorella. Andiamo avanti, cos’altro avete?
-Io ne ho una papi: Prodi ce l’ha piccolo!
-E tu come lo sai? Non dirmi che ti fai pure i comunisti!
-Beh, sono o non sono quella delle pari opportunità? E poi mi arrapava l’idea di uno che ti ha battuto due volte su due alle elezioni…
-Come ti permetti?? Io sono invincibile ! Quelli erano solo brogli, erano truffe, erano ribaltoni! Guardie portate questa peccatrice nel mio palazzo. Stasera dovrai darti molto da fare per farti perdonare! Ed ora chiamatemi Bossi, cribbio!
-Non può venire sire, sta finendo il “ Tortura il clandestino”. Oggi giornata moscia, ne ha ammazzati solo ventitre…
-Poveraccio! Adesso però organizzatemi un bell’incontro con il Papa che dobbiamo fare pace. Sbrigatevi, dai…
-Ma sire dopo tutto il casino che è successo?
-Ebbene sarò magnanimo: nonostante tutto ciò che e capitato lo perdono, accetterò le sue scuse e mi degnerò di vederlo lo stesso. E poi state pur certi che mi riceverà: sapete, ho qui un bel dossier con certe notiziole anche su di lui….

domenica 30 agosto 2009

Il giornale dello sciacallo

“Abbiamo appena iniziato a caricare i fucili”, minaccia truce il novello Carlos al soldo di Papi, e già oggi le colonne del Giornale hanno più l’aspetto di agghiaccianti fosse comuni in tempi di pulizia etnica che quello di normali pagine di un sia pur schierato quotidiano. Tra le righe insanguinate possiamo già riconoscere i poveri resti della famiglia Agnelli, di Ezio Mauro, di Dino Boffo, di Carlo De Benedetti, dei Moratti, di Antonio Di Pietro,di Dario Franceschini e dei centristi. Ma loro hanno appena cominciato….Il tutto seguendo l’antica ma sempre valida regoletta nazista: ne colpisci uno ( il padrone) ne ammazziamo dieci.
Ma questa volta a Kruger ed al suo mandante Papi il proiettile sembrerebbe proprio essere scoppiato in mano: la famosa nota informativa alla base della vomitevole diffamazione del povero Boffo ha infatti tutto l’aspetto di una vera e propria bufala, e riporta l’attenzione collettiva alle mai cessate attività di zelanti ed oscuri servitori dello stato, ma soprattutto di papino, intenti a raccogliere nell’ombra tonnellate di dossier- spazzatura da usare poi per quelle soffiatine a giornalisti compiacenti che tanto fanno felice il comune padrone.

Ma facciamo un passo indietro.

Nel 2006 gli agenti della Digos fanno irruzione in un appartamento di via Nazionale a Roma dove opera un certo Pio Pompa, ex comunista di quelli che tanto piacciono a papi, ora funzionario del Sismi. Fu assunto direttamente da Niccolò Pollari, generale della guardia di finanza scelto direttamente dall’allora premier ( si parla sempre di papi, ovviamente) . Nei cassetti, negli schedari e nei computer dell’appartamento in uso al funzionario dei servizi segreti la polizia ritrova appunti e dossier su politici, magistrati, imprenditori, giornalisti, dirigenti delle forze dell’ordine, oltre alle prove dell’attività di disinformazione svolta da Pompa, per conto di Pollari, facendo recapitare e pubblicare veline, perlopiù inattendibili, da giornalisti amici e compiacenti. Tra i quali l’allora vicedirettore ( ma guarda un po’!) di Libero Renato Farina, giornalista già in odore di servizi segreti. Pompa e Pollari si erano conosciuto tramite Don Verzè, il prete imprenditore del San Raffaele, da sempre legato indovinate a chi? Ma a Papi, naturalmente. Pompa si dimostra di una efficienza mostruosa nel mettere assieme dossier su dossier: naviga in internet, legge giornali si informa su tutto e tutti: insomma un vero e proprio spione coi fiocchi. Peccato che le notizie raccolte siano a volte attendibili, ma altre volte delle vere e proprie bufale. Del resto, in caso di pericolo, possono dimostrarsi molto utili anche quelle. Intanto l’attenzione delle forze dell’ordine si concentra su un appunto anonimo datato 24 agosto 2001 in cui ci si propone di “ disarticolare con mezzi traumatici” l’opposizione al governo Berlusconi ( ma a questi qui piacciono davvero tanto le campagne d’autunno). Citiamo testualmente dalle pagine di “Mani sporche” ( ed Chiarelettere) “ Chi legge ha la sgradevole sensazione che tutto quello che è accaduto nei cinque anni del centrodestra sia stato pianificato a tavolino: dalla guerra ai magistrati e ai giornalisti scomodi, alle leggi ad personam per bloccare i processi, fino alle calunnie contro l’opposizione a colpi di commissioni vergogna come la Telekom Serbia e la Mitrokin”
Insomma, un vero e proprio manuale su come “disarticolare”, “ neutralizzare”, “ridimensionare”, “dissuadere” i nemici di Papi. Un vero e proprio progetto paraeversivo a tutto vantaggio di chi adesso piange ogni giorno in diretta a reti unificate contro un ipotetico piano eversivo messo in opera chissà da chi ( magari da un manipolo di mignotte assatanate di potere?) ai suoi poveri danni.
La storia a quanto pare si ripete: stiamo assistendo infatti ad una massiccia campagna di diffamazione contro tutti i nemici,veri e presunti, di papi e del suo sistema di potere, portata avanti dai media di sua proprietà e da giornalisti ( sempre gli stessi) alle sue dirette dipendenze, e basata su documenti e dossier di oscura provenienza e dubbia attendibilità. In sostanza, se la famosa nota informativa non accompagnava affatto, come riferito da Carlos, la sentenza del giudice di Terni, allora si tratta di una bufala, e le notizie giunte all’attenzione del giornale, vere o false che siano, non possono che apparire come il frutto avvelenato di un lavoretto sporco con conseguente soffiata .
Papi insomma, oggi come allora, è tranquillo e convinto di tenere tutto il paese per le palle. Troveremo mai qualcuno in grado di dare finalmente una bella strizzata di coglioni anche a lui?

Caos calvo

La notizia del giorno è quella che ci racconta di colui che si è fabbricato una quantità industriale di lodi ed immunità varie, confezionategli su misura da zelanti servitori al fine di sfuggire al giorno del giudizio, intento a piagnucolare sulle spalle di quegli stessi magistrati da lui sempre ricusati e vilipesi nel nome della sua lesa onorabilità di onesto puttaniere di famiglia. E lo fa chiedendo nientemeno che una vagonata di euro a quel direttore di Repubblica accusato di spregevoli diffamazioni nel giorno stesso in cui il killer di famiglia, Feltry Kruger, lo sbatte in prima pagina a nove colonne per una storiella di evasione fiscale. Sarà mica che questa improvvisa necessità di denaro stia a dimostrare che il nonnetto si è speso tutto l’ingente patrimonio di famiglia in escort ed avvocati?
Comunque, ammesso e non concesso che effettivamente gli Agnelli fossero un manipolo di incalliti evasori fiscali, Ezio Mauro un serial killer professionista, Boffo un pedofilo stupratore di bambini, Moratti un avvelenatore di operai e De Benedetti un agente segreto al servizio del Kgb dell’amico Putin, ebbene tutto ciò sarebbe senz’altro deprecabile, ma non ci risulta che costoro si siano mai autoimposti alla guida del paese con una perseveranza ai limiti dell’ ossessione. E perdipiù potendo contare sul determinante vantaggio, ai fini della creazione del consenso, di una potenza economica e mediatica senza pari al mondo ( Ti piace vincere facile? Entra anche tu nel “Gregge e Vinci “!). In effetti il problema politico principale di papi è proprio questo, ed in tanti ci chiediamo cosa aspetti a mandare a cagare un paese che in una metà buona dei suoi cittadini si ostina a non amarlo ed a disistimarlo con tutto il cuore, ad imbottirsi di viagra, a reclutare una carovana di escort ed a chiudersi con loro in una tomba fenicia per godersi i suoi miliardi dedicandosi ad infiniti festini da sballo. E per favore, zelanti pecorelle, non ripeteteci a pappagallo la favoletta del consenso popolare che lo vorrebbe eternamente in sella: la storia ci insegna che spesso anche i peggiori dittatori ne sono stati a lungo gratificati, dall’antichità fino ad Adolf Hitler. E soprattutto non lo pone affatto al di sopra della legge ed al di fuori delle regole, come tutti voi cercate spudoratamente di sostenere da sempre.
Comunque soliderietà a Repubblica ed a tutti i giornali stranieri che dovessero incappare nella stessa scellerata inziativa. Che oltretutto ha il sapore di un potenziale, clamoroso autogol: se i giudici gli daranno torto, infatti, come potrà Papino il Breve continuare a sottrarsi alle dovute risposte?
Noi nel nostro piccolissimo contribuiamo alla causa riproponendo una versione riveduta,concentrata ed aggiornata delle due serie di dieci domande precedentemente pubblicate

DIECI DOMANDE PER TE

1- Signor presidente, è cosa nota che lei abbia chiamato personalmente al cellulare la minorenne Noemi Letizia per dirle che era rimasto colpito dal suo volto angelico e dalla sua apparente purezza. Non è che per caso aveva sbagliato numero e voleva telefonare a Sandro Bondi?

2- Signor presidente, perché spara in continuazione tutte queste balle? In fondo lei sostiene che il gregge la vuole così, e noi pensiamo che purtroppo sia vero. Allora perché non sbandierare ai quattro venti, e con legittimo orgoglio, che lei in realtà lei se le tromba tutte e lo fa con sommo godimento perché può permetterselo in quanto ricco, potente ed impunibile?

3- Signor presidente, non trova grave per la democrazia italiana che lei non sia riuscito a trovare un posto nell’europarlamento, nelle istituzioni, o nel governo del paese a tutte le fanciulle che la chiamano Papi? Si dice inoltre che nel suo governo ci siano ministri assunti a tale funzione in virtù di favori sessuali a lei concessi. Ci si riferisce, per caso, al solito Sandrino Bondi?

4- Signor presidente, lei si e’ intrattenuto con una escort la notte del 4 novembre 2008, e sono decine le squillo che secondo gli accertamenti frequentavano le sue dimore. Lei dichiara che non sapeva fossero prostitute. Ma, se come dice non ne era a conoscenza, sapeva almeno di essere sposato? E se non si era dimenticato di avere una famiglia, perché i suoi media fanno a pezzi Veronica, a partire da quel “Libero” che titolava “ Veronica velina ingrata?”. Ed inoltre cosa pensava, che decine di splendide fanciulle venissero a letto con lei in quanto alto, giovane, bello e ben pettinato?

5 -Signor presidente, se in qualcuno di quei famosi voli di stato stracarichi di veline, letterine e saltimbanchi di corte c’era ancora qualche posto libero, perché non ci ha fatto un fischio e non ci ha dato uno strappo anche a noi?

6- Signor presidente, può dirci con certezza che le sue frequentazioni non abbiano compromesso gli affari di stato? Può garantire ai cittadini italiani di non essersi pagato le escort con il tesoretto di Prodi ? Può assicurarci di non aver fatto sesso con Gheddaffi sotto la tenda a Villa Pamphili? E’ in grado di dimostrare che non è vero abbia pizzicato le chiappe alla regina durante la visita a Buckhingham palace?

7- Signor presidente, firmerebbe ancora una legge che punisce il cliente di una prostituta? E se si, dovremo aspettarci una successivo lodo per i puttanieri che ricoprono le più alte cariche dello stato? Avrebbe ancora la faccia tosta di tornare a leccare il sedere al Vaticano presentandosi, non invitato, ad un bel family day?

8- Signor presidente, lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della repubblica? O al contrario ritiene di essere più adatto al ruolo di monarca assoluto, Pontefice Massimo e presidente della Galassia, come le suggerisce da anni Giuliano Ferrara? E si rende conto che al contrario in molti ritengono, e non solo nel nostro paese, che lei potrebbe al massimo aspirare alla carica di presidente onorario di un bel centro estetico per body massage?

9 -Signor presidente, lei ha parlato di progetti eversivi. Si riferiva a quelli che persegue con tenacia fin dai tempi in cui era affiliato alla loggia P2 ? Può garantire di essere intenzionato a smetterla di utilizzare intelligence, polizie ed avvocati-parlamentari contro testimoni, magistrati, giornalisti, come è capitato di recente ad esempio con la spazzatura procuratale da qualche oscuro servitore deviato e riguardante il povero Boffo?

10- In definitiva signor presidente, quali sono le sue condizioni di salute? Come riesce a reggere quei ritmi da forzato del materasso alla sua età? Inoltre, papino, ci giunge ora la notizia della sconfitta del Milan per 4-0 al derby: dopo Ezio Mauro, domani Ghedini sporgerà querela anche contro Mourinho?

venerdì 28 agosto 2009

Feltry Kruger: nightmare, dal profondo delle viscere

Quel cattivone di Feltry Kruger stavolta l’ha combinata davvero grossa, con quei suoi artiglioni grondanti sangue e materia organica a volontà! Contro chi ti va infatti a lanciare una fatwa proprio alla vigilia della Perdonanza di Papi? Ma nientemeno che contro il direttore dell’Avvenire, sbattuto in prima pagina sul Giornale di proprietà dell’aspirante leccacul… ehm, perdonando con l’infamante accusa (dal punto di vista del gregge nero, ovviamente) di essere un omosessuale ed un molestatore! Apriti cielo! Per prima cosa stasera Papino la cenetta col cardinale se lo scorda, e peggio ancora gli toccherà un pasto frugale da vero sfigato con Gasparri che gli sputazza in faccia tutto il tempo, ed Apicella con le sue insopportabili esibizioni da scadente strimpellatore da pianobar. Ma diavolo di un Feltry, non ti hanno avvertito che si può nuocere al padrone anche per eccesso di zelo servilista? Papi adesso, per farsi perdonare dagli offesissimi porporati, dovrà inventarsi una legge sul testamento biologico così restrittiva che i poveri medici saranno obbligati a rianimare e ad infilare un catetere ed un sondino natrogastrico perfino alle mummie del museo egizio.
Ma facciamo un passo indietro.
Tutto nacque in una torrida notte di mezza estate, allorquando un padrone in piena crisi di astinenza da escort prese la storica decisione di cominciare ad esibire le palle anche fuori della camera da letto. Con il solito piglio autoritario e il vigore cameratesco che lo contraddistingue, convocò allora alla Certosa le sue pecorelle preferite, elevate d’ufficio al prestigioso ruolo di falchi del gregge. Assieme a loro elaborò una strategia d’attacco in pieno stile sbarco in Normandia: occupazione militare di Raitre, spedizione di Fazio e della Littizzetto a Guantanamo, querela a Repubblica, militarizzazione del Giornale con Feltry Kruger piazzato di nuovo in sala settoria… cioè in direzione, campagna stampa iperaggressiva contro tutto e tutti: Agnelli, De Benedetti, Moratti, L’Avvenire, Famiglia Cristiana, il Papa, Franceschini, Obama, le banche, i comunisti, le toghe rosse, la stampa rossa, il pianeta rosso , cappuccetto rosso e via delirando.
Feltry Kruger, in data 22 agosto, esordiva dunque con queste dichiarazioni: “ Fra qualche settimana l’opposizione, in mancanza di argomenti politici di spessore, ricomincerà a pescare nel torbido, a frugare nella pattumiera del gossip. Non è una previsione è una certezza: le corrazzate di De Benedetti sono state mobilitate per la ripresa della pugna nel terreno più congeniale: il materasso”. Di seguito, in data 24 agosto: “ ..Quanto alle presunte menzogne del cavaliere, finche riguardano corna e similari non ne tengo conto, non ho i titoli ne la fedina sessuale adatta per giudicare. ”. Salvo poi, il giorno 28, uscirsene con questa polpetta avvelenata per il padrone e scagliata contro “Il supermoralista condannato per molestie”, cioè nientemeno che l’autorevole direttore di Avvenire. Insomma, una vera imboscata in pieno stile Feltry Kruger. E perdipiù concretizzata su quale terreno? Ma proprio su quel materasso rinfacciato ai progressisti, diamine! E con quali argomenti? Materia sessuale, ovviamente. Anzi peggio: omosessuale! Ma Freddy, e la tua famosa fedina inadeguata di cui tanto parlavi? Evidentemente non è adatta per giudicare le avventure hard del padrone, ma basta ed avanza per tutti gli altri comuni mortali.
Ma il meglio doveva ancora venire”… Le chiacchiere non bastano a crocifiggere una persona. O meglio, sono bastate solo per due persone: Gesù Cristo per certi suoi miracoli e ( udite, udite!!!) Silvio Berlusconi per certi suoi giri di valzer con signorine in verità molto disponibili”. Berlusconi come Gesu Cristo, dunque. Che modestia, caro zelante giornalista che rispondi al nome di Gabriele Villa (Certosa). Una simile visione riduttiva del ruolo di Papi ti costerà di sicuro il posto al Giornale e l’immediato trasferimento al molto più sfigato Libero alla corte dell’appena defenestrato Maurizio Beldidietro.
Ma la cosa più singolare è constatare questo folle imbarbarimento generale, questa guerra senza esclusione di colpi contro tutto e contro tutti. “Libero “ ha dedicato ben otto giorni ( !) di titoloni a nove colonne contro la famiglia Agnelli accusandola di problemi fiscali gravi, certo, ma che appaiono una barzelletta se messi a confronto a quelli di cui è accusato Papino il Breve. Feltry Kruger nel frattempo si dedica con sadico accanimento al linciaggio dell’Ingegner De Benedetti , di Moratti, dello stesso Agnelli ( che ha pure la sfiga di essere morto, e dunque di non poter più sporgere querela: che stile e che coraggio, kruger!), ed ovviamente del povero Boffo usando a piene mani e senza alcuna ombra di scrupolo quelle stesse armi rinfacciate da Papi ai suoi nemici mediatici.
Affari e politica dell’ingegnere, dal colpo di mano sui cellulari al giallo della seat. Vita e miracoli del finanziere piemontese che nel 1991 tentò di rovesciare le elezioni per portare al potere il Pci” , “ Le tv di De Benedetti: un disastro”, “ Cossiga ringrazia il Giornale: finalmente avete svelato gli intrighi dell’ingegnere con i sovietici” , “ I traffici oscuri di De Benedetti, la denuncia di un alto ingegnere Olivetti…” ,“ I privilegiati del fisco. Agnelli cattivo maestro, un modello per gli evasori”, “ Lo scheletruccio di Dario, in un processo Enimont spunta fuori il suo nome”, “ Perché i signori Moratti si regalano cento milioni ?, " Ezio Mauro ha pagato ottocento milioni in nero, sua figlia si faceva la pipì nelle mutandine, suo nonno si scaccolava ai semafori”, e via delirando in un crescendo ormai agghiacciante: ora almeno abbiamo capito finalmente dove papi ha occultato tutta la monnezza di Napoli: tra le colonne del Giornale, cribbio.
E il Piddì? Praticamente non esiste, tutto impegnato com’è nell’elezione del suo pontefice massimo con tempi molto più dilatati di quelli di un conclave. Alla fine l’unica fumata che si vedrà sarà infatti quella proveniente dalle palle dei suoi elettori. Feltry Kruger gli degna così solo due titolini di pessimo gusto e stile vagamente necrofilo:” Un partito, tre segretari, tanti zombi”, “ La sinistra muore e si fa anche un po’ schifo”. Dalle parti tue, Kruger, invece avete una padrone, un manipolo di disponibili escort che hanno fatto carriera, un pugno di maggiordomi ed un gregge di docili e candide pecorelle. Ma se a voi sta bene così…
Chiudiamo con una chicca sempre estratta dai giornaletti spazzatura di Papi: “ Vale la pena curare chi non cura se stesso?”. Questa, cari miei, è un’ottima domanda da girare però agli estensori della legge sul testamento biologico, che pretendono e ci imporranno ogni sorta di tortura e di accanimento terapeutico ( in nome del principio etico assoluto del leccaggio del culo Vaticano) anche nei confronti di coloro che, giunti ad un passo dall’inevitabile fine, desidererebbero solo essere lasciati andare in santa pace. In tutto questo schifo ciò che più mi fa più incazzare è la consapevolezza che a decidere su quando e come potremo morire non saremo noi, ma uno come Gasparri!
Che tristezza: la nostra vita appesa ad un semplice “ Beeee”.

giovedì 27 agosto 2009

News di fine Agosto

PERDONANZA AD PORCELLUM

Storici, antropologi, giuristi, alchimisti ed eruditi di ogni ramo dello scibile umano si dannano da anni per scoprire quale sia stata la prima legge ad personam confezionata ad uso e consumo di Papino il Breve. In mezzo a tutte queste Cirami, Schifani, Alfani e maialate del genere, districarsi risulta infatti impresa ai limiti dell’impossibile. Ma oggi finalmente sembra si sia raggiunta l’illuminazione: il precursore dei vari Ghedini, Pecorella & co. è stato identificato infatti nientemeno che nella figura di Celestino v°, il sommo pontefice che otto secoli orsono introdusse la pratica della Perdonanza, cioè l’ennesima paraculata escogiatata per garantire l’assoluzione dai peccati a quei furbacchioni che si recavano in pellegrinaggio all’Aquila. Ebbene, l’illustre personaggio di certo in cuor suo sapeva benissimo che molti anni dopo di tale opportunità si sarebbe giovato un vecchio ed incallito peccatore, bramoso di lucidare un po’ i suoi sputtanatissimi rapporti con le alte gerarchie vaticane. Papi che si reca alla Perdonanza ha però l’aspetto di una così spudorata leccata di purpuree chiappe che potrebbe perfino funzionare. Soprattutto se a divulgarla al gregge adorante provvederanno zelanti servitori del calibro di mastro Minzo, Feltry Potter, Emilio Fido e Maurizio Beldidietro!


EREZIONE E LIBERAZIONE

Formigoni ci ha dato una volta per tutte la conferma definitiva che il pornopremier frequenta Casini. Niente di hard, tranquilli, ci riferiamo soltanto agli intrighi con esponenti del partito dei Cesa…roni in vista di future nuove alleanze politiche .“ Con loro ci sono da sempre valori comuni”, ha chiosato il belloccio del Pirellone, con l’aria di uno che tutto sembrerebbe fuorché un casto e puro verginello. Ma in questo caso, governatore, come reagiranno i leghisti? :” Con loro ci sono da sempre valori comuni”. Ma scusi, e le leggi razziali, i cadaveri nel Mediterraneo, il pacchetto sicurezza, il reato di immigrazione, le escort ed i festini, le minorenni, le parole di Veronica Lario? Cosa c’entrano tutte queste squallide vicende con un partito che si richiama esplicitamente ai valori cattolici? ”Con loro ci sono da sempre valori comuni”. Insomma, Cocorico Formigoni sembra avere le idee molto chiare, anzi ne ha una sola però ben stampata nel cervello. D’altra parte da sempre il mondo cattolico risulta spaccato in due realtà ben distinte tra di loro: da una parte c’è l’ anima solidale, tollerante, umile e modesta che si ispira al santo che parlava con gli uccelli, dall’altra c’è l’anima più sensibile al fascino del potere e del denaro, ottimamente rappresentata al meeting di Erezione e Liberazione, e da sempre innamorata di colui che parla e ragiona con un solo uccello: il proprio.


TORTURA L’ITALIANO

Questi leghisti devono averci proprio preso gusto con i giochini dell’estate. Conclusosi così nell’ignominia il celebre “ rimbalza il clandestino”, oggi Maroni si diletta con il gioco della torre, e dichiara che tra Bossi e Berlusconi lui butterebbe giù senza esitazioni il secondo. Perfetto ministro, chi ben inizia infatti è a metà dell’opera. Per completarla però non potrebbe essere cosi gentile da far giocare un pochino anche noi ?
Ma il peggio deve ancora arrivare. Sembra che su Facebook impazzi il nuovo, delirante mostriciattolo leghista:”Tortura il clandestino”. Non sappiamo ancora se sia una cosa seria oppure una goliardata di pessimo gusto, ma non importa. I clandestini in fondo possono ritenersi dei privilegiati: loro li torturano, li malversano e li sfiniscono solo da qualche settimana, a tutti noi poveri italiani questi del gregge ci massacrano le palle da ben quindici anni!

mercoledì 26 agosto 2009

Travolti da un insolito destino nell'azzurra tenda d'agosto

-Che bello Ghedd, come amo questo luogo romantico: il vento caldo, la sabbia, il rumore sommesso delle onde, le palme, l’odore acre del deserto…
-Come, cosa dici? L’odore acre del deserto? Ma insomma guardie, vi avevo ordinato o no di portar fuori dalla nostra tenda questo cesso d’ un cammello col meteorismo? E poi senti un po’ Silvio, non riesci a stare zitto almeno dieci minuti e a lasciarmi riposare in santa pace? Lo sai che io sono sempre stanco, dopo averlo fatto…
-Quanto sei bruto! Ma mi piaci proprio perche sei fatto così: un vero maschio selvaggio e prepotente. Dai insultami: chiamami bottana, chiamami giornalista, chiamami magistrato! E poi, birichino che non sei altro, se veramente vuoi dormire smettila di leccarmi proprio qui, dietro l’orecchio, cribbio.
-Ma che diav…Guardie, già che siete qui portate via anche questo vecchio porco di un iguana, per favore. A proposito, visto che ci siamo, per quella autostrada che mi avevi promesso, quando pensate di consegnarmela?
-Direi dopo che abbiamo ultimato la Salerno –Reggio Calabria.
-Veramente gli accordi non prevedevano tempi superiori al secolo..
-Dai Gheddy, vedrai che mi farò perdonare con le nostre frecce tricolori, che verranno qui su mio ordine qui solo per celebrare il tuo grande party …
- Va bene,va bene. Ma senti, secondo te perché quel maledetto coyote non la smette di ululare in questo modo? Sarà mica in calore? Questo rumoraccio mi distrugge il cervello!
-Ma non è un coyote, sciocchino, è La Russa che sta dando disposizioni per la nostra bellissima parata…Ascolta io e te, con al fianco il mio amico di letto Vladimir, faremo grandi cose ne sono convinto: elimineremo un sacco di ceceni, giornalisti, comunisti, profughi. Festeggeremo assieme i nostri eroi: al-Meghrai, Mangano..….
-Certo certo. Però bisogna ammettere che ci vuole un bel coraggio nel farsi vedere in giro per il mondo con un personaggio così sputtanato, così preso per il culo, cosi screditato e malvisto in ogni angolo del pianeta!
-E’ vero Ghedd, ma tu lo sai che a me il coraggio non manca…
-Veramente stavo parlando di me. Sono io che devo avere proprio due palle così per mostrarmi in giro con uno come te. Ma tu lo sai perché affronto tutto ciò, vero?
-Certo, certo: vuoi che io ti paghi bene. E tu sai perfettamente che al mondo come compro le persone io non le compra nessuno.
-Perfetto, bravissimo. Ed è solo per questo che ancora ti sopporto sotto questa tenda. A proposito, ma perchè mi porti sempre qua dentro e non magari in un bel motel ?
-Non so, mi sembra cosi esotico, cosi romantico. Mi ricorda la mia gioventù, quando mi esibivo nelle navi e cantavo come un usignolo. E poi il cliente ha sempre ragione no?
-Va bene, daccordo, però adesso dormiamo, ti prego…
-Capo, capo, l’iguana si contorce dai dolori, è in preda a spasmi squassanti, ha la lingua tutta blu, sicuramente è stato avvelenato!
-Cosa? Accidenti, ma non ti aveva leccato la testa? Ma cosa cazzo ti metti su quei quattro peli ridicoli che ti sei appiccicato sul cranio?
-Scusami Ghed. Dai perdonami, in fondo era solo un iguana. Una bestia così vale appena poco di più dei clandestini che ci divertiamo a buttare in mare assieme ai leghisti. Dai perdonami, ti faccio costruire cento chilometri di autostrada in più. Bacino, bacino…
-Accidenti a te, con le tue chiacchiere e quella faccia come il culo che ti ritrovi riesci sempre ad infinocchiarci tutti quanti. Adesso però dormi che sennò ti faccio mozzare la lingua. E scommetto che allora nel tuo paese finalmente in tanti comincerebbero ad amarmi per davvero!!!

martedì 25 agosto 2009

Feltry Potter

Giuriamo sulla chioma trapiantata di Papi che per alcuni giorni non ci occuperemo più delle esternazioni del principale direttore dello schieramento a noi avverso. Oggi però, dopo aver preso ancora una volta atto del tono singolarmente dimesso delle sue risposte alle provocazioni di Repubblica e del Manifesto, ci sentiamo in dovere di segnalare un memorabile ed istruttivo estratto dal suo ultimo articolo di fondo.

” …ma non si devono più elencare le presunte malefatte di Berlusconi, non serve perché da quindici anni voi non parlate d’altro, e la giustizia milanese non fa che organizzare inchieste e processi dall’esito nullo. Già, nullo. E non dite che tutto ciò è dipeso dal lodo Alfano, in vigore da solo un anno”

Capito bene? Esito nullo! Grandioso,una vera magia! Insomma, noi poveri babbiani ci siamo chiesti per anni in quale luogo misterioso ed oscuro papi tenga chiusa la sua “redazione ad personam”: nel cratere del vulcano di Villa Certosa? In una tomba fenicia? Sotto il lettone di Putin? Nella stalla di Mangano? Dentro la tenda di Gheddaffi? Macchè, in realtà questa si trova ad Hogwarts, la celebre scuola di magia e stregoneria dove il maghetto con gli occhiali, Feltry Potter, ha imparato ad eseguire le sue strabilianti magie, quali ad esempio quella di far scomparire un curriculum giudiziario lungo quanto l’elenco telefonico della città di Dehli, con tutti i suoi quattordici milioni di abitanti. Oppure riuscire a far apparire il lodo Alfano come l’unica “magia ad personam”, vaporizzando così anni ed anni di oscure depenalizzazioni, prescrizioni brevi, immunità, rogatorie, lodi, estensioni di condoni su aree protette, riordini radiotelevisivi, porcate elettorali ecc, ecc. O magari nel far apparire condannati eccellenti come Previti, Mills e Dell’Utri come persone mai conosciute, tantomeno frequentate, da quello spirito casto e puro del suo datore di lavoro. Il tutto sotto la sapiente guida del dotto Minzulinus Silente, così chiamato perchè al mondo di entità silenti come il suo tiggiuno non se ne trovano neanche a pagarle.
Siamo dunque in trepidante attesa del prossimo episodio della saga. Dopo i primi grandi successi, “ Feltry Potter e il lodo filosofale”, “ Feltry Potter e la camera dei lettoni” , “ Feltry Potter e l’ordine dei fenici”, "Feltry Potter e il festino di fuoco", siamo dunque in attesa dell’ultimo: “ Feltry Potter e il principe mezzoporco” . Cosa ci riserverà stavolta il ministro della magia, Piton Tremonti? Quali peccatucci scompariranno grazie alla sapiente “bacchetta ad personam” di Feltry Potter? Quanti babbiani clandestini verranno “rimbalzati” fuori da Hogwarts perché non in regola con i documenti?
Domattina leggeremo il primo capitolo direttamente sul “Giornale”. Siamo tutti quanti in trepidante attesa!

lunedì 24 agosto 2009

Monster parade 13

5
I CINQUE SOPRAVVISSUTI

Eh sì, questi sfacciati che hanno osato sopravvivere ad una delle più riuscite partite di “Rimbalza il clandestino si pentiranno presto dell’ impudenza dimostrata e del meschino attaccamento alla loro insignificante esistenza. Presto verranno infatti visitati dal nostro amatissimo ministro dell’Interno, e tanto per cominciare dovranno versargli i diecimila euro di multa previsti dalla nuova legge che abbiamo appena approvato. Poi li sbatteremo per un po’ in un campo profughi e quindi li rispediremo all’inferno. Così un’altra volta ci pensano bene a sopravvivere ed a rovinarci la nostra bella partitina a “ Rimbalza il clandestino”. A proposito, vuoi provare a giocare anche tu?



4
AUTOVELOX E PAPIVELOX

Apprendiamo con piacere che non subiremo più le imboscate delle odiatissime macchinette. Ma per fare cassa il governo ha deciso di installare in ogni camera da letto il Papivelox, lo strumento che valuterà imprudenze ed eccessi di velocità sui materassi degli italiani. Così coloro che soffrono di “eiaculatio precox” si vedranno sottratti 18 punti patente, e dovranno versare duecento euro di multa dei quali cento a Tremonti ed i rimanenti alla sfortunatissima partner. Coloro invece che, traditi da eccesso di foga, raggiungeranno la velocità supersonica di sessanta o più spinte al minuto (una al secondo, superando dunque anche il record stabilito da Roger Rabbit) si vedranno sottratti dieci punti e dovranno versare all’erario venti chili di carote. Se inoltre verranno trovati con tasso alcolico elevato, saranno cucinati e serviti alla cacciatora in una delle prossime cenette hard di papi. Verrà poi inaugurato il Sex-tutor, incaricato di registrare la durata media del vostro amplesso: ad esempio, se ci mettete meno di dieci minuti con la terza escort consecutiva vuol dire che vi siete imbottiti di viagra, allora vi verranno sequestrate ricetta, compresse e sarete obbligati ad offrire una notte d’amore con la stessa escort all’insaziabile papino . Il papivelox sarà installato in tutte le camere degli italiani. Tranne che in una, ovviamente. Indovinate un po’quale?



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LA RAI DI PAPI

La Rai perde ascolti, e dunque soldi, dopo essere sparita dalla piattaforma Sky. Che ciò sarebbe accaduto l’avrebbe capito anche un deficiente (ma non Gasparri), però non importa: papi doveva pur vendicarsi dell’odiatissimo Murdoch, no? E ovviamente l’ha fatto sfruttando il servizio pubblico, mica Mediaset... Offeso si, fesso mai. Non pretenderete infatti che ci vada anche a rimettere di tasca sua? Come dunque vedete, bastardi comunisti, il conflitto di interessi non esiste affatto: tutti gli interessi ed i desideri di Papi sono infatti perfettamente e scientificamente salvaguardati, come sempre…



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NO PAPI NO PARTY

Dunque i ministri di Hardcav hanno così tanto la coda di paglia da riuscire ad offendersi perfino per un’innocente battutina (“noi facciamo feste, non festini”), ed hanno di conseguenza deciso di non recarsi alla festa del Piddì: chissenefrega! Anzi, meglio così. Comunque, per non sentire troppo la loro mancanza, si potrebbero distribuire dei gadget, ad esempio vasetti del bitume che ricopre la capa del pornopremier, la tac del cranio di Gasparetto (cioè una scatola vuota) o magari il calendario sexy della Carfagna, una delle ministre più offese - chissà come mai. E state pur certi che conserveremo con cura quest’ultimo stimolante gadget, se non altro come testimonianza della parte del suo curriculum più apprezzata da papino.



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I GIOCHI DELL’ESTATE

Mentre, beato lui, un nostro concittadino si intasca una vagonata di milioni grazie al Superenalotto, una clamorosa vincita si realizza anche nel giochino cult leghista “Rimbalza il clandestino”, di certo la perla più pregiata nella galleria degli orrori estivi di Bossi. Sono stati rimbalzati nel mediterraneo infatti ben settantatre morti di fame tutti in un colpo solo: fantastico! Il vincitore riceverà dunque i cadaveri direttamente al proprio domicilio. Qualora questo restasse sconosciuto,i poveri morti verranno recapitati al figlio di Bossi, ideologo del giochino, che provvederà poi a dividerli in parti uguali con Maroni e gli altri ministri della lega. Complimenti vivissimi, dunque, ai supercampioni dell’estate in camicia verde!

domenica 23 agosto 2009

Le voci del padrone special edition: Ladroni per Agnelli

In queste torride giornate di fine agosto assistiamo con sincero stupore ad un fenomeno mediatico senza precedenti: tutta la stampa di Papino il Breve si scaglia infatti con inaudita ferocia contro i guai fiscali degli Agnelli, manco fossero paladini della sinistra e nemici giurati del pornopremier - possiamo garantire che nessuno tra noi vecchi compagnacci inguaribili si sognerebbe mai di tenere appesa al muro una foto dell’avvocato, al limite custodiamo gelosamente il nostro Berlinguer, o magari il più romantico Che.
Piuttosto assistiamo con curiosità ed una punta di maliziosa soddisfazione a questa guerra tra ricchi, a questo sputtanamento cosmico tra padroni, nella consapevolezza che, in cuor nostro, di certi peccatucci fiscali ne avevamo sempre conosciuta l’esistenza. La strategia che guida la stampa del gregge è poi spudoratamente evidente: distrarre l’opinione pubblica dagli scandali del pornopremier e dalla follie leghiste , ma soprattutto riproporre l‘antico alibi craxiano del “cosi fan tutti”, che in pratica corrisponderebbe ad un colossale, inaudito ed inaccettabile insabbiamento globale con successiva amnistia. Alla quale noi risponderemo, come sempre: COL CAZZO!

Leggiamo dunque gli ultimi titoli di Libero “ Esclusivo: prima puntata, i segreti di casa Agnelli. Seconda puntata, il testamento dell’avvocato. Terza puntata, Agnelli, il guaio è la servitù. Quarta puntata, la società occulta di Agnelli... E così via, picchiando come pazzi. Ma il meglio di sè lo da come sempre quel cagnaccio di Arcore di Feltri nel suo primo editoriale sul Giornale.
"..I neopuritani li attendiamo al varco e constatiamo che non muovono un dito per quanto sta avvenendo sul fronte fiscale. Il defunto avvocato avrebbe esportato e costruito capitali all’estero sui quali non sarebbero state pagate tasse. Sugli Agnelli che si sarebbero fischiati due miliardi di euro la sinistra non dice nulla (lo sostiene il dipendente di uno che si è creato sessantaquattro società off-shore, che ha fatto transitare miliardi di lire in fondi neri, 21 dei quali per il suo antico mentore Craxi, altri usati ad esempio da Cesare Previti per “comprarsi” i giudici di Roma ed ottenere così la Mondadori, oppure per corrompere Mills)... Invece occorre indagare, processare, eventualmente condannare (aspettate, dobbiamo tenerci la pancia per le risate: sapete chi parla così? Il direttore del giornale di Papi, cioè Mister Universo dell’impunità, colui che ha messo tutti i suoi avvocati in parlamento per sfuggire ai processi e non farsi condannare, Mister Prescrizione, il Signor Lodo, il Principe delle Leggi Ad Personam... Complimenti Feltri, hai vinto il primo premio universale “Faccia come il culo”!). Questo è lo stile che si impone. Perchè non viene adottato anche contro le birichinate del premier? (perché il premier troverà sempre il modo per non farsi processare, semplice). Fosse appurato che l’avvocato non era quel gran signore lodato, ma un furfante, ci sarebbe da chiedersi perché in Italia i progressisti considerino meno grave rubare (consideriamo gravissimo rubare, soprattutto se lo fa un primo ministro!) che toccare il sedere a una ragazza a cui va a genio farselo toccare… Inoltre bisognerebbe spiegare ai compatrioti come sia possibile prelevare da aziende quotate in borsa montagne di quattrini neri, e portarseli via senza commettere reato di falso in bilancio.." (perché non chiedi delucidazioni al padrone, che in materia di falso in bilancio era talmente esperto da aver preferito depenalizzarselo per legge?)”

...Insomma, Feltri è finito nelle sabbie mobili, per non dire di peggio. Giustissimo che se gli eredi Agnelli avranno da scontare condanne giudiziarie ciò avvenga, ma vogliamo ad andare a spulciare le famose “birichinate” (definizione di Feltri) di Papino il Breve?
Dunque, parliamo di un un anziano signore la cui lista di guai con la giustizia è più o meno la seguente: due amnistie (falsa testimonianza sulla p2 e fondi neri sull’acquisto di Villa Macherio), sei prescrizioni (All-Iberian 1, finanziamento illecito, All Iberian 2, falso in bilancio, fondi neri caso Lentini, falsi in bilancio Fininvest 1998-1992, falsi in bilancio per i versamenti a Squillante, corruzione giudiziaria Mondadori), un proscioglimento per aver depenalizzato con leggi ad personam il suo stesso reato(falso in bilancio Fininvest), tre assoluzioni dubitative (corruzione guardia di finanza, fondi neri Medusa, corruzione Sme-Ariosto), una archiviazione a Milano per traffico di droga, due archiviazioni per concorso in stragi, sei archiviazioni a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio, tre processi in corso (Telecinco a Madrid, corruzione giudiziaria per Mills, già condannato, processo sospeso dal Lodo Alfano, fondi neri sui diritti Mediaset). Il tutto senza contare le condanne dei suoi più stretti collaboratori: corruzione per Cesare Previti (utilizzando soldi Fininvest, quindi chissà a vantaggio di chi corrompeva...), concorso esterno in associazone mafiosa per Dell’Utri, corruzione ancora per Mills.
Insomma, di fronte ad un simile apocalittico quadro giudiziario, i peccatucci fiscali degli Agnelli appaiono come i misfatti di un ladruncolo di merendine al cospetto di quelli di Al Capone.
Fossimo in loro abbandoneremmo al più presto questo scivolosissimo terreno... Se non altro per far finta di volersi adeguare al tanto sbandierato garantismo della destra, in realtà da sempre applicabile solo al padrone ed al suo clan. Molto meglio dunque tornare ad occuparsi di mignotte, cari amici di Libero e del Giornale, materia che il pornopremier, del resto, gradisce moltissimo e maneggia con estrema maestria.

In conclusione, questa guerra a colpi di porcate tra padroni non può che farci sorridere: vuoi vedere che ad andare in paradiso, alla fine, sarà davvero solo la povera, ma da noi sempre amatissima classe operaia?

A volte ritornano...

Non possiamo esimerci dal festeggiare il ritorno all’ovile di Vittorio Feltri. Per prima cosa però desideriamo esprimere sincera solidarietà al povero Giordano, il quale da parte sua non ha fatto nulla per celare il rammarico determinato dall’improvvisa ed ingrata defenestrazione padronale. Vi riportiamo perciò qui di seguito l’esordio del Vittorio nazionale al Giornale, datato 22-08-2009, con le nostre note di commento. Buona lettura!


"…Sono tornato per due motivi. Primo, con il cuore non me ne ero mai andato. Secondo, l’editore (Berlusconi) mi ha affidato un mandato stimolante: riportare il giornale ai livelli diffusionali del passato (e così quell’incapace di Giordano è servito, tiè). Non sarà facile ma oso riprovarci (in realtà sarà semplicissimo: basterà fottere un po’ di elettori del gregge a Libero ed il giochino è fatto)… Per me non aveva più senso rimanere a Libero, mi sentivo sempre meno libero (da chi? Da papi, per caso? e speri di riconquistare la libertà perduta tornando nel suo giornale di famiglia?) e desideravo uno strumento diverso (cioè il quotidiano fotocopia) e più potente (questo è sicuro, è il giornale di Berlusconi in persona) per far udire la mia voce in un paese ancora oppresso dal conformismo di sinistra, dominatore in oltre due terzi della stampa nazionale.(E ancora con questa favoletta, la regina dei luoghi comuni! Ma dove sarebbe questo conformismo di sinistra, Repubblica ed Espresso a parte? Sugli autorevoli quotidiani terzisti dei liberali alla Ostellino, Panebianco, Galli Della Loggia? Su Libero, sul Giornale, sul Foglio, su Panorama, sulla Padania, sulla Nazione, sul Resto del Carlino, sul Tempo, sul Messaggero, sul Mattino, sul Sole 24 ore, su Milano finanza, su Liberal o magari su Chi? O forse nei telegiornali dei vari Minzolini, Mimun, Fede, Giordano, Mazza, o probabilmente nel Porta a Porta di Bruno Vespa? Boh! Ricordate la classifica della Freedom House? Qualcuno ne recapiti urgentemente una copia a Feltri, per favore).
Nel momento in cui il Giornale mi si è offerto garantendomi non soltanto la liberta della quale ho bisogno per lavorare (eeehhh, sai che libertà avrai da papi nel suo giornaletto personale! Non è che invece ti hanno rimesso lì in un periodo difficile proprio per renderlo ancora più aggressivamente ed autorevolmente iperberlusconiano?) non ho saputo resistere al piacere di riprendere la conversazione con i lettori che già furono miei e di Montanelli, prima che cedesse a corteggiamenti progressisti (questa poi! che impudenza, il buon Indro si rivolterà nella tomba! Come tutti ricordano, fu infatti defenestrato brutalmente dal giornale da lui fondato in quanto si rifiutava di ubbidire ai diktat di Berlusca e di farne il megafono di Forza Italia, cosa verificatasi immediatamente con i direttori che si sono succeduti dopo di lui. Altro dunque che corteggiamenti progressisti! Parlare così di chi non c’è più, poi, che stile…)
…Presumo che sappiate da quale parte sto, la solita (non è così scontato, in fondo: una volta sbavavi per Di Pietro, oggi lo detesti. Zero in coerenza). Non sarei capace di essere diverso da come sono: insofferente verso ogni ordine di scuderia, disciplina, inquadramento ideologico (Udito bene? Così parlò il direttore del giornale nientemeno che della scuderia personale del padrone!). Questo non è mai stato il foglio del Pdl e si illudono se pensano lo possa diventare (infatti non è il foglio del gregge: è solo ed esclusivamente di papi). La famiglia Berlusconi si aspetta da me molto tranne una cosa: che trasformi il Giornale nel loro megafono (non ce n'è bisogno: lo è già da quando avete fatto fuori il mitico fondatore Montanelli). Mi manca la stoffa del cortigiano (l’abito non fa il monaco, caro Feltri) e forse proprio per questo (cioè in realtà il contrario di quanto hai appena affermato) sono stato richiamato a dirigere la storica testata i cui elettori non sono ultrà del centrodestra( naaaaah!) ma cittadini meritevoli di rispetto (e che non si aspettano altro di diverso da qualcuno che sappia rivolgersi così bene alle loro viscere)…
Se sarà il caso il giornale criticherà il capo del governo (troppo trucco, cattiva pettinatura, al massimo) e cercherà di aiutarlo girandogli i consigli che saranno giunti dal pubblico (capito bene? pubblico, non elettori, o magari perfino lettori) che ha fiducia in lui ma che non gli ha dato carta bianca (Comica questa: il gregge si beve da sempre di tutto)… Il cavaliere è l’unico ad aver mandato in crisi la cosidetta egemonia della sinistra (Incredibile! Ma di quale egemonia parli in un paese dal dopoguerra saldamente in mano alla Dc, poi passato ai fasti prima ed alla decadenza poi di Craxi e del pentapartito, e quindi, dopo la allora tanto amata tangentopoli, dominato per un ventennio quasi ininterrottamente da Papi, presentatosi ben CINQUE volte candidato premier. Un paese dove un postcomunista ha governato solo per pochissimi mesi dal ‘48 in poi, e grazie ai voti determinanti di Cossiga: Ma di quale egemonia parlate? Ma smettetela con le barzellette di pessimo gusto!)
Fra qualche settimana l’opposizione in mancanza di argomenti politici (in realtà ne abbiamo una valanga, a partire dal "rimbalza il clandestino") ricomincerà a pescare ne torbido e a frugare nella pattumiera del gossip (Quella pattumiera nella quale si trovano anche le tristissime dichiarazioni di Veronica Lario, quelle di Barbara Berlusconi, le testimonianze con tanto di prove inoppugnabili del fatto che colui che rappresenta il popolo italiano è un pluriinfedele, patologicamente poligamo e frequentatore di prostitute. Spazzatura? Certamente: per chi la esercita, non per chi giustamente ne dà notizia). Le truppe corrazzate di De Benedetti (di certo meno potenti di quelle di papi) sono state mobilitate per riprendere la pugna sul terreno più congegnale: il materasso (più congeniale a Berlusconi, si intende.)
Un tempo la sinistra predicava 'fate l’amore e non la guerra' (oggi si fa la guerra e si frequentano prositute. Non esattamente un comportamento apprezzabile da chi è di sinistra).cHa cambiato idea: basta libertà sessuale (soprattutto un po’ più di rispetto per le donne, magari), basta prediche in favore dei gay, del divorzio, dell’aborto. Gli ex comunisti sono passati al moralismo senza etica, alla condanna di ogni licenziosità. Pur di attaccare il centrodestra fanno comunella con Don Sciortino, manipolano Avvenire (e anche i cattolici sono serviti, alla faccia dei tanto sbandierati valori), applaudono alle ramanzine dei parroci contro le escort (che invece a Villa Certosa e casa Feltri sono evidentemente molto apprezzate).


La rimanente parte dell’articolo viene dedicata alle vicende di casa Agnelli. Ma a questi ulteriori, interessanti deliri dedicheremo interamente il prossimo post.
Qui ci fermiamo. Caro Feltri, da un fuoriclasse come te ci saremmo aspettati qualcosa di più e di meglio che una stanca difesa d’ufficio del padrone, infarcita perdipiù di banalità e luoghi comuni di bassissima lega. Se queste sono le premesse, d’altra parte, il Giornale venderà sicuramente una valanga di copie: in fondo si tratta semplicemente di tutto ciò che le pecorelle del gregge da sempre vogliono sentirsi dire.
Auguri dunque direttore, da parte di uno che, ai tempi dell’Europeo e di quando sostenevi con il cuore ed una gran penna mani pulite, ti voleva tanto, tanto bene…

sabato 22 agosto 2009

Giochi innocenti per bambini deficenti

Correte tutti su Facebook e partecipate con noi leghisti al giochino dell’estate: Rimbalza il clandestino”! (...Quando abbiamo visto quel peschereccio pensavamo di avercela fatta, molti di noi erano già morti, ma almeno una trentina erano ancora vivi. Eravamo stanchi, stremati, disperati, ma gli uomini del peschereccio ci hanno lanciato solo un po’ d’acqua e di viveri e poi sono spariti...) Il fantastico e divertentissimo giochino on line ideato dal figlio stesso di Bossi, nel corso del quale potrete divertirvi a ributtare i barconi degli straccioni in mezzo al mare. Un suono di campanello ti informerà dell’avvenuto affondamento degli odiati migranti! (...non credevamo a ciò che stavamo vedendo: gli uomini di quei pescherecci vedevano che stavamo morendo di fame, di sete, ustionati dal sole, avvelenati dai vapori della benzina ma non ci hanno fatti salire. Non hanno neanche dato l’allarme e tutti gli altri che erano a bordo, tranne noi cinque, sono morti e abbiamo dovuto ributtarli in mare, come quelli di prima…) Complimenti, oggi è un gran giorno per “Rimbalza il clandestino”. Ignoti ma fantastici giocatori sono infatti riusciti a rimbalzarne ben settantatrè! Complimenti vivissimi! In premio la tessera a vita della Lega ed una delle celebri canottiere sudate del padre dell’ideatore del gioco! (...sono arrivata in Libia alcuni mesi fa, è stato un viaggio pieno di insidie e pericoli sostenuto con la sola forza della disperazione. Ho lavorato come una schiava nelle case dei libici. Oggi sono stremata e piena di ustioni in ogni parte del corpo. Ho visto morire più di settanta miei compagni in quel gommone…)


- Ministro Maroni, dopo aver completato la sua partitina a “Rimbalza il clandestino”, vuole per caso esprimere una parola di cordoglio per i defunti?

- Macchè! Sicuramente il racconto dei superstiti è falso, parte del complotto planetario contro il nostro padrone. I settantatrè sono infatti morti volutamente per mettere in difficoltà il governo di Papi. Casomai poi è colpa di Malta. Gli accordi con Gheddafi (famoso per lo spirito democratico e per il rispetto dei diritti umani nel suo paese, nonché da noi recentemente accolto con tutti gli onori nella tenda a Villa Pamphili e presto gratificato da un’altra visita del premier) funzionano a meraviglia. Da quando governiamo noi i morti in mare sono diminuiti, tutto ciò naturalmente solo perchè lasciamo quei bastardi a schiattare nei lager libici o nei paesi da cui cercano di fuggire. ( …Quando i trafficanti, dopo averci tenuti prigionieri alcuni giorni, hanno stabilito che potevamo partire ci hanno portato in una spiaggia dove c’era un gommone con delle taniche di benzina a bordo. Erano poche ma loro ridevano e ci dicevano che saremmo arrivati anche in America…)


“Rimbalza il clandestino”. Dopo i settantatre centri di ieri, chi riuscirà a battere questo incredibile record? (...La benzina è finita presto, non potevamo navigare. Eravamo come rami che galleggiano nei fiumi. Di giorno era un inferno, il sole martoriava le nostre carni. La notte era fredda e non avevamo nulla per riscaldarci. Pregavamo e speravamo. Abbiamo incontrato anche altre barche e provavamo di tutto per farci soccorrere. Nessuno ci avvicinava e noi continuavamo a morire. Le prime a finire di vivere sono state le donne, anche perché non avevamo bambini. Alcuni hanno cominciato a bere acqua di mare e sono stati i primi a morire. Li abbiamo dovuti buttare in mare, uno dopo l’altro…)



La Guardia di finanza, purtroppo per Maroni, con questi cinque proprio non ha potuto giocare a “rimbalza il clandestino", come è costretta a fare con tutti gli altri da quando sono state approvate le razziali della lega e di Papi.
A questo punto rimane solo il silenzio: un silenzio pieno di dolore e di cordoglio per il terribile destino di tanti poveri esseri umani “rimbalzati”, e di sgomento dinnanzi all’incredibile stupidità di che è moralmente e materialmente complice di queste tragedie, e si permette anche di giocarci sopra.
Giochi niente affatto innocenti per bambini e ministri di certo troppo deficenti, appunto.

Guerra e pace ?

Siamo sconvolti di fronte alle notizie delle centinaia di morti e feriti provenienti da quelle zone del pianeta democratizzate e pacificate a forza di bombe dai teorici dello “scontro di civiltà”. Ma, mentre negli Stati Uniti coloro che si sono macchiati di una guerra illegittima e scatenata con motivazioni palesemente fraudolente sono oggi chiamati a risponderne di fronte ad un’opinione pubblica che da quelle parti esiste eccome, il nostro paese come sempre sprofonda nell’oblio. Altro che escort ed infedeltà coniugali plurime , ben altri sono gli orrori dei quali chi ci governa a furor di pecore dovrebbe fornire immediate spiegazioni. A partire, ad esempio, da quella famosa intervista di Paolo Borsellino, anch’essa troppo frettolosamente sparita da ogni palinsesto assieme all’uomo che l’aveva rilasciata. Ma tant’è, oggi papi incorona il mafioso Mangano come un eroe e poi pretende di essere ricordato nientemeno che come colui che sconfisse la mafia. Nel frattempo il Mediterraneo pullula di cadaveri di poveri profughi morti di fame, di sete e di caldo dopo indicibili sofferenze nell’indifferenza dei tanti che li avevano avvistati. Non c’è che dire: i risultati delle iniziative del nostro governo e dei messaggi culturali che ci vengono quotidianamente inviati si rendono ogni giorno più evidenti. C’e’ che sostiene che non esistano più la destra e la sinistra. Sbagliato: la destra c’è e della peggiore specie: fascistoide, xenofoba, populista, e purtroppo per noi gode anche di ottima salute. Quella che manca drammaticamente all’appello è da tempo la sinistra. Il Piddì sembra adesso intento a scaricare Di Pietro e ciò che resta della galassia rossa per inseguire accordi regionali nientemeno che l’Udc e Galan. Possibile che le uniche frasi di civiltà e buon senso nel nostro paese si debbano ascoltare ormai solo da Gianfanco Fini?.

giovedì 20 agosto 2009

Monster parade 12

5
LA DEMOCRAZIA DEI TEOCON

Circa seicento tra morti e feriti a Bagdad, kamikaze scatenati, decine e decine di decessi ed infinito terrore anche nell’ Afghaninstan alla vigilia del voto: siamo davvero molto impressionati da tutto questo rifiorire della civiltà in quei luoghi nei quali George, Dick e l’amico Silvio hanno recentemente esportato, a modo loro si intende, la democrazia. Ci piacerebbe però, per completezza, ascoltare anche qualche commento dei tanti entusiasti Teocon della prima ora: il loro silenzio ci appare infatti oggi più assordante delle stesse bombe. Giuliano, Calamity Anselma, dove diavolo siete finiti? Perché non uscite fuori? Giulianooooo!



4
BOCCHINO

Siamo in piena estate: lo si capisce dal fatto che il termometro segna quaranta gradi e che a parlare ci si mette perfino Bocchino, uno che è stato assunto dal padrone solo perché il nome appariva in perfetta sintonia con i valori fondanti del suo partito del predellino. Accade che Di Pietro, giustamente, sostiene che non può atteggiarsi a paladino dell’antimafia chi fondò un partito assieme ad un carissimo amico condannato a nove anni per concorso in associazione mafiosa, e che ebbe per mesi alle dipendenze un famigerato uomo d’onore. Bocchino risponde che senza mani pulite oggi Di Pietro non sarebbe nessuno. Cosa vorrebbe dire, che era meglio che mani pulite non fosse mai esistita? A dire il vero questa cosa nel gregge la pensano tutti da sempre. Peccato che Bocchino ed i suoi ex compagni del partito che non c’è (An) allora erano i più entusiasti fans di quel Pool di Milano (assieme a Feltri e Bossi, si intende) senza il quale oggi avremmo ancora Bettino a palazzo Chigi. Colui, cioè, che allora era nemico dei camerati ma amico fraterno di papi. Insomma un vero casino: il casino delle libertà, appunto.



3
I RISPARMI DELLA LEGA

Di tutte le attuali, pittoresche, sparate leghiste la migliore è quella che vorrebbe il più limitate possibile le celebrazioni dell’unità d’Italia per non sprecare denaro pubblico.Tutto ciò sostenuto da un partito che due mesi fa, opponendosi per miope interesse di bottega all’election day, ha determinato uno sperpero colossale con il solo intento di far fallire un referendum che gli stava sulle balle. Cari leghisti, se proprio volete sfasciare il paese nell’assoluta indifferenza del gregge accomodatevi pure, ma per lo meno evitate di pigliarci per il culo in modo così spudorato!



2
CHI

Per sostenere le sue tesi difensive a chi si affida Papino? Al Corriere della Sera, alla Stampa, al Sole 24 ore, a Milano Finanza, all’Avvenire, a Liberal,a qualche autorevole quotidiano estero? Ma no, si affida nientemeno che a Chi! Cioè al giornaletto di gossip di sua proprietà dalle colonne del quale si scaglia, tra un servizio su Fabrizio Corona ed uno su amorazzi estivi clandestini e non, contro quello stesso gossip che a suo dire lo minaccerebbe con crudeltà. E lo fa proponendoci una nuova versione riveduta e corretta della celebre “ Storia Italiana”. Solo che questa volta la sceneggiatura appare scritta dai fratelli Vanzina. Ci sono infatti tutti gli ingredienti della classica commedia all’italiana: l’anziano mandrillo infedele e bugiardo, la finta famigliola felice, le fanciulle supersexy, le bellezze naturali di contorno, i valori sbandierati e spudoratamente mai praticati, i menestrelli ed i buffoni di corte. Correte dunque tutti ad acquistare Chi: il cinepanettone quest’anno arriva a ferragosto!



1
LIBERO

Qualcuno sostiene che diavolo si nasconda tra i dettagli: eccone una dimostrazione molto concreta spulciata in un trafiletto occulto di “Libero” del giorno 7 agosto 2009: “Il peccato mortale del fascismo, capire poco di economia”. Capito bene? Non le leggi razziali, il regime, la privazione delle libertà, le ridicole guerre coloniali, l’alleanza con il nazismo, la tragedia della seconda guerra mondiale con i suoi milioni di morti, l’olio di ricino ed i manganelli. Il difetto principale dei fasci era, secondo il quotidiano innamorato pazzo di Papi, l’ ignoranza in materia economica! Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sul fatto che il berlusconismo altro non è che una riedizione tra il porno soft ed il Bagaglino del fascismo è dunque servito. Grazie a Belpietro ed a Libero, come sempre!

mercoledì 19 agosto 2009

C'è pott@ per te 2

Carissimo Giuliano Ferrara,
sono settimane che ti cerco invano ed inizio a sentire la tua mancanza: non rispondi al telefono, non ti fai trovare in casa, mi sfuggi senza un perchè. Ma cosa ti succede? Di che hai paura? Guarda che quando ho detto a Casini che se tornava nel gregge avrei ucciso il vitello grasso non mi riferivo mica a te!
Torna dunque, ti aspetto con ansia,
Papino Il Breve

Alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica italiana, Sen. Giorgio Napolitano,
carissimo presidente, sai che ti stimo da sempre anche se sei un bastardo com…ehm volevo dire un vecchio avversario di tante battaglie politiche. Volevo comunicarti che sono decisamente favorevole alla proposta leghista di cambiare la bandiera tricolore. Dopo tutti questi anni durante i quali Bossi ci si è pulito il culo, non pensi infatti anche tu che sia giunta l’ora di sostituirla?
Con stima e rispetto,
S.B


Carissimo vecchio amico di tante porc…cioè volevo dire di tante battaglie Marcello Dell’Utri,
Bedda Madre! Come avrai di certo saputo passerò alla storia come colui che ha neutralizzato la mafia, e tutto ciò grazie ai tuoi preziosi e competenti consigli! Noi due assieme infatti la mafia non l’abbiamo sconfitta: l’abbiamo assunta!
Bacio le mani
Il Padrin…ehm, Il Padrone

Egregio direttore di Famiglia Cristiana,
mi duole constatare che anche lei è caduto nel complotto ordito dalla stampa deviata ed invidiosa di sinistra. Le mie simpatiche festicciole, infatti, si svolgevano secondo rigidi principi etici e morali: ho sempre pagato le mie escort fino all’ultimo centesimo. Ho mantenuto tutte le promesse di candidature e carriere televisive alle fanciulle dimostratesi disponibili e carine. Ho sempre cambiato lenzuola e mutande, mi sono fatto il bidet, non ho mai detto parolacce, non ho mai fatto zozzerie contro natura o ricchionate varie. Amo così tanto la famiglia che penso un giorno mi farò la terza, dopo averne mandate a puttane già due. Cioè, veramente a puttane ci vado io…vabbè insomma, mi sto confondendo.
Comunque occhio a ciò che scrivete: Ghedini viglila su di voi. Volete per caso andare a pubblicare il vostro sfigatissimo giornaletto in Bulgaria?
Attenti dunque a quello che fate….
Il Signore

A quei coglioni dei coordinatori del Gdl, dei quali non ricordo il nome e neanche me ne frega un cazzo,
Servitori miei, urge una svolta. Bossi ci sta rubando tutta la scena mediatica, inno, bandiera tricolore, festa nazionale, professori terroni, gabbie salariali, dialetti, ronde, fiction in lumbard, festa nazionale, burqua e kebab: tutte cazzate di nessuna importanza, ma i loro elettori si attizzano solo così. Per fortuna che quegli sfigati di An non hanno più un cazzo da comunicare almeno dal giorno in cui hanno detto “ ngheee”! Dobbiamo dunque rimetterci al centro della scena, per cui diffondete a tutti i nostri pennivendoli il mio manifesto politico per l’estate : Beauty farm, perdita di peso, ritocco del tricotrapianto, festicciola di famiglia, gelato al porto, scarpe col tacco nuove, scampagnata all’Aquila, intervista servile a Chi (che si chiama così perché chi cazzo se lo compra?). Con un programma del genere il nostro gregge farà schizzare i sondaggi alle stelle.
Ubbidite dunque, ed anche di corsa!
Il Vostro Padrone

martedì 18 agosto 2009

Le voci del padrone 4

Nonostante la fantasia visionaria del solito titolista allucinogeno,“Libero” non è più quello di una volta. D’altra parte passare dalla lingua felpata di Feltri a quella rugosa di Belpietro è un po’ come scivolare dai piedi di Cristiano Ronaldo a quelli di Paulo Roberto Cotechigno. Almeno la devozione però è quella di sempre: “Silvio Jedi contro le forze del male”, (Libero, lunedi 17 agosto): insomma, dopo aver sconfitto Stalin, la Spectre, il Joker, Hannibal Lecter, Freddy Krueger, Sauron, i venusiani, il lupo di cappuccetto rosso e Walter Veltroni, Il Pornopremier si prepara alla battaglia finale nientemeno che contro Darth Vader potendo contare solo su due compresse di viagra, un parrucchino, due paia di scarpe col tacco, un manipolo di eroiche antenne ed il suo amuleto magico a forma di farfallina. Basteranno? Ma certo! Come basteranno ad esempio per ricostruire L’Aquila, solo facciate di case in cartongesso come in un vero set cinematografico: negli effetti speciali Hardcav è molto meglio della Pixar!
A parte i deliri leccaculistici, davvero notevole la potenza di fuoco del padrone contro i nuovi evasori, ed in particolare contro i poveri Agnelli (ci riferiamo alla famiglia piemontese, non ai colonnelli di An). “Un'altra lista di furbetti, ma sull’avvocato che silenzio in procura!” ( Libero, 15 agosto 2009), ma il famoso garantismo della destra? Ah già, quello vale solo per Papino il Breve! “ Il tesoro dei duecento furboni, ma quanta reticenza sull’avvocato” ( Libero, 14 agosto 2009), ancora! “ Il fisco indaga… i fondi neri di Agnelli” ( Libero, 13 agosto 2009): una vera ossessione giustizialista! “ I legali di Margherita: così l’avvocato ha creato il suo tesoretto all’estero” ( Il Giornale”, 15 agosto 2009), “ Fisco a caccia dei fondi neri di Agnelli”( Il Giornale”, 13 agosto 2009). Insomma un vero massacro senza appello, una gogna mediatica senza precedenti, altro che quei deviati faziosi di Repubblica! Il giochino poi è sempre il solito: così fan tutti. Col cazzo! Non sappiamo infatti cosa combinasse l’avvocato con il fisco, ma almeno non organizzava orge di palazzo e non mandava le sue puttane in parlamento. Almeno fino a prova contraria da parte dei servitori del padrone, ovviamente.
Altro cavallo di battaglia le mazzate leghiste contro il povero sud. “Miracolo al sud, anche i disabili si moltiplicano” ( Libero, 14 agosto 2009), “ Brunetta: solo il cavaliere può riaccendere il sud” ( Libero, 13 agosto 2009), come, con una bella miccia ed un fiammifero? “ Gli studenti del sud? Bravissimi a copiare” ( Libero, 11 agosto 2009), “ Pensioni di invalidità: al sud sono il 50% più che al nord” ( Il Giornale, 14 agosto 2009). Argomento delicato. Si cerca di far passare il messaggio legista che al sud siano tutti piagnoni ed assistiti, ma si omette di specificare che, ad esempio, tra i nuovi evasori pizzicati la stragrande maggioranza si trovano nel lombardo veneto ed in Emilia Romagna. Noi preferiamo tenerci alla larga dai luoghi comuni e ci ostiniamo a valutare esclusivamente i comportamenti individuali: accanto ai meridionali fannulloni ed ai settentrionali evasori ci sono ad ogni latitudine milioni di persone perbene che si fanno il mazzo, studiano, lavorano e (udite, udite) pagano pure le tasse. Sono le persone che ci piacciono e, ne siamo certi, nella stragrande maggioranza dei casi non si trovano nel gregge.
Alleggeriamo un po’ l’atmosfera: “Castro compie 83 anni, l’ultimo dinosauro del comunismo” ( Libero, 14 agosto 2009). Veramente l’ultimo sarebbe Papi: quale altro leader occidentale sta riuscendo infatti nel miracolo di tenere in vita il pericolo rosso a distanza di vent’anni dalla caduta del muro?.
Per di difendere il padrone i prodi servitori sconfinano anche nel metafisico:“ Per accusare Silvio taroccano anche i sogni erotici” (Libero, 14 luglio 2009), si riferiranno per caso a quelli di Sandrino, che tutte le notti sogna di concedersi con devozione assoluta al suo Signore ?
Libero poi, dopo averci proposto il titolo più squallido del secolo commissionato da Hardcav e Nonsferatu e riferito alla povera Barbara Berlusconi ( “Mi manda mammina”), prova ora a renderci un quadretto idilliaco della famigliola felice: “Che tesoro di Papi” ( 12 agosto 2009), davvero stomachevole. Proprio un tesoro questo anziano piacione con due famiglie sfasciate alle spalle, una batteria di figli, un’esercito di amanti ed una truppa scelta di mignotte a sua completa disposizione! “ Il premier riunisce la sua famiglia a Villa Certosa e difende la privacy: basta paparazzi”, nel panico l’ esercito di dipendenti addetti alla moltitudine dei suoi settimanali-spazzatura! Tranquilli ragazzi: l’unica privacy a cui tiene è la sua. Vi ricordate infatti come i camerieri sputtanavano su commissione Gianfranco Fini nel periodo in cui provava a fare le bizze? Ultima chicca, ennesima gaffe da eccesso di zelo leccaculo: “ Silvio riunisce Barbara e Marina attorno alla torta” ( Libero, 11 agosto 2009), ma Papi, non ti vergogni? Anche le figliole alle tue celeberrime torte in mezzo alle escort di Tarantini? Roba da pazzi! Se questo paese avesse un briciolo di memoria, il Pornocav non potrebbe più entrare neanche in una boccifila!
E ora veniamo alle gabbie salariali: Bossi le vuole, Papi ostenta il solito piglio sicuro: nel senso che piglia ordini dai lumbard, salvo poi fare retromarcia se si accorge di averle sparate troppo grosse. “ Berlusconi fa sua l’idea delle gabbie salariali” ( Libero, 11 agosto 2009), “ Bisogna legare gli stipendi al costo della vita, Bossi ha ragione”( Il Giornale, 10 agosto 2009), “ Berlusconi: gabbie salariali? Mai detto di volerle, basta distorcere quello che dico” ( Il Giornale, 12 agosto 2009), insomma la solita storia, nessuno lo capisce mai bene quando straparla. Ma lo stesso giorno ci pensa il leghista Zaia a rimetterlo in riga “ Presto i salari territoriali” ( Il Giornale, 12 agosto 2009). Capito Papino? Tu tromba pure tranquillo, che a comandare ci pensano loro.
Pillole finali: “ Toh, l’Unità ci dice che la stampa non è più libera” ( Libero 12 agosto 2009), veramente lo dicono in tutto il mondo, a parte i servitori di Papi ovviamente. “ Ghedini: Mediaset più libera della Rai”: finalmente c’è arrivato anche Nonsferatu: tra Minzy, Vespa & co a Viale Mazzini ormai è tutto uno srotolar di lingue! Paragone su Libero: “Il monopolio di Sky e la difesa dei compagni” ( Venerdi 7 agosto 2009), capito chi parla di monopolio? I servi del più grande monopolista del pianeta! Chiaro ora perché papi vorrebbe il prode Paragone alla Rai?
Infine il consigli dell’estate “ Mettere badanti e colf in regola in quattro mosse” ( il giornale 11 agosto 2009): impacchettarle, multarle, spedirle dal giudice di pace, risbatterle all’inferno. Evviva Maroni! Però intanto imparate tutti a cambiare i pannoloni al nonno oppure a pulire il culetto al baby, probabilmente toccherà a voi doverlo fare in futuro. Se poi non ci riuscite potrete sempre chiedere aiuto alle ronde, tanto non hanno un cazzo da fare…

lunedì 17 agosto 2009

Summer trash

Tempo d’estate, tempo di trash in leggerezza. Vi proponiamo dunque due motivetti da ascoltare e magari ballare sotto l’ombrellone (voi che potete!).

- Direttamente dal “Porcellino d’oro 2009” ecco il testo della celebre canzoncina “Il Porcodrillo come fa”.

Oggi tutti insieme cercheremo di imparare
Come fanno per parlare tra di loro gli animali.
Come fa Gasparri? Beeeeh, Beeeehhh
Come fa Bondi? Miaooo, miaoooo
Come fa La Russa? I-hooo, I-hooo
E come fa il Porcodrillo? Come fa sto Porcodrillo?
Il Porcodrillo come fa, non c’è nessuno che lo sa
Si dice trombi troppo, non metta mai il cappuccio
Che non faccia mai sport, ma cerchi solo escort
Che troppo spesso pianga, però quando è arrapato
Come fa sto Porcodrillo…
Il Porcodrillo come fa, non c’è nessuno che lo sa
Sorseggia camomilla, regala la farfalla, si tromba la Brambilla
E mezzo addormentato a farsi il trucco se ne va.
Guardo sui giornali, non c’è scritto niente
Sembra che il problema non importi alla gente
Ma se per caso al mondo c’è qualcuno che lo sa
Ghedini certo fuori lo farà…
Il porcodrillo come fa, non c’è nessuno che lo sa
E’ certo spari balle, ma non combini un cazzo
Che con i soldi compri, ma che lo stesso pianga
Però quando è tranquillo da Vespa va sto porcodrillo
Il porcodrillo come fa, tutto il mondo ormai lo sa
Si chiude nella villa, arringa la sua folla, raduna le veline
E poi tutto arrapato nel lettone se ne va…


- Ed ora ecco a voi la bollente “Patrizia’s hot disco dance”

Patrizia, ti porterò al palazzo
E proverai il mio ca..…ro, amato gran letton
Patrizia, ti porterò ad Arcore
Tu mi farai tro…….vare le gioie del tuo cuor
Patrizia, sarai con me in Sardegna
E toccherò la fre..…..sca acqua del mare blù
Patrizia, ti porterò sul mulo
Lo prenderai in cu…...ra con tanto amor
Patrizia, ti porterò in giardino
Tu mi farai un po..…..chino di coccole d’amor
Patrizia, ti porterò a bottega
Tu mi farai una se…….ria dichiarazione d’amor
Patrizia ti lancerò alla Rai
Mi mast….….erizzerai il film del nostro amor
Patrizia, ti introdurrò alla sette
Mi mostrerai le te……..rre da cui provieni tu
Patrizia, sarai una candidata
Faremo una sco..….rpaccata di ostriche e champagne
Patrizia e dopo tanto amore
Io ti dovrei pagare per tutte queste ore ?
Col cazzo, rivolgiti a Ghedini
Lui ti farà saldare il conto da Tarantini
Da me, mia cara piccolina
Al massimo otterrai una bella farfallina
Ed ora dai vieni da Papino
Salutiamoci a modo mio, fammi un bel po……

sabato 15 agosto 2009

Consigli per gli acquisti 4

Assaggia anche tu il meraviglioso Tonno Rio Lombardo, il primo tonno dello stretto. L’unico tonno al mondo così tonno da attaccarsi volutamente all’amo, soprattutto se come esca avete utilizzato una banconota da dieci euro. L’unico tonno che si affetta e poi entra docilmente nella scatoletta da solo, anzi entra nella cassa: la cassa del mezzogiorno. Un tonno così tenero che si taglia con un grissino, ancor meglio se accompagnato da un assessorato. Tonno Rio (Raffaele) Lombardo, avevate mai visto prima un tonno così?

Vuoi fare sesso sicuro con una minorenne? Vuoi trombarti in santa pace un’aspirante velina, oppure un ministro? Usa i profattici Durex, gli unici che ti proteggono da una gravidanza indesiderata e che si mettono a vibrare come pazzi in caso avvertano la presenza di paparazzi, giornalisti, magistrati. Profilattici Durex, i più usati dai tempi dei fenici, come dimostrano le enormi quantità di pezzi rinvenuti nelle celebri tombe di Villa Certosa. Profilattici Durex, gli unici in grado di distruggere spermatozoi e memory card con uguale efficacia. Profilattici Durex, provali nelle varianti: ritardante, depistante, occultante, contundente. Profilattico Durex, più che un profilattico: praticamente il braccio destro di Ghedini .Usali da oggi, e ricorda: anche la lega ce l’ha durex!

Vuoi scoprire anche tu un brandy che crea un' atmosfera? Assaggia Brandy vecchia Padania etichetta verde, l’unico brandy da degustare in canottiera! Offrine un bicchiere corretto al cianuro al professore terrone che ha bocciato tuo figlio, prova a lanciarlo accompagnato da miccia e fiammiferi contro un centro di accoglienza, donane una cassa al mese come unico stipendio al fannullone meridionale in gabbia, piscia dentro la bottiglia e poi vai ad innaffiare il terreno sotto una moschea, riempilo di Guttalax e portalo ai festeggiamenti dell’unità d’Italia. Brandy vecchia Padania etichetta verde, l’unico che crea una atmosfera: un’atmosfera di terrore!

News di ferragosto

- Correttamente, tutti i giornali nei giorni scorsi ci hanno informato sugli inghippi fiscali degli Agnelli. Se si fosse trattato di grane riguardanti Papino il Breve invece, su dieci quotidiani due ( quelli deviati) avrebbero riportato la notizia, tre (quelli terzisti dei cosidetti liberali super partes) avrebbero infilato un trafiletto del tipo “ Qualcuno verifica qualcosa a proposito di non meglio precisati imprenditori nostrani” e altri cinque avrebbero tuonato contro la solita persecuzione delle toghe rosse, nonché contro la giustizia ad orologeria sempre pronta a mettersi in moto con il solo scopo di rovinare al Pornopremier la sua sacrosanta trombata di ferragosto. Anche per i padroni dunque, in questa povera Italia del gregge, la legge non è mica uguale per tutti!

- Con un’uscita che appare veramente dettata da un colpo di calura ferragostana, Alemanno, il sindaco capitolino di Papi e della lega, vaneggia nientemeno che sulle primarie del Gdl. Alemanno Alemanno, ma quali primarie vai sognando per un partito fondato dal padrone in trenta secondi su di un predellino, senza prima neanche dire un cazzo a nessuno? Un partito nel quale, detto per onor di memoria, voi di An avevate duramente belato che non sareste mai entrati….potenza della poltrona! Ma già si fanno i nomi dei primi temibili sfidanti del premier: Ringhio Gattuso, il tandem Fabrizio Corona- Belen Rodriguez e Cristina, la tettona del grande fratello. L’esito è scontato, ma i partecipanti potranno accedere gratis all’isola dei famosi con in omaggio una bella farfallina:in bocca al lupo a tutti!

- Dobbiamo proprio riconoscerlo: star assoluta di ferragosto risulta l’insuperabile, intramontabile Senatur. Mentre i suoi compagni di partito dettano legge indisturbati nell’ex Roma Ladrona, lui guida con il solito piglio l’opposizione, e da Pontida lancia proclami roboanti e proposte a getto continuo. Poi si concede il lusso di scegliersi il prossimo segretario del Piddì, e liquida il povero Casini con la battuta dell’estate “ Quelli ci rompono solo le palle”! Con un cagnaccio da guardia del genere, il presidente mandrillo può dedicarsi in tutta tranquillità alle sue attività preferite e le pecorelle di An, La Russa in testa, possono continuare serenamente a belare alla luna. Così vanno le cose nell’Italia della lega.

- Casini perde il pelo ma non il vizio. Forse pensando di essere ancora nel gregge, lancia la sua proposta per l’estate: Meno tasse a chi ha più figli! Ecco così un’altra bella leggina ad personam per papi, che di figli legittimi e non ha una batteria. Bravo Pier, buon rientro all’ovile!

venerdì 14 agosto 2009

Scusa ma ti chiamo stronza

Pubblichiamo in esclusiva la nuova lettera scritta da Papino il Breve a Veronica per tentare la tanto desiderata riappacificazione

“Cara Veronica, forse accetterò le tue scuse. Ero recalcitante in privato, perché sono un padrone permaloso ed anche orgoglioso. Sfidato in pubblico, la tentazione di mandarti a fare fottere è forte, ma le resisto solo perché mi sopporti da una vita, con un amore ed una devozione seconde solo a quelle del mio fuffi Sandro Bondi. Tre figli adorabili, anche quella grandissima stronza di Barbara, che hai preparato per l’esistenza con la cura ed il rigore amoroso di quella splendida persona che sei, mentre io me ne andavo in giro per il mondo a trombarmi tutte le veline che mi capitavano a tiro, e poi magari facevo un salto al family day oppure andavo a dettare il codice etico per il mio gregge (ma non per noi, ovviamente). Tu dici che io frequento minorenni, ma io cosa diavolo posso saperne? quando me le faccio mica gli chiedo i documenti, cribbio! Abbiamo fatto insieme più cose belle di quante non siamo disposti a riconoscere in questo periodo di turbolenze e di affanno, e ricordati che io e soltanto io ti ho tirata fuori da quella merda nella quale ti ho trovata, e poi ti ho regalato una vita da gran signora, ingrata che non sei altro. Ma vedrai che finirà, e finirà nella dolcezza di un tribunale, come tutte le cose vere, e come sempre io prima mi comprerò la sentenza, tiè. Ma prima ti farò succhiare tutto il sangue infedele dal mio Nonsferatu Ghedini, così ti impari a scrivere a quei deviati di “Repubblica”, gli unici che non riesco ancora a comprarmi. Tu dici che io non sto bene: balle, con tutta la topa che mi ritrovo attorno chi sta infatti meglio di me? Le mie giornate sono pazzesche, lo sai. Il lavoro, la politica, i problemi, gli spostamenti, i magistrati da corrompere, il gregge da pascolare, i giornalisti da intimidire, le balle da sparare, Bossi che da’ di matto, gli esami pubblici che non finiscono mai. Ma soprattutto tutta questa vagonata di figa cui trovare un impiego adeguato alle prestazioni fornitemi: mica posso farle tutte ministro, lo sai? Una vita sotto costante pressione, povero me invidiato da tutti. La responsabilità continua verso se stessi, il terrore di fare brutta figura con una ventenne, gli effetti collaterali del viagra, infatti vedo sempre tutto blu, i trapianti, il lifting, il body massage per non far apparire il mio volto per quello che in realtà è: quello di un vecchio. Ed anche verso una moglie di cui in realtà non me ne frega più un cazzo e verso tutti i figli ( ma quanti ne ho?): tutto questo stress apre spazio alla piccola irresponsabilità di un carattere arrapato, libidinoso e da sempre totalmente privo di ogni scrupolo.
Ma la tua dignità non c’entra, quella la tengo custodita dentro una cassetta di sicurezza intestata ad una delle mie società off-shore nelle isole Cayman, alla quale abbiamo accesso solo io ed il nostro fidato Ghedini. Tutto ciò anche quando dalla mia bocca esce fuori la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagatella di un momento, una richiesta di matrimonio, una proposta di candidatura. Oppure quando dai miei calzoni tiro fuori il pistolino, come sempre voglioso, arrapato e pronto per l’uso. Ti scuso dunque, e approfitto per chiedere scusa a tutte le mie mignotte alle quali in questi giorni ho potuto dedicare così poco tempo. Prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto di potere assoluto: non puoi far altro che cedere. E poi con tutti questi testimoni non potrai mai dire che non ti avevo avvertita: attenta a quello che fai perché io ti distruggo, ti sputtano, ti faccio un culo così, stupida di una velina da quattro soldi venduta ai comunisti. Un grosso bacio, ci vediamo in tribunale.

Pap…ehm, Silvio ( Il presidente mandrillo)

(Testi: Sandro Bondi, Paolo Bonaiuti, Flavio Briatore, Fabrizio Corona, Il Gabibbo. Supervisione legale: Studi Ghedini- Previti- Pecorella. Lettera consegnata a mano da: amici di Dell’Utri, con allegato proiettile calibro 38 e copia di “Libero” con i titoli: ” Veronica come Di Pietro”, “ Veronica velina ingrata” e " mi manda mammina")

giovedì 13 agosto 2009

Monster parade summer edition 2

5 ALEMANNO
Fino a ieri l’arditissimo neo-sindaco di Roma tuonava contro le ronde e spergiurava che mai si sarebbero viste per le strade della capitale: oggi la notizia dell’ inevitabile retromarcia. E così, se una volta si dice esistessero le oche del Campidoglio, oggi ci ritroviamo con le pecore del Campidoglio. E’ proprio vero che ogni popolo ha ciò che si merita!

4 IL LETTONE DI PUTIN
Molti ritenevano che l’amico russo avesse regalato il lettone a Papino il Breve per celebrarci degnamente le sue famosissime orge. Ma visto il numero elevato di dissidenti politici e giornalisti scomparsi o morti in Cecenia viene il dubbio che la su funzione fosse un’altra: Putin, non avendo più spazio in casa propria, sperava di poterci nascondere sotto qualche scomodo cadavere. D’altra parte l’eroe Mangano ce lo ricordava ogni volta: i veri amici si vedono solo al momento del bisogno!

3 UN PAESE ILLIBERALE
C’è un paese oggi al centro dell’attenzione dalla stampa internazionale, soffocato da un regime oppressivo, nel quale tutto il potere è in mano ad un vecchio dispotico attorniato da un manipolo di devoti e fanatici fedelissimi. L’opposizione è sistematicamente soffocata, le idee non possono circolare, la stampa è imbavagliata, buona parte della popolazione vive ormai vicina alle soglie di povertà, molte donne sono costrette a prostituirsi, sempre maggiore appare il divario tra chi ha moltissimo e chi stenta ad andare avanti. Ma cosa avete capito? Stiamo parlando della Birmania del generalissimo ThanShwe e del temibile ministro dell’interno Maron…ehm volevo dire MaungOo. Come si dice in gergo? Mal comune, mezzo gaudio…

2 I LIBERALI TERZISTI
Interessante lo scambio di idee polemiche tra Mario Pirani ed Angelo Panebianco, uno dei più illustri esponenti di una categoria molto diffusa in Italia: quella dei liberali terzisti e pilateschi. In pratica, dei servitori di papi ben mimetizzati da intellettuali. “ Berlusconi ha il merito di aver indicato una via individuale alla felicità”. Minchia, professore! Ora, qui nessuno si sognerebbe mai di riproporre un modello sovietico riveduto e coretto, e tutti apprezziamo il valore e la dignità di ogni singolo individuo con i suoi bisogni, le sue capacità, le sue aspirazione. Ma che, facendo parte di una collettività, deve essere in grado di rispettare delle regole elementari di convivenza, che coincidono peraltro con i diritti delle individualità altrui. Se per Panebianco la via individuale della felicità comprende anche: corrompere magistrati avvocati e finanzieri, frequentare ed assumere mafiosi, versare tangenti a partiti politici, iscriversi a logge massoniche, posizionare al parlamento o nei media di proprietà persone che si sono distinte nel concedere favori sessuali, controllare pressoché ogni fonte di informazione atteggiandosi a vittima dinnanzi alle briciole di dissenso rimaste,stravolgere il codice penale in base alle proprie esigenze processuali, ebbene dicevamo, se Panebianco pensa tutto ciò la poltrona di direttore di Libero è pronta e l’aspetta già da ora: auguri dunque al degno erede di Feltri!

1 TARANTINI
Il ruffiano di Papino il Breve dichiara che l’utilizzatore finale non era a conoscenza che le sventole che gli mandava fossero “escort” ( mignotte). Perché, cosa pensava Papino, che delle giovani fanciulle avvenenti andassero con un ultrasettantenne perché alto, bello, ben pettinato e pieno di vigore sessuale? Ricompensare un' orgetta con una bella carriera e magari con una poltrona di ministro non è una forma di prostituzione anche quella? Qui altro che “ Silvio ci manchi”, “ Silvio ci paghi”! Una volta esistevano i partiti di lotta e di governo, oggi l’innovatore Papi ha inventato un’altra figura davvero adeguata ai nostri tempi decadenti : la mignotta di letto e di governo!

Pap Fiction ( by Q. Tarantini)

-Ciao camerata, ma è vero quello che si dice in giro? Davvero sei andato di nuovo a dirgilene quattro in faccia?
-Certo, certo. Sono andato proprio a casa sua, a Villa Certosa.
-Accidenti! E lui ti ha ricevuto?
-Ovviamente. Mi ha fatto accomodare fuori della sua camera da letto e mi ha pregato di aspettarlo cinque minuti che poi sarebbe venuto
-E tu?
-Io ho iniziato a dirgliene di tutti i colori: basta con queste follie dei leghisti, gabbie salariali, inni regionali, bandierine varie, dialetti, professori, ronde..insomma, noi siamo anche il governo del meridione!
-Grande camerata, e lui?
-Mi ha detto di aspettarlo, che sarebbe venuto subito… Ma io ho continuato: vogliamo anche la cassa del mezzogiorno, altrimenti facciamo un partito del sud!
-Benissimo, e lui?
-Ha detto: “aspetta, vengo, vengo subito”.. ma io l’ho incalzato: noi siamo il partito dell’unità nazionale, del tricolore, non accetteremo più che si facciano queste politiche discriminatorie..
-Minchia, e lui?
-Ha detto: “ Un attimo, sto venendo, sto venendo”. Ma io l’ho messo alle corde: devi riconoscere più…
-Si ma insomma, camerata, alla fine cosa hai ottenuto? Lui cosa ti ha detto?
-Veramente…mi ha detto ”Chiudi quella cazzo di bocca una volta per tutte che mi deconcentri e non riesco più a venire, cribbio!”

mercoledì 12 agosto 2009

L'insostenibile leggerezza dell'escort

-Figliolo, di nuovo qui? Sei caduto in tentazione un’altra volta?
-Padre, io ci ho provato sul serio, lo giuro sui miei figli, anche se non ricordo bene quanti siano…
-Figliolo, avevi promesso un’estate di castità e purificazione!
-Ma padre, quelle erano le solite favolette per quei coglioni che se le bevono! Stavolta però io volevo provare a resistere davvero, lo giuro. HO FALLITO, padre, HO FALLITO!
-Racconta figliolo…
-Dunque, Tarantini mi telefona e mi dice che ci sono due sventolone da urlo: duemila euro farfallina inclusa per tutta la notte, un vero affare..
-Figliolo parla bene, sei nella casa del Signore..
-Si si,certo. Insomma loro vengono nel mio palazzo vestite con l’abitino nero e poco trucco come da regolamento, e dopo aver glorificato le mie imprese e ballato un po’ sulle note di Apicella, le ho spedite entrambe nel solito lettone. Padre perdonami, ho fallito!
-Lo so, purtroppo non resisti alle tentazioni della carne..
-Ma cosa dice padre? Io ci ho provato in tutti i modi, ma lui niente! Me lo sono smanettato per mezz’ora, ma lui sempre barzotto, maledetto cazzone comunista! Ho provato di tutto, pure Bonaiuti col perizoma, Bondi con il parruccone rosso della Brambilla, Ghedini sadomaso, Bossi con la canottiera macha e puzzolente: niente! Ho fallito padre, ho fallito!
-Figliolo, devi accettarlo: non sei più giovane come quando avevi settant’anni. E dopo cos’ hai fatto?
-Ho mandato Gasparri a comprarmi il viagra, padre.
-E lui ?
-Quel coglione mi ha portato l’Ru 486. Adesso non pensa che a quella. Sembra convinto che ci farà recuperare un po’ di voti cattolici. Ma chissenefrega, due sventole giovanissime nel letto ed io non potevo fare nulla: una maledizione, un castigo divino! Vede cosa succede ad avere dei servitori idioti?
-Figliolo, arriva il momento in cui tutti dobbiamo cominciare a guardare in faccia la morte. Dimmi, tu cosa vedi?
-Dell’Utri.
-Come ?
-No ,volevo dire, padre, che io ho una vera fissazione: devo possederle tutte. Adoro sentirgli dire quello che voglio, vedergli esaudire ogni mio desiderio, osservarle prostrate ai miei piedi..
-Figliolo, stai delirando!
-No padre, è che purtroppo ce n’e’ una che mi sfugge..
-E tu cosa hai fatto?
-Ho chiamato Dell’Utri con i suoi amici palermitani e gli ho dato taniche di benzina e una scatola di fiammiferi.
-Figliolo, sei pazzo? Hai forse fatto uccidere una donna perché osava resisterti?
-Ma cosa sta dicendo, padre? Non parlavo di donne, parlavo di testate. Li ho mandati a dar fuoco a Repubblica! Ora quei bastardi deviati la smetteranno di rompermi i coglioni! Da oggi sono tutte mie, Padre! Tutte mie!!! L’ha capito o no anche lei che io sono Dio?

martedì 11 agosto 2009

Ronda baraonda

Quel buontempone del senatur questa estate ne spara ogni giorno una più grossa: cosa ci sarà sotto? avranno qualcosa da farsi perdonare, questi ex rivoluzionari divenuti gattoni da salotto romano? O forse non è che straparla così perché gli è partito un altro trombo grande, grosso e terrone? Sentite un po’ l’ultima “Gli italiani emigravano per lavorare, questi qui vengono da noi per ammazzare”. Bum!!! Ora, il caso vuole che in questo periodo mi ritrovo a trascorrere una breve vacanza nella riviera romagnola: ebbene, nel mio piccolo posso testimoniare che non c’è nessuno tra il personale dell’albergo, negli stabilimenti balneari, nei bar e nei negozi che mi capita di visitare che sia nato nel belpaese: ovunque un inestricabile groviglio di romeni, moldavi, ucraini, polacchi, nordafricani, cinesi, devo essere davvero molto fortunato se ancora sono in vita. E devono esserlo anche le migliaia di vecchietti e bambini affidati alle cure di questi psicopatici serial killer, almeno nella visione del mondo distorta dei piccoli razzisti di casa nostra. Gioverebbe anche ricordare al Braveheart di Cassano Magnago che è vero che nella maggior parte dei casi i nostri antenati emigrarono facendosi onore con il sudore della fronte, spesso anche pagando prezzi altissimi e dovendo combattere contro l’ostilità ed i pregiudizi delle popolazioni ospitanti, ma non sempre è stato così. Non sappiamo infatti se Bossi abbia letto o magari visto “Il Padrino”. Magari qualcuno, ad esempio Eridano Sirio, poterebbe noleggiargliene una copia, così si guarda tutte e tre le parti, impara un po' di storia e la smette di sparare simili cazzate.
Nel frattempo è entrata in vigore la nuova legge leghista e ci ritroviamo stracarichi di pericolosi criminali macchiatisi dell’infame reato di immigrazione clandestina: peccato però che nessuno di questi abbia i diecimila euro di multa da versare a Tremonti, che non ci siano luoghi dove rinchiuderli e che siamo totalmente carenti di giudici di pace: ecco cosa succede a far governare un grande paese occidentale da un egocrate come Papino il Breve con i suoi alleati infarciti di pregiudizi razziali e demagogia.
Apprendiamo infine con incondizionato favore dell’iniziativa dei giovani romani che hanno dato vita alle contro-ronde mascherati come buffi supereroi: alle pagliacciate infatti è sempre più che legittimo rispondere con altre pagliacciate.