venerdì 28 agosto 2009

Feltry Kruger: nightmare, dal profondo delle viscere

Quel cattivone di Feltry Kruger stavolta l’ha combinata davvero grossa, con quei suoi artiglioni grondanti sangue e materia organica a volontà! Contro chi ti va infatti a lanciare una fatwa proprio alla vigilia della Perdonanza di Papi? Ma nientemeno che contro il direttore dell’Avvenire, sbattuto in prima pagina sul Giornale di proprietà dell’aspirante leccacul… ehm, perdonando con l’infamante accusa (dal punto di vista del gregge nero, ovviamente) di essere un omosessuale ed un molestatore! Apriti cielo! Per prima cosa stasera Papino la cenetta col cardinale se lo scorda, e peggio ancora gli toccherà un pasto frugale da vero sfigato con Gasparri che gli sputazza in faccia tutto il tempo, ed Apicella con le sue insopportabili esibizioni da scadente strimpellatore da pianobar. Ma diavolo di un Feltry, non ti hanno avvertito che si può nuocere al padrone anche per eccesso di zelo servilista? Papi adesso, per farsi perdonare dagli offesissimi porporati, dovrà inventarsi una legge sul testamento biologico così restrittiva che i poveri medici saranno obbligati a rianimare e ad infilare un catetere ed un sondino natrogastrico perfino alle mummie del museo egizio.
Ma facciamo un passo indietro.
Tutto nacque in una torrida notte di mezza estate, allorquando un padrone in piena crisi di astinenza da escort prese la storica decisione di cominciare ad esibire le palle anche fuori della camera da letto. Con il solito piglio autoritario e il vigore cameratesco che lo contraddistingue, convocò allora alla Certosa le sue pecorelle preferite, elevate d’ufficio al prestigioso ruolo di falchi del gregge. Assieme a loro elaborò una strategia d’attacco in pieno stile sbarco in Normandia: occupazione militare di Raitre, spedizione di Fazio e della Littizzetto a Guantanamo, querela a Repubblica, militarizzazione del Giornale con Feltry Kruger piazzato di nuovo in sala settoria… cioè in direzione, campagna stampa iperaggressiva contro tutto e tutti: Agnelli, De Benedetti, Moratti, L’Avvenire, Famiglia Cristiana, il Papa, Franceschini, Obama, le banche, i comunisti, le toghe rosse, la stampa rossa, il pianeta rosso , cappuccetto rosso e via delirando.
Feltry Kruger, in data 22 agosto, esordiva dunque con queste dichiarazioni: “ Fra qualche settimana l’opposizione, in mancanza di argomenti politici di spessore, ricomincerà a pescare nel torbido, a frugare nella pattumiera del gossip. Non è una previsione è una certezza: le corrazzate di De Benedetti sono state mobilitate per la ripresa della pugna nel terreno più congeniale: il materasso”. Di seguito, in data 24 agosto: “ ..Quanto alle presunte menzogne del cavaliere, finche riguardano corna e similari non ne tengo conto, non ho i titoli ne la fedina sessuale adatta per giudicare. ”. Salvo poi, il giorno 28, uscirsene con questa polpetta avvelenata per il padrone e scagliata contro “Il supermoralista condannato per molestie”, cioè nientemeno che l’autorevole direttore di Avvenire. Insomma, una vera imboscata in pieno stile Feltry Kruger. E perdipiù concretizzata su quale terreno? Ma proprio su quel materasso rinfacciato ai progressisti, diamine! E con quali argomenti? Materia sessuale, ovviamente. Anzi peggio: omosessuale! Ma Freddy, e la tua famosa fedina inadeguata di cui tanto parlavi? Evidentemente non è adatta per giudicare le avventure hard del padrone, ma basta ed avanza per tutti gli altri comuni mortali.
Ma il meglio doveva ancora venire”… Le chiacchiere non bastano a crocifiggere una persona. O meglio, sono bastate solo per due persone: Gesù Cristo per certi suoi miracoli e ( udite, udite!!!) Silvio Berlusconi per certi suoi giri di valzer con signorine in verità molto disponibili”. Berlusconi come Gesu Cristo, dunque. Che modestia, caro zelante giornalista che rispondi al nome di Gabriele Villa (Certosa). Una simile visione riduttiva del ruolo di Papi ti costerà di sicuro il posto al Giornale e l’immediato trasferimento al molto più sfigato Libero alla corte dell’appena defenestrato Maurizio Beldidietro.
Ma la cosa più singolare è constatare questo folle imbarbarimento generale, questa guerra senza esclusione di colpi contro tutto e contro tutti. “Libero “ ha dedicato ben otto giorni ( !) di titoloni a nove colonne contro la famiglia Agnelli accusandola di problemi fiscali gravi, certo, ma che appaiono una barzelletta se messi a confronto a quelli di cui è accusato Papino il Breve. Feltry Kruger nel frattempo si dedica con sadico accanimento al linciaggio dell’Ingegner De Benedetti , di Moratti, dello stesso Agnelli ( che ha pure la sfiga di essere morto, e dunque di non poter più sporgere querela: che stile e che coraggio, kruger!), ed ovviamente del povero Boffo usando a piene mani e senza alcuna ombra di scrupolo quelle stesse armi rinfacciate da Papi ai suoi nemici mediatici.
Affari e politica dell’ingegnere, dal colpo di mano sui cellulari al giallo della seat. Vita e miracoli del finanziere piemontese che nel 1991 tentò di rovesciare le elezioni per portare al potere il Pci” , “ Le tv di De Benedetti: un disastro”, “ Cossiga ringrazia il Giornale: finalmente avete svelato gli intrighi dell’ingegnere con i sovietici” , “ I traffici oscuri di De Benedetti, la denuncia di un alto ingegnere Olivetti…” ,“ I privilegiati del fisco. Agnelli cattivo maestro, un modello per gli evasori”, “ Lo scheletruccio di Dario, in un processo Enimont spunta fuori il suo nome”, “ Perché i signori Moratti si regalano cento milioni ?, " Ezio Mauro ha pagato ottocento milioni in nero, sua figlia si faceva la pipì nelle mutandine, suo nonno si scaccolava ai semafori”, e via delirando in un crescendo ormai agghiacciante: ora almeno abbiamo capito finalmente dove papi ha occultato tutta la monnezza di Napoli: tra le colonne del Giornale, cribbio.
E il Piddì? Praticamente non esiste, tutto impegnato com’è nell’elezione del suo pontefice massimo con tempi molto più dilatati di quelli di un conclave. Alla fine l’unica fumata che si vedrà sarà infatti quella proveniente dalle palle dei suoi elettori. Feltry Kruger gli degna così solo due titolini di pessimo gusto e stile vagamente necrofilo:” Un partito, tre segretari, tanti zombi”, “ La sinistra muore e si fa anche un po’ schifo”. Dalle parti tue, Kruger, invece avete una padrone, un manipolo di disponibili escort che hanno fatto carriera, un pugno di maggiordomi ed un gregge di docili e candide pecorelle. Ma se a voi sta bene così…
Chiudiamo con una chicca sempre estratta dai giornaletti spazzatura di Papi: “ Vale la pena curare chi non cura se stesso?”. Questa, cari miei, è un’ottima domanda da girare però agli estensori della legge sul testamento biologico, che pretendono e ci imporranno ogni sorta di tortura e di accanimento terapeutico ( in nome del principio etico assoluto del leccaggio del culo Vaticano) anche nei confronti di coloro che, giunti ad un passo dall’inevitabile fine, desidererebbero solo essere lasciati andare in santa pace. In tutto questo schifo ciò che più mi fa più incazzare è la consapevolezza che a decidere su quando e come potremo morire non saremo noi, ma uno come Gasparri!
Che tristezza: la nostra vita appesa ad un semplice “ Beeee”.