martedì 4 agosto 2009

Come eravamo 5

L'AVVOCATO DEL DIAVOLO
Siamo nel bel mezzo di una bufera tra Roberto Saviano e Gaetano Pecorella sulla memoria di don Peppino Diana, nemico della camorra e martire secondo i più, ma non a giudizio del penalista, cautamente e perfidamente in attesa delle motivazioni della sentenza.
D’altra parte, si sa, nel gregge di papi gli eroi sono ben altri: Mangano ad esempio, uno del quale le nobili azioni sono note a tutti (truffa, ricettazione, estorsione, omicidio, traffico di stupefacenti, insomma: un vero uomo d’onore).
Gaetano Pecorella non è un paladino dell’ecomafia qualunque, ma una vera e propria star nel firmamento togato di papi. Anche se pure lui, prima di raggiungere l’illuminazione celeste, ha dovuto attraversare quel lunghissimo deserto rosso percorso praticamente da tutti i più fidati discepoli del padrone.
E così eccone un altro passato da Democrazia Proletaria alla Teocrazia Proprietaria, dalla sinistra extraparlamentare alla destra extraconiugale, dal collettivo soccorso rosso militante al collettivo soccorso a luci rosse militante, da Lotta Continua a Potta Continua. Anche lui, ovviamente, transitando attraverso il P.S.I, vero e proprio centro di reclutamento ed addestramento di ogni berlusconiano che si rispetti. D’altra parte, uno con quel cognome dove poteva andare a finire se non in un gregge?
Nel 2003 Gaetano, guardacaso, è avvocato difensore di un boss dei casalesi condannato come mandante dell’omicidio del povero Don Peppino Diana. Per ricompensa oggi papi l'ha mandato a vigilare sull'ecomafia...
Ma all’onesto Pecorella si deve almeno l’onore di una dichiarazione che mai avrete la possibilità di ascoltare dalle pavide labbra dei tanti servi di papi: “E’ vero, sono state approvate delle leggi funzionali a determinati processi. Abbiamo fatto il lodo Schifani, poi dichiarato incostituzionale ed in effetti in alcune parti lo era, per consentire a Berlusconi di governare..”.
Ma noooo!!!, davvero???? Una legge ad personam???? Gaetano, Gaetano, non è che in qualche recondito angolo del tuo cervello risuonano ancora, non del tutto perdute, le dolcissine note dell’internazionale?