sabato 22 agosto 2009

Giochi innocenti per bambini deficenti

Correte tutti su Facebook e partecipate con noi leghisti al giochino dell’estate: Rimbalza il clandestino”! (...Quando abbiamo visto quel peschereccio pensavamo di avercela fatta, molti di noi erano già morti, ma almeno una trentina erano ancora vivi. Eravamo stanchi, stremati, disperati, ma gli uomini del peschereccio ci hanno lanciato solo un po’ d’acqua e di viveri e poi sono spariti...) Il fantastico e divertentissimo giochino on line ideato dal figlio stesso di Bossi, nel corso del quale potrete divertirvi a ributtare i barconi degli straccioni in mezzo al mare. Un suono di campanello ti informerà dell’avvenuto affondamento degli odiati migranti! (...non credevamo a ciò che stavamo vedendo: gli uomini di quei pescherecci vedevano che stavamo morendo di fame, di sete, ustionati dal sole, avvelenati dai vapori della benzina ma non ci hanno fatti salire. Non hanno neanche dato l’allarme e tutti gli altri che erano a bordo, tranne noi cinque, sono morti e abbiamo dovuto ributtarli in mare, come quelli di prima…) Complimenti, oggi è un gran giorno per “Rimbalza il clandestino”. Ignoti ma fantastici giocatori sono infatti riusciti a rimbalzarne ben settantatrè! Complimenti vivissimi! In premio la tessera a vita della Lega ed una delle celebri canottiere sudate del padre dell’ideatore del gioco! (...sono arrivata in Libia alcuni mesi fa, è stato un viaggio pieno di insidie e pericoli sostenuto con la sola forza della disperazione. Ho lavorato come una schiava nelle case dei libici. Oggi sono stremata e piena di ustioni in ogni parte del corpo. Ho visto morire più di settanta miei compagni in quel gommone…)


- Ministro Maroni, dopo aver completato la sua partitina a “Rimbalza il clandestino”, vuole per caso esprimere una parola di cordoglio per i defunti?

- Macchè! Sicuramente il racconto dei superstiti è falso, parte del complotto planetario contro il nostro padrone. I settantatrè sono infatti morti volutamente per mettere in difficoltà il governo di Papi. Casomai poi è colpa di Malta. Gli accordi con Gheddafi (famoso per lo spirito democratico e per il rispetto dei diritti umani nel suo paese, nonché da noi recentemente accolto con tutti gli onori nella tenda a Villa Pamphili e presto gratificato da un’altra visita del premier) funzionano a meraviglia. Da quando governiamo noi i morti in mare sono diminuiti, tutto ciò naturalmente solo perchè lasciamo quei bastardi a schiattare nei lager libici o nei paesi da cui cercano di fuggire. ( …Quando i trafficanti, dopo averci tenuti prigionieri alcuni giorni, hanno stabilito che potevamo partire ci hanno portato in una spiaggia dove c’era un gommone con delle taniche di benzina a bordo. Erano poche ma loro ridevano e ci dicevano che saremmo arrivati anche in America…)


“Rimbalza il clandestino”. Dopo i settantatre centri di ieri, chi riuscirà a battere questo incredibile record? (...La benzina è finita presto, non potevamo navigare. Eravamo come rami che galleggiano nei fiumi. Di giorno era un inferno, il sole martoriava le nostre carni. La notte era fredda e non avevamo nulla per riscaldarci. Pregavamo e speravamo. Abbiamo incontrato anche altre barche e provavamo di tutto per farci soccorrere. Nessuno ci avvicinava e noi continuavamo a morire. Le prime a finire di vivere sono state le donne, anche perché non avevamo bambini. Alcuni hanno cominciato a bere acqua di mare e sono stati i primi a morire. Li abbiamo dovuti buttare in mare, uno dopo l’altro…)



La Guardia di finanza, purtroppo per Maroni, con questi cinque proprio non ha potuto giocare a “rimbalza il clandestino", come è costretta a fare con tutti gli altri da quando sono state approvate le razziali della lega e di Papi.
A questo punto rimane solo il silenzio: un silenzio pieno di dolore e di cordoglio per il terribile destino di tanti poveri esseri umani “rimbalzati”, e di sgomento dinnanzi all’incredibile stupidità di che è moralmente e materialmente complice di queste tragedie, e si permette anche di giocarci sopra.
Giochi niente affatto innocenti per bambini e ministri di certo troppo deficenti, appunto.