mercoledì 2 settembre 2009

Mistero Boffo

Feltry Kruger deve essersi messo una mano sulla coscienza ed ha così deciso di rispondere alle famose domande rivolte al porno puffo. E l’ha fatto iniziando dalla nona: ” Signor presidente, lei ha parlato di un progetto eversivo ai suoi danni. Può garantire di non aver usato né di voler usare polizia e intelligence contro testimoni, giornalisti e magistrati?”. Evidentemente fornire una spiegazione comprensibile sarebbe stato troppo complicato, meglio allora un bell’esempio concreto: ed ecco così servita su di un bel piatto d’argento la “Bufala Boffo”, opportunamente fatta comparire al momento giusto dal cilindro magico pieno di quei bei dossierucci spazzatura tanto apprezzati nella palude oscura e popolosa del potere di Papino. Un luogo dove il servizievole Feltry Kruger, ed il suo alter ego sfigato Beldidietro, si trovano perfettamente a loro agio, come risulta evidente gettando solo un semplice sguardo ai titoli rancorosi, rabbiosi ed iperaggressivi dei loro giornaletti-manganello creati ad uso e consumo del gregge e ad immagine e somiglianza del padrone.
Papi nel frattempo fornisce la sua spassosissima versione a proposito della sua caparbia reticenza: “ Non rispondo ad un giornale che ha per direttore un evasore”. In effetti un gentiluomo che, così per dire, ha smistato capitali in nero in ben sessantaquattro società off-shore non dovrebbe tanto rispondere alle domande di un giornalista quanto a quelle di un magistrato. Peccato però che nel frattempo questi reiterati reati fiscali, per il quale in America ti sbattono in galera per almeno un quarto di secolo, lui se li sia opportunamente depenalizzati. Ma papi, si sa, quando si parla di quattrini, di potere e di conflitto di interessi diventa per necessità antiamericano. Se invece ci sono da buttar giù bombe ed ammazzare migliaia di civili, donne e bambini si precipita nel ranch dell’amico George con lingua srotolata e la bandierina a stelle e strisce regalatagli di coniugi Ferrara. Il tutto nel nome dei valori, ovviamente.
Chi oggi ci fa un po’ tenerezza, in effetti, è il povero Beldietro. Inizialmente piazzato come un semplice, modesto tappabuchi sulla poltrona che fu di Feltry Kruger, ed ora costretto a sfornarci un giornaletto-ectoplasma rispetto al Libero dei bei tempi andati, una sorta di pallido alter ego del giornale del padrone riposizionato opportunamente tra i servizievoli artigli del maghetto di Arcore. Oggi Beldidietro scopre, e di conseguenza ci spara a nove colonne, l’incredibile scoop che dimostra come anche a sinistra ci siano puttanieri! Ma ti agiti per così poco, Mauriziuccio? Noi, ad esempio, l’avevamo sempre sospettato che i puttanieri fossero bipartisan: quello è un genere commerciale che tira sempre molto, sul mercato e dentro le mutande, soprattutto quelle del pornopremier. Però non ci risulta che i puttanieri progressisiti governino il paese, promettano ricompense con carriere di ogni genere, nominino ministri ed eurodeputati in base alle prestazioni fornitegli. Poi, dopo aver puntato l’indice contro i puttanieri, Beldidietro si scaglia contro coloro che hanno ereditato dagli Agnelli la palma dei più massacrati dagli squadristi di papi: i cosidetti moralisti. ” Resistere, resistere, resistere. Moralisti senza pudore. Ezio Mauro parla di allarme democratico ma compra la casa in nero”. Il che appare comico, se a gridarlo ai quattro venti sono i servitori del recordman mondiale dei fondi neri, cioè colui che arrivò a giudicare moralmente giusto evadere il fisco.”Dieci domande ai moralisti”(Libero, domenica 30 agosto), “Parla il bancario: così Ezio Mauro voleva diluire gli assegni per l’attico”, accidenti, che notizia di portata sconvolgente. ” …Sta diventando un massacro”, detto proprio da coloro che dichiarano di aver appena iniziato a caricare i fucili, cioè a mettere in moto i viscidi spioni di corte. ” Caro patria: Silvio taglia 50 opere”, così tanto per leccare il culo alla lega, quella stessa che ci ha fatto buttare miliardi opponendosi per squallido interesse di bottega all’election day.” Il mutuo di Franceschini vale milioni di euro”, altra notizia sconvolgente: ma che bravi questi spioni! E sempre ossessivamente delirando sullo stesso genere: “Un altro finto moralista, Ezio Mauro ha comprato una casa da due miliardi pagando ottocento milioni in nero”. E vai!
Ma qual è la strategia che guida questo forsennato attacco papisquadrista contro i famigerati moralisti?
Nessun italiano, direttore di Avvenire compreso, può permettesi il lusso di esprimere anche solo mezza critica al padrone assoluto perché facciamo tutti schifo, siamo un popolo di disonesti evasori ed incalliti puttanieri, quindi ci meritiamo il premier che abbiamo. E zitti!
E passiamo ora al fuoriclasse assoluto della casa, quello acquistato da papi per sostituire Kakà: Feltry Potter. ” La patacca c’è ma è di Repubblica, pur di attaccare Berlusconi Scalfari si inventa un incontro tra il premier ed il direttore del giornale. E’ inattendibile, come molti altri che si appiattiscono sul disgusto della Cei e cianciano di falsi, ecco la verità”( il Giornale 1 settembre). In effetti non crediamo neanche noi che Papi abbia convocato Feltry Potter a Roma per impartirgli i suoi ordini: non ne aveva infatti proprio nessun bisogno.
Adesso i moralisti odiano il gossip, finchè la Repubblica e i suoi compari sparano sterco contro Berlusconi tutto bene. Ora che il giornale smaschera l’ipocrisia di qualche censore ci si indigna e si invoca la privacy. Troppo facile” ( il Giornale 31 agosto), “ La rabbia dei moralisti smascherati”( Il Giornale, sabato 30 agosto). Peccato che ciò che viene definito sterco contro Berlusconi tragga origine in realtà dalla richiesta di divorzio di sua moglie, passi attraverso testimonianze di Escort che hanno frequentato al di la di ogni ragionevole dubbio i suoi palazzi del potere, ed arrivi fino al grido di dolore di sua figlia Barbara. Anche lei, inutile specificarlo, brutalizzata dai killer mediatici del pornopuffo.
Concludiamo con l’ennesimo avvertimento per gli amici del sud che chissà perché continuano a votare in massa per un governo che in realtà li odia: “ Perché al sud non servono soldi” ( il Giornale 30 agosto). “ Medici straordinari a Napoli, lavorano 585 giorni in un anno, miracolo napoletano al vecchi policlinico” (Libero sabato 29 agosto). Ed eccovi ancora una volta servita una bella anticipazione su come sarà la futura cassa del mezzogiorno del governo di papi: una bella cassa da morto !