mercoledì 9 settembre 2009

Monster parade 15

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I CRONISTI TERRONI

L’ultima pittoresca iniziativa leghista consiste nella guerra scatenata contro il cronista romano e quella siciliana, incaricati di commentare la storica regata veneta. “ E’ scandaloso che non sia affidata a cronisti veneti o veneziani!”, tuonano assai poco sereni i serenissimi. Se passasse questo principio, d’ora in avanti i programmi sulla preistoria dovranno essere commentati dai Flinstones, quelli sullo spazio da Et e quelli sull’influenza suina dai tre porcellini. Inoltre, applicando il metodo alla politica, in futuro le leggi che riguardano ad esempio la prostituzione dovranno essere messe nero su bianco da donne di facili costumi…Sapete, con il governo di Papi spesso la realtà riesce perfino a superare l’immaginazione !

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LA PROSSIMA VITTIMA

Dopo aver killerato il direttore di Avvenire, Carlos Feltry alza il tiro ed invia un proiettile, sotto forma di titolaccio a nove colonne, alla prossima vittima designata: nientemeno che il presidente della camera! “ Sei un comunista…torna nei ranghi….ma chi ti credi di essere…”. Papi dichiara di non saperne nulla, allora è proprio vero che le bugie hanno le gambe corte! Se così fosse, comunque, sarebbe la seconda volta che il suo killer preferito riesce nell’impresa di stupirlo: per lui, dopo il salto di qualità da un quotidiano sfigato a quello di proprietà del padrone, si prevede imminente un’altra bella promozione.

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QUEL NANO INFAME

“ Che in Italia ci sia un regime è una barzelletta dei catto-comunisti e dei loro giornali, che sono il novanta percento del totale”. Dopo aver letto parole del genere veniamo subito assaliti da un dubbio : ma con una faccia così il cainano dove si sbarba, sul bidet? Proviamo infatti a fare due conti facili facili: “Il Giornale”, “ Libero”, “ Panorama”, “Il foglio”, “ Chi”, e tutti gli svariati rotocalchi della Mondadori sono di sua proprietà, o comunque suoi ultrà fedelissimi. Vicine al gregge si posizionano poi innumerevoli testate locali più o meno importanti, per non parlare di quotidiani d’area, tipo “ Il Secolo”. Poi ci sarebbero i grandi giornali indipendenti, “ Il Corriere della Sera” e “ La Stampa”, terzisti per vocazione, ma comunque iperprudenti e mai antigovernativi (leggere Panebianco, Ostellino e Galli Della Loggia per credere). In televisione non ne parliamo neppure: Tg1, Tg2, Tg4,Tg5 e Studio Aperto sono saldamente nelle sue mani. Insomma: praticamente un pensiero unico. E se qualcuno si oppone? Se è fortunato arriva Ghedini e lo querela, come è capitato a Repubblica, Unità e Famiglia Cristiana (da Maroni), se invece è sfigato ci pensa Feltry Kruger a farlo fuori. Insomma, in un tale scenario Orwelliano, se i media a lui devoti sono solo il dieci per cento vuol dire che le edicole dovrebbero essere grandi almeno come aereoporti. Ma non è così: ad essere talmente smisurata è infatti solo la sua iperbolica faccia come il culo! Chiosa finale: “ Mi sono rivolto alla magistratura perché libertà di stampa non significa libertà di insultare, mistificare e diffamare”. Perfetto papi, chissà cosa ne pensa Feltry Potter..

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L’OCCULTATORE ROMANO

Forse, tra una raffica di kalashnikov ed un colpo di machete, Jason Feltry qualche cosa che non sia una cazzata ogni tanto la scrive. Vista la rapidità con la quale il quotidiano della Santa Sede si riavvicina al governo infatti, con il cadavere di Boffo ancora caldo e gran parte del mondo cattolico giustamente indignato e depresso, qualche oscuro confilitto sicuramente si annida nei meandri del Vaticano. Adesso dunque la Conferenza Episcopale è servita, ed il conto a papino è già stato recapitato. Ma la mossa si mostra, ad occhi un minimo accorti, in tutta la sua miopia: ha scristianizzato infatti la nostra società più il pornosovrano con la sua corte decadente ed i suoi falsi valori in questi ultimi quindici anni di chiunque altro nei precedenti duemila: vale la pena vendersi ad un tipetto del genere per un piatto di lenticchie e qualche leggina ipocritamente moraleggiante? E poi qualcuno si stupisce se le chiese sono sempre più vuote!


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RIVOGLIAMO I COLONNELLI !

Sembra passato un secolo da quando Gianfranco Fini era un generalissimo temuto e rispettato a capo di un manipolo di arditi colonnelli in camicia nera. E sembra quasi un reperto archeologico quella romantica foto in bianco e nero della squadra di calcio del “Secolo”. Oggi il padrone è cambiato, i duri e puri sono diventati teneri come sofficini, ed il vecchio capitano è finito in panchina. Anzi in tribuna. “Comunista”, “ Traditore”, “ Vergognoso”, “ Ridicolo”, “ Ma rientra nei ranghi!”: queste le gentili carezze con cui Carlos inizia già da oggi a killerarlo, con il suo inconfondibile stile pulp, sul suo giornaletto assassino. Per non parlare del sintetico, ma efficace: “ Questo è matto” riservatogli dall’alleato Umberto Bossi . Insomma, se qualcuna aveva dei dubbi su quale fosse la vera natura dell’operazione politica del predellino, adesso è servito: altro che fusione, si è trattato solo di una pura e semplice annessione, senza per fortuna spargimento di sangue ma solo di poltrone e, verosimilmente, di quattrini. Praticamente, anticipando il piano casa, il cainano si è costruito una bella verandina su Forza Italia .E l’amministratore di condominio? La lega, ovviamente. Insomma, il Gdl ha fatto irruzione sulla scena politica italiana con la forza di un vero evento rivoluzionario: la Rivoluzione (La) Russa