mercoledì 7 ottobre 2009

Onora il papi e la madre

Così forse ci toccherà anche assistere allo spettacolo, unico al mondo, di un milione di persone in piazza per manifestare contro una sentenza, che segue a sua volta una condanna penale definitiva per corruzione, inflitta da un tribunale civile agli avvocati di un celebre e potentissimo “utilizzatore finale” ( scampato al giudizio solo in quanto “corruttore semplice”, e dunque prescritto grazie alle attenuanti generiche. Poteva accettare di farsi processare per scrollarsi di dosso l’infamante macchia, ha opportunamente preferito evitare, chissà come mai…). E pensare che ancora oggi ci sono i soliti illuminati liberali terzisti, da sempre accomodanti stampelle di ogni italico regimetto, che farneticano su fantomatici tentativi di spallate giudiziarie da parte della sinistra (che a spallate al massimo riesce a prendersi da sola) e dei soliti, sputtanatissimi, poteri forti (più che forti in realtà devono essere davvero molto sfigati, visto che questa benedetta spallata papino la schiva agevolmente da quindici anni a colpi di lodi ed impunità di ogni genere). Come se i tre miliardi di lire partiti dalle casse All Iberian, e finiti nei conti di Cesare Previti prima, di Acampora, Pacifico e del giudice Metta dopo, li avessero spediti Franceschini e Antonio Di Pietro. Come se le cenette a base di escort e Tarantini le avessero organizzate Ruotolo e Santoro. Come se l’avvocato Mills fosse un pesonaggio partorito dalla fantasia perversa di Marco Travaglio. Panebianco, Panebianco: neanche Feltry Kruger riuscirebbe a volare così alto, proprio come un vero angelo custode di papino (di nome e di fatto, dunque). Infatti il direttore killer preferisce la guerra di trincea a base di raffiche di dossier- spazzatura a luci rosse, oggi scagliati contro Boffo, domani contro Gianfranco Fini, dopodomani chissà…
Ma agli illuminati pensatori da sempre va bene così, busti del duce e colpi sotto la cintura compresi ( a partire, ovviamente, dal più schifoso di tutti: quello assestato dai giornali del perfetto maritino della “Storia Italiana” ai danni della povera moglie, opportunamente etichettata come marionetta manovrata, oltreché velina ingrata, con tanto di scontatissimo body guard nascosto nell'armadio, si intende).
Chissà se Mastro Minzo, su tutto questo ciarpame, ci farà un bell’editoriale: Non vi capisco, perchè scendete in piazza care pecorelle smarrite ed infuriate, per l’escort catapultata dal lettone alla televisione? Per il megarisarcimento, logica conseguenza di un crimine commesso al di là di ogni ragionevole dubbio? Qui l’unica spallata, caro Panebianco, è quella con cui papi ha illegalmente messo gli artigli sulla più grande casa editrice italiana, altro che storielle su sinistra e poteri forti ! Ma questi evidentemente sono concetti troppo terra-terra per un raffinato ed illuminato pensatore come lui.
In conclusione dunque, chissà se il gregge si rende conto che se scenderà in piazza, lo farà proprio contro il suo padrone: se si fosse comportato in maniera adeguata nella me…da sicuramente non ci finiva, con buona pace degli aspiranti sfigati spallatori e dei teorici dei complotti ad ogni costo.
Oggi ci fanno perfino tenerezza, i poveri socialisti di papi, già orfani del martire di Hammamet: Cecchetto strepita, Sandrino piagnucola, Brunetta schiuma rabbia. Poverini questi compagni, passati dalla falce e martello al busto del duce, dalla rivoluzione proletaria alla rivoluzione proprietaria, da Ghino di Tacco al nano col tacco. E poverini i camerati di Aenne, Ignazio La Rissa e Gasparetto in testa: c’era una volta la destra italiana, con tutti i suoi illustri esponenti, uomini onesti del calibro di Paolo Borsellino e Montanelli tanto per fare due esempi, adesso non c’è rimasto più nulla: papi si è pappato tutto quanto e l’ha ficcato nel gigantesco frullatore del partito del predellino: ex comunisti, ex radicali, ex democristiani, ex fascisti, ex socialisti garibaldini e secessionisti che si puliscono il culo col tricolore e sputano sul risorgimento: un mix davvero per palati forti, non c’è che dire. E tutti a completo, totale uso e consumo del padrone, si intende: La sinistra italiana sarà anche messa male, ma la destra non esiste proprio più, pace all’animaccia nera sua.
Uso politico della giustizia: ecco la frasetta magica più ascoltata negli ultimi vent’anni. Peccato però che sia mal formulata: basterebbe pronunciare infatti :“ uso giudiziario della politica”, con tutto un paese intero ormai ostaggio dei destini privati, delle ossessioni e dei tardivi picchi ormonali di un solo uomo: purtroppo per noi, colui dal quale si è supinamente lasciato sedurre.
Scendiamo dunque tutti in piazza contro il golpe, l’eversione, la corruzione, le trame oscure, i festini ed i complotti, ci aggregheremo volentieri anche noi, con una sola, piccolissima differenza: voi manifesterete a favore di chi li ha commessi, noi invece contro.