domenica 12 luglio 2009

Come eravamo 1

Inauguriamo oggi questa nuova rubrichetta con lo scopo di riportare alla nostra attenzione piccoli episodi della storia recente nonchè brevi biografie personali, che sarebbe bene tenere bene a mente quando ci sforziamo di comprendere la realtà nella quale siamo immersi. Sempre ammesso che ne valga la pena, ovviamente….


FABRY CICCHITTO

Oggi siede felicemente alla destra del Papi, ma sarà sempre stato così? Vediamo.
Nato a Roma nell’anno 1940, fin da piccolo mostrò spiccate doti di rivoluzionario: il suo percorso politico spazia infatti dalla rivoluzione proletaria a quella miliardaria.
Ancora giovanissimo entrò nella federazione giovanile socialista, ma andandogli stretto un movimento così molle e borghese, si identifico ben presto nella corrente marxista lombardiana, favorevole alla svolta del compromesso storico con il Pci. Un tipetto tutto pane, falce e martello, insomma. Si ricordano sue prese di posizione allora molto critiche nei confronti della Cia e della Diccì, che avrebbero nientemeno che approfittato del caso Moro per escludere i poveri comunisti dal governo.
Nel 1980 la svolta. Folgorato dal venerabile Licio Gelli entra nella P2 ( fascicolo 945, tessera2232), ove evidentemente incontra un nano brianzolo, dotato di grande carisma e di antenne, allora ancora giovane e pelato ma chiaramente predestinato ad un luminoso avvenire, e se ne innamora perdutamente. Espulso dal Psi, venne riammesso da Bettino Craxi del quale divenne un fidato delfino. Da Lombardiano a Craxiano, insomma. Dopo la bufera di tangentopoli inizia ad odiare con tutto se stesso il proprio passato, tenta sfortunatamente di fondare un sedicente Partito Socialista Riformista (già il nome porta una sfiga pazzesca!), quindi il naturale approdo in Forza Italia. Insomma: dall’estrema sinistra fino alla destra più sbracata d’Europa. Dalla vicinanza con il Pci a quella con l’Msi. Dal compromesso storico alla devolution. Il suo incarico attuale? Insultare gli avversari in tivvù. Stop. D’altra parte, con tutto l’odio accumulato in questi anni, la cosa gli riesce alla perfezione. Buon divertimento, Fabry, continua così mi raccomando!
( 1, continua)