domenica 19 luglio 2009

Come eravamo 4

GIULIANO FERRARA:THE NEVER ENDING STORY

Ed apriamo oggi il voluminoso (in tutti i sensi) capitolo dedicato all’irrequieto Giuliano. Colui che, partito dal sessantotto, è transitato attraverso il sessantanove (memorabili infatti le sue lezioni di sesso televisive assieme alla moglie Calamity Anselma Jane) per approdare quindi al settanta: cioè il numero di voti rimediati dalla sua lista “ Aborto, no grazie” alle ultime elezioni.
Una lunga traversata nel deserto, dunque, dalla rivoluzione proletaria alla rivoluzione embrionaria, passando anche lui attraverso la rivoluzione miliardaria. Da Marx a Ratz, da Mao a Teo, da ateo incallito ad ateo devoto: una storia infinita, appunto.
Il suo carattere agitato si evidenzia fin dalla giovane età quando, figlio di Maurizio ex direttore dell’Unità e militante del Pci, si distingue nella durissima contestazione studentesca di Valle Giulia. Ma anche il bottegone ben presto inizia a stargli stretto, e così Giuliano ha modo di avvicinarsi alle posizioni del segretario socialista Bettino Craxi, del quale subisce il notevole carisma e ne diviene subito un devotissimo fan. Naturale, dunque, il successivo approdo in Forza Italia alla corte di Papi, ed il suo odio viscerale per le inchieste del Pool di Milano (Al contrario perciò dei futuri alleati leghisti, missini e dei giornalisti tipo Feltri che allora li adoravano.Ed anche di Papi, che allora faceva di tutto per cercare di tenersi buono Di Pietro offrendogli ogni giorno una qualunque poltrona a sua scelta): in questo, almeno, gli va riconosciuta una certa dose di coerenza.
Giulianone si è sempre distinto per la sua verve polemica e le sue posizioni provocatorie. A volte, in verità caso più unico che raro, anche nei confronti del padrone, verso il quale, al contrario, nessuna delle sue pecorelle riesce mai a proferire anche un semplice: “ Beeee”. In una cera fase arriva perfino a dichiarare di essere stato sul libro paga della Cia, si spera con funzioni non sovrapponibili a quelle dei criminali delle fosse comuni di cui si parla tanto in questi giorni. Nel 1992 vede la luce, a seguito della perforazione di un profilattico fallato, la trasmissione: “ Lezioni D’amore”, che però dura poco. Viene infatti sospesa dopo la puntata sulla “posizione del missionario”, nel corso della quale la povera Calamity riporta schiacciamento del torace, fratture costali multiple, spappolamento della milza ed un principio di insufficienza respiratoria. Per Giulianone inizia così il periodo del “ Foglio”, di “Otto e mezzo” e delle solite dure polemiche, tra le quali spicca quella con l’Unità, definito un giornale sostanzialmente omicida: se così fosse il titolista di “Libero “ andrebbe catalogato come il più sanguinario dei serial killer. Infine l’approdo sulle celebri posizioni “Teo-Con”. Giulianone, il principe degli atei devoti, risulta infatti il più entusiasta sostenitore di Bush e della guerra preventiva, del bombardamento dell'Iraq (e poi dell'Iran, della Siria, della Giordania, dell'Egitto, dell'India, del Pakistan e della casa di Di Pietro), insomma di quel famosissimo scontro di civiltà allora tanto alla moda. Tutta roba che l’ America di Obama sta precipitosamente buttando dentro al cesso, mentre da noi viene opportunamente occultata sotto il tappeto dai sempre genuflessi media di regime. Infine la battaglia in difesa dell’embrione, chissà mai se con qualche traccia di rimorso in memoria di tutti quei bambini già belli e fatti, maciullati dai bombardamente intelligenti del caro amico George e del suo compare Dick.
Quale sarà il prossimo approdo di Giuliano? Difficile da prevedere. Difficile soprattutto trovare un porto sufficientemente capiente per poterlo accogliere…
Concludiamo con i versi che Sandrino Bondi, il poeta di Arcore, gli ha dedicato a suo tempo:
“Antro d’amore, Rombo di luce, Parole del sottosuolo, Fiume di lava, ancora di salvezza”.
P.S : Ma cosa cazzo vorrà dire?