domenica 5 luglio 2009

Monster parade 5

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MASSIMO D’ALEMA

Paragona il tiggì minzoliniano a quello sovietico. Troppo buono, Massimo. Casomai somiglia a quello bulgaro, come il famoso editto che noi tutti purtroppo ricordiamo benissimo. Evidentemente, essendo passati tanti anni dalla caduta del muro, i dirigenti Piddì non ricordano bene quali siano le regole dell’informazione in un regime. Niente paura: ci pensano Papi, Minzy & co. a rinfrescargli la memoria tutte le sere, ad ogni nuova edizione del tiggì…

4
TOTO’ RIINA

Se non fosse tragico, sarebbe quasi ridicolo. Questo ferocissimo boss, che minacciava Berlusconi di morte se non gli metteva a disposizione una delle sue televisioni, sembra una macchietta del vecchio mafioso con coppola e lupara (cosa che in realtà il terribile padrino non era). Infatti la televisione Berlusca non gliela diede. Altro che la morte, infatti: ben altri erano gli argomenti a cui il cavaliere già da allora era più sensibile. Bettino Craxi ad esempio, uno che li conosceva benissimo, le televisioni le ebbe al suo servizio, eccome !…. Se non gliele dava lui non gli toglieva la vita, gli staccava i ripetitori!

3
LA NAZIONALE PADANA

Lo spettacolo di un manipolo di fanatici, in uno stadio deserto, che si agitano al coro di “ Chi non salta italiano è” mentre i giocatori in casacca verde festeggiano il titolo mondiale delle nazioni che non esistono si inserisce nel filone del miglior trash leghista, sul genere dell’ampolla sacra, dei riti celtici, delle cravatte di Speroni, del profumo Dur, dei cappi in parlamento e dei nomi dei figli di Bossi (Eridanio Sirio, roba da telefono azzurro).
Questi leghisti non hanno proprio il senso del ridicolo, e neanche quello della sfiga: non si vede infatti cosa ci sia da festeggiare nell’essere campioni del mondo degli inesistenti…

2
IL MINISTRO MARONI

Come dice giustamente Francesco Merlo, anche per fare i cattivi bisogna esserne capaci. Il ministro evidentemente non lo è. Così ,dopo aver varato l’odiosissimo pacchetto, deve essersi reso conto che la maggior parte delle cittadine straniere che accudiscono gli anziani padani, i loro piccoli, e che stirano le loro camiciole verdi sono perlopiù delle irregolari rigorosamente impiegate in nero. E se perfino i rondisti iniziassero un giorno a rendersene conto? Sai che incazzatura se, invece di correr dietro a qualche povero marocchino, dovranno cimentarsi con pannolini, cateteri e pannoloni, oppure cominciare a versare gli odiatissimi contributi con tanto di ferie pagate, tredicesima e fine settimana libero! Allora il cattivo ministro si è precipitato a specificare che il pacchetto non è retroattivo. Però esperti penalisti ci spiegano che non è così semplice, perché la nuova legge punisce sia l’ingresso sia la presenza in loco. Dunque un bel casino. Più che un pacchetto sicurezza, un pacchetto insicurezza…di Maroni. E se inoltre il provvedimento effettivamente risultasse retroattivo, questa non sarebbe una gigantesca (e di certo involontaria) sanatoria per tutti gli irregolari fino ad oggi presenti nel nostro paese?
Caro ministo, come direbbe il celebre Er Cipolla…: ” Mo’ so’ cazzi tua!!!”
Piccola appendice sul Bossi. Oggi dichiara che ad inguaiare Silvio sono i servizi segreti. Sbagliato. Ad inguaiare Silvio sono quei servizietti che, purtroppo per voi, non sono affatto più segreti. Consultare il cellulare della D’Addario per credere….
D’altra parte Papi, quando aveva ancora il vento in poppa e le mani sempre tra le poppe, dichiarava spavaldo ai quattro venti: “ Dormo tre ore per notte, le altre tre faccio l’amore.” Bum!! Calcolando poi che a casa sua non pernottava quasi mai, quando sparava tutte queste cazzate, secondo voi, ricordava di avere una moglie? Questo solo come spunto di riflessione per tutti i suoi servi che ancora crocifiggono Veronica…

1

L’AUTISTA DI BARI

Mentre un cittadino di colore cercava di salire sul suo autobus, lui lo insultava (“sporco negro”, che originale!) e l’ha pure picchiato e spedito in ospedale. Chissà cosa ne pensa Brunetta di un caso del genere. Probabilmente niente, comunque sarebbe interessante chiedergli se, secondo lui, non ci sarebbero gli estremi per un licenziamento per giusta causa. Dal posto di lavoro e anche dal genere umano. Tranquilli tutti: tanto il giorno dopo avrebbe una bella divisa nuova e fiammante delle Ronde leghiste. Con tanto di medaglia d’oro padana ed encomio solenne …