domenica 12 luglio 2009

COME ERAVAMO 2

LE PECORE NERE

Quanta acqua è passata sotto i ponti da quando i camerati missini, i duri e puri figliocci di Almirante, si dilettavano a tirare le monetine a Craxi, picchiavano come fabbri e sognavano tutte le notti Di Pietro in preda ad orgasmo squassanti.
” Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza…”! Oggi si sono tutti sistemati: ieri con la gagliarda camicia nera, oggi con una bella divisa tweed da maggiordomi.
Facciamo solo un piccolo passo indietro. Corre l’anno 2008, un Papi in piena crisi stà per salire sul predellino. Tra i camerati le acque sembrano agitate…” Noi siamo la destra di Borsellino, Berlusconi quella di Dell’Utri e Mangano”. Parola di Fabio Granata, AN. Che inizino ad accorgenersene finalmente anche loro?
Ma il più duro sentite cosa diceva ”.. Il nuovo partito di Berlusconi? Altro che teatrino della politica, siamo alle comiche finali!.. Da queste mie parole, volutamente nette, voglio che si evinca che non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel partito del cavaliere…Berlusconi con me ha chiuso…. Non pensi di recuperarmi. Io, al contrario suo, non cambio opinione. Se vuol fare il premier deve fare i conti con me, che ho pure vent’anni di meno. Mica durerà in eterno!...Il mio voto non lo avrà mai, si faccia appoggiare da Veltroni”. Che in effetti in quel periodo era molto più gentile con il futuro “ principale esponente dello schieramento avversario”. Erano ovviamente parole di Gianfranco Fini. Devono essergli costate molta fatica, infatti Papi l’ha prontamente messo a riposo per cinque anni nella comoda poltrona della presidenza della camera. E lui appare molto più tranquillo…
Il Secolo anche, a quel tempo, furoreggiava da par suo:“..Abbiamo vissuto l’epoca berlusconiana con disagio..”, e giù con acide vignette e battutine velenose.
Poi sappiamo bene come è andata a finire. Tutti assieme appassionatamente nel gregge delle Liberta: pecore bianche, pecore verdi, pecore rosse ed ovviamente… pecore nere

Su compagni in forti schiere
Marciam forte verso Arcore
Siam falangi forti e fiere
Pronti a osare, pronti a obbedire
Giovinezza, giovinezza
Primavera di bellezza
Con Papino è la salvezza
Della nostra poltonazza
Non più ignava ed avvilita
Resti ancor la nostra gente
Si ridesti a nuova vita
Dietro il padrone più possente
Su leviam alta la face
Che ci illumina il cammino
Con Papino ed il suo gregge
Sia la nostra libertà
Giovinezza, giovinezza…

Boia chi molla? No, boia chi non è molle!!!

(2, continua)