sabato 25 luglio 2009

300 A.C.

- Sire, complimenti, non sapevo che nella tua maestosa reggia ci fossero delle tombe fenicie!
- Veramente, in effetti….
- Si si, delle tombe del 300 Avanti Cristo!
- Ma cosa dite? I fenici nel 300 A.C.? Ignoranti! Lasciate parlare me, che sono la ministra della pubblica istruzione: i fenici risalgono al periodo della rivoluzione francese… Più o meno.
- …Veramente maestà, io avrei sospettato al tempo di Troia.
- No, no. Scusate, ma in quel caso me li sarei di sicuro ricordati!
- Ministra, ma cosa ha capito? Basta, silenzio… Smettetela con queste storie, che ho già abbastanza guai. Erano solo cazzate, non l’avete capito? Di quelle che mi invento per rimorchiare, sapete, del tipo “mi sono fatto da solo”, “menomale che Silvio c’è”, “tutti mi considerano un grande statista”… Insomma, quelle minchiate lì.
- Ma padrone, com’è possibile… Noi ci crediamo ciecamente!
- Balle! Come anche quella del lettone di Putin, in realtà era di Mangano, lo usavano lui e Dell'Utri per legarci i sequestrati…
- Wow, papi! Ecco perché quando mi ci hai legata e frustata mi sentivo così a mio agio e…
- Basta ministra, niente parole! Abbiamo parlato anche troppo. A proposito, Ghedini! Ghedini!! Ma dove cazzo sta quella sottospecie di pipistrello con gli occhiali?
- Sire, è partito. E’ andato a trovare i suoi…
- In Veneto?
- No, in Transilvania.
- Cribbio, mai che lo trovo, quando ne ho bisogno! Ma Bondi? Dov’è Bondi? Bondiiiii
- Arf, arf… Eccomi padrone, arrivo di corsa….
- Ma dove cazzo stavi? Arrivi sempre per ultimo, cribbio!
- Ero nel bagno, padrone. Stavo facendo pratica solitaria come ci hai chiesto tu, maestà.
- Scusate, potrei parlare? Ma le sembra opportuno pretendere di porre dei limiti così rigorosi a tutti i cittadini in materia di diritti civili, bioetica, infertilità nel nome, perdipiù, di principi morali che poi lei per primo, nella sua vita privata, calpesta quotidianamente?
- E questo qui chi sarebbe mai, la voce della mia coscienza?
- Pshhh, sire, non è possibile… Quella l’hanno già fatta saltare in aria i nostri amici siciliani col tritolo più di vent’anni fa!
- …Sono Gianfranco Fini, il vendicatore nero!
- Ma guarda questo montato! Io che ti ho tirato fuori da quel mare nero di me….
- Ma Padrone, perché mi tratti così? Faceva parte del copione, non ricordi? Dovevamo fare come i poliziotti americani: uno cattivo e l’altro buono…
- Ah già, ricordo… Il buono però dovevo farlo io! Vabbè, andiamo avanti. Avete preparato il pellegrinaggio da quel barbuto, come si chiama… Padre zio, Padre mio…..
- Padre Pio, sire. Si chiamerebbe Padre Pio.
- Vabbè chissenefrega, quello lì. Uffa, che palle ‘sti cattolici, cosa mi tocca fare per tenermeli un po’ buoni! Fosse per loro dovrei mettermi la cintura di castità! Col cavolo! Anzi,, chiamatemi Tarantini che sta da quelle parti, e ditegli di portarmi laggiù un po’ di amiche sue…
- Sire, almeno in quell’occasione sarebbe meglio evitare…
- Perché? Non è che poi se le pappa tutte quel Padre Zio ...O come cribbio si chiama?
- Sire ma cosa dice, quello è un santo!
- Ah meno male, io invece no per fortuna! Dunque gnocca a volontà e da bere per tutti!! Tarantini, Tarantiniiiiii! Come è bello essere un re!