giovedì 4 giugno 2009

Una boccata di aria buona

Obama, che dal Cairo si rivolge al mondo islamico parlando di un nuovo inizio, ci regala l’inebriante, gradevolissima sensazione di un momento storico. Ed ha il merito di far apparire di colpo vecchio decrepito tutto ciò che c’era prima di lui.
Essendo totalmente estranei a filo o antiamericanismi da propagandisti da strapazzo, osserviamo con autentico piacere come quello che indubbiamente è un grande paese sia riuscito in poco tempo a sbarazzarsi della macabra, arcaica, truculenta cultura dello scontro di civiltà dei guerrafondai ultraconservatori tanto amati dai nostri Teocon provincialotti. E, soprattutto, a far apparire vecchissimo un anziano sceicco fanatico con barbone, turbante e kalashnikov che ancora si ostina a predicare un odio fuori dalla storia e da ogni logica. Ed a dire il vero anche un altro assai meno temibile anziano con bandana e schiere di servi e minorenni al seguito. Il mondo viaggia a velocità cibernetica e dalle bombe intelligenti siamo forse approdati ad un epoca di persone intelligenti,nonchè finalmente di dialogo tra civiltà diverse ma si spera mai più nemiche.
Da noi purtroppo ci ritroviamo invece ancora schiavi di un vecchio residuato della guerra fredda che con il suo patetico anticomunismo tiene inchiodate le lancette della storia a prima della caduta del muro. E quanto ci appare oggi più che mai fuori dal tempo il faccione incattivito di un ministro padano che si glorifica di risprofondare centinaia di disperati all’inferno e che vorrebbe rinchiuderci tutti dentro la sua volgare e razzista piccola patria. E quello di coloro che, in camicia verde, alle parole di civiltà e tolleranza di Barack rispondono spargendo urina di porco su luoghi sacri per fedeli di altre religioni.
“Milano è piena di negri, sembra l'Africa” dichiara Papi nell’intento di scalfire qualche punticino alla Lega in questa campagna elettorale piccina piccina che ci sprofonda anni luce distanti dai luoghi dove si fa la storia del mondo. Chissà cosa ne pensa l’afroamericano Obama. Cioè colui che sta provando a cambiare il mondo senza bombardarlo.
Al contrario dell’amico George…