domenica 21 giugno 2009

Titanic

Magari ci stiamo tutti quanti illudendo di nuovo, ma stavolta si avverte davvero la sensazione che, accompagnato dalle struggenti note del maestro Apicella, possa essere finalmente giunto all’ultimo giro di valzer questo sgangherato Titanic Berlusconiano, lanciato a tutta velocità verso un'inevitabile collisione contro due enormi iceberg a forma di tette.
D’altra parte, quando in troppi cominciano a voler vendere, gatta ci cova.
A dare il via al mercato dell’usato nientemeno che Papi in persona, intenzionato (ma chi ci crede?) a liberarsi di Villa Certosa. Cioè della sua Versailles all’amatriciana in versione hard. Considerando il fatto che tra le mura di ogni abitazione - si dice - riecheggino per secoli le vicende che vi si sono susseguite, immaginiamo fin da ora file sterminate di ricchi arrapatoni alla ricerca disperata di emozioni forti... Persuasi magari dal grande venditore della possibilità di veder sbucare da dietro un cactus qualche eurodeputata diciottenne con le poppe al vento. E magari destinati a ritrovarsi invece dietro le chiappe, nell’atto di raccogliere una saponetta scivolata sotto la doccia, il tostissimo Topolanek. I costi di un simile investimento sarebbero in parte ammortizzati dalla qualità del sistema di sicurezza; in caso di furto, infatti, basterà scatenare tutta la potenza eruttante del vulcano artificiale... L’effetto Pompei sui malcapitati intrusi è più che garantito.
Si presenta poi lo scottante tema delle Mini. Molte di queste graziosissime e diffuse utilitarie sembra, infatti, siano state donate come ricompensa da parte degli “utilizzatori finali” ad una “enorme quantità” di materia prima, per dirla in quei termini tecnico-giuridici tanto cari a Ghedini. Così adesso qualsiasi fanciulla avvistata alla guida di una di queste auto si ritrova esposta a commenti e sgradevoli sguardi ammiccanti. Ieri sera una ignara settantacinquenne ferma ad un distributore si è sentita apostrofare “Buttanazza fetusa, ma non ti vergogni alla tua età!”. Attualmente risulta ricoverata in prognosi riservata. Un lavavetri in pieno centro, invece, accostatosi ad una giovane al volante pare le abbia detto: “Se ti strofino ben bene davanti e di dietro, me lo dai un bacino?... Sono il Papi dei lavavetri, sai…”. La malcapitata, comprensibilmente, gli ha subito spaccato un ombrello sulla testa.
Assai più difficile risulterà l’impresa di smistare sul mercato dell’usato i socialisti... Anche perché, essendo modelli ultravecchi e passati attraverso infiniti proprietari, risultano tutti EURO 0, dunque altamente tossici per la salute ed inquinanti.
Licenziator, il pocket-ministro diventato una star fomentando odio contro una intera categorie di persone nella stragrande maggioranza perbene, potrebbe così essere utilmente riciclato come fermacarte. Sandro Bondi sarebbe invece un ottimo modello per immagini sacre. Cicchitto infine, grazie ai tratti del viso ed all’intonazione della voce, potrebbe essere un perfetto candidato per un bancone del pesce ai mercati generali.
Insomma: correte gente, al mercatino delle pulci di Arcore si svende di tutto: supersexy popputissime ministre ed ex camerati riciclatisi maggiordomi... Giornalisti obesi, finti giornalisti e zerbini televisivi... Vecchi nani ex socialisti con enormi quantitativi di ballerine al seguito, ed in omaggio aereo di stato offerto da Papi... Avvocati azzeccagarbugli mai entrati in un tribunale perché troppo impegnati a stravolgere i codici in parlamento, ed agenti segreti espertissimi nella disinformazione e nella produzione di dossier pataccari, con i quali potrete perfino scatenare un’altra guerra... Ex leoni arditi divenuti pecorelle, e preziose poltrone romane con culi leghisti appiccicati sopra.
Potrete poi trovare l’opera omnia di Licio Gelli, le memorie di un latitante di Hammamet, la lupara di Mangano e migliaia di bobine con scottanti intercettazioni e fotografie sequestrate dal solerte Nonsferatu... Potrete perfino, cercando bene in qualche pilone di cemento, trovare il cadavere di Zappadu. Insomma, davvero un bel po’ di cianfrusaglie.
Di una sola cosa però non potrete di certo trovar traccia, perché esaurita da un pezzo: un briciolo di dignità.