domenica 28 giugno 2009

Crimini e Misfatti

“O Silvio o elezioni”, strilla oggi a nove colonne un preoccupatissimo “Libero”, intendendo con queste parole in realtà “O Silvio o la morte”. Ormai lo chiamano proprio così, Silvio. Non Berlusconi e neppure il premier, solo Silvio, neanche fossero vecchi compagni di sbronze. Nel suo personale universo d’altra parte funziona così: lui è Silvio per i maschi, Papi per le donne e il Presidente solo per Bondi, l’unico seguace al mondo della quarta grande religione monoteista: Il Silvianesimo.
Non siamo ancora riusciti ad comprendere se Papi abbia inciso in questo paese più con i suoi organi di stampa o con i suoi organi genitali. Nessuno capisce bene se quest’uomo abbia maggiore confidenza con gli organismi internazionali o con gli orgasmi di casa propria, oppure se maneggi meglio gli apparati dello stato o l’apparato riproduttore localizzato nei propri calzoni.
“Se cade il governo, niente ribaltone”, chiosa ancora Libero, fingendo di ignorare che gli unici ribaltoni nel nostro paese sono quelli che accadono sul materasso di Papi. Così, dopo il dotto Calderoli, a metter mano sulla costituzione si dilettano pure i pennivendoli. E la prerogativa del capo dello stato di cercare nuove maggioranze in caso di caduta di governo? Ma quando mai! Subito alle urne, dunque. Immaginiamo in quale clima si svolgerebbe a quel punto una campagna elettorale trasformata nell’ultima spiaggia di un Papi in apnea nella me… lma che ha provveduto a crearsi lui stesso. Altro che un quarantotto! (anche perché, trattandosi di Silvio, potrebbe essere al massimo un sessantanove).
“Chi mi odia in realtà mi invidia”, urla da sempre Papi ai quattro venti… E ti credo, ma si rende conto dell’immagine che da di sè? Cosa potrebbero ad esempio pensare i suoi poveri coetanei settantenni osservando che lui può permettersi tonnellate di veline, mentre a loro toccano solo le nonnine?
A dire il vero in questo paese accade anche di peggio. Ad esempio, che il ministero della pubblica istruzione confonda Beethoven con Haydn in un tema per la maturità musicale. Ecco cosa succede da quando, oltre a letterine, meteorine e veline, nel nostro paese hanno iniziato a circolare anche le ministrine.
Silvio oggi si propone nientemeno che come tramite tra Usa e Russia. Silvio, Silvio, ma datti una ridimensionata! Ma non lo vedi che tutto il mondo ci ride dietro? Ma non lo vedi che Obama ti ha offerto un caffè in un bicchierino di carta solo perché obbligato dai cerimoniali diplomatici? Al massimo, caro Papi, potrai continuare fare da raccordo tra villa Certosa e Palazzo Grazioli con Apicella come ambasciatore… Con il neo-presidente Usa, infatti, la strategia da grande statista dell’invito ai festini hard sembra proprio destinata a non servire a nulla. Pazienza, resta sempre l’amico Putin, il grande democratico con passato nel Kgb; insomma, uno di quei comunisti che a lui piacciono tanto!
Ma c’è poco da stare allegri, anche dall’altra parte. Nel Piddì ci sono più anime che in purgatorio: il problema è che così nel purgatorio ci restano inchiodati anche i suoi elettori.
Addapassà la nuttata, insomma... Ed al nostro risveglio potremo finalmente vedere la luce del giorno, e scopriremo ancora una volta con grande interesse quante escort escono da Palazzo Grazioli con una farfallina attaccata al collo.