giovedì 7 gennaio 2010

Maledetti vi amerò

Anno nuovo, porcate vecchie! Cicciolino restaurato si appresta a riprendersi il centro della scena ed a mostrare al paese il suo amorevole “pacco”, quello ispirato alla celebre “bozza” di Violante. E tutto questo virile sventolar d’iperprostatici attributi smaschera fatalmente la sua inevitabile conseguenza: questi qui si preparano a farci un gran bel mazzo bipartisan!
I sopravvissuti della P2, di tangentopoli, dei servizi deviati, della peggior prima repubblica, del golpe sfiorato per un soffio e della secessione annunciata da decenni hanno infatti stabilito che la costituzione e le istituzioni così come sono non vanno più bene: in effetti proprio sul più bello, quando ormai ci avevano preso gusto, rubavano e si arricchivano alla grande ballando sopra una voragine di debito pubblico, qualcuno si è permesso di interrompere un’emozione…
In questo clima drogato di purificazione ed autoassoluzione collettiva osserviamo così padroni e maggiordomi farsi in quattro per negare anche le più banali evidenze storiche: ma quali tangenti, ma chi l’ha vista mai, la corruzione? E le mazzette nei paradisi fiscali, i lingotti dentro le poltrone, i soldi buttati in fondo al cesso? Risparmi di qualche vecchia zia e carta igienica griffata: sono gente di classe loro, cribbio! E la metropolitana milanese pagata quattro volte il necessario, le tangenti anche sull’aria che si respirava? Un teorema delle fabbriche dell’odio, ovviamente! Il debito pubblico alle stelle? Disinformazione dei giornali comunisti e disfattisti! Pensandoci bene: le stese vecchie barzellette che ascoltiamo almeno da vent’anni. Siamo l’unico grande paese, in un mondo che marcia spedito verso il futuro, nel quale la storia procede al ritmo di moviola, andando però rigorosamente all’indietro. Sentendoli parlare fanno tutti quasi tenerezza: si erano cosi assuefatti alle ruberie diffuse che sembrano davvero convinti d’ essere innocenti! Ecco, a pensarci bene questa potrebbe essere l’unica attenuante e la vera strada per la pacificazione nazionale: assolviamoli tutti per seminfermità mentale. Se erano incapaci di intendere e di volere come pensare di poterli condannare? Molto meglio allora mandarli al governo ed anche a Palazzo Chigi. E magari dedicargli pure qualche bel monumento equestre, con tanto di onorato stalliere al fianco. Evidentemente devono essere seminfermi mentali anche tutti coloro che anni fa li disprezzavano ed oggi invece li sostengono in massa. A partire dai tanti illustri giornalisti come Feltri e Fede, con tutta la Fininvest a soffiare compatta sul fuoco di quella Mani Pulite che allora faceva audience, per arrivare al popolo inferocito in camicia verde ed in camicia nera! Buon gioco avrà dunque la truffaldina operazione riabilitativa dei professionisti del terzismo e dell’amnesia collettiva strategicamente imboscati ad esempio dentro l' autorevole ”Estintore della Sera”. Ecco: per certa gente più che una riforma istituzionale ci vorrebbe una terapia psichiatrica di gruppo.
In questo clima di oblio e di voglia di impunità diffusa Cicciolino si prepara a calare i suoi assi nella manica: Lodo Alfano costituzionale, che resterà comunque incostituzionale perché malauguratamente per Brunetta i cittadini sono e restano tutti uguali davanti alla legge, compresi i suoi padroni di ieri e di oggi. Poi la tanto attesa separazione delle carriere dei magistrati, con relativo controllo politico sui pubblici ministeri, così che non si permettano mai più di ficcare il naso negli affari del padrone e dei suoi amici. A coloro che sgarreranno verranno applicate pesanti sanzioni punitive, dalla somministrazione di olio di ricino fino alla tecnica “Via D’Amelio”, già sperimentata con successo nel passato ( a proposito: l’agenda rossa che fine avrà fatto? Segreto di stato, ovviamente!). Poi sotto a chi tocca con l’ immunità parlamentare, la più condivisa tra le riforme del pacchetto. Impunità garantita per tutti, dunque: corruttori, falsificatori di bilanci, calunniatori, amici dei mafiosi, ricettatori, puttanieri e cocainomani. Tutte qualità molto istituzionali e notoriamente bipartisan… Poi più potere al premier, senato federale al quale saranno attribuite competenze esclusive sulla scelta delle canottiere del senatur, sui cappucci dei fans del Bianco Natale, e sulle pettorine e le cerbottane delle ronde. La camera diverrà un monolocale con angolo cottura, utile come garconniere per le new entry di Giampi. I ministri potranno essere revocati in qualunque momento, sopratutto se ne arriverà nel frattempo qualcuna più giovane e ..disponibile. Napolitano intanto è disperato: non dovrà più neanche firmare le leggi, saranno infatti pienamente operative non appena partorite dalla mente diabolica degli avvocati di Cicciolino. Il Csm, costituito da Previti, Ghedini, Al Nano e Pecorella, sarà supremo organo a tutela della neutralità e della imparzialità della magistratura.
Severamente proibite ovviamente le intercettazioni, possibili solo i dossieraggi killer ai danni di magistrati, giornalisti ed oppositori, che ovviamente saranno coperti dal segreto di stato.
Quest’ultima, accanto allo riedizione annuale dello scudo fiscale, alla vendita all’asta dei beni dei mafiosi ed all’alleggerimento del 41 bis, sarà la riforma delle riforme: quella che finalmente istituzionalizzerà la mafia e la riconoscerà come patrimonio culturale della nazione, e magari anche dell’Unesco, assieme ai cinepanettoni già gratificati dal ministro della cultura con contributi a base di denaro pubblico. I Fratelli Graviano, commossi, ringraziano. Ed ovviamente continueranno a tacere…
Tutto ciò richiederebbe uno scatto d’orgoglio da parte dell’opposizione, e la ghiotta occasione di un riscatto sarebbe già alle porte: quelle regionali dove cinque anni fa papi prese una robusta mazzata. Ma il Pd si è impantanato nel gioco suicida delle alleanze, cosi alla fine si è giunti alla più saggia delle decisioni: le elezioni regionali serviranno ad individuare i candidati per le primarie, che ovviamente si terranno solo successivamente. Tanto il tempo a loro non mancherà di certo. Il tempo infatti è galantuomo… ecco perché qui da noi passa sempre invano!