martedì 12 gennaio 2010

Il diavolo e l'acquasanta

IL DIAVOLO: Non appagati dall’imminente stravolgimento costituzionale, ed ispirati come sempre dalle loro misteriose radici cattoliche, in queste giornate cariche d’amore (per la lupara) i leghisti ci propongono nientemeno che una bozza di riforma delle sacre scritture: “Beati gli ultimi perchè saranno i primi..ad essere accoppati”. Il ministro Maroni in realtà, probabilmente non avvertito dal padrone sul nuovo corso dell’amore ed accecato dal clima elettorale (con un bel gruzzolo di nuove cadreghine all’orizzonte), va predicando a destra ed a manca la famosissima “tolleranza zero”. Per una volta concordiamo in pieno con lui. Il paese ha sopportato anche troppo a lungo le sceneggiate di un manipolo di balordi da osteria capeggiati da un signore che pretendeva di ficcare dentro al cesso (testuale) la bandiera nazionale. Che ha vomitato per anni odio a palate contro una metà abbondante degli italiani, contro la nostra lingua, contro i professori terroni, contro quegli stranieri sbeffeggiati nei giorni pari e sfruttati come “negher” oppure “bingo bongo” ( testuale anche questo) in quelli dispari. Che ha prosperato al grido di “Roma ladrona”, e “Bruciamo il colosseo”, oltraggiando così innanzitutto la storia, e poi tutti gli abitanti di quella città nella quale adesso hanno comodamente piantato i loro fondoschiena. I quali cittadini però, a causa di una strana variante della Sindrome di Stoccolma, li votano in massa contribuendo così a spedirli al governo, al Campidoglio e presto anche (probabilmente) alla regione. Contenti loro…
Ma il ministro pensa positivo, ed invita a cogliere l’opportunità presentatasi grazie agli scontri di Rosarno. Sono stati creati infatti migliaia di nuovi posti di lavoro come raccoglitori di mandarini, retribuiti con la bellezza di venti euro al giorno, di cui cinque come pizzo alla ‘ndrina di turno e due per quei poveri camionisti che si occupano del trasporto. E che adesso non se ne esca fuori qualche sindacato a menarcela con la storiella dei diritti: ai lavoratori sarà perfino consentito di pisciare (ma non troppo), e se si comportano bene anche ( forse) di sopravvivere. Con quel che costa la manodopera italiana, infarcita com’è da ideologie distorte inculcategli dai maledetti comunisti, questa in realtà appare l’unica strada percorribile per rispondere alle sfide della globalizzazione. Parola dei “socialisti” Brunetta e Sacconi, ovviamente.
Incredibilmente in questo caso perfino Feltry Kruger sembra solidarizzare con gli immigrati: ”Stavolta hanno ragione i negri”. Li chiama proprio così: “negri” , usando stranamente lo stesso linguaggio dei curvaroli fascisti di tutta Italia. Un caso di razzismo involontario oppure un’altra prova della straordinaria sintonia del direttore con le viscere più fetenti del paese? Qualcuno arriva anche a sostenere che leggendo un articolo di Feltry in ambiente raccolto e silenzioso, giunti alla parola “negro” si riesca perfino ad ascoltare un flebile “buuuu” di sottofondo. Ma probabilmente è solo un caso di clamorosa autosuggestione. Oggi intanto il direttore riesce a superarsi ed a stupirci di nuovo: “ Sparate sui mafiosi”. Probabilmente non rammentava che il suo padrone ci fa affari da almeno mezzo secolo. Ma l’equivoco è stato subito chiarito: lui in realtà si riferiva solo a quelli pentiti!

L’ACQUA SANTA. In vista delle prossime elezioni regionali del Lazio, il partitino di Casini e gran parte del variegato mondo cattolico annunciano il loro incondizionato appoggio a Renata Polverini, la candidata di tutto il centrodestra, dalla Lega a Forza Nuova e Storace passando ovviamente per Chiavatar con la sua corte di craxiani, nani e ballerine. Questione di valori, giurano i fedeli. Alla temuta deriva laicista rappresentata dalla Bonino loro infatti preferiscono alla grande quella fascista. Pare l’abbiano già sperimentata varie volte nel corso del’ultimo secolo, ed evidentemente non deve avergli fatto troppo schifo. A chi “ammazza” embrioni, si fuma qualche spinello, oppure (scomunica!) si ingurgita perfino la pillola del giorno dopo, loro preferiscono di gran lunga quelli che danno fuoco ai barboni, sparano sui “negri”, pestano omosessuali e magari organizzano festini a base di escort ed alla faccia delle adorate mogliettine e dei figli confinati chissà dove. L’importante è che tra un' orgetta e l’altra si pentano e frequentino devotamente tutti i vari family day. Il perdono infatti non si nega a nessuno (esclusi ovviamente tutti i maledetti laicisti) anche perchè la carne, come è noto, è debole: a volte perfino quella delle gerarchie ecclesiastiche.
Curioso anche il fatto che in un sistema politico avviato verso un ( tormentato) bipolarismo, le forze maggiormente corteggiate dai due partitoni di massa ( oppure di messa?) risultino le due che raccolgono assieme poco più del 15% degli elettori, e rivendichino orgogliosamente il loro carattere antinazionale ( la lega) e proporzionalista ( l’Udc, nostalgica della prima repubblica e della rendita di posizione che questa garantiva al centro democristiano. Peccato che la storia adesso sia un po’ cambiata…). Quello di Casini poi appare come un vero e proprio capolavoro tattico: si allea in ogni regione col più forte, fantastico. Ad uno che elabora schemi così raffinati non si vede cosa aspettino ad offrire su di un piatto d'argento il comando del Pentagono e la panchina della Juve .
Alcuni nel Pd teorizzano che l'alleanza con il partitino centrista sia necessaria per vincere le elezioni. Potrebbe anche essere vero. O non sarà forse al contrario che è proprio per correre dietro a gente così che la sinistra è sparita dalla scena politica nazionale ed il Piddì continua a rimediare schiaffoni a destra ed a manca? Ai posteri (ed a D’Alema) l’ardua sentenza…