giovedì 21 gennaio 2010

Bettino Magno, Papino il breve e l'intramontabile Ladro Romano Impero

I legali al soldo dell’utilizzatore finale, malauguratamente catapultati alla guida del potere legislativo con la missione di salvare le chiappe restaurate del padrone, hanno dato il via ad un terremoto culturale che stravolgerà per sempre le nostre stesse esistenze: “la rivoluzione breve”. Siete in attesa di un processo rapido e soprattutto giusto? Reclamate il vostro diritto ad una sentenza equa? Appartenete in definitiva al plotone d’esecuzione dei bastardi comunisti e giustizialisti? Beh, attaccatevi al tram (non certo a quello riservato a Matteo Salvini: casomai al carrozzone dei dannati Bingo Bongo): tutti i processi nell’era dell’amore finiranno ammazzati in culla, tranne quelli agli immigrati clandestini ovviamente, a beneficio dei quali il governo si appresta a costruire carceri sul modello Guantanamo in salsa Maroni. D’altra parte Cicciolino mantiene sempre gli impegni presi con i suoi elettori, in particolare con tutti i colpevoli di ogni ordine e grado: altrimenti cosa avrebbero mandato a fare al governo uno di loro? La nuova “Brevemania” non stravolgerà però soltanto la giustizia: a rischio infatti svariati altri settori della nostra vita nel’intramontabile Ladro Romano Impero, a partire da quelli più intimi. Un articolo della riforma degli incappucciati prevede infatti l’introduzione del “rapporto breve”: per raggiungere l’orgasmo avrete al massimo sessanta secondi alla prima botta, novanta alla seconda, centoventi alla terza. Dopo di che su i bragoni e tutti quanti davanti a “Porta a Porta”, così che la vista dell’unico insetto al mondo capace di inciampare regolarmente sulla propria lingua possa abbassarvi il tasso ormonale fin molto al di sotto del livello dei tacchi di Cicciolino. Praticamente l’unico italiano che continuerà a trombare sembra resterà il solo Roger Rabbit ( il quale, secondo i soliti bene informati, altri non sarebbe in realtà che l’arrapatissimo Cicciolino appena fuoriuscito dall’ultimo restauro). In ambito calcistico verrà poi introdotta la “partita breve”: se ad esempio al trentesimo del primo tempo la squadra di proprietà del presidente Chiavatar sarà in vantaggio di almeno una rete la gara verrà sospesa senza possibilità di appello. In caso contrario sarà concesso un ulteriore grado di giudizio di venti minuti, al quale però non sarà ammessa la formazione avversaria in quanto giustizialista, ed infine un calcio di rigore unico: dagli undici metri ecco dunque Dell’Utri in persona armato di pallone metallico con miccia incorporata e lupara, al portiere non resterà che simulare uno svenimento: se non pentito, verrà celebrato come eroe nazionale al pari di Mangano, Graviano e San Bottino e gli verrà anche intitolata una curva del nuovo stadio da un milione di posti (cinquecentomila tra escort, veline e ministre della repubblica, quattrocentonovantasettemila servi più Putin, Gheddy ed un cammello) in costruzione sotto il simil vulcano di Villa Certosa. Nei libri gialli poi il commissario di turno dovrà stanare il colpevole entro pagina cento, ma se questi risulterà assistito dagli Studi Previti o Ghedini il romanzo cadrà in prescrizione alla quinta riga. Sempre che il disgustato lettore non invochi prima il “legittimo impedimento alla lettura” e decida di liberarsi dell’inutile romanzo sbattendolo nel cesso assieme all’ultimo numero del “Giornale”. Trenitalia si adegua con entusiasmo al nuovo corso e lancia il suo “Freccia Rossa breve”: da Roma Termini a Milano in trenta minuti esatti! Per ottenere lo stratosferico risultato al via i lavori per la costruzione della nuova stazione Centrale, che sorgerà all’altezza del casello di Orte. L’ex Alitalia, cioè quella Cai, “salvata” dall’bisunto del Signore con spese generosamente accollate alla collettività ed utili riservati ai soliti noti, ovviamente non sarà da meno: con il volo breve i passeggeri in viaggio da Palermo verso il continente verranno direttamente paracadutati all’interno del cratere del vulcano Etna in eruzione. Il volo sarà ovviamente escluso dalla copertura radar ma compreso in quella del segreto di stato. Per quanto riguarda la carica di “ministro breve” si profila invece un derby all’ombra del garofano tra i prodi Brunetta e Sacconi: “la mazzetta del cuore”. Si tratta di due energumeni che sommati assieme risultano alti più o meno come Alvaro Vitali, ma che contengono al loro interno una quantità di veleno pari a quello presente in una cesta di cobra da combattimento. Brunetta in realtà verrà candidato anche al seggiolone di sindaco di Venezia, previo cambio del pannolino e sempre che nel frattempo riesca a non affogare in dieci centimetri di acqua alta. Anche gli esseri umani infine diverranno brevi: partendo dal tallone potranno durare al massimo fino alle chiappe: ecco perché alla fine, come al solito, il nano rifatto sarà l’unico italiano a non perderci la faccia…