sabato 12 dicembre 2009

A perfect world

Aiutiamolo una volta per tutte, poverino! Nonostante sia il miglior presidente dai tempi dei fenici, oscuri cospiratori ammantati di purpuree toghe insanguinate perseverano nella loro infame persecuzione, a dispetto del plebiscito derivantegli dal 35% conquistato alle ultime elezioni ( una vera ciofeca rispetto al cinquanta sbandierato, con conseguente dissenteria di proporzioni epiche dovuta a subdoli enterobatteri rossi, paragonabile per tumultuosità a quelle successive alle due sconfitte su due con l’odiato mortadella: veri e propri “cagozzi ad orologeria” ). Ogni giorno questi facinorosi se ne inventano una nuova: ieri era un corruttore, un falsificatore di bilanci, un evasore fiscale, un massone, uno sperguiro, un puttaniere, oggi nientemeno che un mafioso. Ma come si fa a dar retta ad un criminale psicopatico, ad un pentito che si è macchiato di efferati delitti? Per fortuna ci hanno pensato quei galantuomini dei padrini di riferimento, degli autentici eroici omertosi al pari del povero stalliere. Ma in questo paese i comunisti non si rassegnano mai ed ogni giorno se ne escono con la loro ridicola costituzione, che in realtà è vecchia e decrepita, anche se in realtà di parecchi anni più giovane del nostro padrone. Infatti noi la riformeremo e non ci servirà neanche l’aiuto dell’opposizione, molto meglio il nostro esercito di chirurghi plastici: un paio di lifting, un bel trapianto, un po’ di collagene sparso qua e là tra i vecchi articoli ammuffiti, una bella bandana e l’effetto sarà garantito.
Oggi scendono in piazza i fannulloni, ieri i drogati dei centri sociali, e con loro anche la maledetta Rosi Bindi, quella che non sarebbe “a sua disposizione”. Ma chi la vuole! Ce la vedreste voi dentro un calendario? Dicono che abbia cervello: appunto! Dalle nostre parti è un optional, neanche tra i più graditi. Molto meglio la bonazza supersexy, quella che a Ballarò ci va conciata come fosse appena uscita da un appartamento di via Gradoli, e con l’unica missione di interrompere, insultare e ripetere a pappagallo le favolette preparategli dal poeta ( il quale nel frattempo da quando ha scoperto che padrone fa rima con ladrone è in piena crisi d’ispirazione) . Peccato però che spesso se le scordi, oppure si confonda: se gli parlano del pil lei tira fuori quello con l’acido glicolico, se gli citano “Standard’s & Poor” lei pensa ad una marca di assorbenti, se gli chiedono un parere sulle anomalie dei cicli economici lei suggerisce come rimedio la pillola. Il presidente d’altra parte ama certi lati della vita, il “lato b” ad esempio. B come “ Si B Day”, lo faremo uguale loro: quello dei comunisti è nato dal basso, il nostro invece è ordinato dal basso. Porteremo milioni di persone a manifestare e non sarà sufficiente piazza S. Giovanni: c’è troppo poca erba per farci pascolare. Ci paragonano tutti a delle pecore mostrando così scarso rispetto ( per le pecore), in realtà siamo sempre critici ed aggiornati: “Il Giornale” e “Libero” fanno continuamente copia incolla col nostro cervello, e dunque avanti tutta al grido di “Toghe rosse”, “ Persecuzione giustizialista”, “ Complotto eversivo”, “ Procedimenti iniziati solo dopo la discesa in campo”, “ Sentenze ad orologeria”, “ Centinaia di processi dal quale è stato sempre assolto”. Insomma, tutto l’arsenale di minchiate tossiche che ripetiamo disciplinati quando i superiori ce lo ordinano. Per fortuna, nonostante tutti i comunisti, il gradimento del povero perseguitato supera ancora il 70%, contando anche i caduti della grande guerra ed i nati nei prossimi cinquant’anni. Noi amiamo il nostro presidente e faremmo tutto per lui, stiamo anche organizzando una colletta per pagare gli alimenti a quella velina ingrata della moglie. Lei che ha tradito la sua fiducia ed il suo amore. Dicono che andasse con le escort, ma in realtà selezionava solo le giovani promesse da inviare nella stanza dei bottoni, e nel frattempo per valutare meglio i loro cu..rriculum i bottoni glieli slacciava lui.
Noi siamo l’Italia che ama: amiamo il piccolo craxian bonsai quando dice che “la sinistra di merda deve moriammazzata”. Questo si che un messaggio cristiano, infatti noi difendiamo il crocifisso, simbolo della fine che faremo fare alle toghe rosse dopo l’inevitabile e prossimo colpo di stato. Noi siamo il partito dell’amore, in particolare quello mercenario: aumenteremo le pene ai puttanieri affinchè il padrone non abbia più concorrenza, poi arresteremo tutti i boss mafiosi, così che non gli possano più pestare i piedi: e poi dicono che non risolviamo i suoi conflitti di interessi! Il simbolo del nostro amore non sarà più il cuore, troppo rosso, ma una meravigliosa farfallina blu in volo sopra il celebre, morbido lettone.
Ma il tempo ci renderà giustizia: arriveremo infatti alla desiderata prescrizione. Si perché di tutto il resto a noi non ce ne frega proprio una ceppa: viviamo per i suoi processi, il giorno che dovessero finire per davvero potremmo pure ritirarci tutti in convento, anche perché lui di noi non saprebbe più cosa cazzo farsene. Non tutti, in realtà: coloro che avranno conquistato l’agognata farfallina dovranno presentarsi di corsa in una delle sue ville con vestitino nero e un filo di trucco. In tutta questa perfezione, una cosa sola però mi chiedo: come cazzo è possibile che non si trova più una compressa di viagra in nessuna farmacia, neanche a pagarla mille euro al pezzo?