venerdì 18 dicembre 2009

Mal d'amore

Le immagini di papi ferito che esce dalla macchina per offrire fieramente il volto insanguinato ai suoi sondaggi hanno ormai fatto il giro del mondo, avvelenando ancora di più il clima già pessimo nel quale ci tocca vivere. C’è chi si spinge perfino ad evocare i terribili anni settanta, avendoli “frequentati” evidentemente molto bene, ed infatti in giro per l’Italia cominciano a spuntar fuori le solite bombe “ad orologeria”: quella alla Bocconi l’avrà messa Marco Travaglio in persona oppure Sandro Ruotolo con il suo baffone da fondamentalista talebano? O magari i soliti preziosissimi anarchici, entità metafisica ed impalpabile come i comunisti di papi nonché da sempre copertura ideale per ogni porcata puzzolente di servizi deviati e perciò da occultare accuratamente, che si tratti di banche, di treni, di stazioni. “ A pensar male si commette peccato ma si indovina quasi sempre”: parlò così Giulio Andreotti, ed in effetti la tanto disprezzata dietrologia sembra essere l’unico strumento scientificamente efficace per riuscire a districarsi negli eterni misteri della nostra storia.

Nel frattempo il paziente è refrattario a tutte queste trame oscure: l’unica strategia della tensione che persegue tenacemente è infatti quella inguinale. Inoltre, vedendo salire per ogni giorno di ricovero il suo indice di gradimento di almeno cinque punti, ha preteso ed ottenuto di rimanere una notte in più in ospedale, ma di poterla trascorrere nel reparto di ginecologia.
Numerosi gli attestati di solidarietà ricevuti, al quale si aggiunge ovviamente anche il nostro. Il primo ad arrivare al suo capezzale è stato un Sandrino Bondi commosso fino alle lacrime per la sorte crudele toccata al suo signore e pronto a recitargli devotamente i suoi ultimi versetti: “Oh mio nobile padrone hanno rotto il tuo dentone, è evidente in queste ore che sei unto dal Signore, quell’oscuro attentatore di Repubblica è un lettore, ed il braccio aveva armato da un dannato magistrato, ma il tuo sorriso è ancor splendente anche senza qualche dente” A quel punto il paziente alla sua destra si è staccato la spina da solo, quello alla sinistra è entrato in coma irreversibile, mentre l’ infermiera di turno ha tentato il suicidio ingoiando un’intera confezione di supposte di glicerina.
E’ poi giunta in visita una delegazione istituzionale del Piddì guidata da Massimo D’Alema, che ha subito protestato con la direzione sanitaria per la scomoda collocazione dell’illustre sofferente, e ne ha chiesto immediato trasferimento in una bicamerale. Bersani gli ha invece regalato una copia della Costituzione, affinché possa almeno farsi una vaga idea di cosa tratti, Rosi Bindi infine un confortevole pappagallo accompagnato da un bigliettino: “Questo si che è a tua disposizione”. Attestati di solidarietà anche dal mondo della magistratura: un pacco anonimo contenente un paio di calzini turchesi è stato recapitato davanti alla porta della sua camera, mentre la procura di Milano ha inviato un Bacio Perugina contenente il prossimo avviso di garanzia al posto del celebre bigliettino d’amore. L’amico Putin gli ha regalato invece un nuovo lettone a sei piazze, Lukashenko un vecchio dossier patacca del Kgb dal quale risulta che Vetroni e Franceschini erano pericolosi torturatori sadomaso in servizio permanente effettivo nei campi di detenzione in Siberia ( Feltry Kruger ha già preparato un’edizione straordinaria), Gheddafi ha inviato un cammello, l’amico Dell’Utri gli ha trovato uno stalliere nuovo di zecca, mentre il dono più gradito, addirittura eroico, è stato un foglio anonimo, interamente bianco, riportante sul fondo, con caratteri minuscoli, la scritta: “Nenti sacciu, miiii”.

Nel paese invece il clima avvelenato ha già prodotto le prime vittima: Rosi Bindi è stata centrata in pieno da una confezione di “profumo Dur” avvolta nella canottiera sudata di Bossi, la Brambilla da un vibratore di ultima generazione con sopra scritto “Non sono a tua disposizione, a meno che non mi cambi le pile, pirla”, Di Pietro da un manuale di grammatica che gli ha procurato un serio trauma congiuntivo.
Maroni nel frattempo, quello che una volta resisteva alla forza pubblica addentandogli nientemeno che i polpacci, adesso medita di limitare l’accesso ad inernet, ma per prosciugare le fonti dell’odio e del rancore forse sarebbe meglio oscurare per qualche giorno il parlamento degli inquisiti, dei condannati e dei pidduisti. Comunque per connettersi alla rete d’ora in poi bisognerà sostenere un esame di bergamasco antico e vincere almeno un torneo al “rimbalza il clandestino”.
Insomma papi ha fatto come al solito un affarone: con la modica spesa di due dentoni rotti sta infatti ripigliando per le palle e per i fondelli tutta la nazione!