martedì 15 dicembre 2009

Non gli resta che piangere

Ma insomma: chi poteva immaginare di fargli un regalo di Natale migliore? Con pochi euro spesi in una bancarella, l’eroico Tartaglia è riuscito a stravolgere in pochi istanti tutto il quadro politico nazionale incenerendo mesi e mesi di dura e faticosa opposizione! Altro che soldi buttati via in avvocati, sentenze, maggiordomi, giudici, dossier tossici, senatori dell’opposizione, giornalisti, escort (quelli veramente sono gli unici spesi bene)! Per non parlare delle fatiche profuse per tenere in piedi un partito che in realtà è uno spot, per essere costretti ad ascoltare ogni giorno i rutti, le minacce ed il tanfo della canotta di Bossi, per dover raccogliere le palle sotto le caviglie al suono delle poesiole di Sandrino, per sforzarsi di non far volar via con un ceffone l’occhialetto secchioncello di Capezzone, per far finta di sorridere alla sottile ironia di Gasparri, per sopportare il rancore secolare dei craxiani, l’aplomb di Sgarbi, il labbroni inquietanti della Santanchè, i papelli oscuri dei mafiosi!
E’ bastato un semplice, disdicevole lancio ed in un attimo: Fini ha prontamente riesibito camicia nera e manganello, Casini la divisa da giovane marmotta, Napolitano quella da pompiere, Bersani un aplomb politically correct degno del miglior patto della crostata, e tutti in coro a stigmatizzare l’ odio nei confronti del povero moribondo, martire di Facebook, di Santoro, di Di Pietro e di Annozero! Un vero successone insomma, al contrario dell’efficacia del servizio di sicurezza in piazza: a questo punto al posto dell’inutile Maroni proponiamo ufficialmente Tartaglia nuovo ministro degli interni. Oltre che eroe nazionale al fianco di Mangano e di Filippo Graviano, si intende.
Insomma caro papi, ci uniamo anche noi al coro di tutti coloro che ti augurano una pronta e completa guarigione, però smettetela per favore di farla tanto lunga! Ma come, non eravate quelli con le palle: cosa sono allora tutti questi lacrimoni vittimisti a reti unificate? Ma non vi vergognate? Da gente come voi ci aspetteremmo una reazione alla “ Fight club”, non alla “Cappuccetto rosso”! Un vero duro con le palle, un Superman come si definisce lui, ce lo saremmo immaginato affacciato al balcone, sanguinante e pronto ad offrire virilmente il petto al nemico infame: ” Sono qui! Fatevi sotto se ne avete coraggio, comunisti cagasotto!”. Invece se ne sta chiuso in ospedale a piagnucolare addolorato come un qualsiasi essere umano sofferente, il giorno dopo aver pacificamente maledetto la costituzione, il presidente della repubblica, il csm, la corte costituzionale, tutti i magistrati, i comunisti e metà del suo paese, sbandierando i testicoli davanti agli ammutoliti popolari europei.
Noi siamo i primi a rinnegare la mano che ha scagliato quella stramaledetta statuina: non accettiamo la violenza fisica, qualunque colore essa abbia, perchè ci riconosciamo nell’arcobaleno della bandiera pacifista e crediamo nella forza delle idee, ma soprattutto perché abbiamo visto andare in fumo in pochi istanti mesi e mesi di dura, faticosa ed onesta opposizione. E poi caro papi diciamocelo: a tutti nella vita è capitato di rimediare un bel cazzottone in faccia ed un paio di denti rotti, senza però per questo ricevere pellegrinaggi di folle osannanti e media collegati in attesa spasmodica dell’oracolo dell’ultimo bollettino ( “il paziente fatica a mangiare, avverte dolore” E ti credo: con due denti rotti! Ma ci siete mai andati dal dentista, inutili servitori? Ci manca solo che ci diano notizie sulla pervierà dell’alvo e siamo a posto!) neanche fossimo in presenza del miracolo della resurrezione di padre Pio. A qualcuno è capitato in fangosi campetti di periferia, ad altri magari in una curva, in un autogrill, in un pub, in una discoteca, a scuola, ad un incrocio, nel mezzo di una manifestazione o più probabilmente in una caserma dei carabinieri o della polizia…
In fondo che papi sia un personaggio straordinariamente bipolare, e che debba gran parte della sua fortuna mediatica ed elettorale alla scelta consapevole di rivolgersi alle viscere del paese, è cosa nota a tutti. Ma la panza si sa cova umori alterni, imprevedibili e spesso sgradevoli e violenti. Ci sono schiere di fans disposti a tutto per lui e pronti in ogni istante a porgergli amorevolmente le terga ( ed i più fortunati già lo fanno da tempo), e ci sono altrettanti che proprio non lo sopportano e che lui non fa nulla per rendersi amici, anzi. Se poi in questo clima di scontro perenne (possibile che sia sempre colpa solo dei comunisti?) decide di farsi i bagnetti di folla alla ricerca dell’eterno spirito del predellino ( che tanto pacifista proprio non è), che se ne esca fuori un pazzoide pronto a tirargli una bella stecca sui denti si poteva anche mettere in conto, no?
Comunque la solidarietà umana per il paziente nulla cambia sul giudizio politico: papino secondo noi è “unifit” a giudare una grande democrazia. Governi pure, se ne è capace, ma le nostre idee di certo non cambiano per un paio di denti malauguratamente rotti. E adesso si goda questo miracolo che l’ha colpito sotto forma di statuina e la smetta di piagnucolare per piacere, che tra un paio di giorni sarà passato tutto: quelli che dovrebbero piangere, oggi, siamo solo noi!