giovedì 10 dicembre 2009

Il paese della pornopolitica

In questo decadente periodo di fine impero accadono fatti davvero strani: Fini parla come di Di Pietro (salvo poi tornare precipitosamente all’ovile), Violante come Ghedini, La Torre come Cicchitto, Enrico Letta come suo zio, D’Alema come D’Alema, Bersani come un segretario del Piddì e papi come Totò Riina. Ma sopratutto impazza più che mai la porno politica spazzatura, per la gioia degli appassionati di spettacoli ad alta infedeltà e con effetti speciali in transurround.

Tutto ebbe inizio con le serate orgiastiche organizzate a ritmo di Bugs Bunny da un soggetto dotato da madre natura di bassa statura ma elevato priapismo, frequentatore abituale di escort, veline e ministri della repubblica. In quel periodo intuimmo tutti che la selezione della classe dirigente di questo paese si teneva perlopiù in un celebre, morbido lettone donato da un amico dittatore, e soprattutto che quella italiana era ormai diventata una repubblica fondata sul viagra: la legge non è più uguale per tutti, proprio come la posologia.
Nel suo libro appena uscito l’escort Patrizia D’Addario ricorda dettagli assai piccanti: il suo famoso e arrapatissimo cliente, ad esempio, tra un amplesso e l’altro si recava ossessivamente al bagno: in teoria per fare docce, in pratica li dentro era strategicamente posizionato il fido Sandrino dotato di compressore e pronto a riattizzargli la pompetta. Ma soprattutto andava a ricaricare la batteria al plutonio del turbo vibratore spaziale modello Sputnik regalatogli dal suo amico dittatore russo. Trattasi di prototipo sperimentale in forma di matrioska, costituito da più unità collocate una all’interno dell’altra in ordine decrescente di grandezza, ed al centro del quale si trova posizionato e sorridente il ministro Brunetta.
Da quel momento apriti cielo! La sinistra, per rimarcare la propria superiorità morale, la tolleranza verso i diversi, nonché la cultura solidale ed antiproibizionista, si è fatta immortalare in indimenticabili video a base di transessuali clandestini e montagne di coca. Ma soprattutto ha dato sfoggio di uno dei suoi più grandi ed atavici vizi: la vocazione all’autolesionismo masochista ed alle dimissioni, perversioni queste alle quali il machissimo presidente del consiglio è da sempre totalmente immune.
A conferma di ciò, in un altro celebre video finito non si sa bene come nella solita scrivania di Feltry Kruger, si intravedono Violante, La Torre ,Enrico Letta e Ghedini, vestiti con giubbotti di pelle nera e dotati di manette, fruste, catenoni ed enormi falli di gomma con su scritto “immunità!” , intenti a seviziare poveri magistrati : il video è stato titolato: “ Lodi e godi: le pene delle toghe a luci rosse”.
Ormai nel nostro panorama politico si trovano più pornostar che nella scuderia Schicchi. In un filmino hard si vede un signore impegnato in un furioso amplesso con una bambola gonfiabile stranamente somigliante ad una celebre, tostissima esponente della destra più dura e pura. Distinguere le due entità potrebbe risultare difficoltoso, così è stato proposto un semplice test: se avete dubbi sulla reale natura di chi vi state trombando, prendete uno spillone e praticateci sopra un semplice forellino: se esce aria si tratta di una bambola gonfiabile, se invece avete bucato la signora in nero uscirà solo silicone. Ma soprattutto la bambola, poveretta, non mostrerà alcuna reazione e potrete ripararla con una semplice toppa, lei invece vi mollerà subito una ginocchiata tremenda sulle palle, e poi per aggiustarla dovrete rimborsarle infinite sedute dal chirurgo plastico.
Le voci su altri video hard si sono moltiplicate a dismisura, e adesso quelli che non vi compaiono se li girano e li commercializzano da soli. Circolano voci su di un filmino nel quale un noto esponente dell’estrema destra è ripreso mentre compie autoerotismo all’interno di un canotto. Secondo alcuni in realtà sarebbero solo le labbra di una parlamentare della maggioranza, nipote di un celebre dittatore.
D’Alema invece è stato visto aggirarsi n minigonna e tacchi a spillo sotto casa di Nicki Vendola: sta cercando in ogni modi di convincerlo a ritirarsi dalla corsa a governatore della Puglia per poter concludere così l’alleanza con l’Udc, che da buon partito sensibile alle tradizioni ed ai valori cattolici di un presidente comunista ed omosessuale non ne vuole proprio sapere. Stiamo parlando guarda caso dello stesso partito di Totò Cuffaro, quello dei celebri cannoli, ed anche di quel parlamentare pizzicato in una albergo del centro della capitale nel corso di in un festino a base di coca e prostitute: ha detto che lo faceva perché gli mancava la famiglia, e non lo hanno nemmeno rinchiuso in manicomio .
Ma nel periodo della porno politica sconce sono spesso anche le dichiarazioni. I dirigenti del Piddì praticano sesso orale, nel senso che quando aprono bocca dicono certe porcate da costringerci a ritirare precipitosamente i minori. Cosi, mentre meditiamo sull’opportunità di organizzare un bel “No BD Day" in quanto non riusciamo più a scorgere un senso nella linea confusa e contraddittoria dei dirigenti democratici, cominciamo almeno a capire perché alcuni di loro esibiscano sempre quella bella farfallina al collo.
E se è vero che una tosta come Rosi Bindi non è “a sua disposizione”, ci terremmo tanto a rassicurare papino: la maggior parte di tutti gli altri si!
Insomma ragazzi, se vi capita di andare per qualche motivo in parlamento mi raccomando: chiappe belle strette e profilattico ultraresistente perfettamente posizionato: se i conosci, li eviti!