sabato 26 dicembre 2009

Palle di Natale

Nel bel mezzo di una recente, solenne adunata dei popolari europei Papi, non ancora posseduto dallo spirito di Cicciolina, si è dapprima scagliato selvaggiamente contro tutto l’arco istituzionale del paese che malauguratamente presiede: dal presidente della repubblica al più umile degli uscieri, per poi passare all’esibizione pubblica, grazie al suo riconosciuto savoir- faire, delle leggendarie palle ritoccate per l’occasione dal chirurgo plastico e celate amorevolmente sotto uno spesso strato di cerone dal devoto poeta Sandrino. Quella buonanima della mia nonna, austero spirito cattolico e conservatore d’altri tempi, l’avrebbe educatamente messo alla porta pregandolo di non bussare mai più, casomai di rivolgersi ad una bettola. Oggi invece uno così lo mandano a Palazzo Chigi, sempre accompagnato dalla sua corte di ministri nani e ministre ballerine, ma questo evidentemente è un segnale di modernità: decide il popolo, con i voti ma soprattutto con la panza..

Visto però che è Natale e che le palle sono un tema attuale, andiamo a scoprirne alcune delle tante appese nell’albero di papi. Solo quelle più recenti, si intende…

Palla reale: Identificato il vaccino anti Santoro: Maurizio Belpietro, fedelissimo di papi ,verrà inoculato settimanalmente agli italiani in prima serata per renderli immuni dal virus del travaglismo, del giustizialismo e della febbre rossa ( riferito alle toghe, ovviamente)! Effetti collaterali del potente (e servile) farmaco? Dissenteria, nausea, pirosi gastrica, manie di persecuzione, vittimismo cosmico, allucinazioni complottistiche, sdoppiamento della personalità, crescita di lana sulla pelle, belato, tendenza compulsiva alla menzogna, allungamento della lingua più qualche raro caso di shock anafilattico. E così la tivvù di stato affiderà un programma di informazione niente meno che (tenetevi forte se non lo sapete) al direttore del quotidiano (Libero) che riceve valanghe di finanziamento pubblico in quanto organo ufficiale del “Movimento monarchico italiano” ! Il programma si intitolerà : ”Avanti Savoia” ed al posto della sigla avrà la marcia reale. Belpietro lo presenterà seduto sul trono ed indossando sul capo una corona, gli ospiti prima di prendere la parola dovranno prostrarsi a baciargli i piedoni. L’unico ammesso a dargli ordini? Ma l’imperatore naturalmente: ogni grande feudatario in fondo risponde al suo sovrano assoluto. Prima iniziativa del programma ? La riedizione del referendum “monarchia - repubblica”. E conoscendo la potenza di fuoco dei papi non abbiamo dubbi sull’esito. Ecco cosa intendono dunque quando parlano di riforme istituzionali… La corte tanto già ce l’hanno: soprattutto nani, buffoni e ballerine…


Palla segreta. Spiare gli avversari col nobile fine di “disarticolare con mezzi traumatici qualunque opposizione al governo Berlusconi” non è da oggi reato penale ma questione di interesse nazionale, come tale sapientemente occultata dal segreto di stato. Tirano un sospiro di sollievo, oltre naturalmente a Papi che a forza di sospirare è diventato enfisematoso, i prodi scudieri Pio Pompa e Niccolò Pollari: spioni doc (assieme quel Renato Farina, nome in codice “Betulla”) ad uso e consumo del padrone, nonché infaticabili rifornitori di dossier autentici e pataccati per le enormi discariche di Feltry Kruger e Beldidietro. I due devoti rischiavano infatti di passare grossi guai con la giustizia, unica ed indiscutibile caratteristica assieme al servilismo che accomuni gli adepti del gregge: in questo caso si trattava in fondo solo di peculato e violazione della privacy, roba da dilettanti rispetto al curriculum del boss.
In conclusione: se qualcuno mette il naso sui metodi di selezione della classe dirigente nazionale di papi, oppure lo ascolta mentre esalta le qualità delle sue ministre o discute la compravendita di senatori in cambio di particine in qualche fiction, lui querela, insorge contro il gossip e si appresta a calpestare le intercettazioni. Se invece spiano a suo uso e consumo copre tutto con il segreto di stato. L’ultima parola spetta ora al Copasir, proprio così, avete capito bene: il futuro mestiere del dialogante, mancato “Mister Pesc”. L’uomo giusto al posto giusto,diciamo….

Palla immune. Papi straparla come sempre a suo perfetto agio davanti ad una platea di industriali in delirio e, approfittando della sua plurima veste di premier, proprietario di media e case editrici, editore televisivo, pastore del gregge, padrone di Publitalia, unto dal signore, amico dei Graviano, aspirante beato, ma soprattutto come mandante di Feltry Kruger, gli “suggerisce” (gli ordina) di non mettere pubblicità nei giornali a lui ostili. Che infatti lamentano un calo senza precedente dei preziosi introiti. Successivamente, di fronte alle legittime reazioni delle parti lese, si rifugia dietro l’immunità parlamentare. Davvero un bel coraggio da parte di colui che aveva appena querelato Repubblica e Unità per avergli chiesto cosa ci facessero tutte quelle escort nella casa del protagonista di mille “ Family day”, nonché maritino modello della “Storia Italiana”…

Palla ecumenica. La finanziaria dell’elemosina distribuisce una parte consistente delle sue briciole provenienti dal quel gran papponaggio di stato definito pudicamente: “ Scudo fiscale” alla stessa chiesa cattolica già finanziata con l’otto per mille. Nulla da dire, in questa sede, nel merito. Nel metodo osserviamo come l’amorevole papino stia iniziando a pagare i danni per il caso Boffo e si stia ricomprando una nuova verginità, assieme al divorzio alla sacra rota ed al diritto di presenziare al prossimo Family day e di recitare l’Angelus al posto del pontefice. Al termine del quale delizierà il popolo di fedeli riunito solennemente in Piazza S. Pietro con una barzelletta sui froci ed una sui negri. Dopo di che, telefonando al sempre disponibile Giampi, si darà da fare per organizzare la serata del prossimo: ”Famolo, dai!

L’albero di papi presenta dunque tante belle palle. L’importante, come sempre, è che nessuno si sogni di iniziare a rompergliele…