venerdì 29 maggio 2009

Poliziotti panzoni e ministri nani

Grande Brunetta, se non esistesse bisognerebbe inventarlo!
Impareggiabile sopratutto per la furia iconoclasta che contraddistingue lui e gli altri socialisti riciclatisi berlusconiani nel polverizzare tutto ciò che gli ricorda l’odiatissima sinistra.
E così, dopo i sindacati politicizzati ed i dipendenti fannulloni, oggi il cazziatone travolge nientemeno che i poliziotti panzoni... Categoria, peraltro, nella quale trovare qualcosa che ricordi anche solo lontanamente un comunista è difficile più o meno come avvistare un pinguino all’equatore. Pizzicati con i piedi sbracati sulle polverose scrivanie ingombre di inutili scartoffie, intenti a fumare nazionali senza filtro, trangugiare oleose patatine e sorseggiare ruttando birre e coca cola, centinaia di ruvidi piedipiatti si sono così ritrovati strapazzati da un governo che teoricamente credevano loro amico (almeno dai tempi delle malefatte del G8). Nel frattempo tutti gli italiani si chiedono sgomenti a chi toccherà il prossimo ceffone: ai professori pelosi? Alle bidelle cellulitiche? Ai portieri baffuti? Ai portantini pelati? Ai prostatici impotenti? Alle casalinghe in ciabatte e bigodini?
Le uniche categorie che saranno certe della assoluta immunità sono soltanto tre: quelle dei socialisti voltagabbana, dei craxiani riciclati e dei ministri nani. Non sarete mica così fessi da pensare che Brunetta sia capace di mettersi un pò in discussione, no?