mercoledì 20 maggio 2009

Socialisti a Chieri

Esiste da tempo una grave anomalia nel panorama politico nazionale: quella della collocazione dei socialisti italiani. Ne esiste infatti ancora qualcuno che misteriosamente non è ancora traslocato a destra. Per nostra fortuna, almeno nel Chierese, questa anomalia sta per essere risolta.
La gloriosa storia del socialismo nella città Piemontese è una storia di lotte sociali, sindacali, tutela selle fasce deboli, solidarietà, diritti, movimento operaio: tutte cianfrusaglie buone per essere messe in cantina. Il futuro è una bella alleanza di governo con berlusconiani, leghisti e post fascisti. Nulla di originale, insomma.
“…Nel 1995, dopo le elezioni politiche che vedono a Chieri la vittoria dei candidati dell’ulivo, un gruppo di socialisti decide di dar vita al Club Pertini con finalità culturali, e l’obiettivo di approfondire le tematiche proprie della sinistra, nella convinzione che il socialismo non sia finito con il XX° secolo…”. Infatti l’hanno lasciato sopravvivere altri 9 anni.
Il Club Pertini nasce nel 1997 “…nell’intento di creare nella città un luogo d’incontro aperto a tutte le forze di sinistra per contribuire alla creazione di un comune sentire di coloro che credono ad una politica di sviluppo e progressista. La speranza è quella che, anche nel nostro paese, si possa giungere un giorno alla nascita di una grande forza politica, aderente all’internazionale socialista, sull'esempio dei partiti socialisti, socialdemocratici e laburisti che per la loro dimensione e compattezza hanno potuto caratterizzare e caratterizzano la vita politica degli altri grandi paesi europei”. E così, per realizzare questo sogno, oggi alcuni membri del club danno vita alla lista “X Chieri”. Se il salto dall’internazionale socialista alle ronde padane, ai profughi ributtati in mare, agli irregolari da denunciare ed al Papi vi appare un pò azzardato non preoccupatevi: vi sono tantissimi illustri esempi, anche nel governo nazionale, di compagni traslocati che ora si trovano perfettamente a loro agio.
Fondatori del “club Pertini”: Francesco Lancione, Giovanni Aceto, Franca Barone in Lancione, Marina Bodrato in Maspoli, Alfonso Buttiglieri, Valerio Cagliero, Mario Ghirardi, Andrea Lapi, Stefano Latella, Giuseppe Maspoli, Ciro Monghini, Germano Patrito, Maurizio Sicchiero, Graziano Tagini, Igino Vergnano, Marco Vitali.
Il Club cessò la propria attività nel 2005; alcuni membri del gruppo promotore iniziarono allora a porsi un interrogativo: e adesso che si fa? Proviamo a dar vita a questo tanto desiderato partito di ispirazione laburista, socialdemocratica, socialista da far approdare poi nell’Internazionale socialista? Più tardi, forse. Molto meno complicato e più redditizio, adesso, fondare una bella lista civica che faccia da cavallo di Troia alla destra italiana, la più reazionaria, xenofoba e populista del continente.
Prima però, in omaggio alla storia passata, decidono di pubblicare un bel testo, la cui lettura risulta molto istruttiva ed è consigliabile a tutti i futuri elettori: “Socialisti a Chieri", cent’anni di storia a partire dall’inizio del movimento operaio locale. Il gruppo di lavoro risultava così composto: Bartolomeo Brigata, Francesco Lancione, Eraldo Chicco, Giacomo Forte, Claudio Campagnolo, Gaetano Guidi Colombi, Andrea Lapi, Stefano Latella, Sergio Manolino, Giuseppe Maspoli, Ciro Monghini, Germano Patrito, Franco Rappazzo, Marco Vitali...
In conclusione, sarebbe interessante sapere come commenterebbe Sandro Pertini; probabilmente ora si starà rosicchiando la pipa rivoltandosi nella tomba, ma in fondo questo è solo un problema suo: la guerra è guerra, e sopratutto la poltrona è la poltrona!