giovedì 14 maggio 2009

Chieri, Italia

Molti ritengono che nelle elezioni amministrative le persone contino più delle appartenenze. Niente di più sbagliato: cos’è infatti in politica una persona se non i programmi che si propone di realizzare, le idee per le quali è disposta a battersi, quell’insieme di valori e di interessi concreti in cui si riconosce?
Prendiamo l’esempio di Chieri: qui la destra locale deve essere davvero ridotta molto male se per essere rappresentata ha dovuto affidarsi ad un noto e stimato esponente del mondo socialista. Uno di quelli autentici, non uno dei tanti accasatisi contro natura ma felicemente nel partito della destra extralarge. Come potrà un domani questo ipotetico sindaco mettere in pratica le sue antiche idee progressiste con il sostegno di una coalizione ultrareazionaria? Per intenderci, questo stimato pediatra dopo aver assistito un bimbo di una famiglia irregolare correrà a denunciarlo come pretendono i suoi neo-alleati leghisti? Le ipotesi dunque sono due: o si vedrà costretto a realizzare quelle politiche di destra che non gli sono mai appartenute, o la sua maggioranza dovrà sostenerlo nelle battaglie progressiste andando contro gli interessi del proprio stesso blocco sociale. Esiste in realtà la terza possibilità: il potere come miracoloso collante, la potenza della poltrona con tutti i benefici ma anche i compromessi che ne conseguono. Possibile? Certo, non sarebbe di sicuro un inedito. Ma non è quello che credo ci si possa augurare per il bene dei cittadini chieresi. Motivo in più per sostenere Manuela Olia ed augurarle in bocca al lupo!

www.spaziodeberlusconizzato.blogspot.com per Manuela Olia Sindaco