martedì 2 febbraio 2010

La velina commedia

INFERNO: CLANDESTINO E GENTILUONO

Mentre come sempre dopo ogni sgradevole starnazzo elettorale del profeta dell’amore il paese si divide tra chi, pur rassegnato al peggio senza fine, continua ad indignarsi e chi al contrario gongola giulivo, la fondazione Rodolfo Debenedetti ci fornisce un’interessante spaccato sulla vera condizione dei lavoratori irregolari in questo ingrato paese, così ricco di nipoti di emigranti arricchitisi riscoprendosi cafoni ed ignoranti. Nel dettaglio: gli immigrati irregolari lavorerebbero come muli facendo turni faticosi e sottopagati dei regolari (spesso e volentieri anche notturni e festivi, retribuiti con la bellezza di una media di circa 5 euro l'ora), e delinquendo in misura decisamente inferiore. In pratica costituiscono quella mano d’opera silenziosa e schiavizzata ad uso e consumo di sfruttatori senza scrupoli, che poi magari ( almeno in gran parte) votano per la Lega ed il gregge delle libertà. Tra queste persone infortuni e morti bianche risulterebbero poi significativamente più diffusi. Inutile specificare che, come troppo spesso purtroppo accade, le più penalizzate risulterebbero le donne, comprese quelle più fortunate che riescono a non finire sui marciapiedi del belpaese per il sollazzo di tanti onesti maritini e padri di famiglia i quali, ancora una volta, molto spesso votano anche Lega e Gdl. Solo nel 2008 centosettantasei (!) esseri umani hanno lasciato questa vita terrena nel silenzio assordante dei nostri cantieri e nell’indifferenza delle “classi dirigenti” (comprese ovviamente quelle corrotte e pregiudicate), accompagnati solo dall'amara,unica certezza di andare in paradiso a stare meglio. Solo per rispetto nei confronti di queste vite, sacre al pari delle nostre, Re Hatù ed i suoi trombettieri dovrebbero chiudere le loro bocche trasformate per l’occasione in chiaviche maleodoranti. Inutile aggiungere che la maggior parte di coloro che subiscono un incidente si guarda bene dal denunciarlo per paura di perdere il lavoro, anche perché con il reato di clandestinità da sfruttati ed infortunati diverrebbero automaticamente criminali. Insomma questi lavoratori irregolari sono davvero merce preziosa: per chi li tratta come schiavi e per chi ci lucra sopra consenso elettorale..


PURGATORIO: NON GLI RESTA CHE PIANGERE

“Sono vittima di aggressioni e calunnie come nessun altro presidente al mondo!!! Contro di me fabbriche di invidia sociale e di odio!!! Aggressioni politiche, mediatiche giudiziarie, patrimoniali ed anche fisiche!!! Gli italiani sono con me, e la loro fiducia è al tremila %, una percentuale imbarazzante!!!”. Parole in libertà (prescritte anche loro?) fuoriuscite non dalla bocca di un povero folle beneficiato dalla chiusura dei manicomi con tanto di scolapasta in testa e giubbotto napoleonico sulle spalle, ma da quella dell’uomo che rivendica di essere il migliore di sempre dai tempi dei fenici, come risulterebbe da uno studio condotto da Bondi e Capezzone sulle famose tombe di Villa Certosa. Quella stessa civiltà che, secondo il colto presidente formatosi all’accademia di “Drive In” , avrebbero prosperato nelle coste sarde circa mille anni dopo la caduta dell’impero romano e poco prima della scoperta dell’America da parte dei crociati (Bertoldo Bertolaso e Cacasenno invece l’ha conosciuta solo adesso grazie ai ceffoni rimediati dalla Clinton: papi per coccolarselo si è precipitato a farlo subito ministro). In effetti è davvero imbarazzante il consenso di cui gode un simile avanzo di balera spacciato per grande imprenditore fattosi da solo. Il suo successo mediatico, secondo alcuni, sarebbe figlio della nobile tradizione della sceneggiata all’italiana sul genere “chiagni e fotti”, nella quale il nostro eroe risulterebbe il più autorevole interprete dopo la scomparsa del compianto collega Mario Merola. Oltre che naturalmente del generoso contributo di incappucciati, politici corrotti e latitanti, amici con tanto di coppola e lupara, nonché di un conflitto di interessi mostruoso e senza uguali in tutta la galassia. Peccato però che per l’ultimo lacrimoso spettacolino abbia scelto la vigilia del viaggio in un paese nel quale i politici disonesti li perseguono per davvero. Al suo seguito una delegazione formata da sei ministri e più di 300 tra pseudo giornalisti leccaculo, veline, escort, saltimbanchi capeggiati dall’immancabile Apicella ed aviotrasportata con ponte aereo a spese della neonata “difesa spa”. Pur assuefatti da anni al clima d’odio ed alla minaccia palestinese incombente nelle loro vite, i cittadini israeliani terrorizzati pare stiano provvedendo a chiudere nelle loro case donne e bambini ed a mettere al sicuro l'argenteria

PARADISO: A QUALCUNO PIACE CALVO

Zitto zitto, grazie a leggine sempre più cucite a sua immagine e somiglianza ( dei veri sgorbi), ad un parlamento ridotto ad un votificio di assai poco dignitosi maggiordomi, ad una stampa asservita come nella più ridicola repubblichetta delle banane, ad un potere giudiziario umiliato e minacciato in ogni occasione, ed in attesa di picconare definitivamente la nostra povera costituzione, Cicciolino porta avanti la sua svolta autoritaria in piena coerenza con la vecchia tessera n. 1816 della P2. Adesso poi ecco uscire dal cilindro magico la “Difesa spa” e la “Protezione spa”, ulteriori strumenti idonei a gestire quello stato che sarebbe di tutti i cittadini sempre più come un’azienda personale. In effetti il metodo di governa ricorda molto bene un certo modo di fare impresa: spregiudicatezza immorale e totale mancanza di scrupoli, amicizie influenti tra gli incappucciati, frequentazioni con personaggi condannati per concorso esterno in associazione mafiosa, guerra totale ai più sacri principi costituzionali, concentrazione mediatica spudorata, produzione industriale ( e finalmente diretta) di leggine “Ad personam”: il metodo caimano, insomma. Ma di tutto ciò si occupano i servitori, lui infatti adesso si dedica anima e (soprattutto) corpo alla neonata ”Gnocca spa”, attraverso la quale si appresta a sventagliare una nuova raffica di veline alle prossime elezioni. Quelle del “papi” e del “Silvio ci manchi” per intenderci.
Se la precedente legislatura era stata dunque caratterizzata dalle lenzuolate di Bersani, in questa spadroneggiano solo le lenzuola del celebre lettone. Dicono che stia mandando il paese a puttane. Magari: ai puttanieri si propongono infatti di inasprire le pene. Tranne quelli ricoprenti le più alte discariche dello stato, ovviamente. Il grande monopolista non ammette concorrenza in nessun settore di ogni umana attività, figuriamoci quando si tratta dell’amata gnocca….