martedì 9 febbraio 2010

Viaggio al centro della me...lma

Cercate il centro? In fondo a destra. In realtà giocando a fare i “moderati” e sbandierando principi raramente praticati loro sono quelli che in un modo o nell’altro “centrano” sempre. Il loro carissimo duce bonsai nonchè finto avversario è invece uno che non “c’entra” mai anche se dovrebbe da tempo, ad esempio in un’aula di tribunale. Ma si sa, lui ha i “legittimi impedimenti”: ovvero l’ennesima porcata imposta con il ricatto legge dello stato e grazie alla quale continuare a scappare in eterno dalle proprie responsabilità e da un passato così ricco di scheletri da surclassare un intero cimitero. Il tutto ovviamente col prezioso contributo, chissà quanto disinteressato, dell’”intransigente opposizione” degli estremisti del centro. Le motivazioni della loro astensione (chi tace acconsente) sull’ennesima leggina della vergogna potrebbe anche essere comica, se solo si trattasse di una barzelletta. Ci troviamo in realtà di fronte all’ennesimo esempio da manuale di “braghe di centro” ben calate al cospetto del (pre)potente di turno, un individuo con il quale al contrario sarebbe impossibile condividere qualunque cosa ricordi anche solo lontanamente un sia pur basilare principio democratico. Altro che “grandi riforme” e storielle sui cosiddetti “mali minori”: loro dicono che abbia i voti, e allora? Quale articolo del codice di procedura penale stabilisce che il consenso di una maggioranza relativa di elettori (cioè una minoranza assoluta di italiani), ottenuto perdipiù volando sulle ali di un conflitto di interessi e ad una concentrazione mediatica senza pari al mondo, ponga un cittadino al di sopra della legge anche per quanto riguarda reati comuni, quale ad esempio la corruzione? La loro ridicola motivazione sarebbe quella del cosiddetto “male minore”. In pratica, è come se con un ladro all’uscio piuttosto che barricarsi in casa allertando immediatamente le forze dell’ordine lo si lasciasse entrare pregandolo di rubare solo una modica quantità, magari soltanto il plasma e l’argenteria. Una sorta di patto tra gentiluomini, vero onorevole Vietti? Ingenuo casomai, ed anche un po’ coglione: è scritto nel Dna e nella natura stessa del ladro il fatto che prima o poi tornerà comunque a svuotarti l’appartamento. Ecco: lui è già tornato tante volte e si sta portando a casa, pezzo dopo pezzo, paese istituzioni e costituzione. E’grazie alle schiere di servitori e di venduti, ma anche ai falsi moderati come voi cari estremisti dell’eterno centro, che in questo povero paese tipetti autoritari di bassa lega del genere continuano ancora ad “entrarci”tra le scatole. Come sempre, purtroppo….