lunedì 1 marzo 2010

Corruzione e liberazione

Ci sono giornate in cui il destino è davvero beffardo verso tutti i devoti e genuflessi dell’unto dalla prescrizione. Se siete di stomaco forte, provate infatti solo per un attimo a mettervi nei loro scomodissimi panni: hanno dedicato gran parte dell’ altrimenti inutile carriera a starnazzare su commissione contro la giustizia politicizzata, i colpi di stato delle toghe rosse, le sentenze ad orologeria, i teoremi ed i complotti dei magistrati comunisti, i partiti dell’odio e dell’invidia in guerra contro l’esercito del bene, le trame eversive di quel Di Pietro manovrato nei giorni pari dalla Cia e in quelli dispari dal Kgb, e adesso quell’ingrato di un padrone gli commissiona nientemeno che una legge contro quella corruzione alla quale deve tutto il suo potere! Per fortuna loro lo conoscono alla perfezione, il vecchio burlone, perciò capiscono benissimo di essere di fronte al solito teatrino per gonzi molto utile in vista di una difficile campagna elettorale. Anche perché, se al contrario malauguratamente fosse tutto vero, allora si che sarebbero dolori! Come conciliare infatti due decenni passati sull’ottovolante di prescrizioni brevi, depenalizzazioni multiple, impunità spudorate e garantismi a beneficio esclusivo dei potenti con una legge che di fatto andrebbe a vantaggio dei nemici di sempre: la legalità, il diritto, la costituzione? E come uniformare la lotta alle intercettazioni, il legittimo impedimento (prezioso per sfuggire ad una sicura condanna per corruzione, visto il catastrofico esito in cassazione del processo Mills), l’ennesimo lodo Alfano eternamente incostituzionale, il giro di vite sui pentiti, i deliri su fantomatiche “ Protezioni civili spa”, il ripristino dell’autorizzazione a procedere con l’inasprimento delle pene contro il malaffare?
Ma si sa, il bisogno aguzza l’ingegno, e così la fervida fantasia degli azzeccagarbugli di lotta e di governo già galoppa selvaggia nelle sconfinate praterie dell’eterna impunità. Secondo le prime indiscrezioni provenienti dalle tumultuose riunioni di gabinetto ( nel senso letterale di “cesso”, visto il terrore di finire nuovamente intercettati e sputtanati) Angeligor Al Nano ( che nel frattempo a causa delle eccessive frequentazioni nella tana dell’avvocato del diavolo ha smarrito del tutto le sue rudimentali nozioni di diritto) avrebbe proposto un severo inasprimento delle pene per tutti i corruttori al di sopra del metro e cinquanta di altezza, riservando ai rimanenti le attenuanti generiche con conseguente prescrizione per insufficienza di centimetri. Il raffinato postulato avrebbe però dato origine ad una dotta disquisizione in punta di diritto sull’estensione o meno del beneficio a tutti i portatori di scarpe con tacco rialzato. La corrente del gregge facente capo al dottor Scapagnini sembra allora abbia indicato come circostanze attenuanti l’essere stati sottoposti ad almeno una dozzina di restauri a base di lifting e riasfaltamenti multipli del cuoio capelluto. Ma in questo caso si sarebbero rischiati infiniti contenziosi con gli animalisti, per le stragi di milioni di colonie di innocenti botulini, e con gli ambientalisti sul concetto di “modica quantità” di cerone per uso personale. Che nel caso di Cicciolino risulterebbe ampiamente superata, considerando la patina oleosa che ha invaso il Lambro e che secondo gli esperti proverrebbe direttamente dallo scarico del lavandino di Villa San Martino. Abbandonata dunque anche questa strada, i campani del clan del sottosegretario colluso con la camorra avrebbero a quel punto proposto una depenalizzazione specifica per gli ultrasettantenni con al loro attivo almeno una partecipazione ad una compleanno di una diciottenne che li chiamasse papi. Ma anche in questo caso, a causa delle possibili onerose ripercussioni sulle cause di divorzio in corso, si è preferito soprassedere.
Cambiando radicalmente approccio, gli indipendenti ed integerrimi paladini dell’amore prescritto avrebbero pensato bene di aumentare il numero di reati che impedirebbero, in caso di condanna, la candidatura a sindaco, assessore, consigliere comunali, regionale e provinciale, presidente di comunità montane, presidente di consiglio circoscrizionale, di giunte e di consorzi vari, esclusi ovviamente i presidente di squadre di calcio con campi di allenamento a Milanello e lettoni donati da sanguinari dittatori e frequentati assiduamente da escort, aspiranti veline, ministri e candidate. Ovviamente i condannati in questione potranno rivalersi aspirando direttamente ad un posto da deputato, senatore, sottosegretario, ministro e perfino presidente del consiglio, ma solo se in possesso di un curriculum vitae con almeno una ventina di processi a carico ed al massimo un’unica assoluzione. Che poi in pratica è esattamente ciò che sta avvenendo…
Inoltre, sempre nel nome di quel garantismo a beneficio dei padroni che rappresenta la vera ideologia portante di tutto il gregge, questo giro di vite sui reati contro la pubblica amministrazione verrà completamente neutralizzato contrastando gli strumenti usati per stanarli e sanzionarli grazie alla lotta al pentitismo ed alle intercettazioni, al processo breve, al legittimo impedimento, al ripristino dell’autorizzazione a procedere, al futuro lodo Al Nano: una vera pacchia per chi delinque!
Cosa aspettarsi d’altra parte da un governo guidato da un “corruttore semplice” pluriprescritto e praticamente mai assolto, il quale senza una leggina ( che faceva schifo anche a colui che l’ha ideata: l’ex Cirielli) che gli ha accorciato la prescrizione da quindici a dieci anni, un indulto con allegato gentile sconto di tre anni di pena, ed all’incostituzionale Lodo Alfano oggi sarebbe in una cella a San Vittore? In quel caso, considerando che in galera ormai ci vanno solo gli stranieri colpevoli del gravissimo reato di immigrazione clandestina oltre a qualche poveraccio miracolosamente sopravvissuto agli “interrogatori” in questura, immaginiamo già le risse per assicurarsi il privilegio di un posto nella doccia accanto alla sua: non sia mai che gli scivoli in terra la saponetta!
Grazie alla neonata “Corruzione civile spa” guidata dal prode Leonidao Meravigliao in transito tra provvidenziali terremoti, alluvioni e ripassatine allo “Sporting club”, gli illuminati dal signore hanno chiesto consiglio a raffinati ed eruditi consulenti esterni retribuiti a peso d’oro con denaro pubblico svincolato come sempre da ogni genere di controllo. Tra questi spicca un noto neonazista picchiatore e pluri omicida appassionato d’arte al punto da collezionare in villa autentici Picasso, Corot, nonché preziose sculture post moderne di cadaveri immortalati in pregiatissime colate di raffinato cemento. Al suo fianco una squadra qualificatissima composta da “Er caccola”, “Lo Schiavo” ( quello spedito come rappresentante al senato) , “Er Puzzola”, “Er Callaro”, Rocco Tano Cutrupu detto “’U Purceddu”, Cacafenu ‘u Calabbrisi, Svastichella e Pisciasotto.
Alla fine, anche grazie al contributo di tutti questi illustri corruzionalisti, il governo dell’amore sembra abbia finalmente trovato la quadra: verranno inasprite le pene per tutti i corruttori non in regola con il permesso di soggiorno e nel contempo saranno completamente depenalizzate le mazzette pagate in escort. Per festeggiare lo straordinario risultato questa sera Apicella, Giampy, Bertolaido, Regina del Cacao Meravigliao, l’igienista dentale, la callista ed un intero battaglione di veline paracaduate in cima al similvulcano in erezione ( Opsss: in eruzione) saranno invitati alla solita, simpatica cenetta. Gradito come sempre vestitino nero d’ordinanza ed un semplice filo di trucco…