martedì 5 ottobre 2010

Una porcata li seppellirà?

Esistessero al mondo pannoloni per gli ego incontinenti Papino il Breve dovrebbe procurarsene una vagonata: “ Ho salvato il mondo!” continua a ripetere ossessivamente ignaro del fatto che al di fuori della tenda di Gheddy o della dacia di Putin il suo ruolo universalmente riconosciuto al massimo è quello dello scemo del villaggio globale. Poi, accantonati opportunamente tutti i vari family day le truffaldine “storie italiane”, il maritino modello si rivolge al gregge adorante ben eretto sul pulpito dei suoi ben noti “valori”: ”Cambio una fidanzata al giorno”, sbrodola credendosi simpatico senza che nessuno dei suoi zerbini gli faccia presente che quelle sono solo escort e badanti. Alemanno intanto festeggerà la definitiva sottomissione alla Lega con la prossima “cena dei cretini” al termine della quale, una volta sparecchiato, gli verrà concesso in via del tutto eccezionale perfino il lusso di lavare i piatti. Ma oggi il tema di più stretta attualità è l’eventuale presenza in parlamento di una nuova maggioranza in grado di modificare l’orribile porcata elettorale. “Vogliono cambiarla per farne una che favorisca la sinistra!” tuonano falsamente indignati i tromboni dell’amore, e la prima cosa che ci viene in mente è da che pulpito viene la predica….

Correva l’anno del Signore ( secondo Sandrino) 2005. Il cainano annaspava (come gli capita ogni volta che, finito lo show della campagna elettorale, gli tocca cominciare a governare) tra scandali, crisi economica, porcate immunitarie ed immobilismo. Gli oracoli di corte ( i sondaggi) segnalavano un centrosinistra avanti di circa otto punti percentuali, e con la legge elettorale in vigore dal 1993 ( quel Mattarellum ideato sulla base del travolgente successo del maggioritario nel referendum popolare) largamente in testa sia alla camera che al senato. Così in preda al panico da disfatta, spudoratamente con la sola maggioranza semplice(Casini e Finiani erano ancora pecorelle del gregge rivestite da morbida lana bianca), senza ricercare alcun tipo di confronto con le opposizioni ed a ridosso dell’ormai prossima scadenza elettorale (dunque con metodo e tempi mai visti in precedenza nella storia repubblicana) la destra dell’amore si cucì addosso una legge elettorale fatta su misura per depotenziare gli effetti della temuta sconfitta e consegnare a Prodi un paese ingovernabile, terreno fertile per la tanto sospirata (anche da molti eterni inciucioni del centrosinistra) grande coalizione su modello tedesco. Venne cancellato cosi il maggioritario per tornare ad un proporzionale corretto con soglia di sbarramento per i singoli partiti e le coalizioni sia alla camera ed al senato ed indicazione del programma e del nome del leader (NON DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, scelto come sempre dal capo dello stato: sia specificato chiaramente a beneficio dei mistificatori di professione e degli analfabeti della costituzione). Il tutto evidentemente con l’assai poco nobile scopo di aggravare le frammentazioni nel variegato mondo dell’Unione. Venne poi introdotto un premio di maggioranza mai visto in Italia dai tempi della legge truffa del 53, assegnato però al senato su base regionale al fine ( neanche tanto nascosto) di fare di Palazzo Madama quel Vietnam che poi in effetti si sarebbe rivelato. Infine grazie alle le liste bloccate si consegnava nelle mani della casta il potere di vita e di morte sui parlamentari privando i cittadini del sacrosanto e democratico diritto di scelta. Al resto pesarono la grigia campagna elettorale del’Unione e il solito show di papino, per cui quello che uscì dalle urne fu effettivamente un “quasi pareggio” ed un paese di fatto ingovernabile.

La legge è datata 21 dicembre 2005, le elezioni si tennero il 9 aprile 2006.

I santarelli che oggi strepitano sono gli stessi che allora, ad un passo dall’apertura delle urne e grazie ad un vero e proprio colpo di mano parlamentare senza precedenti, cambiarono le regole del gioco in modo unilaterale secondo il proprio tornaconto di bottega e fottendosene alla grande della governabilità (dunque del bene del paese): evidentemente verginelle si, ma solo dal collo in su…

Questa legge fu ribattezzata da colui che le ha dato il nome, Roberto Calderoli, una vera e propria porcata. Evidentemente ci vogliono davvero dei gran porci per combinare una così bella porcata…