sabato 16 ottobre 2010

Mistero basso

STRAZIAMI MA DI PAPI SAZIAMI
Nessuno immagina quante verità si possano intuire sulla reale natura dell’animo umano osservando anche solo un banalissimo culo, soprattutto se questo in realtà è una faccia. Prendete ad esempio Papino il Breve: tra una barzelletta ed una bestemmia con accompagnamento di pernacchie padane ha trovato perfino il tempo per fustigare il suo “partitone ad personam” ed i tre pistoleri della Pravda di famiglia: chissà se adesso qualche folle avrà le palle per trascinarlo davanti ai probivili! Ma come, immaginiamo si chieda qualsiasi povero Cristo dotato di un minimo di sale in zucca, loro lo trattano come un monarca assoluto, lo servono al punto di tenergli il pappagallo perfino durante lo sgrullone, si dimostrano più realisti del re andando a scovare spazzatura in tutte le discariche del pianeta, sbattono per mesi i suoi mostri (mica i loro) in prima pagina, gli votano tutte le peggiori porcate partorite dalla fertile mente di Nonsferatu per evitargli la galera, non oserebbero mettere in discussione la sua leadership neanche dopo l' inimmaginabile trapasso (sicuramente politicizzato), lo considererebbero un perseguitato politico anche vedendolo scippargli la nonnina, lo fanno sentire un figo anche se in realtà è un ultrasettantenne tarchiato ed affetto da severa alopecia (con conseguenti danni iatrogeni deformanti da accanimento terapeutico) e magari lo riscaldano pure e se lo coccolano sotto le lenzuola del lettone rotondo, gli dedicano poesieole e canzonette fastidiose quasi quanto un enterobatterio e lui tutto beato dalla dacia dell’amico del Kgb (unico luogo al mondo ove sia ospite gradito assieme alla tenda di Gheddy) osa trattarli in questo modo? Va bene che ormai (al netto dei pregiudicati e di qualche coglione di ritorno) quelli furbi se ne sono già andati via quasi tutti da un pezzo: da Fini a Casini, da Follini a Tabacci, da Guzzanti ad Adornato, da Bocchino alla Moroni, da Lombardo a Barbareschi passando per Granata, Briguglio per arrivare a Pisanu (ormai all’uscio), però tutte le rimanenti pecorelle non smarrite meriterebbero almeno un pizzico di semplice gratitudine, se non proprio di umana considerazione. In particolare loro, gli unici depositari dell’ortodossia, lo zoccolo duro ( per le zoccole dure è gia previsto un…canale privilegiato) del berlusconismo militante, i templari di Villa Certosa: i craxiani. Ovvero le eterne ed incurabili vestali del sacro fuoco dell’anticomunismo viscerale, i più furiosi, ideologici, rancorosi, prevenuti e soprattutto i più bassi di tutti al punto che papino stesso, Sacconi e Brunetta impilati raggiungerebbero a malapena la vertiginosa vetta di un tacco della Fascianchè.

UOMINI CHE ODIANO I PIEMME
Volete un esempio di questa commuovente devozione “senza se e senza ma” però sempre col solito “slurp”?
Dunque: apprendiamo in serata di come anche la procura di Roma stia indagando su Papino il Breve e su parte della sua amatissima prole. Povero padre di famiglia sventurato: sulla testa di chi potrà dunque giurare questa volta? Il commento schizzato dalla lingua del prode Cappuccio Cecchetto con la velocità di una riflesso rotuleo ci ha sinceramente sorpreso per la sua originalità: “Giustizia politicizzata!”. Ma no! Ed ancora, rinnovando il repertorio: “ Berlusconi, prima incensurato come un’ educanda, ha iniziato ad essere perseguitato da procure rosse volte a sovvertire il risultato elettorale per portare al potere gli amici comunisti solo a partire dalla sua discesa in campo”. Questa, che in realtà è l’unica barzelletta di papino che faccia ridere a crepapelle, l’avevate già sentita da altre parti, no? Peccato però che non risulti affatto vero che una bugia ripetuta all’infinito possa trasformarsi in una verità, anche se troppe persone molte volte colpevolmente male informate (od ancor peggio in malafede) oppure semplicemente obnubilate dal mostruoso conflitto di interessi e dal vittimismo cosmico, spesso se la bevono. Anzi: tutto ciò rende ancora più scorretta e moralmente deprecabile l’azione di chi si presta a recitare il ruolo del megafono, della trombetta o più semplicemente del pappagallo di regime. D’altra parte tutta la propaganda del Miniculpap si fonda interamente su un limitato numero di menzogne, ereditate quasi interamente dal Caf agonizzante, ed ossessivamente e scientificamente declinate al fine di creare confusione e sfinimento ma sulle quali sarebbe bene che tutti quanti la smettessimo una volta per tutte di sorvolare.

Andiamo dunque a ripescare alcuni semplici ma istruttivi fatti accaduti nel passato ( per coloro che volessero approfondire: Gomez, Travaglio: “Le mille balle blu”, Bur. Veltri, Travaglio:“L’Odore dei Soldi”, Editori Riuniti. Alexander Stille: “Citizen Berlusconi”,Garzanti):
…Una prima indagine contro Berlusconi fu aperta dalla guardia di finanza nel lontano1983 e poi archiviata…. Nel 1989 Papino fu processato per falsa testimonianza sulla P2 ( mitica tessera 1816) ed in appello il reato venne confermato ma estinto grazie ad una recente amnistia…. Le prime indagini del pool “Mani Pulite” sulla Fininvest sono datate 1992 (anno nel quale nessuno aveva idea della futura discesa in campo del Cainano)... Sempre nel 1992 venne arrestato Aldo Brancher, braccio destro di Confalonieri ( e futuro ministro del nulla al fine di beneficiare del legittimo impedimento: quando si dice questione morale e rinnovamento della classe dirigente!) per un episodio di corruzione nei confronti di un ministro… Vennero accertate anche tangenti ad altri politici…ed ancora nel fatidico 1992 venne indagato ( il povero) Paolo Berlusconi (ma probabilmente i giudici si erano confusi). ..Nel ‘93 un Piemme romano ( certamente non politicizzato in quanto papino non solo non era sceso in campo ma non aveva neanche iniziato il riscaldamento) chiese l’arresto di Letta e Galliani per tangenti collegate alla legge Mammì, ma l’ufficio del gip presieduto da Renato Squillante (ma guarda un po’) si guardò bene dal convalidarlo…. Ci furono anche altre inchieste su manager del Biscione…ecc. ecc.”. Insomma le solite storie di ordinaria corruzione molto diffuse e trasversali in quegli anni, come oggi del resto…

Dunque nel lontano 1993 papino si trovava malauguratamente in difficoltà economiche, era accerchiato, come moltissimi altri imprenditori, da procure non ancora rosse (altra bugia: il pool risparmiò i comunisti! I vertici dell’ex Pci milanese in realtà vennero inquisiti in massa ed i primi a finire in galera in quegli anni furono i due ex comunisti Li Calzi e Soave) ed aveva pure perso i suoi antichi protettori del Caf. Navigava insomma in pessime acque al punto da spingersi a confidare ad Indro Montanelli ( prima di cacciarlo dal giornale che aveva fondato): “ Se non entro in politica finisco in galera e fallisco per debiti”. Concludiamo riportando le vecchie frasi di un gup di Brescia: ” …La procura aveva già avviato numerosi procedimenti per fatti concernenti lui e le sue aziende compiendo tra il febbraio 92 ed il luglio 93 ben 25 accessi presso le diverse sedi Fininvest e Publitalia…”

Insomma caro Cappuccetto Rotto continuate pure a ripeterci la solita favoletta della giustizia politicizzata, la storia purtroppo per voi ci racconta esattamente il contrario: con la “discesa in campo” ha avuto inizio la più colossale opera di uso giudiziario della politica mai vista in precedenza se non in qualche sperduto regimetto di piccoli dittatori antropofagi o bananari. Vero è che le inchieste sono continuate ancora più intensamente dopo il fatidico 1994, ma sempre scatenate dall’unico vero accanimento registrato nel corso di questi ultimi decenni di storia italiana: quello di papino nei confronti del codice penale. Accetto scommesse sul fatto che il giorno in cui il centrodestra avrà le palle per liberarsi, ritornare finalmente “normale” e scegliersi un nuovo leader presentabile oltreconfine ed oltre lenzuola, ma soprattutto onesto (diciamo, tanto per fare un esempio: Tremonti, Maroni , Formigoni, Casini oppure, perché no, lo stesso Fini) nessuna procura invierà più avvisi di garanzia per portare i suoi cosacchi in piazza S Pietro, si tornerà a discutere solo di politica e le inesistenti toghe rosse scompariranno per sempre dalla scena assieme a ladroni, veline e maggiordomi ( utopia?). Anzi no, in verità anche contro Gianfranco Fini si è scatenato di recente un accanimento giudiziario e mediatico senza precedenti: il vostro.
Dossier spazzatura per sputtanare tutti i nemici veri o presunti, verità distorte, propaganda faziosamente costruita a tavolino: ma sarà davvero così difficile scovare infine il famoso pistolino fumante? Ma no, basterà cercarne uno corto corto, coi tacchi e tutto ricoperto di cerone…