martedì 24 febbraio 2009

Casino democratico

Tracollo elettorare,sondaggi in caduta libera, leader dimissionario, base in rivolta, dirigenti che si azzannano,Berlusconi che sfotte e fa lo stronzo: insomma tutto bene in casa Pd.
Il Partito Democratico nacque come ennesimo tentativo di accoppiamento tra il diavolo e l’acquasanta nel corso del governo Prodi e da subito penso‘ bene di trovarsi un altro leder, segando cosi’ il gia’ fragile ramo sul quale si aggrappava il povero Romano. Il quale, in realta’, aveva gia’ evidenziato vocazione al martirio scegliendo di guidare il paese con la piu’ sgangherata brigata mai vista al mondo dai tempi dell’armata Brancaleone.Perdipiu’ potendo contare solo sul misterioso Pallaro e su di un manipolo di eroici senatori novantenni.
Preso tempestivamente atto delle siderali distanze tra soci fondatori, al buon Walter venne richiesta essenzialmente una sintesi. Lui, teorico del “maanchismo”, ha fatto esattamente il contrario:Siamo comunisti ma anche democristiani, laici ma anche baciapile, inflessibili ma anche dialoganti,dalemiani ma anche veltroniani, solitari ma anche alleati, ciggiellini ma anche cislini, operai ma anche padroni,movimentisti ma anche governativi, leggeri ma anche pesanti, giustizialisti ma anche garantisti, palestinesi ma anche israeliani,culi ma anche camicie, cani ma anche gatti,maschi ma anche femmine,mosci ma anche duri…Ma insomma, cosa cazzo siamo? In questo angoscioso dilemma ,e nell’incapacita’ di creare una identita’ condivisa,e’naufragata una leadership buonista .Adesso, in un encomiabile sforzo untiario, il partito si e’ diviso in quelli delle primarie subito, quelli delle primarie mai,quelli del traghettatore, quelli del tutti a casa, quelli del tutti ai loro posti, quelli che sognano Casini e quelli che sognano Nichi Vendola. Rutelliani , Parisiani, Veltroniani ,Bersani,vaticani e cosi’ via, in un pirotecnico tutti contro tutti per sedare il quale la questura e’ stata costretta ad inviare le ronde padane. E Franceschini? E’ il nuovo leader certo, ma solo a patto che perda le europee e si tolga subito dalle palle.Il buon Dario ,da democristiano vero, porgera’ l’altra guancia, intanto pero’ opportunamene tira fuori le unghie e scioglie il governo ombra: nel partito democratico ormai si accoltellano pure quelle.
Ma c’e’ un modello al quale il povero Pd potrebbe ispirarsi per sopravvivere? Certo, basterebbe guardare verso l’altra sponda: laddove logica politica vorrebbe risiedessero dignitosi e composti i conservatori , si e’ via via alimentata in questo ventennio una pestilenziale palude di caciaroni e sbracatissimi ex comunisti, ex socialisti, ex fascisti, ex radicali,ex democristiani,ex liberali,ex repubblicani,ex secessionisti,ex rivoluzionari ,ex veline,ex pidduisti e cosi' via...Insomma una vera e propria discarica politica che la sua sintesi l’ha trovata benissimo ed ha pure un nome ed un cognome: Silvio Berlusconi. Cioe’ colui che rincoglionisce la maggioranza di questo paese ripetendo da 20 anni la stessa, identica, cazzata subliminale:”Io sono il piu’ furbo di tutti.Vinco sempre,anche quando perdo, e me ne sbatto delle “regole”.Ho miliardi, televisioni, coppe, capelli,avvocati,servitori e figa a volonta’, e posso permettermi di fare e di comprare chi e cosa cazzo voglio.Voi potete essere con me,e vi daro’ la mancia.Oppure sarete per sempre dannati contro di me assieme a quei bastardi dei comunisti”.E giu’, applausi a scena aperta e valanghe di voti!
Amici del Pd: facile no?