sabato 7 febbraio 2009

Il grande diplomatico

Una nota ufficiale del ministero degli esteri smentisce che Silvio Berlusconi sia sputtanato ovunque e che l’Italia da quando c’e’ lui non conti piu’ un cazzo. La sua attivita’ diplomatica puo’ infatti ritenersi ottima ed abbondante: nei i suoi viaggi all’estero si e’sempre presentato con alte personalita istituzionali: In Brasile si e’ portato Kaka', a Londra e’ stato ospite di Gordon Brown assieme alle Spice Girls, in Tanzania e’ toccato a ringhio Gattuso, in Marocco alla Brambilla. Qualche problema e’ sorto quando ,alla vigilia del viaggio in Olanda, e’ stato colto dall’atroce dubbio che Seedorf fosse negro. Prontamente i suoi l’hanno rassicurato: si tratta in realta’ di un albino groenlandese sottoposto a trattamento intensivo ipermelanilizzante nel bunker segreto del Milanlab dallo stesso personale che si occupa della colorazione del suo cranio .
Il viaggio in America per il saluto all’amico George e’ stato poi un successone: appena arrivato, sfoggiando virile italico cameratismo, ha pizzicato le chiappe a Condoleeza. Sfortunatamente per lui si e’ confuso con una corista gospel nera di 130 chili, protestante, incazzosissima, nonche’ appassionata di sumo ed appena mollata dal suo boy friend (un telepredicatore mormone di 83 anni fuggito con un dodicenne conosciuto nel corso di un sermone) la quale gli ha prontamente fatto volar via il preziosissimo parrucchino ed il tacco delle scarpe nuove.
Poi l’attesissimo incontro con Obama: al leader democratico che gli veniva incontro a braccia aperte citandogli:”I have a Dream” lui ha risposto”Mi consenta, non ho spicci”. Successivamente, alla cena di gala, si e' presentato con dei simpatici doni per la famiglia presidenziale: una piantina di cotone, una copia della capanna dello zio Tom, un autoabbronzante e l'"Apicella greatest hits". Per far fede al suo stile informale ha quindi goliardicamente sgambettato la nonna di Obama diretta precipitosamente al cesso,procurandole trauma cranico e frattura scomposta di femore.Interpellato sui fatti, ha commentato poi che i suoi rapporti con il neopresidente sono partiti sicuramente con il piede giusto: il destro.
Intervistato successivamente da una giornalista afroamericana, alla richiesta di una opinione su Malcom x ha risposto che lui preferisce Dolce e Gabbana. Interpellato poi sulle mobilitazioni antirazziste, ha candidamente ammesso che sono una nobilissima causa cui parteciperebbe volentieri se solo non fossero cosi’ piene di negri. Infine, colto da un improvviso accesso di umanissima invidia, ha chiosato che Barack sara’ pure il primo nero alla casa bianca, ma non ha mai vinto una Champions ne’ trombato una velina. Quindi non conta un cazzo, punto!
Commuovente l'incontro con l'amico George: i due vecchi sodali hanno rievocato, tra una birra e l'altra, il loro show piu' riuscito:il bombardamento di migliaia di civili, donne e bambini iracheni accusati di avere armi di distruzione di massa, seguito poi dalla comprsa del cartello: complimenti, siete su scherzi a parte!
Le sue arti diplomatiche si sono superate quando,ricevendo alla Farnesina il primo ministro israeliano, per farlo sentire a proprio agio ha fatto appendere su tutti gli alberi del cortile decine di bombe a mano infiocchettate con la scritta “baci da Hamas”.
Celebre la sua opera per sbloccare la crisi energetica tra Russia e Ucraina che rischiava di travolgere l’Europa: E’ andato dall’amico Putin per raccontargli l’ultima sui gas ( intestinali, si intende).
In viaggio ufficiale in Gran Bretagna ha poi cercato di trombarsi la regina con il diplomatico fine di mostrarle le virtu’ nascoste del”made in Italy”.Per sdebitarsi le ha poi signorilmente offerto un posto nella casa del grande fratello al fianco della celebre tettona.
Insomma: un genio della politica estera altro che storie .E con buona pace di quei tromboni dell’Economist e di quei maledetti comunisti che lo odiano perche’ lui e’ bello, giovane ,alto, ricco ,pieno di donne di coppe e di capelli.E di sicuro pure onesto, parola di Sandro Bondi!