Spazio Deberlusconizzato: L'invincibile bugiardo

lunedì 23 febbraio 2009

L'invincibile bugiardo

Evidentemente fomentato da un consenso attualmente stratosferico, Silvio Berlusconi giggioneggia dimostrandosi pero’ ingeneroso ed ingrato:la sinistra infatti e’ perfettamente in grado di farsi fuori i propri leader da sola. Inoltre ancora una volta falsifica la realta’,e stupisce che nessuno si senta in dovere di farglielo notare.Infatti l’invincibile gladiatore nelle due occasioni in cui ha avuto come avversario Romano Prodi ha rimediato altrettanti ceffoni. Saranno pure state sconfitte di misura ( come del resto anche la sua vittoria del 94 ), che gli scopettoni di regime hanno tempestivamente tentato di occultare sotto il tappeto,ma il risultato e’ ormai definitivo ed omologato: Romano Prodi batte Silvio Berusconi 2-0. Palla al centro.
Memorabili poi sono alcuni tracolli del grande comunicatore in svariate elezioni amministrative, primo fra tutti lo strepitoso ed irripetibile 11-2 delle regionali 2005.Successivamente alle quali, al contrario di cio’ che accade in ogni partito del pianeta, ad essere messo alla porta non e’ stato il leader bastonato ma quei pochi ingenui che ne chiedevanola testa.
Insomma leader invincibile? No, semplicemente padrone a casa sua.Tutto qui

4) I leader della della Lega ladrona per l’indipendenza di Scilipoti, la secessione di Ruby e l’incollamento del deretano alla poltrona, ormai avvezzi al magna magna capitolino, celebrano a modo loro il “rimpasto” ( con tanto di immancabile rutto celtico ed effluvi inebrianti di profumo “Dur”) continuando allegramente a pigliare per il culo la loro base credulona promettendo di portargli in dote, oltre ad un paio di ministeri, il ponentino, i pizzardoni, almeno una buzzicona, i sanpietrini ed un piatto di rigatoni alla pajata. E così la secessione sarà finalmente compiuta, la prescrizione conquistata e dal sacro suolo della Borbonia si leveranno al cielo le note del nuovo inno nazionale. “ Va pensiero”? Macchè: “La società dei magnaccioni”! “ A noi ce piace de magnà e beve e nun ce piace de lavorà…”

Il ladro di referendum

Ormai terrorizzato anche dalla propria ombra il vecchio populista agorafobico continua ad anteporre gli interessi del pollaio a quelli di un paese che in realtà disprezza (finalmente ricambiato). Così, pur di scavallare i temuti referendum, attinge allo sconfinato repertorio di furbizie e tranelli a lui ben noti riducendosi perfino ad elemosinare un aiutino in zona Cesarini dalle odiate toghe rosse: neanche il suo mentore Bettino osò tanto. Avendo ormai perso contatto perfino con le budella del paese ( unica regione anatomica oltre alla pelvi ed alla lingua con la quale sia da sempre in sintonia) i soli pronunciamenti che gradisce sono i belati di una corte asservita capace di votargli all'unanimità perfino la stretta parentela di Ruby con Mubarak: e poi qualche idiota si chiede pure come mai la gente corra in massa schifata a votargli addosso..

Tsunami elettorale: il vecchio che arretra....

Verdini: " Non ci fossero state Milano, Torino, Bologna, Napoli, Cagliari, Trieste, Novara ed Arcore sarebbe stato un pareggio!". Cappuccio Cicchitto: "La solita persecuzione elettorale! Non riuscendo ad eliminare Berlusconi per via giudiziaria come al solito i comunisti tentano la scorciatoria delle urne!". Formigoni: "Non fosse sceso in politica non avrebbe avuto tutti questi processi!". Infatti sarebbe ancora in galera dopo il primo. Il Cavalier Pompetta " Ogni volta che perdo triplico le forze!" Disperati Fede, Mora e la Minetti: per la prossima cenetta gliene devono rimediare una sessantina. Primi dissensi nel Pdl: " Adesso si cambia". Leader? No, tosatore. Puttankamon. " Manderò Chcchitto alla giustizia: purtroppo non è disponibile Licio Gelli. Serve acossa all'economia: farò aprire i cordoni della borsetta". Il Cainano: " Non ho tempo per preparare il mio funerale". Tranquillo, pensiamo a tutto noi. A partire dai referendum...

Senza mutande ma vivo: anche lui le avrà dimenticate ad Arcore?

E'stato prima comunista poi craxiano. Accecato dall'odio contro i magistrati si è immolato a Di Pietro al Mugello. Ha difeso a spada tratta lo scontro tra civiltà ed una guerra illegittima che ha ucciso migliaia di donne e bambini ma poi si è battuto per l'embrione e per leggi sulla procreazione talebane. Voleva abolire la 194, è stato teo con ed ateo devoto ma oggi combatte contro il neo puritanesimo nel nome del libertinaggio..Insomma: una vita sempre sotto al padrone sbagliato ed in difesa delle cause perse. Infatti ora è Berlusconiano. Oggi sogna il Cav. del '94, quello che governava senza distrazioni: per forza, le bunga bunga girls non erano ancora nate!

Il pollo delle libertà: sesso, bugie e bunga bunga...

Caro ministro, lei ha dichiarato che nel caso Ruby sia tutto ok.Pensa davvero che la minore sia stata correttamente identificata come la nipote di Mubarak? E che papino si sia compulsivamente attaccato al telefono solo a scopo umanitario? Che il Pm (una certa Nefertiti) abbia davvero acconsentito al suo affidamento ad un'igienista dentale (discendente di Cleopatra)? Lei ha querelato la Pm, intende fare lo stesso con il presidente egiziano che ha osato negare di avere nipotine zoccole? Il capo della questura conferma la sua versione: sarà per caso una toga a luci rosse? Ed ora pensa di introdurre la tessera dell' escort per le clandestine irregolari partecipanti ai bunga bunga? In definitiva se lei è così coglione da credere a tutto ciò cosa aspetta a schiodare il culo da quella poltrona? E le opposizioni, invece di accanirsi su Sandrino, di fronte alle sue balle in parlamento cosa aspettano a chiederle le dimissioni?

I Bravi di Don Mandrillo

Il Caritatevole

Esercita sulla questura pressioni indebite per far liberare una ladruncola minorenne ( abuso di potere) spacciandola per nipote di Mubarak ( falsa testimonianza) e fottendosene delle disposizioni del magistrato di turno ( violazione delle leggi sull'affidamento dei minori) per poi scaricarla subito ad una prostituta brasiliana. Più che un opera caritatevole sembra un'evasione organizzata di un testimone scomodo. Lei, ricoperta d'oro, lo paragona alla Caritas, ma non risulta che per accedere alla loro mensa bisogna essere frequentatori abituali di cenette a luci rosse...