martedì 28 giugno 2011

Cadreghesofà



( “Bisogna essere più onesti possibile, ma in modo disonesto” C. Dexter)

Il mondo assiste sbigottito alla svolta moderata di Tonino, il professionista dell’antiberlusconismo senza se e senza ma: avrà per caso deciso di accettare quel ministero promessogli subito dopo la discesa in fango (quando papino fingeva di amare le future toghe rosse in realtà cavalcandole selvaggiamente) oppure sarà semplicemente invidioso dello straripante potere del ginecologo omeopata Scilipoti riciclatosi responsabile proctologo per la salvezza delle terga chiacchierate del cainano? Evidentemente il successo dei referendum deve averlo gasato lasciandogli una visione della scena politica strampalata unita ad una gradevole sensazione di invincibilità: non azzecca mai un congiuntivo? poco importa, lui ci piazza un participio, Niki Vendola si candida alle primarie? Soluzione non adeguata alla svolta moderata ed istituzionale: che c’azzecca con la leadership del centrosinistra neodoroteo un candidato invertito e pure con l’orecchino? Molto meglio allora quattro chiacchiere virili e cameratesche tra veri uomini, e se l’interlocutore di turno per caso cela il suo vero volto sotto uno spesso strato di cerone poco male: tra dieci minuti la stampa parlerà d’altro ed il futuro come sempre spedirà fin troppo frettolosamente nell’oblio il passato con tutti i suoi anatemi ed i buoni propositi eventualmente disattesi. Le critiche dei democratici per il nuovo piglio da statista moderato non saranno poi esclusivamente il frutto avvelenato dell’invidia? Difficile ipotizzarlo, in realtà ben pochi tra gli esseri viventi non ricoperti da morbida lana osano ancora avvicinarsi all’utilizzatore finale se non altro nel nome di un sano decoro associato al timore ancestrale di ipotetiche tribù di acari epidermoptidi, ixoditi ematofagi, sarcoptidi scabiei, craxiani folliculorum ed altre simili creature ostili e misteriose annidate sotto al suo repellente tappetino cranico. E non sia mai che il virus della slealtà cronica risulti contagioso come l’escherichia coli del celebre cetriolo, di certo in pochi possono disporre di decine e decine di robusti e costosi anticorpi parlamentari in grado di garantire la salutare immunità della prescrizione…

Nel frattempo risuonano alti i lamenti del povero De Magistris issatosi eroicamente in cima a cumuli di spazzatura maleodorante: “Qui c’entra la camorra”. Bella scoperta, Gigi. Già Roberto Saviano ci aveva guidato con la consueta chiarezza tra i misteri della monnezza partenopea, infatti da tempo è costretto a girare sotto scorta Ricordiamo tutti gli ultimi mesi del governo Prodi quando quello dei rifiuti fu un cavallo di battaglia della campagna elettorale di papino e del suo vicerè campano Cosentino. Passate le urne le strade si ripulirono miracolosamente contribuendo ad alimentare il falso mito del premier del fare, che da parte sua non tardò un nanosecondo ad appuntarsi una lattina usata sul doppiopetto tatuatogli sul busto. Adesso il nuovo sindaco giustamente paventa una catastrofe sanitaria ed invoca l’aiuto del governo, ma la Lega si oppone fieramente..

Fanno quasi tenerezza e suscitano sincera compassione questi poveri vecchi leghisti reduci dal loro carnevale identitario. Il preistorico ma sempre utile armamentario di stanchi insulti rivolti ai romani (porci, cerebrolesi, parassiti, incivili e via discorrendo…) ed i conseguenti dispettucci degni di un asilo nido esprimono perfettamente la misura del loro fallimento ed il tentativo disperato di solleticare gli umori più beceri di una base almeno in parte finalmente consapevole della truffa perpetrata da tempo ai loro danni. Bragheheart incede sempre più vistosamente arruffato, con il sigaro puzzolente pendente dal lato declive delle labbra offese dal temporaneo black out del prezioso ossigeno, con passo reso trafelato e sbilenco da una gamba rigida e ribelle ed affannoso per l’eccesso di alveoli polmonari poco frequentati. Poco male se i roboanti proclami del palco di Pontida siano strati interpretarti da tutti come pallidi beati del più fedele tra i custodi dell’ortodossia arcoriana: i sempre validi insulti ai romani ed ai napoletani li fanno sentire tutti quanti giovani ed inattaccabili e spediscono i loro ultras nel nirvana della secessione immaginaria. “Lavoro per questa maggioranza” dichiarava intercettato il presunto capo della P4, dunque un collega di questi secessionisti divenuti custodi di tutte le cricche. Non otterranno di certo dal padrone la fine delle missioni di pace, i quattro ministeri in Brianza, un autentico federalismo e l’epocale riforma del fisco però le chiappe sulla cadrega (comprese quelle di amici e parenti) rimangono ben salde e vuoi mettere la soddisfazione per questa strana sorta di P5 in camicia verde di lasciar affogare i marocchini in mezzo al mare, i napoletani nella spazzatura ed i romani in coda al casello del grande raccordo anulare?

Le intercettazioni più recenti ci dicono che il partitone dell’amore a pagamento non se la passa poi tanto meglio, infatti vorrebbero imbavagliarle secondo il discutibile principio che il problema non sono i contenuti ma la loro rivelazione con conseguente sputtanamento pubblico globale: “Lui dovrebbe essere intelligente ma non lo è…. Ma quella chi ce l’ha messa? Passerebbe sul cadavere di sua madre… quell’altra invece è una vera stronza, un mignottone, la peggiore di tutte….Maroni non è contento? Peggio per lui, ci metto cinque minuti a cacciarlo via…Ma questa è davvero pazza, lo vuole proprio impalare…. Allora è malato davvero, continua tutto come prima! Aveva ragione Veronica…Il ministro dell’economia ha proprio bisogno di uno psichiatra” Insomma una sorta di impazzimento collettivo che paradossalmente chiarisce come mai contro ogni logica apparente in parlamento i voti di fiducia aumentino: più le correnti marine imperversano più le cozze tendono ad attaccarsi tenacemente al loro scoglio. Questa è dunque la triste realtà del governo guidato dal migliore di tutti i tempi (Scilipoti?) con la più ampia maggioranza della storia repubblicana nel disperato e prolungato crepuscolo del ventennio del bunga bunga, delle prescrizioni ad personam e del rimbalza il clandestino……
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